Cicoria
Le proprietà della cicoria
La cicoria è una delle più apprezzate verdure da insalata. Fa capo a una pianta che cresce spontanea in tutta Italia, a ciclo biennale ed annuale, che non ha grosse pretese a livello di suolo. In cucina, ovviamente, si utilizzano le foglie della pianta, per quanto essa sia capace anche di generare dei fiori. La cicoria contiene molte fibre e sali minerali, come calcio e fosforo, oltre a parecchie vitamine del gruppo B e vitamina C. L’apporto calorico è minimo e si attesta sulle 10 kcal per 100 grammi. Il gusto è gradevolmente amaro.
Visto l’enorme contenuto di fibra e acqua, la cicoria è considerata un buon diuretico e un blando lassativo. Analogamente esercita una funzione disintossicante e disinfettate per l’organismo. Alla luce di queste caratteristiche, l’essenza di cicoria è impiegata anche nella cosmesi e nell’erboristeria (particolarmente efficaci sono i decotti).
Le numerose varietà di cicoria
Esistono numerose varietà di cicoria. Qui di seguito elenchiamo quelle più consumate in Italia.
- Asparago. E’ la classica cicoria che si caratterizza per il sapore amaro e per delle foglie di un verde brillante.
- Catalogna. Viene usata come insalata a foglia stretta e liscia, vista la sua forma. Il sapore, invece, è leggermente amaro. E’ una varietà ricca di antiossidanti.
- Italiko. Simile alla Catalogna, sebbene le foglie siano leggermente coriacee. La si impiega generalmente cotta, magari all’interno di sfiziose ricette.
- Selvatica. E’ la varietà più campestre con tonalità che tendono anche sul rosso. Le foglie sono larghe e frastagliate, mentre il sapore è tendenzialmente amaro. La si raccoglie principalmente nei mesi estivi.
Come utilizzarla in cucina
La cicoria può essere consumata cruda o cotta, per questo è un alimento molto versatile. La cicoria cruda viene usata in genere all’interno di insalate, a cui dona un gusto leggermente amaro. Da questo punto di vista gli abbinamenti possibili sono davvero numerosi, anche arditi (ad esempio con frutta esotica). Ovviamente è buona anche bollita e condita con un po’ di olio e sale, per un contorno davvero leggero e salutare.
La cicoria può essere anche l’ingrediente principale di deliziose farciture, come quelle che arricchiscono le torte salate. Se si sposta l’attenzione alle altre parti della pianta, troviamo usi non proprio diffusi ma interessanti. Per esempio, la radice può essere tostata, polverizzata e fungere da surrogato del caffè (particolarmente consumato in tempo di guerra). La bevanda è amara ma gradevole, e può essere impiegata anche in campo dolciario. Qui sotto trovate una selezione di ricette sulla cicoria che a loro volta la valorizzano.
Come si cucina la cicoria?
La cicoria spicca anche per la sua versatilità. La sua consistenza tenera richiede una cottura minima e favorisce l’interazione con altri ingredienti. La cicoria può essere protagonista di zuppe, minestre e vellutate, magari in concomitanza con legumi dal sapore delicato, rustico e capaci di proporre un certo contrasto. A tal proposito, cito fave e cicoria un piatto tipicamente invernale, morbido e gustoso.
La cicoria può essere impiegata anche per arricchire le frittate. In questo caso non è necessario cuocerla a parte se si taglia in pezzettini minuscoli, un approccio che tra l’altro favorisce l’amalgama. Può essere protagonista anche di ricette creative, come nella lasagna con erbe spontanee, che è del tutto vegetariana ma non per questo meno sostanziosa della variante classica, ossia quella con il ragù.
La cicoria può essere utilizzata anche come un alimento-medicinale. Se viene bollita e condita con un filo di olio diventa una cena leggera, adatta a chi vuole mantenersi in forma. E’ utile anche come rimedio ai problemi intestinali o per chi deve gestire gonfiori addominali, ritenzione idrica etc..
A cosa fa bene la cicoria?
La cicoria è una verdura e, in quanto tale, è molto salutare. Tuttavia, si rivela benefica soprattutto in caso di alcune patologie o disturbi piuttosto comuni. Per esempio, la cicoria può essere utile a combattere l’anemia e in generale la carenza di ferro. Sia chiaro, di base non contiene il ferro, se non in misura minima. Tuttavia, è ricca di vitamina C – quasi quanto gli agrumi – una sostanza che ne agevola l’assorbimento.
La cicoria, inoltre, è utile per gestire o addirittura per ridurre la ritenzione idrica e i gonfiori di stomaco. Il riferimento è al suo potere disintossicante, grazie ad una certa abbondanza di sostanze detossinanti e, soprattutto, per il grande quantitativo di acqua che la caratterizza. Stesso discorso per i problemi digestivi, sebbene in questo caso a incidere in maniera preponderante sia il contenuto di fibre, per altro buono in quasi tutte le verdure.
La cicoria, infine, fa bene a chi vuole dimagrire, infatti riduce il senso della fame. Il merito di ciò va all’indice glicemico molto basso e alla già citata abbondanza di fibre. In un certo senso, e con un costo calorico misero, riempie lo stomaco. Inoltre, il basso indice glicemico la rende un alimento perfetto per chi soffre di diabete.
Chi non deve mangiare la cicoria?
Come abbiamo visto la cicoria è un alimento benefico. Non è solo buona, o almeno stuzzicante dal punto di vista organolettico, ma giova all’organismo su più livelli. Tuttavia, potrebbe avere delle controindicazioni, come qualsiasi altro alimento.
Nello specifico, dovrebbe evitare la cicoria chi soffre di ulcere e gastriti gravi. Infatti, la cicoria presenta un livello di acidità sostenuto e una quantità di fibre superiore alla media, che potrebbe peggiorare la situazione. Va precisato, però, che i disturbi si segnalano solo a seguito di un consumo smodato, quindi è necessario un certo equilibrio per evitare qualsiasi complicazione in merito.
Il consumo eccessivo di cicoria potrebbe portare anche al meteorismo. Questo è un rischio connesso al consumo di tutte le verdure, e in generale degli alimenti ricchi di fibre.
In linea di massima, un giusto consumo di cirocia valorizza il proprio regime alimentare, allieta il palato e giova all’organismo.
Quali vitamine e sostanze nutritive contiene la cicoria?
Ho già fatto cenno alla composizione della cicoria. E’ comunque utile fare il punto e approfondire l’argomento sui principi attivi che questo straordinario alimento contiene. Vitamina C, vitamina A, vitamina E, calcio, potassio e fosforo abbondano come in poche altre verdure.
Queste sostanze impattano in varia misura sul sistema immunitario, sulla salute dei denti e delle ossa, nonché sulla circolazione del sangue. Un dettaglio non di poco conto se si considera che l’apporto calorico non va oltre le 23 kcal per 100 grammi.
Inoltre, e a differenza di tante altre verdure, la cicoria è ricca di antiossidanti. Il riferimento è all’inulina, che agevola la digestione. Va segnalata anche una certa abbondanza di betacarotene, responsabile delle tonalità verde chiaro, tendenti al giallo e all’arancione. Il betacarotene favorisce anche l’assorbimento della vitamina A, vitale per la pelle e per la vista. In quanto antiossidante, infine, riduce il rischio di contrarre il cancro, rallenta l’invecchiamento e inibisce i radicali liberi.
Il betacarotene è abbondante soprattutto in alcune varietà di cicoria, ovvero in quelle più chiare. Il riferimento è alla cicoria Catalogna, che ha un sapore molto delicato.