Ciliegie
Le proprietà delle ciliegie
La ciliegia è nutriente, succosa e così buona che “una tira l’altra”, oltre ad essere uno dei frutti più amati in assoluto. La sua presenza è attestata già nel I millennio a.C., anche se la sua origine è incerta. Si caratterizza per una grande varietà di forme e colori, sebbene la variante classica prevede una dimensione di 1-2 cm e un colore che va dal rosso vivo all’amaranto. Le ciliegie sono composte principalmente da acqua e zuccheri, ma si segnalano comunque grandi concentrazioni di vitamina A e C, nonché di potassio, fosforo e magnesio. L’apporto calorico è davvero basso, pari a 50 kcal per 100 grammi.
La ciliegia è un frutto tipicamente tardo primaverile ed estivo. La raccolta, infatti, avviene nei mesi che vanno da maggio a luglio (non oltre la seconda settimana). L’albero è molto frondoso e supera quasi sempre i 4 metri di altezza. Molto belli i fiori, dal colore bianco rosato.
Le varietà delle ciliegie
Sono numerosissime le varietà di ciliegie. Di seguito descriviamo quelle più conosciute, soprattutto in Italia.
- Durone nero di Vignola. Varietà emiliana che si caratterizza per il colore scuro e per una dimensione superiore alla media.
- Arecca. Tipica della Campania, si distingue per un frutto duro, di dimensioni medie e dal colore chiaro.
- Burlat. Molto diffusa in Francia, questa ciliegia si fa notare per la forma tondeggiante, il colore scuro ma non troppo e la polpa estremamente morbida.
- Del Monte. Caratteristica ciliegia dal colore giallo e rosso, molto croccante. E’ coltivata soprattutto in Campania.
- Ferrovia. Buccia scura, polpa chiara. Si caratterizza per la tipica forma a cuore e dalla consistenza decisa quasi croccante.
- Marostica. Forma tondeggiante, polpa molto soda e colore rosso intenso. Viene coltivata in Puglia ed è un prodotto IGP.
- Napoleon. Varietà francese che si fa apprezzare per la forma a cuore. Ha un sapore estremamente dolce e la polpa non troppo soda.
Come consumarle?
Il consumo principale delle ciliegie è a crudo, come tutti i frutti del resto. Tuttavia, le ciliegie possono essere protagoniste di tantissime ricette. La preparazione più diffusa e tipica è la confettura, buonissima da spalmare sulle fette biscottate o sul pane, ma anche per realizzare deliziose crostate. In genere, si prestano a formare il ripieno di qualsiasi preparazione dolciaria, a prescindere dalla pasta.
Dalle ciliegie si può ricavare anche un ottimo frappè, come un’altrettanto gustosa granita. In alcune regioni gli usi comprendono anche la preparazione dei liquori, sebbene questo uso è limitato ad alcune varietà particolari.
Alcune sfiziose ricette
La ciliegia è un formidabile alleato in cucina, d’altronde non è solo buona ma anche versatile. Il suo sapore, un po’ dolce e un po’ acidulo, si presta a vari impieghi. La già citata confettura è solo uno dei tanti modi per valorizzare le ciliegie. Ecco dunque qualche ricetta sfiziosa che ho avuto modo di cucinare per voi.
Smoothie bowl con le ciliegie. Le smoothie bowl sono dei frullati che possono essere consumati come dessert al cucchiaio. La frutta è ben accetta, specie se dolce e pastosa. Le ciliegie, però, vengono qui utilizzate nella loro forma intera, quasi a mo’ di decorazione. Incidono dunque sia sul gusto che dal punto di vista visivo.
Bowl con straccetti di pollo e ciliegie. Altra bowl nella forma di insalatona. L’impiego delle ciliegie qui è particolare in quanto viene inserito in una ricetta salata. Questo frutto con la sua dolcezza spezza e allo stesso tempo valorizzano il sapore corposo di grano e legumi, nonché quello sapido ma delicato del pollo.
Tiramisù alle ciliegie. E’ un dolce particolare, che prende ispirazione dal tiramisù originale. I savoiardi non sono intinti nel caffè, bensì in una soluzione di succo di ciliegia e di maraschino. Infine, la guarnizione non è formata dal cacao in polvere bensì da ciliegie leggermente caramellate.
Cheesecake alle ciliegie. Una cheesecake classica valorizzata dalla presenza delle ciliegie, che intervengono in due fasi distinte della ricetta: la preparazione della copertura e la guarnizione. Nel primo caso le ciliegie vengono cotte con lo zucchero e ammorbidite con amido e acqua. Nel secondo caso vengono poste crude, ma denocciolate.
I benefici delle ciliegie
Ho già accennato alle proprietà delle ciliegie ma reputo utile un approfondimento sui molteplici benefici per l’organismo. Per esempio, le ciliegie aiutano a mantenere attivo il sistema immunitario in virtù dell’abbondante presenza della vitamina C.
Inoltre, aiutano a mantenere alti i livelli di energia dell’organismo in virtù di una spiccata abbondanza e di un’ampia varietà di sali minerali, in particolar modo di potassio e magnesio.
Le ciliegie, poi, aiutano a contrastare la ritenzione idrica grazie al loro potere diuretico, che è sostenuto dalla presenza di abbondante acqua nonché di alcune sostanze specifiche. Giocano persino un ruolo nella prevenzione del cancro. Il merito di ciò va alla presenza di alcuni antiossidanti che ottimizzano i processi di rigenerazione cellulare.
Inoltre, secondo la letteratura scientifica le ciliegie sostengono l’attività dei reni e del fegato, oltre a fare bene al sistema vascolare in quanto sono un fattore di prevenzione per l’arteriosclerosi.
Le ciliegie presentano delle controindicazioni?
E’ strano parlare di controindicazioni in merito ad un frutto che fa bene alla salute. Di base le cotroindicazioni si segnalano solo in caso di consumo smodato. Mangiare troppe ciliegie, infatti, potrebbe aumentare il transito intestinale e generare un blando effetto lassativo.
Va detto che queste dinamiche coinvolgono la frutta e i vegetali in generale, in quanto abbondano di fibre che, più o meno trasversalmente, li contraddistingue. Dovrebbero adottare un approccio prudente al consumo di ciliegie coloro che soffrono di problemi gastrointestinali, e in particolare di sindrome del colon irritabile.
Verrebbe da chiedersi se esistano allergie, intolleranze o sensibilità alle ciliegie. Ebbene sì, esiste un’allergia alle ciliegie. Va detto però che è molto rara ed è presente principalmente nel bacino del mediterraneo. Ad ogni modo i sintomi sono sia locali che sistemici. Si potrebbero avvertire: nausea, vomito, dissenteria, disfagia, naso chiuso, bruciore agli occhi simile alla congiuntivite e orticaria.
In casi molto rari si potrebbe assistere anche ad uno shock anafilattico, quindi è opportuno evitare l’allergene visto che non esiste nessuna terapia in merito. Molti credono che la cottura possa in qualche modo mettere al riparo dalle conseguenze più severe, ma non è così in quanto l’allergene sopravvive anche alle alte temperature.
Ciliegie e colesterolo, facciamo un po’ di chiarezza
La bontà di questo frutto dà vita ad alcuni pregiudizi, come quello secondo cui le ciliegie farebbero ingrassare in quanto sono troppo dolci. Inoltre, si pensa in modo sbagliato che questo frutto è nocivo anche per chi ha il colesterolo elevato. Insomma, si assocerebbe la ciliegia ad un qualsiasi cibo grasso.
In realtà la ciliegia non è grassa, anzi contiene solo 0,3 grammi di grassi su 100. Ma c’è di più, la ciliegia fa addirittura bene a chi soffre di colesterolo alto, infatti aiuta a mantenere sotto controllo i limiti dell’LDL (lipoproteine a bassa densità). A tal proposito, è bene ricordare che alti valori di colesterolo cattivo (LDL) favoriscono l’insorgenza di patologie cardiovascolari acute.
La ciliegia apporta anche tanti altri benefici, per esempio è un formidabile antinfiammatorio. Il riferimento è alla presenza della cianidina, che svolge un ruolo antiossidante ed è presente in alcuni frutti di colore rosso. Infine la ciliegia contiene la melatonina, una sostanza che favorisce il sonno. Proprio per questo, basta integrare la propria dieta con una generosa dose di ciliegie per garantirsi una notte più serena.