Avocado
Le principali caratteristiche del frutto
L’avocado non è un frutto come gli altri. Anzi, se paragonato alla frutta cui l’Europa è sempre stata abituata, è abbastanza strano. I motivo sono due, in primis un sapore non dolce, che lo rende un ingrediente adatto anche alle preparazioni salate, un utilizzo giustificato anche dalla polpa pastosa e cremosa.
In secondo luogo, è un frutto grasso, per quanto questa espressione possa sembrare un ossimoro. Approfondirò l’argomento nel prossimo paragrafo, in questo vorrei soffermarmi un attimo sulle caratteristiche “botaniche” del frutto.
L’avocado cresce nelle zone tropicali e subtropicali, e infatti è originario del centro e sud America. In Italia fa fatica a prosperare, sebbene esistano alcune coltivazioni in Calabria, Sicilia e Sardegna. La pianta, ovvero l’albero di avocado, è medio-alto e dal gradevole visivo grazie alle sue foglie molto grandi e alla forma semplice. L’avocado inizia a fare i frutti in estate, ma questi sono disponibili fino ad autunno inoltrato.
Varietà e proprietà nutrizionali dell’avocado
Esistono molte varietà di avocado, le quali si distinguono non tanto per il sapore, quanto per la consistenza della polpa, la facilità con cui si stacca dalla buccia, ma anche per il colore, la texture e le dimensioni. Ecco le varietà più diffuse e le relative caratteristiche.
- Hass: polpa cremosa, frutto di grandi dimensioni, buccia verde scuro e ruvida. E’ la varietà più diffusa al mondo.
- Cocktail: polpa soda, frutto di dimensioni ridotte, buccia sottile ed edibile. E’ una variante priva di nocciolo.
- Pinkerton: polpa cremosa e oliosa, frutto di dimensioni medie. Ha una forma allungata.
- Fuerte: dimensioni e cremosità medie. E’ coltivata anche in Sicilia nei mesi invernali.
- Ettinger: polpa morbida, gusto delicato e dimensioni sopra la media. Perfetto per le ricette con crema.
- Nabal: simile all’Hass ma dal gusto più delicato e dalla polpa più soda. Può essere cotto anche al forno.
- Bacon: dimensioni leggermente sopra la media, gusto delicato, morbidezza e cremosità medie.
- Lula: frutto di grandi dimensioni con polpa abbastanza cremosa. Per la forma ricorda la papaya.
A prescindere dalle varietà, il frutto dell’avocado si distingue per alcune caratteristiche specifiche. E’ ricco di grassi (“grassi buoni”), come gli acidi grassi omega tre, che fanno bene al cuore, alla vista e alle funzioni cognitive. E’ ricco di vitamina B9 e di potassio. Il suo apporto calorico si attesta sulle 250 kcal per 100 grammi.
Come consumare e come usarlo nelle varie preparazioni
L’avocado è un frutto incredibilmente versatile. Può essere impiegato come un frutto “normale”, dunque utilizzato per le preparazioni dolciarie così come per preparare bevande. Tuttavia, può essere impiegato anche per preparazioni salate, magari per realizzare merende salate o salse. Al sud Italia lo si consuma spessa con la pasta, al naturale o al massimo con un filo d’olio.
L’avocado è un frutto importante anche in una prospettiva di lotta alle intolleranze. Dal momento che la sua consistenza (specie quando è piuttosto maturo), ricorda quella del formaggio cremoso o del burro, viene spesso utilizzato in sostituzione di questi alimenti, magari spalmato su un toast o su una buona fetta di pane. A differenza dei latticini, l’avocado non contiene lattosio e quindi può essere consumato tranquillamente dagli intolleranti a questa sostanza.
Un super-food che ci regala la natura per rimetterci subito in forze che in questa ricetta abbiamo reso ancor più accattivante perché utilizzato come ingrediente di un golosissimo dessert. Quest’oggi abbiamo deciso di preparare dei mini muffins al cacao con olio di avocado e corn flakes una delizia in piccolo formato, ricchissima di sapori e nutrimento, grazie anche alla presenza dell’olio di avocado.
Non tutti i “grassi” fanno male e vanno demonizzati. L’avocado, infatti, contiene notevoli quantità di grassi monoinsaturi, capaci di sostenere la salute del cuore e di contrastare l’insorgenza del diabete. Con l’assunzione di avocato è possibile inoltre contrastare i livelli di colesterolo LDL nel sangue (ossia proprio il famigerato colesterolo cattivo e dannoso) con notevoli vantaggi per la salute arteriosa generale. Per concludere in bellezza, questo frutto è ricchissimo di vitamine A, B1, B2, D, K, E, H e PP, ha proprietà astringenti utili per contrastare la dissenteria ed è consigliato in particolar modo ai bambini ed a tutti colore che rispettano una dieta vegetariana.
La storia di questo straordinario frutto
Avocado (o aguacate) sono denominati con un vocabolo azteco come i frutti della Persea Gratissima. Le piante crescono e sono coltivate nell’America del Sud (Perù, Brasile Settentrionale, Guyana), nell’ America del Nord (Messico, California e Florida), e inoltre nelle Antille, in Indonesia, Sud Africa e Australia. Il frutto è formato da una grossa drupa carnosa, a forma di pera o rotonda, di colore variabile dal verde al bruno, contenente una polpa molle, giallognola, di sapore gradevole, e un grosso seme.
Nei Paesi di origine gli avocado si mangiano tagliati a fette o in insalata. Il loro consumo si va diffondendo anche nel nostro Paese. Si trova tutto l’anno. Gli avocado sono venduti leggermente immaturi; quelli maturi cedono alla pressione delle dita. Usate subito i frutti maturi; gli altri maturano a temperatura ambiente in 3-5 giorni. Spruzzateli con succo di limone una volta tagliati, per prevenirne l’imbrunimento.
A cosa fa bene mangiare l’avocado?
Come abbiamo visto, l’avocado presenta un profilo nutrizionale interessante, con una spiccata abbondanza di sali minerali e vitamine. Proprio per questo, vale la pena parlare dell’avocado e dei benefici che apporta all’organismo. A tal proposito, ecco un breve elenco delle sue ottime proprietà.
- Funge da antiossidante. Il frutto è ricco di sostanze antiossidanti, che inibiscono i radicali liberi e rendono meno probabile la comparsa del cancro.
- E’ un buon diuretico. L’abbondante presenza di acqua e il buon contenuto di potassio lo rendono un discreto alleato contro la ritenzione idrica e la cellulite.
- Aiuta a prevenire il diabete. Un moderato consumo di avocado aiuta a mantenere la glicemia entro i livelli normali, d’altronde il suo indice glicemico è tra i più bassi in assoluto, almeno in rapporto agli altri frutti.
- Aiuta a digerire. Ebbene sì, l’avocado l’avocado stimola la digestione grazie all’abbondanza di fibre.
Cosa succede se si mangia avocado tutti i giorni?
L’avocado piace quasi a tutti, dunque è lecito chiedersi: un consumo frequente e abbondante comporta degli effetti collaterali? La risposta è affermativa se viene consumato in maniera smodata.
In questo caso, infatti, va tenuto d’occhio l’apporto calorico in quanto l’avocado è uno dei frutti più calorici in assoluto: apporta circa 260 kcal per etto. Se si considera che un avocado medio, buccia e noccioli inclusi, è di circa 200 grammi, si comprende come sia meglio andarci piano.
Altri rischi sono legati alla digestione. Come ho già spiegato, l’avocado aiuta a digerire solo se viene consumato in quantità moderate. In caso contrario, potrebbe sortire l’effetto opposto. Il motivo risiede nella presenza di alcuni carboidrati a catena corta, che potrebbero rallentare il transito intestinale.
Chi non può mangiare l’avocado?
Esiste qualche categoria di persone che non dovrebbe mangiare l’avocado? Di base il suo consumo, se non in quantità limitate, è sconsigliato a chi vuole dimagrire. Il motivo è sempre il suo elevato apporto calorico, per questo va trattato quasi come un dolce, o come un qualsiasi altro alimento ricco di grassi e carboidrati. Una certa prudenza è consigliata anche a chi soffre di problemi digestivi che vanno oltre la stipsi o l’intestino pigro. I carboidrati a catena corta, infatti, potrebbero causare qualche problema a livello di flora intestinale.
Ci si potrebbe chiedere se l’avocado, oltre a questi effetti collaterali, possa scatenare anche reazioni allergiche. Ebbene sì, l’allergia all’avocado è molto rara, soprattutto in età adulta, ma esiste. I sintomi sono in genere gastro-intestinali, ma possono essere anche generalizzati. Si va dai crampi alla nausea, dalla diarrea alle eruzioni cutanee, dal prurito ai gonfiori a naso e bocca.
In che modo si mangia l’avocado?
Molti si chiedono se si possa mangiare l’avocado crudo. La risposta è affermativa, anzi nella quasi totalità dei casi il frutto non viene cotto, o al massimo trattato per renderlo più morbido e pastoso. Inoltre, l’avocado si può consumare quasi come se fosse un dessert “al cucchiaio”. In questo caso basta dividerlo in due per lungo, rimuovere il nocciolo e condirlo con un po’ di limone e di sale.
L’avocado può essere protagonista di molte ricette, per esempio dà il meglio di sé all’interno delle “insalatone”. Un’idea sfiziosa, che trovate qui sul sito, è la poke bowl con avocado e fiocchi di latte, una meraviglia a metà strada tra il dolce, il salato e l’acidulo.
L’avocado, in virtù della sua pastosità, si presta anche all’interazione con le mousse, come dimostra la bruschetta con hummus di ceci e avocado, che risulta un antipasto sfizioso, colorato e tutto sommato leggero.
Ma il frutto dell’avocado può comparire in ricette anche molto complesse, per esempio nelle polpette di vitello con avocado, che arricchiscono il corposo sapore della carne con quello aromatico del frutto.