Intolleranza al nichel, la guida completa
Conosciamo meglio l’intolleranza al nichel
Intolleranza al nichel, parliamone! Le persone che soffrono di questa intolleranza sono da diversi anni in crescita esponenziale. Il motivo?
Dove si trova il nichel? Il nichel è un metallo presente in tutti gli alimenti (in misura variabile) e per questo è molto difficile da escludere nelle diete di tutti i giorni. Inoltre, essendo un metallo particolarmente duttile e resistente, viene utilizzato in maniera massiccia dall’industria metallurgica per la produzione di leghe, monete, gioielli e molto altro ancora.
Insomma, non parliamo solo di intolleranza alimentare, o di allergia alimentare al nichel, ma anche di ipersensibilità da contatto e di tutte le difficoltà collegate alla diagnosi, spesso non semplice da fare. Sei o sospetti di essere intollerante al nichel? In questo articolo lo affrontiamo a 360°: approfondiremo i sintomi dell’allergia al nichel, le differenze tra allergia e intolleranza, fino a scoprire gli strumenti (e l’attendibilità) dei test diagnostici oggi a disposizione.
Cos’è il nichel e dove si trova?
Il nichel solfato dove si trova? Il nichel è un metallo pesante appartenente al gruppo del ferro, di colore grigiastro e dalla caratteristica malleabilità e duttilità. È un metallo largamente diffuso, infatti è contenuto in tantissimi oggetti come bottoni, cerniere, chiavi, soldi e bigiotteria.
In materia di alimentazione la questione è ancora più insidiosa. La presenza del nichel, infatti, non deriva dalla composizione del singolo alimento, ma dall’uso di questo metallo sia nei terreni che nelle tecniche di conservazione o lavorazione. Oltre ad essere presente nelle acque è rilasciato anche dalle centrali elettriche e dagli inceneritori di rifiuti per cui lo ritroviamo anche nel suolo.
È questo purtroppo il motivo per cui è presente in molti alimenti che giornalmente consumiamo, in gran parte vegetali e pesci, oltre che nella maggior parte dei prodotti confezionati e nei detersivi, detergenti e cosmesi.
Allergia o intolleranza al nichel?
L’ allergia al nichel come si manifesta? Quali sono i sintomi di allergia al nichel? Esiste una cura per allergia al nichel? I sintomi dell’allergia al nichel sono manifestazioni molto più evidenti e dannose rispetto a chi è intollerante, quindi è impossibile non riconoscerli. Una sostanziale differenza tra allergie e intolleranze é proprio da rintracciare nella modalità della sintomatologia e nella sua irruenza. Non per questo, però, i sintomi da intolleranza sono meno importanti o meno fastidiosi.
Anche in caso di allergia al nichel, la causa risiede nel sistema immunitario che percepisce come dannoso un metallo che in realtà è innocuo. In sua presenza il sistema immunitario si attiva con la produzione di anticorpi e scatenando una risposta allergica. L’allergia al nichel è prevalentemente un’allergia da contatto (dermatite allergica da contatto o DAC), cioè si sviluppa quando alcune parti del corpo vengono a contatto con oggetti contenenti questo metallo, presente in tantissimi utensili e materiali che si utilizzano quotidianamente.
Essa è definita anche allergia da accumulo, perché nei soggetti che hanno fatto un largo uso di questo metallo, basta una piccola quantità di nichel per scatenare una reazione allergica. Non esiste una vera e propria cura dell’allergia al nichel, ma è bene limitare il più possibile il contatto con il metallo in questione e seguire i consigli degli specialisti (allergologo e dietologo).
L’intolleranza, invece, si manifesta dopo aver ingerito alimenti o cibi che contengono il nichel. I sintomi non si manifestano immediatamente. Inoltre, questa condizione, a differenza dell’allergia, può essere temporanea e con una dieta accurata si può recuperare in parte la tolleranza nei confronti di alcuni alimenti.
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al nichel?
Sintomi intolleranza al nichel. L’intolleranza al nichel come si manifesta? Come già anticipato, i sintomi dell’intolleranza al nichel sono molto simili a quelli di un soggetto allergico. Ecco l’elenco dei più ricorrenti:
- pruriti e dermatiti su tutto il corpo,
- asma,
- acufeni,
- stanchezza,
- infiammazione gengivale,
- nausea,
- mal di testa o emicrania,
- gonfiore addominale.
Anche se l’ascolto del proprio corpo è di vitale importanza, se sospetti di essere intollerante al nichel ti consigliamo di farti seguire da un medico specializzato, l’unica figura in grado di effettuare una diagnosi certa.
Ecco come diagnosticare l’intolleranza al nichel
Test intolleranza al nichel. Oggi i test rappresentano uno strumento molto utile per diagnosticare un’intolleranza e permettere ai pazienti di curare la loro alimentazione in modo da liberarsi dai disturbi. Per quanto concerne l’intolleranza al nichel, occorre prendere in considerazione due tipologie di test:
- convenzionali: test per allergie che servono ad escludere quest’ultime,
- non convenzionali: test che diagnosticano le intolleranze.
Scopriamo nel dettaglio cosa sono.
Test Convenzionali
Come già anticipato, i test sulle intolleranze alimentari convenzionali sono di fatto test allergici. Ai fini dell’intolleranza sono utili per escludere la presenza di una risposta immunitaria (allergica), ma non sono in grado di diagnosticare a quale alimento si è intolleranti. Appartengono a questa categoria i test Prist, Rast e Patch.
Test Non Convenzionali
I test non convenzionali hanno come obiettivo la diagnosi diretta dell’intolleranza.
I più conosciuti sono:
- DRIA Test: si basa sul calcolo della riduzione della forza muscolare a seguito dell’assunzione di un determinato alimento.
- CitoTest: misura la variazione dei globuli bianchi tramite prelievo sanguigno.
- Mineralogramma: viene osservato al microscopio un capello e la sua struttura.
Intolleranza al nichel o allergia al nichel e alimentazione
Il nichel in quali alimenti si trova? Come già detto, il nichel è un metallo presente in natura, per questo motivo non esistono alimenti senza nichel, ma solo a basso contenuto di nichel. Ci sono molti prodotti alimentari che contengono nichel in minima quantità che stanno arrivando sul mercato.
Come comportarsi quindi con la dieta? Nella fase iniziale occorre innanzitutto evitare i cibi con alto contenuto di nichel inserendo nell’alimentazione quotidiana solo quegli alimenti che contengono nichel in quantità minima.
Quali alimenti contengono nichel? Vediamo insieme quali sono i cibi ricchi di nichel
- tutti i cibi in scatola
- asparagi, funghi, cipolle, spinaci, pomodori, legumi, lattuga, carote, cavoli, cetrioli
- farina integrale, farina di mais
- pere, prugne, uva passa, cocco, kiwi, lampone, mirtillo, uva
- nocciole, mandorle, arachidi
- tè
- cacao
- margarina
- lievito chimico
- aringhe
- salmone, crostacei, molluschi, sogliola, sgombro, aringa, merluzzo, tonno
- bevande vietate: vino, superalcolici
Nella tabella qui di seguito, stilata dal Dr. Di Fede, sono presenti tutti gli alimenti contenenti un’alta concentrazione di nichel.
Ora vediamo, invece, i cibi che è possibile consumare e quelli da consumare con moderazione.
Cibi da consumare con moderazione:
Alcuni alimenti possono essere consumati in piccole quantità, tra questi ci sono:
- farina 00
- caffè
- uova
- marmellata (ma solo se fatta in casa). Sconsigliamo la marmellata industriale a causa dei processi di lavorazione non sempre sicuri per un intollerante al nichel
- patate
Alimenti consentiti:
Altri alimenti, invece, hanno una quantità minima di nichel e quindi possono essere mangiati con tranquillità:
- tutte le carni (tranne il fegato)
- latte e derivati (tranne latte di avena, mandorla, soia)
- cereali e non: quinoa, farro, amaranto, cous cous, riso, kamut, fonio
- condimenti: olio extravergine di oliva, olio di riso, aceto di mele, aceto di riso
- erbe aromatiche: timo, salvia, rosmarino, menta, capperi, maggiorana
- spezie: zenzero, pepe rosa, zafferano, peperoncino, paprika, curcuma
- bibite: birra artigianale, tisane, infusi
La cottura, un aspetto da non sottovalutare
Nella cura delle intolleranze alimentari un ruolo fondamentale è svolto anche dalla tipologia di cottura degli alimenti. Infatti, alcune cotture più di altre, possono aiutare gli intolleranti al nichel. Ecco l’elenco:
- bollitura
- bagnomaria
- brasatura
- vapore
- allo spiedo
- al forno
- cartoccio
- frittura in forno
- frittura nel glucosio
- stufatura
- lessatura
- gratinatura
Un ultimo consiglio è legato anche all’uso di determinati materiali che costituiscono le pentole. In questo caso i materiali presenti possono fare la differenza in presenza di soggetti intolleranti e possono aiutare realmente a combattere i fastidi.
La terracotta, la ghisa, il titanio, il vetro temperato e la pietra ollare sono da prediligere sempre. Vanno bene anche padelle antiaderenti, a patto che abbiano in etichetta la conformità nichel-tested. A tal proposito, quando si parla di allergia da contatto al nichel si inquadra una condizione molto comune, che si contraddistingue per la presenza di sintomi cutanei sulla pelle (bigiotteria, trucco, etc.), ma anche nel caso in cui il nichel viene ingerito.
Inoltre, ci sono molti oggetti contenenti nichel intorno a noi, con cui possiamo entrare in contatto quotidianamente, come monete, chiavi, attrezzi vari e molto altro ancora. Il nichel è uno dei più potenti allergizzanti, presente in molti alimenti e difficile da eliminare del tutto, dal momento che lo troviamo anche nelle acque di coltivazione o in prodotti per la casa e per la cura della persona. Tra i sintomi più comuni troviamo la dermatite da contatto e problemi gastrointestinali. Per esperienza personale vi dico di fare attenzione ai farmaci contenenti nichel.
Come diagnosticare l’ allergia nichel da contatto (DAC)
Come si diagnostica l’allergia al nichel al nichel da contatto? La prima cosa da considerare al proposito è l’anamnesi. In seguito si valuta la localizzazione degli eventuali sintomi cutanei. Per il responso definitivo, invece, bisogna fare riferimento al patch test. Il patch test è un test diagnostico per nulla invasivo, che prevede l’apposizione sulla schiena del paziente di alcune sostanze allergizzanti in cui compare spesso il nichel. Dopo 48 ore, nel corso delle quali bisogna fare attenzione affinché i supporti adesivi non si stacchino dalla cute, si controllano le reazioni.
Per affrontare l’allergia al nichel da contatto esistono diverse soluzioni. La prima, dopo aver eliminato tutto ciò che procura il fastidio, è la dieta a rotazione. Ci si può anche aiutare con la zeolite e altri rimedi naturali per tenere sotto controllo i livelli di intossicazione, ma senza attenzione a tavola e a tutto quello che ci circonda (oggetti compresi) non si può fare nulla di più. Come già detto, cucinare totalmente senza nichel è impossibile. Questo metallo, infatti, è presente nelle acque di coltivazione e non solo. Ecco perché si parla di “basso contenuto di nichel”, ossia una percentuale in grado di essere tollerata dal corpo.
Un libro dedicato all’intolleranza al nichel
Tutto nasce da una diagnosi di allergia o intolleranza al nichel, al glutine e al lattosio, e da un’immensa passione per la cucina. Chi soffre di intolleranze alimentari, e lo ha vissuto sulla sua pelle, si accorge all’improvviso che le pietanze e gli alimenti preferiti si trasformano in un percorso minato. Io sono allergica al nichel oltre che tutto il resto. Scoprire il nickel dove si trova al di fuori dell’alimentazione è stato il mio problema più grande. Lo è stato di più del nichel nel cibo.
E’ proprio così che ho iniziato a cercare ricette appetitose ed attraenti per convivere al meglio con la mia condizione di intolleranza. Un modo per sviluppare empatia verso le persone con le mie stesse difficoltà, trovando idee e piatti che tutti potessero condividere dimenticandosi quasi del tutto della propria intolleranza al nichel e al lattosio. Proprio per questo ho cercato notizie sui prodotti che avrei potuto mangiare, riscoprendo alimenti nuovi (come la quinoa e l’amaranto) e trovando risposte concrete al mio problema.
Nichel L’intolleranza? la cuciniamo!
Quali sono gli alimenti contenenti il nichel, e quindi da evitare? E’ tutto scritto nel mio libro. Nel tentativo di ottenere tutte le informazioni necessarie per mantenere una soddisfacente qualità della vita, ho intrapreso un percorso personale che mi ha portato a confrontarmi con specialisti e con persone nella mia stessa condizione, con le quali ho condiviso esperienze e conoscenze.
Grazie alla mia determinazione e al mio entusiasmo sono riuscita a ricostruire la mia quotidianità, arricchendomi con una nuova forza e consapevolezza. Nichel L’intolleranza? la cuciniamo! ne è il risultato finale. Un libro scritto con la passione e l’esperienza di chi ha vissuto in prima persona tale problematica. Nelle pagine troverete tutte le informazioni necessarie per affrontare i disturbi connessi con il nichel, passando in rassegna i singoli alimenti – alcuni da preferire e altri da evitare – i metodi di cottura e le pentole da utilizzare. Troverete anche utili indicazioni sui cosmetici e detersivi, dei prodotti troppo spesso ricchi di sostanze potenzialmente pericolose e irritanti.
Segue, poi, una ricca proposta di ricette suddivise in “impasti base”, come la pasta sfoglia, la frolla, la brisée, la pasta à choux e la pasta all’uovo tradizionale. Si prosegue, quindi, con gli antipasti, le salse, i sughi e i condimenti, per passare poi ai primi, ai secondi piatti, ai piatti unici e alle torte salate, fino ai contorni e al dessert. Un libro che sarà di grande aiuto, non solo a chi deve districarsi nella preparazione di pasti compatibili con la sua condizione, ma anche a tutti coloro che, interessati al tema della nutrizione, desiderano approfondire una problematica di grande attualità.
”Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo!” è un libro unico nel suo genere e non un semplice ricettario di cucina, ma piuttosto uno strumento indispensabile e prezioso per tutte le persone che scoprono di essere intolleranti al nichel e si trovano a dover modificare le proprie abitudini alimentari e di vita.
FAQ (domande e risposte) sull’intolleranza al nichel:
L’intolleranza al nichel per molti è un argomento oscuro, anche perché non gode della medesima attenzione che, invece, gli altri tipi di intolleranze alimentari attirano. E’ dunque utile citare alcuni degli interrogativi che vengono posti più spesso e dare loro una risposta rapida ed esaustiva.
Come fai a sapere se sei allergico o intollerante al nichel?
E’ necessario sottoporsi a test specifici. I test convenzionali in realtà sono “normali” test allergici, dunque certificano la presenza di un’allergia ma non individuano l’allergene. I test non convenzionali sono più specifici. Il Prist, il Rast e Patch fanno parte dei primi. Il DriaTest, il CitoTest e il Mineralogramma fanno parte della seconda tipologia.
Come si cura l’intolleranza al nichel?
Non c’è una vera e propria cura per l’intolleranza al nichel in quanto è un metallo presente ovunque, che viene introdotto nel nostro organismo attraverso una grande varietà di alimenti.
L’unico modo per curare l’intolleranza al nichel è in realtà quello di evitare i materiali che contengono nichel (allergia da contatto al nichel) e i cibi che contengono nichel in quantità più o meno elevate (allergia al nichel e intolleranza al nichel).
Per l’allergia al nichel occorre acquistare ed indossare prodotti nichel free, invece per gli alimenti è bene fare riferimento ad un apposito elenco di alimenti che contengono nichel.
Quali sono gli alimenti che contengono nichel?
La risposta più semplice è tutti o quasi tutti. Il nichel, infatti, è presente un po’ ovunque, anche in concentrazioni bassissime che non suscitano reazioni particolari. Ovviamente, alcuni alimenti sono più “sicuri” di altri da questo punto di vista.
Quanto è comune l’allergia al nichel?
L’allergia al nichel “da contatto”, secondo alcune stime generali, è presente in circa il 30% della popolazione. Solo una piccola parte di questi, in media un quinto, manifesta sintomi importanti.
Che cos’è la sindrome allergica sistemica al nichel?
E’ una variante dell’allergia al nichel che si caratterizza per l’insorgenza di sintomi non solo cutanei, ma in grado di coinvolgere più organi. Nella stragrande maggioranza dei casi, gli affetti da “SNAS” ( allergia sistemica al nichel) accusano anche problematiche intestinali e più raramente respiratorie.
Come posso testare l’allergia al nichel?
Allergia al nichel test. Il consiglio è di fare riferimento ai test convenzionali e non affidarsi ai test non convenzionali.
Cosa succede se sei allergico al nichel?
Nei casi più gravi, ovvero quelli associati alla comparsa di sintomi, dovrai necessariamente modificare la tua dieta. Dovrai anche evitare il contatto con oggetti contenenti nichel. Inoltre, è possibile che debba sottoporti a terapie mirate per ricostituire una certa tollerabilità al nichel.
Siamo tutti allergici al nichel?
Ovviamente no, tuttavia l’incidenza a questa patologia è piuttosto alta.
Un’allergia al nichel può essere fatale?
In linea teorica sì. Nella pratica, invece, è un evento estremamente raro. Affinché ciò accada, l’allergia deve radicale e l’assunzione di nichel così abbondante da provocare uno shock anafilattico.
Che aspetto ha un’eruzione cutanea allergica al nichel?
L’aspetto è simile alle eruzioni provocate da qualsiasi altra dermatite. L’eruzione dà vita a macchie rosse, di tanto in tanto sopraelevate e molto pruriginose.
Che cos’è una reazione allergica sistemica?
Con questa espressione si intende l’insorgenza di un’ampia gamma di sintomi, che coinvolgono molti organi. In genere si assiste a prurito, comparsa di eczemi, disordini gastrointestinali e difficoltà respiratorie.
Quali cibi evitare se si soffre di allergia o intolleranza al nichel?
Quali alimenti da evitare per allergia al nichel è una delle domande più ricorrenti. Non è possibile individuare una specifica classe di alimenti da evitare. La presenza del nichel è trasversale, quindi occorre informarsi alimento per alimento.
Esiste un esame del sangue per l’allergia o l’intolleranza al nichel?
In genere i test per diagnosticare l’allergia al nichel non sono associabili al concetto di “esame del sangue”.
Quanto tempo ci vuole perché un’allergia o intolleranza al nichel scompaia?
Non esiste una cura per l’allergia al nichel. Tuttavia, le terapie e le indicazioni comportamentali hanno lo scopo di ridurre o neutralizzare i sintomi.
Cosa fa il nichel al corpo umano?
Nelle persone sane il nichel è un elemento importante per il funzionamento dell’organismo, infatti favorisce la produzione di alcuni enzimi. Tuttavia, se assunto in quantità elevate può danneggiare il fegato, i reni e le ossa. L’intossicazione da nichel provoca nausea, vomito, mal di testa e difficoltà respiratorie.
Come si fa a togliere il nichel dal corpo?
Alcune sostanze inibiscono almeno in parte l’assorbimento del nichel. Tra queste sostanze spicca la vitamina C, il coriandolo, la melissa, la spirulina.
Il caffè è ricco di nichel?
Il caffè contiene nichel, sebbene in quantità moderate. In presenza di allergia o iper-sensibilità al nichel, il consumo di caffè è comunque consigliato con moderazione.
Il tè è ricco di nichel?
Stesso discorso del caffè. Anche il tè contiene il nichel, e per giunta in dosi tutt’altro che trascurabili.
Puoi avere un avvelenamento da nichel?
In condizioni normali, ovvero previa assunzione di alimenti, è fisicamente impossibile o almeno estremamente improbabile.
Quanto nichel è tossico?
Nelle persone sane è consigliabile assumere al massimo 100-120 mg di nichel al giorno.
Il nichel è velenoso o pericoloso?
Per le persone sane il nichel non è pericoloso, se ingerito nelle quantità giuste. Anzi, favorisce alcune attività dell’organismo.
Si sviluppa improvvisamente l’allergia o l’intolleranza al nichel?
Le allergie possono manifestarsi a qualsiasi età e in qualsiasi momento. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, la comparsa copre un arco di tempo mediamente lungo.
Il nichel può causare l’orticaria?
In presenza di allergia al nichel, questa sostanza può causare un disturbo cutaneo simile all’orticaria.
Quali gioielli contengono nichel?
I gioielli di qualità contengono poco nichel. I gioielli più economici, non trattati specificatamente per il nichel, ne contengono generalmente di più. I metalli che contengono nichel sono molti. E’ meglio considerare un gioiello in argento sterling, titanio, oro giallo e oro rosa e infine il platino. Conviene sempre chiedere se un gioiello è testato al nichel o meno.
Quali sono i sintomi di una reazione allergica sistemica?
I sintomi sono numerosi e spesso compaiono in contemporanea. Nella stragrande maggioranza dei casi si segnalano mal di testa, eruzioni cutanee, problemi gastrointestinali e difficoltà respiratorie.
Cosa può causare una reazione allergica sistemica?
A causare una reazione di questo tipo è una particolare condizione denominata sindrome da reazione allergica sistemica.
Quanto durano le reazioni allergiche sistemiche?
Nella migliore delle ipotesi, le reazioni allergiche durano un’ora o un paio d’ore. I sintomi, però, possono protrarsi per giorni.
Il burro di arachidi è ricco di nichel?
Il burro di arachidi è uno degli alimenti con il maggiore contenuto di nichel.
L’avocado è adatto per chi soffre di intolleranza al nichel?
L’avocado contiene un basso contenuto di nichel.
Il miele è ricco di nichel?
Il miele contiene poco o pochissimo nichel.