Castagne
Le interessanti proprietà delle castagne
Le castagne sono gli alimenti autunnali più famosi. Sono i frutti del castagno e fanno parte a pieno titolo della tradizione gastronomica italiana (e non solo). Le castagne sono alimenti dal grande valore nutrizionale, infatti, in quanto frutta secca, sono ricchissimi di acidi grassi omega-3, sostanze che fanno bene al cuore, alla vista e alle funzionalità cognitive.
Anche in virtù di ciò sono abbastanza grasse e quindi caloriche. E’ comunque sufficiente non esagerare per godere senza rischi di tutti i loro pregi. Le castagne, inoltre, sono anche una miniera di sali minerali, come dimostrano le elevate concentrazioni di potassio, fosforo, calcio e magnesio. Non deludono nemmeno in quanto a vitamine, in quanto contengono discrete dosi di vitamina B9, B12 C e D. Come testimonia il patrimonio gastronomico italiano, le castagne sono anche piuttosto versatili e possono essere impiegate per una grande varietà di ricette, oltre che per il consumo a crudo.
Le principali differenze tra le diverse varietà :
In genere si fa riferimento alla castagna come ad un frutto tutto sommato uniforme, ossia sempre uguale a se stesso. Questa convinzione, però, appartiene sono all’immaginario collettivo e non corrisponde alla realtà. Infatti, esistono numerose varietà di castagne che vi espongo brevemente qui di seguito.
- Castagna di Cuneo IGP. I frutti sono di piccole dimensioni, la polpa è chiara ed ha un gusto dolce, croccante e dal sapore delicato. Questa varietà è l’ideale per accompagnare i secondi o realizzare elaborate farciture.
- Del Monte Amiata. I frutti sono di grandi dimensioni, la polpa è mediamente scura e il sapore è dolce. La struttura è abbastanza coriacea, infatti questo tipo di castagne vengono utilizzate soprattutto per realizzare delle deliziose polente.
- Della Val di Suga. I frutti sono di notevole dimensione, dalla tonalità rossiccia e dalla polpa estremamente dolce. Sono l’ideale per la preparazione dei marron glacé o per la realizzazione dei famosi marroni sotto grappa.
- Castel del Rio. La grandezza è media e il sapore discretamente dolce; la polpa è a metà strada tra il croccante e il farinoso. I suoi frutti sono molto versatili, sebbene vengano utilizzati principalmente per il condimento di primi piatti.
- Monfenera. E’ una varietà molto particolare in quanto il frutto è a forma di cuore e dal colore castano chiaro, quasi tendente al giallo. La polpa è dolce e allo stesso tempo croccante. Può essere consumata benissimo a crudo o fungere da ingredienti per primi piatti a base proteica.
Alcune ricette con le castagne
Come ho specificato ad inizio articolo, le castagne sono apprezzate anche e soprattutto per la loro versatilità. In questa sezione trovate alcune ricette che testimoniano questa caratteristica. Per esempio, troverete una deliziosa crema di castagne e chiodini, una vera sinfonia di sapori “autunnali”.
Le castagne possono essere impiegate anche e soprattutto per realizzare preparazioni dolciarie. Alcune di queste sono fuori dall’ordinario e non appartengono alla tradizione. Il riferimento è in particolar modo al gelato di castagne, un gelato dal sapore decisamente più corposo della media. Discorso simile per la crema di castagne alla vaniglia, che funge da dessert adatto a tutti i palati e davvero “sorprendente”.
Non posso dimenticare di citaree le castagne sciroppate al rum, un’idea eccezionale per una conserva diversa dal solito. Infatti, in genere ad essere sciroppata è la frutta fresca, in primis le pesche. L’idea di applicare questo procedimento sulle castagne, e per giunta utilizzando un superalcolico, è tutt’altro che malsana. Anzi, vi basterà assaggiarle per capire che ne vale proprio la pena! Anche perché, in realtà, la preparazione è lunga, e può durare anche settimane, ma non è molto complessa.
Quali sono i benefici?
Ho già accennato alle proprietà nutrizionali delle castagne. Giunti a questo, vale però la pena di approfondire il loro impatto benefico sull’organismo.
Le castagne infatti, per quanto ricche di amido, aiutano a digerire. Il motivo di ciò risiede nell’importante apporto di fibre, che ha pochi eguali nel mondo vegetale. L’abbondanza di fibre genera anche un certo senso di sazietà, che torna particolarmente utile a chi vuole dimagrire e sta sostenendo diete ipocaloriche.
Le castagne poi sono utili alle donne in gravidanza. Il riferimento è alla quantità e varietà di vitamine del gruppo B, che favoriscono il corretto sviluppo del feto.
Le castagne sono anche rimineralizzanti, con tutto ciò che ne consegue per la salute di molti organi interni: cervello in virtù del fosforo, ossa grazie al calcio e cuore per l’apporto di potassio. Le castagne, infine, aiutano a prevenire il cancro in quanto sono ricche di antiossidanti. Basti pensare che un etto di castagne copre il 20% del fabbisogno giornaliero di folati, che agevolano la sintesi di aminoacidi e aiutano la crescita dei tessuti in gravidanza.
Cosa succede se si mangiano troppe castagne?
In linea di massima le castagne non presentano controindicazioni. Tuttavia, un consumo smodato ed eccessivo di questi frutti può generare qualche problema. Il riferimento è in particolare all’apporto di amido e di fibre, che può rivelarsi un’arma a doppio taglio in caso di comportamenti alimentari poco equilibrati.
In particolare potrebbero generare un effetto lassativo, nonché qualche irritazione a livello delle mucose intestinali. Un dettaglio da tenere a mente se si soffre di sindrome del colon irritabile o se si hanno problemi di natura intestinale.
Tali effetti riguardano però consumi davvero eccessivi delle castagne. Si potrebbe iniziare ad avvertire qualche fastidio solo una volta superato il mezzo chilo di castagne al giorno. Ad ogni modo la dose ideale, anche considerando l’apporto calorico, viaggia sui 50-100 grammi al giorno.
Chi ha il colesterolo alto può mangiare le castagne?
Chi soffre di alcune patologie, o deve porre la massima attenzione alla propria dieta, è chiamato a informarsi sul rapporto tra gli alimenti e alcuni valori specifici, come il colesterolo.
Cosa si può dire in merito alle castagne? Ebbene, non esiste alcuna controindicazione per chi ha il colesterolo alto. Anzi, un consumo moderato di castagne contribuisce ad abbassare il colesterolo cattivo, che è il principale responsabile di patologie vascolari acute e spesso fatali (infarti, ictus, aneurismi etc.).
Un discorso simile può essere fatto sul rapporto tra le castagne ed il diabete. Le castagne vantano un indice glicemico equilibrato, un caso molto raro tra gli alimenti ricchi di carboidrati. Proprio per questo i diabetici possono consumare moderate dosi di castagne senza grandi timori.
Esiste l’intolleranza alle castagne?
Esistono intolleranze o allergie alle castagne? Sì, per quanto siano molto rare. In realtà possono essere considerate come forme di pollinosi. L’allergene è caratterizzato dal polline della pianta, che permane anche nel frutto. I sintomi possono essere gastrointestinali e si manifestano con diarrea, vomito, nausea, gonfiore intestinale e crampi allo stomaco.
Tuttavia, i sintomi sono per lo più sistemici: congiuntivite, asma, angioedema, prurito etc. Più raramente si giunge allo shock anafilattico, ossia una reazione allergica di carattere generale che deve essere trattata in modo tempestivo.
Come contrastare l’allergia alle castagne? Come tutte le allergie e le intolleranze, basta evitare l’alimento incriminato. In questo modo si perde certamente qualcosa ad escludere le castagne dalla propria dieta, ma non si può fare altrimenti. Questa forma di allergia coinvolge in realtà tutta la frutta secca, quindi pistacchi, noci, mandorle, nocciole, anacardi, arachidi, pinoli etc.