Ribes
Caratteristiche e proprietà nutrizionali del ribes
Il ribes viene spesso, ed erroneamente, considerato un frutto esotico. Ad ingannare potrebbe essere il nome, nonché la sua presenza in molti cocktail. In realtà è un frutto di bosco particolarmente diffuso in Europa centrale e settentrionale, dove cresce anche in forma selvatica. Assomiglia ai mirtilli, per quanto si caratterizzi per le dimensioni più contenute.
Il ribes è un frutto molto apprezzato per il suo sapore intenso (allo stesso tempo acidulo-dolce), ma anche per la sua versatilità. Vanta buone proprietà nutrizionali, soprattutto per quanto concerne le vitamine. Contiene, infatti, ottime dosi di vitamina C (più che degli agrumi), ma anche di vitamina B1 e B2. Non delude nemmeno in quanto a sali minerali, in quanto fornisce potassio, calcio, fosforo e in misura minore anche ferro. Ottima la concentrazione di fibre, che è pari al 4%. Infine il ribes fornisce molti antiossidanti, e in particolare i flavonoidi.
Le principali varietà
Esistono numerose varietà di ribes. Qui di seguito elenco e descrivo le tre principali macro-varietà, ciascuna delle quali corrisponde ad un colore ben preciso.
- Rosso. E’ la varietà con la maggiore concentrazione di antiossidanti, infatti contiene sia le antocianine che il licopene; quest’ultima sostanza è presente anche nei pomodori. Essendo ricco di acqua, si caratterizza anche per le proprietà diuretiche e digestive.
- Nero. Contiene molte antocianine. Inoltre si apprezza il sapore spiccatamente dolce e le proprietà antinfiammatorie.
- Bianco. Presenta una dose e una varietà minori di antiossidanti rispetto alle altre varietà. In compenso, però, è molto ricco di vitamine, in particolare della C e della B6 (che riduce l’affaticamento).
Un frutto rosso dagli interessanti abbinamenti
A differenza degli altri frutti di bosco, il ribes raramente si consuma come frutto da tavola. Tuttavia viene consumato comunque fresco, magari all’interno di macedonie o trasformato in succhi, frappè, granite, centrifugati etc. Inoltre può fungere anche da ingrediente, principale o meno, per ricette più complesse. Le ricette in cui viene impiegato il ribes sono essenzialmente dolci, ma se ne trovano anche salate.
Tra queste spiccano i primi di pasta, che spesso producono interessanti abbinamenti con funghi e altri ortaggi. Stesso discorso per le insalate, specie se in abbinamento con il cavolo e i suoi derivati. Ovviamente, sebbene il procedimento sia un po’ diverso dal solito, dal ribes si può ricavare una deliziosa marmellata, magari da utilizzare per farcire le crostate. Infine si segnalano anche deliziosi liquori a base di ribes, che contengono anche altri ingredienti.
Le ricette più sfiziose con il ribes
Il ribes è uno dei frutti più versatili in assoluto. E’ dolce ma anche un po’ acidulo, proprio questo compare non solo nelle ricette di pasticceria ma anche in quelle salate, magari per conferire un tocco agrodolce. Ecco alcuni esempi.
Cavolo cappuccio con mele e ribes. E’ un contorno salato ma che propone delle note dolci, d’altronde è realizzato non solo con il ribes ma anche con le mele. In occasione di questa ricetta il ribes viene “cotto” in pentola insieme agli altri ingredienti, non appena il cavolo cappuccio è stato stufato.
Sfogliatine con patate, caviale e ribes. In questo caso il frutto conferisce un delicato tocco agrodolce, impattando anche sotto l’aspetto visivo con il suo rosso acceso. E’ un antipasto gourmet che gioca su abbinamenti arditi ma molto equilibrati. Il sapore neutro della sfoglia viene valorizzato dalla sapidità del caviale e dalla dolcezza acidula del ribes.
Insalata di riso con cetriolo e ribes. E’ una versione molto più colorata e intrigante della classica insalata di riso. Anche in questo caso gli abbinamenti appaiono molto coraggiosi, ma si rivelano davvero azzeccati. Il ribes gioca un ruolo di primo piano in quanto apporta una componente dolce al piatto.
Tagliatelle ai mirtilli con ribes e champignon. E’ un primo molto interessante e diverso dal solito. Sia la pasta che il condimento si fregiano del contributo dei frutti rossi, che vengono completati con il sapore corposo dei funghi.
Sella di capriolo con salsa di ribes. E’ un secondo sontuoso dal marcato carattere agrodolce. Il sapore “selvaggio” del capriolo viene valorizzato da una salsa deliziosa, realizzata con zeste, zucchero, sidro e ribes.
I benefici del ribes
Il ribes è un frutto versatile, buono e salutare, come dimostra la presenza di così tanti elementi nutritivi. Proprio per questo vale la pena elencare un riepilogo dei benefici, che sono davvero interessanti.
- Aiuta a prevenire il cancro. Questa funzione è determinata dall’abbondanza di antiossidanti, che possono variare in base al tipo di ribes. I ribes rossi, per esempio, sono ricchi di luteina e licopene, invece quelli neri abbondano di antocianine. Queste sostanze aiutano a riparare i danni al DNA e contribuiscono al ricambio cellulare.
- Esercita una funzione diuretica e depurativa. I ribes sono ricchi di acqua e sostanze depurative, dunque aiutano a risolvere la ritenzione idrica e preservano le funzionalità del fegato.
- Aiuta a digerire. Come tanti altri frutti, i ribes abbondano di fibre, ossia di sostanze che agevolano la digestione e aiutano a risolvere blandi casi di stipsi.
- Favorisce il recupero delle energie. In questo caso il riferimento è alla presenza di molti tipi di sali minerali. Il frutto, infatti, contiene potassio, calcio, magnesio e manganese. Tra questi, il potassio regolarizza anche la pressione del sangue.
Le controindicazioni del ribes
Al netto dei benefici apportati dal ribes è necessario tenere conto di alcune controindicazioni. Alcune riguardano il consumo smodato, infatti consumare quantità esagerate di ribes rappresenta un pericolo per la salute dell’apparato digerente. In virtù dell’abbondanza di fibre, infatti, si potrebbero avere irritazioni all’intestino, nausea e dissenteria. Ciò vale soprattutto per chi è affetto dalla sindrome del colon irritabile.
Il ribes può interferire con alcune terapie farmacologiche? Le informazioni in merito scarseggiano, ma i medici consigliano prudenza in caso di assunzione di farmaci diuretici. D’altronde, il ribes stimola la diuresi e quindi potrebbe portare a un sovraccarico renale. Si segnala anche una blanda interazione con i farmaci anticoagulanti.
E per quanto concerne l’allergia al ribes? Di base non è stata ancora rivelata una specifica allergia al ribes. Sono stati registrati, però, dei casi di cross-allergia con sintomi del tutto sovrapponibili alle allergie classiche: nausea, vomito, diarrea, gonfiore intestinale, edema, prurito e difficoltà respiratorie.
Come coltivare il ribes
E’ possibile coltivare il ribes nel proprio orto o giardino? Ovviamente si, se si seguono alcuni accorgimenti. Il primo passo è scegliere la varietà adatta. Chi non è molto avvezzo a questo genere di coltivazioni dovrebbe iniziare dal ribes rosso, che è meno esigente per quanto concerne il suolo. Questo tipo di ribes si adatta a quasi tutti i terreni, se si escludono quelli argillosi.
Per quanto concerne la posizione, è bene evitare esposizioni dirette o prolungate alla luce solare. E’ bene anche che la zona sia riparata dal vento, in quanto la pianta del ribes è meno strutturata di quanto si possa immaginare. In ogni caso sono necessari dei sostegni abbastanza solidi, ma meno elaborati rispetto a quelli della vite.
Il ribes deve essere piantato ad inizio primavera, tra marzo e aprile. Le annaffiature possono essere rade, ma occorre prestare attenzione ai periodi siccitosi in cui la pianta necessita di molta acqua.
La concimazione, invece, può essere effettuata una volta all’anno, usando come fertilizzante dei piccoli frutti. Per quanto concerne la potatura, deve essere effettuata solamente sui rami estremamente vecchi. A tal proposito la pianta del ribes non impone chissà quale sforzo.
Un altro aspetto da tenere bene a mente è la protezione della pianta. In particolare il ribes soffre l’azione della muffa grigia. Una soluzione potrebbe essere l’applicazione della cosiddetta poltiglia bordolese, ovvero un composto a base di solfato di rame e idrossido di calcio. Il periodo migliore per effettuare questa operazione è l’autunno.