Cocco
Le principali proprietà del cocco
Il cocco, nonostante la sua particolare compatibilità climatica, è uno dei frutti più consumati al mondo. Fruttifica a partire dalla cosiddetta palma di cocco, la quale sviluppa le sue piene potenzialità sono nelle zone tropicali e, parzialmente, subtropicali. Il frutto è in realtà una drupa, mentre la parte commestibile (quella bianca) è ufficialmente il seme.
Non è solo squisito, ma vanta un certo potere nutrizionale. Il riferimento è alla presenza di tanti e vari oligoelementi. Il cocco contiene grandi concentrazioni di potassio, ma anche di fosforo e calcio. Dunque, è un alleato formidabile delle funzioni cognitive, delle ossa e dell’apparato cardiovascolare (ad esempio riduce l’ipertensione). E’ anche un frutto grasso, anzi è tra i più grassi, infatti i lipidi rappresentano un terzo della sua struttura. Non a caso apporta addirittura 364 kcal per 100 grammi. E’ tra i pochi frutti ad offrire anche un certo quantitativo di proteine.
Le differenti varietà di cocco
E’ un frutto tutto sommato omogeneo, e infatti non si segnalano numerose varietà. L’unica discriminante, in realtà, è la grandezza del frutto stesso, che dipende dalle caratteristiche della palma. Si parla per questo di noci di cocco nane e noci di cocco alte.
Le prime sono piuttosto rare in Europa in quanto, non essendo granché produttive, si pongono un po’ al di fuori dai circuiti della grande distribuzione organizzata. Hanno un sapore un po’ meno dolciastro e la polpa è più morbida. Le noci di cocco “alte”, invece, sono quelle che definiremmo “tipiche” da stereotipo. Sono grandi, con polpa croccante e mediamente dolce.
Utilizzi in cucina
Il cocco è un frutto molto versatile, così versatile che spesso viene utilizzato per preparare dei surrogati vegetali di prodotti di origine animale. Un esempio è dato dal latte di cocco. Viene impiegato anche per produrre delle delicate farine (naturalmente prive di glutine) come anche dei dolcificanti, il riferimento è al famoso zucchero di cocco.
Nondimeno, la polpa può essere impiegata come ingrediente principale, così come si trova in natura. A tal proposito si segnalano numerosi dessert, spesso e volentieri di consistenza morbida, quali pudding, bavaresi, mousse etc. Il cocco può esercitare un ruolo nelle preparazioni dolciarie anche in qualità di guarnizione, come avviene per esempio nella torta Raffaello. Sono molte le torte, però, che prevedono una “spolverata finale” di cocco. Raramente, se non in ricette decisamente audaci, questo frutto viene chiamato in causa per le preparazioni salate.
Le ricette più sfiziose
Come abbiamo visto il cocco è un alimento versatile, che può rivelarsi un vero e proprio alleato in pasticceria. A tal proposito ecco alcune delle ricette che mi hanno colpito maggiormente. Le trovate tutte su Nonnapaperina.it, quindi vi consiglio di approfondire.
Torta con purea di cocco. E’ una torta interessante in quanto prende come riferimento la base della cheesecake. E’ realizzata con i biscotti digestive sbriciolati e con il burro sciolto. La copertura è invece affidata alla purea di cocco, un prodotto che si trova nei supermercati e online.
Biscotti al cocco e banana. Sono dei biscotti deliziosi, più dolci e delicati del solito, in grado di esprimere una certa corposità. L’impasto è frutto dell’unione tra la polpa schiacciata di banana e la farina di cocco. La copertura invece è realizzata con il cioccolato bianco.
Pudding al cocco e mango. E’ una rivisitazione del classico pudding anglosassone ripensato in una chiave esotica. E’ realizzato non solo con il latte, ma anche con il mango, con la tapioca e con la polpa del cocco. Il sapore è comunque complesso, anche perché viene smorzato da qualche fogliolina di menta posta in fase di guarnizione.
Cuori di riso venere al cocco. Possono essere considerati dei timballi di riso dalla forma suggestiva, che li rende perfetti per San Valentino. Del cocco si usa sia lo zucchero che la farina.
Quadrotti al cocco. In questo caso il frutto del cocco viene utilizzato soprattutto per la copertura. Tuttavia, le dosi sono tali da incidere non solo sull’aspetto ma anche sul gusto.
A cosa fa bene il cocco?
Come abbiamo visto, il profilo nutrizionale di questo frutto è molto interessante. Vale dunque la pena entrare nel dettaglio dei benefici che apporta per l’organismo.
Tanto per cominciare il cocco fa bene al sistema immunitario. Il motivo di ciò risiede nell’abbondanza di vitamina C, che non fa affatto rimpiangere gli agrumi. Per inciso, la vitamina C stimola l’assorbimento del ferro, sicché fornisce un valido aiuto a chi soffre di anemia. Il cocco impatta anche sul sistema immunitario in quanto portatore di alcune sostanze nutritive abbastanza rare in natura, come lo zinco.
Inoltre, il cocco sostiene i processi di crescita, come si evince dal contenuto di vitamine del gruppo B e di alcuni sali minerali come il manganese. Il cocco, inoltre, aiuta a digerire in quanto è ricco di fibre rispetto alla maggior parte della frutta esotica o mediterranea. Un etto di polpa contiene addirittura 7 grammi di fibre.
Infine, il cocco è un frutto benefico per il sistema cardiovascolare, infatti la sua acqua di vegetazione contiene sostanze che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo. Rappresenta quindi un fattore di prevenzione dalle patologie cardiache acute come infarti e ictus.
Il cocco presenta controindicazioni?
Il cocco non spicca per particolari controindicazioni, l’unica che possa dirsi rilevante ha a che vedere con il suo apporto calorico. D’altronde è tra i frutti più calorici in natura (se non il più calorico in assoluto), superiore persino all’avocado.
Proprio per questo il cocco potrebbe causare qualche problema per chi vuole mantenersi in linea, o sta sostenendo una dieta dimagrante. Va detto, però, che i grassi contenuti nel frutto sono benefici, soprattutto per il sistema cardiovascolare.
Un’altra controindicazione è invece legata al consumo eccessivo, ed è tipica di tutti i prodotti vegetali ricchi di fibre. Proprio l’abbondanza di questo elemento, benefico in caso di consumo moderato, può portare a disturbi intestinali nelle persone particolarmente soggette. In particolare può generare blandi effetti lassativi o irritazioni all’intestino.
Esiste una qualche forma di intolleranza o allergia al cocco? La letteratura non rivela nulla in merito, dunque si può escludere la sua esistenza. Anzi, il cocco è una risorsa da prendere in considerazione per chi soffre di altre forme di intolleranza, come quella al lattosio. Il suo latte può sostituire il latte vaccino sia per il consumo a crudo che per la realizzazione di ricette di pasticceria.