Banane
Le caratteristiche della banana
Oggi parliamo della banana, uno dei frutti più amati in assoluto, apprezzato per il suo gusto ma anche per la versatilità che dimostra in cucina. La banana, infatti, può essere utilizzata per realizzare molti dolci e preparazioni dagli abbinamenti particolari. Di questo aspetto parlerò in uno dei paragrafi successivi. In questo vorrei soffermarmi sulle sue caratteristiche botaniche e organolettiche.
I banani sono coltivati in modo intensivo in tutti i Paesi tropicali, soprattutto in America (varietà Musa sapientium), in Africa (Musa paradisiaca), in Asia (Musa nana), in Oceania, nelle Isole Canarie, Figi e Samoa. I frutti (banane) sono disposti in grappoli, detti caschi: un grappolo può contenere fino a 250 frutti e pesare anche 30 kg. Si presentano come bacche oblunghe, a sezione triangolare, di colore giallo-verdastro o bruno all’esterno, contenenti una polpa che a maturità è gialla, di sapore dolce e dall’aroma caratteristico.
Le loro dimensioni variano, a seconda delle varietà e vanno da 10- 12 a 15-30 cm. Le banane mature sono costituite da buccia e polpa in proporzioni assai variabili a seconda della grossezza e della varietà (in genere circa il 60% di polpa e il 40% di buccia).
Le altre proprietà delle banane
Le banane vengono messe in commercio allo stato fresco oppure sbucciate ed essiccate (al sole o in essiccatoi). Con i frutti della Musa paradisiaca, o con banane delle altre specie non completamente mature, si prepara una farina per uso alimentare: di sapore dolciastro caratteristico, è usata principalmente per l’alimentazione infantile; se ottenuta invece da materiali di scarto viene destinata a uso zootecnico.
La banana è una falsa bacca della pianta erbacea nota come “Musa”. Essa viene scambiata spesso per un albero, anche perché presenta un fusto (in realtà uno pseudo-fusto) che può raggiungere anche i 6 metri di altezza. La pianta della banana sviluppa i suoi frutti in genere nei mesi primaverili ed estivi, sebbene queste tempistiche siano suscettibili delle tante varietà.
A prescindere da ciò, la banana è un frutto prezioso in quanto a costo di un apporto calorico non è eccessivo, pari a 65 kcal per 100 grammi, garantisce molti nutrienti. Il riferimento è in primo luogo al potassio, che è presente in dosi davvero massicce. Si segnalano anche elevate concentrazioni di fosforo e di calcio.
Le tante varietà di banana
Nell’immaginario collettivo italiano esiste una sola varietà di banana, quella che tutti noi siamo abituati a consumare regolarmente. In realtà quella è solo una delle tantissime varietà di banane, che sono diffuse più all’estero che in Italia. Di seguito vi elenco alcune delle varietà più importanti.
- Cavendish. La banana comune, quella a buccia gialla che non ha bisogno di presentazioni.
- Gros Michel. E’ simile alla banana Cavendish, pur avendo un sapore leggermente più dolce.
- Grand Nain. Spesso confusa con la Cavendish, si caratterizza per una polpa leggermente più soda.
- Lacatan. Varietà dalla polpa molto molle e dal sapore spiccatamente dolce. E’ molto consumata e viene spesso sottoposta a cottura.
- Lady’s Finger. Varietà dai frutti molto piccoli e dal sapore molto dolce, è consumata principalmente in Australia.
- Roja. La forma del frutto è piuttosto tozza, inoltre sia la buccia che la polpa tendono al rosso scuro.
Tanti modi sfiziosi per consumarle
Come specificato a inizio articolo, questi frutti sono protagonisti di alcune sfiziose ricette, soprattutto in campo dolciario. Possono essere utilizzate come un semplice frutto, quindi contribuire alla creazione di interessanti ripieni, oppure possono fungere da guarnizione, come nel caso della crostata del 4 luglio. Inoltre possono essere abbinate ad alcuni ingredienti solo all’apparenza incompatibili, come il cioccolato. Un esempio di questo interessante binomio è dato dal sushi, un’interessante ricetta fusion che vi invito a sperimentare. Ovviamente le banane possono essere utilizzate per realizzare macedonie e insalate, come dimostra la smoothie bowl.
Si trovano tutto l’anno, ma sono da preferire le banane piene, sode e non danneggiate. Quando la banana è coperta di piccole macchie brune è completamente matura. Compratene a grappoli, con i gambi intatti, in questo modo si mantengono più a lungo. Le banane verdi, o parzialmente verdi, maturano a temperatura ambiente.
Quelle del tutto mature possono essere conservate per qualche giorno in frigorifero; in tal caso, la buccia diventerà bruno-scura ma il sapore non risulterà alterato.
A cosa fanno bene le banane? Le proprietà nutrizionali e i loro benefici
Le banane non hanno nulla da invidiare agli altri frutti, anzi vantano un ottimo profilo nutrizionale e sono in grado di apportare importanti benefici. Il riferimento è soprattutto all’apporto di potassio, che funge da ricostituente non solo per gli sportivi. Il potassio regolarizza anche la pressione del sangue, con tutto ciò che di buono ne consegue per gli ipertesi.
Le banane, poi, sono tra i pochi alimenti dolci che possono essere consumati dai diabetici, infatti il loro indice glicemico è più basso di molti altri frutti.
La banana contiene anche tante vitamine come la vitamina A e la C. La prima fa bene alla vista e alla pelle, la seconda giova al sistema immunitario e aiuta l’organismo ad assorbire il ferro. Infine, le banane giovano alla salute del fegato in quanto sono ricche di biotina.
Quante banane al giorno si possono mangiare?
Che le banane siano salutari non significa che possano essere consumate in quantità esagerate. Anche per questo frutto è necessaria una certa prudenza nel consumo. In particolare, le banane potrebbero causare qualche problema per chi sta sostenendo una dieta. Infatti, sono tra i frutti più calorici, sebbene vengano superati come apporto calorico da alcuni frutti tropicali come l’avocado e il cocco. Ad ogni modo, un etto di banane viaggia sulle 90 kcal per 100 grammi. Se si considera che una banane pesa circa 120 grammi, si intuisce come sia meglio approcciarsi a questo prezioso frutto con attenzione.
La banana, poi, potrebbe causare qualche problema in chi soffre di stipsi, d’altronde esercita un effetto astringente, utile per chi soffre di dissenteria ma fastidioso per chi deve gestire il problema opposto.
In alcuni sporadici casi il consumo di questo frutto è proprio sconsigliato, per esempio per chi assume a scopi terapeutici farmaci ACE inibitori o diuretici. Per quanto concerne le allergie, se ne segnalano di dirette o indirette, ovvero riguardanti nello specifico le banane o alimenti simili. In ogni caso, i sintomi sono sempre gastrointestinali: crampi, diarrea, nausea, vomito e malessere localizzato nel basso ventre.
Alcune ricette sfiziose
Le banane apportano benefici anche in cucina in quanto possono partecipare a ricette davvero sfiziose. Per esempio, pochi sanno che rappresentano un buon ingrediente da impasto. Se non ci credete, provate questi pancake proteici con banane, realizzati praticamente senza farina ma incredibilmente buoni e aromatici. E che dire dei biscotti alla banana e cocco? O dei dolci davvero buoni e creativi? Molte ricette sono anche compatibili con chi soffre di celiachia e di intolleranza al lattosio.
La banana è anche un ottimo alimento da copertura, o decorativo. A dimostrarlo è il pandolce con uvetta, valorizzato da banane disidratate che vengono tagliate a rondelle. Stesso discorso per il plumcake alle banane e alle nocciole, che stupisce per l’alternanza di sentori dolci e sentori rustici. Inoltre, la banana può essere trasformata anche in confettura, e quindi partecipare alla farcitura di dolci e crostate.
La banana, nondimeno, può essere protagonista di macedonie e insalate di frutta. In questa veste interagisce bene sia con i frutti mediterranei che con quelli esotici. A tal proposito, ottime sono le combinazioni con kiwi, mango, ananas, cocco, mele rosse e pere.
La differenza tra platano e banana
Spesso si fa confusione tra platano e banana. Alcuni li considerano persino dei sinonimi in quanto “banana” in spagnolo si dice proprio “platano”. Eppure indicano due frutti diversi, per quanto appartenenti alla stessa famiglia. Le differenze sono numerose, a partire dalle dimensioni: le banane sono più piccole, mentre i platani sono grandi. Inoltre, la buccia dei platani è molto più spessa e risultano anche più verdi.
Le differenze più grandi, però, riguardano il gusto. La banana è zuccherina, e non a caso viene impiegata per il consumo a crudo o per le preparazioni dolci. I platani, invece, presentano un sapore più corposo e allo stesso tempo neutro, esprimendo una certa dolcezza solo quando sono molto maturi.
Di conseguenza, cambiano anche gli usi in cucina. Della banana abbiamo già parlato, ma vi stupirà sapere che il platano viene consumato come se fosse un ortaggio, ossia viene cotto alla piastra o fritto. In questo caso può trasformarsi in un alimento da rosticceria, nonché un perfetto finger food. In alternativa può essere consumato come contorno di carne e di pesce, oppure può essere usato nel processo di panificazione in quanto è molto ricco di amido.
Vale la pena sottolineare anche le differenze nutrizionali. In particolare il platano spicca per una quantità leggermente superiore di vitamina C. Abbonda tuttavia di carboidrati, e quindi è anche più calorico. Il platano, inoltre, contiene meno sali minerali rispetto alla banana, il riferimento è in particolare al magnesio e al potassio. Proprio per questo viene meno la sua funzione “energizzante”, a differenza della banana che è considerata l’alimento per eccellenza degli sportivi.