Pompelmi
Le principali caratteristiche del pompelmo
Il pompelmo è uno degli agrumi più particolari. In primis perché è di notevoli dimensioni, può raggiungere infatti i 2 kg di peso. Secondariamente perché è uno dei rari casi in cui un ibrido naturale diventa una specie a sé. In origine, infatti, il pompelmo era l’unione tra l’arancia dolce e il pomelo (l’agrume “originario” insieme al cedro). Ad oggi il pompelmo presenta caratteristiche proprie con una specifica identità. Per esempio è un agrume amaro, ma dal succo gradevole al palato. Si caratterizza per una parte bianca, tra la buccia e la polpa, molto spessa e poco spugnosa.
Dal punto di vista nutrizionale si inserisce sul solco tracciato dagli altri agrumi. Com’è facile intuire è ricco di vitamina C, che fa bene al sistema immunitario. Per quanto concerne i sali minerali, fornisce tanto potassio, ferro, calcio e fosforo. Il pompelmo, a differenza di molti agrumi, è considerato anche un digestivo e un diuretico. Inoltre aiuta a tenere a bada la presenza di zuccheri nel sangue.
Le differenti varietà di pompelmo
Le varietà di pompelmo sono frutto di incroci finalizzati ad aumentare lo spettro di gusti e colori. Attualmente sono in commercio tre macro-varietà.
- Giallo (o bianco). E’ la varietà più antica, quella “naturale”. Sia la polpa che la buccia si caratterizzano per una tonalità molto chiara, mentre il sapore è spiccatamente amaro.
- Rosa. Varietà abbastanza recente, si presenta con una buccia rosa acceso e una polpa rosa chiaro. Pur conservando sentori amarognoli, può essere considerato dolce.
- Rosso. E’ simile al rosa, ma si caratterizza per un colore più acceso, per un sapore più dolce e per la presenza del betacarotene.
Come usare questo agrume in cucina
Il pompelmo si utilizza come qualsiasi altro agrume, se si esclude il consumo a crudo. Infatti è in genere troppo amaro e “intenso” per consentirne un uso come “frutto da tavola”. Ad ogni modo il succo può essere impiegato per realizzare cocktail, sia alcolici che analcolici, deliziosi centrifugati, granite e acque aromatizzate. Spesso si accompagna a succhi di frutta esotica.
Il pompelmo trova anche applicazioni più curiose, come in primi piatti, specie se freddi. Se lo scopo è creare abbinamenti arditi e riprodurre sentori agrodolci-amarognoli, il pompelmo può essere d’aiuto. Insalate di riso e paste fredde possono ospitare il pompelmo (per quanto in dosi contenute). Qui sotto trovate alcune ricette selezionate da me che prevedono l’uso del pompelmo. Ce n’è per tutti i gusti, primi piatti compresi!
Alcune ricette sfiziose
Le proprietà del pompelmo, sia quelle organolettiche che quelle estetiche, gli consentono di partecipare a tante ricette sfiziose e persino salate. Ecco quelle che mi hanno colpito di più.
Sgonfiotto al formaggio e agrumi. E’ un dolce da forno molto particolare in quanto il condimento si pone a metà strada tra il dolce, il sapido, l’acidulo e l’acre. Il pompelmo viene cotto a pezzettoni (conservando la buccia) insieme allo zucchero, fino a formare un composto irregolare da distribuire sulla sfoglia a mo’ di confettura.
Noodles con salicornia, zenzero e pompelmo. In questo caso il pompelmo funge sia da guarnizione che da condimento. Viene inserito così come si trova, senza alcun trattamento che non sia la riduzione in cubetti. Impatta sul risultato finale in termini di colore e di gusto.
Vellutata di lattuga con gamberi. In occasione di questa ricetta il pompelmo funge da elemento di contorno ma riesce comunque a influenzare il risultato finale con il suo sapore preponderante. Nello specifico viene utilizzato per marinare i gamberi insieme all’arancia e al lime.
Verdure miste agli agrumi. E’ un contorno molto complesso che coniuga corposità, delicatezza e sentori acri. Le verdure vengono passate in padella, mentre il pompelmo e il resto degli agrumi vengono impiegati a crudo.
Anatra in vasocottura. E’ un secondo piatto dal sapore aromatico, un po’ acre ma interessante. Questa ricetta utilizza molto gli agrumi e soprattutto il pompelmo. La sua buccia viene cotta in acqua e zucchero, e infine viene impiegata per condire la carne a mo’ di contorno.
Quali sono i benefici del pompelmo?
Alcuni assegnano al pompelmo delle proprietà terapeutiche. Può sembrare eccessivo, ma i benefici sono davvero numerosi e molto interessanti, vediamone alcuni.
- Aiuta a prevenire il cancro. Il riferimento è soprattutto ai flavonoidi e alla vitamina C, che svolgono una buona funzione antiossidante.
- Supporta il sistema immunitario. In virtù della presenza della vitamina C, il pompelmo impatta positivamente sulle difese dell’organismo. Una funzione, questa, condivisa anche con gli altri tipi di agrumi.
- E’ rimineralizzante. Contiene molti sali minerali come il potassio e il magnesio. In virtù di ciò contribuisce a mantenere elevati i livelli di energia e favorisce un pieno recupero delle forze.
- Abbassa il colesterolo cattivo. Il rapporto tra pompelmo e colesterolo cattivo è dimostrato da alcuni studi scientifici. Gli effetti sono importanti e si verificano in un tempo relativamente limitato. Un dettaglio interessante se si considerano le conseguenze del colesterolo elevato (colesterolo LDL).
- Regola l’umore. Non raggiunge le potenzialità del cioccolato, ma influisce in modo positivo sull’umore. Nello specifico contiene il triptofano, un aminoacido che favorisce la produzione di serotonina e di melatonina. Questi due ormoni stimolano il raggiungimento di uno stato di quiete e conciliano il sonno.
Le controindicazioni del pompelmo
Come abbiamo visto il pompelmo fa bene alla salute, tuttavia ciò riguarda solo un consumo equilibrato, al netto delle controindicazioni di tipo patologico. Alcune categorie di persone dovrebbero ridurre fortemente il consumo di pompelmo, per esempio chi assume farmaci destinati a curare l’artrite reumatoide o mirati a generare un effetto immunosoppressivo.
Sono state segnalate interazioni negative anche con gli antiaritmici, con alcuni antibiotici a base di claritromicina, con le statine e con alcuni tipi di tranquillanti. Il motivo di ciò risiede nella presenza delle furanocumarine, sostanze che tendono a “distruggere” i principi attivi dei farmaci prima che giungano nel sangue.
In generale è bene comunque evitare il consumo smodato. Il pompelmo, se ingerito oltre le dosi consigliate, può causare mal di testa, stanchezza e disturbi gastrointestinali. Nei casi estremi, e negli individui predisposti, può sovraccaricare il fegato e i reni.
E per quanto riguarda i fenomeni allergici? Ebbene non esiste una vera e propria allergia al pompelmo, ma piuttosto un’allergia agli agrumi in generale. I sintomi sono gli stessi di qualsiasi tipo di allergia, dunque coinvolgono l’organismo a livello sistemico, dermatologico e intestinale. A tal proposito si potrebbero avvertire prurito, eczemi, arrossamenti, gonfiori, nausea e diarrea.