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Sformatini di carletti e ricotta, degli antipasti originali

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Sformatini di carletti e ricotta
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 45 min
cottura
Cottura: 00 ore 35 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Sformatini di carletti e ricotta per un’entrée sofisticata

Oggi cuciniamo gli sformatini di carletti e ricotta, degli antipastini delicati che coniugano semplicità ed eleganza, accessibilità e gusto. Sono originali in quanto prevedono il contributo dei carletti, delle erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea ma poco diffuse sulle tavole degli italiani. I carletti sono deliziosi, versatili e fanno bene alla salute.

Dal punto di vista gastronomico sono sformatini classici, ovvero frutto di un impasto equilibrato, che vede il coinvolgimento di formaggi freschi, formaggi stagionati e uova. La cottura avviene al forno e dura una ventina di minuti, il tempo necessario per ottenere un impasto morbido, che quasi si scioglie in bocca.

Ho elaborato questa ricetta per la rubrica Erbe e fiori nel piatto del mese di aprile, in cui l’ingrediente protagonista sono i carletti.

Ogni mese, insieme alle mie amiche Miria Onesta di Due Amiche in Cucina, Daniela Boscariolo di Timo e Lenticchie ed Elisa di Rienzo de Il Fior di Cappero, pubblichiamo ricette che utilizzano fiori ed erbe aromatiche di stagione, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’uso di questi ingredienti e offrire spunti per piatti originali.

Ricetta sformatini di carletti

Preparazione sformatini di carletti

  • Per preparare gli sformatini di carletti iniziate lessando questi ultimi in acqua salata per 5-7 minuti, poi scolateli e tritateli alla meglio.
  • In una ciotola versate le uova, la ricotta, il Parmigiano, il sale, il pepe e un po’ di noce moscata. Sbattete e mescolate il tutto. Infine unite i carletti e mescolate ancora.
  • Versate il composto negli stampini per muffin (o per sformatini) unti con un po’ di olio.
  • Cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per 20-25 minuti circa.

Ingredienti sformatini di carletti

  • 300 gr. di carletti
  • 250 gr. di ricotta fresca
  • 3 uova
  • 50 gr. di Parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • q. b. di sale e pepe
  • q. b. di noce moscata

Parliamo dei carletti, delle erbe aromatiche davvero deliziose

Vale la pena parlare dei carletti, che sono gli elementi distintivi di questi deliziosi sformatini. I carletti si presentano come piantine sottili e slanciate, dotate di foglie oblunghe e appuntite, simili all’erba cipollina ma più tenere. Crescono spontaneamente nei campi e nei boschi collinari, soprattutto nel centro e nel nord Italia, e vengono raccolti nel periodo primaverile.

I carletti spiccano per il sapore particolare, infatti sono caratterizzati da una nota erbacea e un po’ amara, che ricorda vagamente quella degli spinaci, ma con una sfumatura più aromatica e quasi floreale. Questa peculiarità li rende adatti a piatti in cui è richiesta una componente vegetale che non sovrasti gli altri ingredienti, ma li accompagni con discrezione e personalità.

Nonostante la loro diffusione in natura sono ancora poco noti nella cucina casalinga, forse perché richiedono una raccolta attenta e non sono facilmente reperibili nei normali punti vendita. Tuttavia, chi ha la fortuna di trovarli, può scoprire un’erba dal potenziale sorprendente.

Per esempio, oltre che per questi sformatini, possono essere impiegati come ripieno per torte salate e ravioli, oppure come base per pesti originali. Si sposano bene con i legumi, dando vita a combinazioni sorprendenti. Inoltre non mancano gli usi più creativi: c’è chi li utilizza per aromatizzare oli e aceti, chi li inserisce in panificati rustici o nei pancake salati.

Carletti, strigoli, sclopit: l’erba spontanea che sa di primavera

I carletti, conosciuti anche come strigoli, sclopit, scioppetti o grisolon, sono una delle erbe spontanee più amate in Italia. Crescono nei campi, lungo i sentieri e nei prati tra marzo e maggio, regalando un raccolto tenero e profumato. Il loro nome botanico è Silene vulgaris, ma ogni regione ha il suo modo affettuoso per chiamarli. In Veneto e Friuli si usano spesso i termini carletti o sclopet, legati al rumore che fanno i fiori se spremuti tra le dita.

Questa erba ha foglie verdi e sottili, delicate ma ricche di sapore. Viene raccolta prima della fioritura, quando è più tenera e adatta alla cucina. Il gusto è erbaceo, leggermente dolce, con note che ricordano gli spinaci giovani, ma più aromatico. I carletti selvatici si usano in mille modi: nelle frittate, nei risotti, per farcire torte salate, ravioli o semplicemente saltati in padella. In alcune zone si consumano anche crudi, in insalate rustiche e genuine.

Riscoprire i carletti in cucina significa portare in tavola la primavera, con un ingrediente semplice ma ricco di storia e tradizione. Chi li conosce li aspetta ogni anno con gioia, magari con un cestino sotto braccio per una passeggiata nei campi. Sono simbolo di una cucina legata alla terra, fatta di gesti lenti e stagionalità. Un’erba umile, ma capace di regalare piatti sorprendenti e ricchi di carattere.

Tutte le proprietà dei carletti: leggeri, ricchi di vitamine e perfetti per depurarsi

I carletti non sono solo buoni, ma anche ricchi di proprietà nutritive utili per il benessere quotidiano. Contengono una buona quantità di vitamina C, fondamentale per sostenere il sistema immunitario e combattere i radicali liberi. Essendo erba fresca di campo, sono anche fonte naturale di clorofilla, sostanza utile per depurare l’organismo e favorire la digestione.

Dal punto di vista minerale, i carletti selvatici apportano calcio, ferro e magnesio, elementi fondamentali per la salute delle ossa, la produzione di energia e la funzionalità muscolare. Hanno un contenuto calorico molto basso e sono composti per lo più da acqua e fibre. Questo li rende perfetti per chi cerca alimenti leggeri, sazianti e amici dell’intestino.

Grazie al loro profilo nutrizionale, i carletti freschi sono ideali in diete equilibrate, depurative e stagionali. Aiutano il corpo a ricaricarsi dopo l’inverno e portano a tavola un tocco naturale, semplice e salutare. Un piccolo gesto, come raccoglierli e cucinarli, si trasforma così in un modo per prendersi cura di sé, con gusto e consapevolezza.

Sformatini di carletti e ricotta

Gli altri ingredienti del ripieno degli sformatini di carletti

L’impasto degli sformatini vede come protagonisti anche le uova, il Parmigiano e la ricotta. Ciascuno di questi ingredienti esercita un ruolo ben preciso. Per esempio le uova fungono da legante naturale, infatti in cottura coagulano e conferiscono struttura al composto, consentendo agli sformatini di mantenere la loro forma senza bisogno di addensanti o farine. Inoltre apportano un elemento proteico che rende gli sformatini nutrienti, oltre che deliziosi.

Il Parmigiano, invece, aggiunge sapidità e profondità. Tuttavia non esercita un ruolo esclusivamente organolettico, infatti durante la cottura contribuisce a creare quella crosticina superficiale che rende lo sformatino piacevolmente dorato. Vi consiglio comunque di non abbondare con la quantità, in modo da preservare un equilibrio tra il sapore deciso del formaggio stagionato e la leggerezza degli altri ingredienti.

La ricotta, infine, conferisce morbidezza all’impasto, infatti vanta una consistenza cremosa che le consente di amalgamarsi perfettamente con le uova e con i carletti, rendendo l’interno dello sformatino vellutato e delicato. Mi raccomando, optate per una ricotta di pecora o vaccina moderatamente asciutta, in modo da evitare che l’eccesso di siero interferisca con la compattezza del risultato finale.

Cosa bere con gli sformatini di carletti e ricotta?

Gli sformatini di carletti e ricotta possono fungere da antipasto capace di introdurre i menù più speciali, magari a trazione vegetariana. Allo stesso tempo possono fungere da protagonista di aperitivi a buffet. In questo caso andrebbero accompagnati con una bevanda ad hoc.

A tal proposito vi consiglio i vini bianchi secchi e profumati, in grado di valorizzare l’aromaticità dei carletti senza coprirla.  Per esempio potete scegliere il Vermentino di Gallura, un vino dal profilo aromatico, elegante e agrumato. Il Vermentino di Gallura si distingue per le sue note di frutta a polpa bianca, erbe mediterranee e una spiccata mineralità. Al palato si rivela secco, fresco e leggermente sapido. Proprio per queste peculiarità esalta piatti a base di verdure, erbe spontanee e formaggi freschi, proprio come il nostro sformatino.

Per questo piatto va bene anche la Falanghina del Sannio, un vino profumato e floreale che emana sentori di mela verde, pesca e fiori bianchi, ma è arricchito da una vena agrumata che emerge soprattutto in fase di retrogusto. È un vino secco e dal corpo medio, ottimo per accompagnare antipasti delicati e piatti vegetariani a base di ricotta.

Infine va bene anche il Sauvignon del Friuli, un vino caratterizzato da intense note di sambuco, salvia, pompelmo e peperone verde. Il Sauvignon friulano è un vino secco, molto profumato e vivace. E’ moderatamente acido ma equilibrato, dunque perfetto per gli antipasti a base di erbe aromatiche come gli sformatini di carletti e ricotta.

FAQ sugli sformatini di carletti

Cosa sono i carletti?

I carletti, noti anche come Silene vulgaris o strigoli, sono erbe spontanee commestibili tipiche delle campagne italiane. Crescono soprattutto in primavera e si riconoscono per le foglie tenere e per il profumo erbaceo. Vengono raccolti nei campi o lungo i bordi delle strade di campagna, e sono molto apprezzati nella cucina tradizionale.

Che sapore hanno i carletti?

I carletti hanno un sapore delicato e leggermente amarognolo, con una nota erbacea che ricorda gli spinaci giovani o la borragine. La loro freschezza si abbina bene a piatti semplici e rustici. Il gusto è piacevole e raffinato, capace di arricchire le pietanze senza coprirne gli altri ingredienti.

A cosa fanno bene i carletti?

I carletti sono ricchi di vitamine e sali minerali, in particolare potassio, calcio e vitamina C. Hanno proprietà diuretiche e depurative, utili per sostenere la funzionalità renale e favorire la digestione. Il consumo di carletti può contribuire a migliorare l’equilibrio del metabolismo e a rinforzare il sistema immunitario in modo naturale.

A cosa si abbinano i carletti?

I carletti si abbinano bene a uova, formaggi freschi, pasta fatta in casa e risotti. Sono ideali anche per torte salate, frittate, minestre e contorni. Il loro gusto delicato si presta a ricette semplici che esaltano il sapore degli ingredienti genuini della cucina mediterranea e contadina. In questo caso ho optato per un impasto che unisce i carletti e gli ingredienti tipici degli sformatini, ossia formaggio fresco e uova.

Come si cuociono i carletti?

I carletti si cuociono generalmente lessandoli per pochi minuti in acqua salata (come nel caso di questa ricetta), oppure saltandoli in padella con olio e aglio. La cottura deve essere breve per mantenere il colore verde vivo e conservare il gusto naturale.

Ricette di sformatini ne abbiamo? Certo che si!

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