Cavolini di Bruxelles
Le caratteristiche dei cavolini di Bruxelles
I cavolini di Bruxelles, a dispetto del nome, non vengono coltivati solo in Belgio, bensì in tutta l’Europa centro-settentrionale. Prediligono, infatti, i climi abbastanza freddi. Ad ogni modo, non sono nient’altro che “cavoli” raccolti durante una fase precoce della loro maturazione. Infatti assomigliano in tutto e per tutto ai cavoli, ma in miniatura. Ciò rende il loro sapore più intenso e sapido.
I cavolini di Bruxelles sono una vera squisitezza, ma si fanno apprezzare anche per le qualità nutrizionali. A fronte di un apporto calorico minimo, pari a 37 kcal per 100 grammi, forniscono vitamine, sali minerali e altre sostanze benefiche. Il riferimento è in particolare al potassio, al fosforo, al calcio, alle vitamine del gruppo B e alla C. I cavolini di Bruxelles, inoltre, contengono tantissima fibra, che rappresenta ben il 5% del totale. Sono anche considerati degli antiossidanti in quanto contengono sostanze come i tiocianati e gli indoli.
I differenti tipi di cavolini di Bruxelles
I cavolini di Bruxelles sono in realtà una varietà del cavolo. Tuttavia, nel corso dei secoli sono andati incontro a un percorso di frammentazione che ha dato vita a numerose sotto-varianti. Ecco le più diffuse.
- Jade Cross. E’ probabilmente la varietà più diffusa. Rispetto alle altre varietà, ha una forma più regolare e dimensioni più grandi. Il sapore è un po’ dolce, ma allo stesso tempo sapido. Si raccoglie quasi sempre durante le ultime settimane di autunno.
- Perfection. Questa varietà si raccoglie sia durante l’autunno che durante l’inverno. Questi cavolini sono piuttosto sodi, molto saporiti e di colore leggermente chiaro. Le dimensioni sono inferiori a quelli della Jade Cross. E’ la varietà più coltivata in Olanda e in Francia.
Come possiamo prepararli?
Nel nord Europa i cavolini di Bruxelles vengono consumati principalmente come contorno, spesso semplicemente sbollentati e cotti al vapore, magari passati nel burro liquido. Tuttavia, possono essere protagonisti anche di ricette più elaborate. Qui sotto ne trovate una breve ma esaustiva selezione, che certamente incontrerà il vostro interesse e stuzzicherà la vostra fantasia.
Troviamo per esempio dei primi piatti, magari realizzati con pasta fresca e verdure. Troviamo anche contorni creativi, che puntano non solo sul gusto ma anche sull’impiattamento, nonché sull’abbinamento con ingredienti solo all’apparenza diversi e incompatibili. Insomma, un pregio dei cavoletti di Bruxelles è anche la varietà e la capacità di adattarsi a molte preparazioni.
Ecco alcune ricette con i cavolini di Bruxelles
In questo paragrafo vi presento alcune ricette con i cavoletti di Bruxelles (o cavolini che dir si voglia), che ho trattato qui sul sito e che vi consiglio di approfondire.
Cavolini di Bruxelles al forno con mela e pancetta. In questo caso i cavolini di Bruxelles danno vita a una ricetta semplice che regala molte soddisfazioni in quanto a gusto ed estetica. Il piatto si presenta con un ventaglio di colori davvero suggestivo, che va dal verde, al giallo e all’arancione. Anche il gusto è molto vario, poiché favorito dalla contemporanea presenza di pancetta e noci pecan.
Garganelli con cavolini e funghi. In questo caso i cavolini di Bruxelles formano un condimento non liquido ma comunque ben integrato. Inoltre, sono supportati dai funghi, con cui creano una combinazione davvero interessante. Vi consiglio di utilizzare la pasta corta e grossa, se i garganelli non sono di vostro gradimento.
Cavolini di Bruxelles al forno con prosciutto. Un altro contorno corposo e allo stesso tempo semplice. Questa ricetta stupisce per l’abbinamento tra cavolini e prosciutto, che esprime una spiccata delicatezza. Si accompagna a primi e ai secondi di ogni tipo. Inoltre può essere considerato un secondo a se stante, per quanto sia molto leggero.
Cavolini di Bruxelles gratinati al gorgonzola. Gratinare i cavolini viene quasi naturale, vista la loro consistenza e il sapore. Ciò non toglie che si possa usare un po’ di creatività. E’ proprio il caso di questa ricetta, che vede come protagonista anche il gorgonzola, un ingrediente che fornisce un tocco di acidità a un gratin tutto sommato classico.
Sformatini di cavolini di Bruxelles. Chiudiamo con una ricetta davvero simpatica e dal carattere gourmet. Le patate e i cavolini vengono cotti e frullati, per poi essere uniti alla panna e agli albumi. Gli sformatini possono essere considerati come degli antipasti corposi, se vengono porzionati in stampi di piccole dimensioni.
Come si lavano i cavoletti di Bruxelles?
I cavoletti di Bruxelles non sono una presenza costante sulle tavole degli italiani, ma comunque vengono molto usati in cucina. In genere li troviamo sott’olio o sottaceti, sebbene sia preferibile optare per il prodotto fresco. A tal proposito, come pulire al meglio i cavoletti? Come prepararli alla cottura? I dubbi riguardano soprattutto la gestione delle foglie.
Ebbene, le foglie vanno rimosse in quanto trasmettono un sentore poco gradevole. Poi si pareggia la polpa con un coltellino, in modo che assomigli a una pallina. Infine, si pratica un’incisione superficiale a croce, un accorgimento fondamentale in vista della cottura. Poi si lavano per bene sotto l’acqua corrente.
A questo punto i cavoletti sono pronti per essere cotti in acqua bollente, al forno o al vapore. Ovviamente sono eccellenti anche in padella con un filo d’olio.
A cosa fanno bene i cavoletti di Bruxelles?
Ho già accennato alle proprietà nutrizionali dei cavoletti di Bruxelle, ma è giunta l’ora di approfondire l’argomento, descrivendo il loro impatto benefico sull’organismo. Il riferimento è alla digestione, che viene agevolata grazie alla presenza abbondante di fibre.
Dei cavolini di Bruxelles va apprezzata anche la presenza del betacarotene, che favorisce l’assorbimento della vitamina A, importante per la salute della pelle e per la vista. I cavolini. Inoltre, proteggono il sistema cardiovascolare grazie alla presenza dell’omocisteina, che stimola l’elasticità delle arterie e regolarizza la densità del sangue.
I cavoletti di Bruxelles presentano delle controindicazioni? Di base no, o per meglio dire le poche che possono essere rilevate sono tutte riconducibili a un consumo eccessivo. In questo caso l’abbondanza di fibre potrebbe causare irritabilità del colon, gonfiore e disturbi gastrointestinali vari.