Mora
Le proprietà della mora
La mora è tra i frutti più apprezzati, sia per il suo gusto che per la sua versatilità. Può fruttificare a partire dal gelso come dal rovo, due piante molto simili ma che presentano alcune differenze. Per esempio, il rovo ha più spine e ha una struttura più intricata, a tal punto da essere impiegata a mo’ di siepe. Il gelso ha un minor numero di spine e può sviluppare anche dei fiori. A prescindere dalla pianta, la mora viene naturalmente raccolta tra luglio e settembre.
I frutti vantano buoni valori nutrizionali. A fronte di un apporto calorico moderato, pari a 52 kcal per 100 grammi, forniscono buone quantità di vitamina A e C. Inoltre sono ricchi di sali minerali quali potassio, ferro, calcio e fosforo. Contengono anche altre sostanze preziose, come le antocianine e i flavonoidi, che esercitano una fondamentale funzione antiossidante. Contengono, infine, anche l’acido folico, elemento molto utile in gravidanza.
Le differenti varietà
A parte la differenza tra mora di gelso e mora di rovo, che si concretizza solitamente in una maggiore dolcezza delle prime, si segnalano numerose varietà. Di seguito alcune delle più famose, tra quelle “da giardino” o da orto.
- Chester. La pianta è priva di spine, i frutti sono di grandezza media e presentano una coloritura scura. Si raccolgono durante i mesi centrali dell’estate.
- Lochness. Varietà con pochissime spine, offre frutti dal nero intenso e dal sapore piuttosto forte. E’ una delle poche varietà che sopporta bene la surgelazione.
- Thornfree. Si caratterizza per i frutti spiccatamente dolci. E’ una varietà molto tardiva, con frutti sul viola scuro.
Come utilizzare la mora in cucina
Come ho già anticipato, la mora possiede dei frutti molto versatili. Ovviamente sono l’ideale per un consumo a crudo, come frutta da tavola. Tuttavia si prestano a molte preparazioni, nella stragrande maggioranza dei casi nel settore dolciario. Possono fungere da farcitura per torte e possono valorizzare le cheesecake alla frutta. Inoltre possono essere trasformate in marmellata e gustate a colazione o all’interno di deliziose crostate. Si segnalano alcune ricette borderline, “quasi” salate, come il gratin di frutta.
Ovviamente, la mora può fungere da ingrediente principale di frullati, succhi e frappè. Può essere impiegata nella preparazione dei cocktail o di granite. Insomma le opportunità sono numerose, e tutte capaci di valorizzare il frutto. Qui sotto trovate una selezione di ricette con la mora, avete solo l’imbarazzo della scelta!
Un frutto di bosco per tante ricette sfiziose
La mora si rivela un ottimo alleato in cucina, anche quando si intende preparare qualche ricetta sfiziosa. Ecco alcune idee che mi hanno maggiormente colpito.
Cestini di more e cioccolato fondente. Sono dei dolcetti davvero deliziosi e belli da vedere, da sfoderare nelle migliori occasioni. Il cioccolato fondente funge da “contenitore” e ospita una farcitura molto fluida a base di yogurt greco e confettura di more. La guarnizione, invece, è affidata alle more fresche.
Frozen allo yogurt con more e pesche. E’ un dessert molto particolare e in parte simile ai ghiaccioli. Le more vengono per l’occasione unite allo yogurt e sistemate in modo che formino il primo strato del ghiacciolo. Il secondo strato, invece, è realizzato con le pesche.
Frollini di mais con confettura di more. Sono biscotti simili agli occhi di bue, ma sono realizzati con la farina di mais e modellati a forma di cuore. Il ripieno è formato da una deliziosa confettura di more.
Frullato di more, mirtillo e salvia. E’ un semplice frullato che propone un abbinamento davvero azzeccato. Le more e i mirtilli garantiscono dolcezza e sentori aciduli, mentre la salvia dona il suo classico sapore aromatico.
Quali sono i benefici delle more?
Come abbiamo visto le more spiccano per l’ottimo profilo nutrizionale. Ecco alcuni effetti positivi esercitati dalle more.
- Sostengono il sistema immunitario. Il merito va all’abbondanza di vitamina C che innalza le difese dell’organismo, oltre alla presenza di alcuni importanti oligoelementi.
- Aiutano a prevenire il cancro. Il riferimento è alla presenza di sostanze antiossidanti che regolarizzano il ricambio cellulare come le antocianine, che troviamo soprattutto nelle more nere.
- Aiutano a digerire. Come buona parte degli alimenti vegetali, le more abbondano di fibre e quindi favoriscono una rapida ed efficace digestione.
- Sostengono le funzioni cognitive. In virtù dell’abbondanza di antiossidanti, le more supportano anche le funzioni intellettive, rallentando l’invecchiamento delle cellule neuronali.
Le more presentano controindicazioni?
Le more sono dei frutti salutari ma impongono un consumo equilibrato, infatti se si esagera si possono avere alcuni disturbi intestinali come dissenteria o irritazione. Questi effetti, in realtà, riguardano tutti gli alimenti di origine vegetale che si caratterizzano per una certa abbondanza di fibre.
Proprio per questo particolare attenzione dovrebbe essere messa da chi ha problemi all’apparato digerente, e in particolar modo chi soffre di sindrome del colon irritabile.
Un’altra categoria di persone che dovrebbero guardare alle more con estrema prudenza sono coloro che sono affetti da diverticolosi. I semini delle more, infatti, potrebbero stressare ulteriormente la mucosa intestinale, già di per sé soggetta a lesioni.
A questo punto una domanda sorge spontanea: le more possono scatenare anche una qualche forma di allergia? La risposta è si, ma in casi molto rari. L’allergene tuttavia va ricercato nell’acido salicilico, una sostanza molto abbondante nel frutto. I sintomi sono sempre gli stessi e coinvolgono sia la pelle che l’apparato digerente: rash cutanei, prurito, ponfi, vomito, diarrea etc.
Qualche consiglio sulla coltivazione delle more
Molti desiderano coltivare le more in quanto è un frutto buono e versatile, inoltre la pianta ha un gradevole impatto dal punto di vista estetico. Per fortuna la coltivazione delle more è molto semplice e non richiede troppo impegno. La pianta delle more, infatti, resiste molto bene all’azione dei parassiti e non ha bisogno di cure particolari.
Ad ogni modo il consiglio è di predisporre dei sostegni, in modo del tutto simile a quanto accade per la vite. I rovi, infatti, tendono a crescere in maniera disordinata e a interferire con le altre colture.
Per quanto concerne il terreno le esigenze sono ridotte al minimo, non a caso si possono trovare i rovi un po’ dappertutto e persino a bordo strada. Ne consegue che anche in termini di innaffiatura non bisogna prodigarsi più di tanto.
E’ importante, tuttavia, la potatura regolare dei rovi. La potatura in genere segue la raccolta dei frutti e richiede una buona cesoia. I tralci fruttiferi vanno tagliati alla base, mentre i rami più imponenti vanno conservati fino a due metri di altezza.