Malloreddus al pecorino e noci, un gustoso piatto sardo
Malloreddus al pecorino e noci, la Sardegna nel piatto
I malloreddus al pecorino e noci sono un primo piatto che si ispira a quanto di buono offre la Sardegna. A partire dal tipo di pasta, ossia i malloreddus, degli gnocchetti rigati dalla forma allungata e vuoti al centro, pronti ad accogliere i sughi più corposi.
Il condimento di questa ricetta vede come protagonista il leggendario pecorino sardo, un formaggio delicato e dolce, che per l’occasione viene trasformato in una fonduta con il supporto del latte o della panna. Per concludere troviamo le noci, tra i tipi di frutta secca più amata, che garantiscono croccantezza e gusto.
Vi consiglio di preparare i malloreddus al pecorino in occasione di feste ed eventi, quando volete omaggiare la cucina sarda, oppure ogni volta che desiderate un primo piatto dal sapore ricco e complesso.
Ricetta malloreddus al pecorino
Preparazione malloreddus al pecorino
- Per preparare i malloreddus al pecorino e noci iniziate versando il formaggio in una casseruola insieme al latte o alla panna.
- Poi riscaldate il formaggio a fiamma bassa e fatelo sciogliere, fino a quando non avrete ottenuto una specie di crema liscia.
- Tostate le noci a crudo in una padella antiaderente per uno o due minuti.
- Cuocete i malloreddus in abbondante acqua salata.
- Scolate i malloreddus e conditeli con la crema di pecorino.
- Infine aggiungete le noci tostate, una sventagliata di pepe nero e servite.
Ingredienti malloreddus al pecorino
- 400 gr. di malloreddus
- 100 gr. di pecorino sardo dolce
- 100 ml. di latte o panna consentiti
- 50 gr. di noci tostate
- q. b. di pepe nero
- q. b. di sale
Il gusto e le proprietà del pecorino sardo
Vale dunque la pena parlare del pecorino sardo, che è il protagonista di questa ricetta dei malloreddus, a cui conferisce una specifica e suggestiva identità regionale. Il pecorino sardo è realizzato con latte intero di pecora, che viene riscaldato dopo la mungitura e addizionato con caglio di agnello, o capretto, per favorire la coagulazione. Una volta formata la cagliata viene rotta e riscaldata nuovamente, per poi essere pressata in appositi stampi. Le forme ottenute vengono salate a secco, o in salamoia, e lasciate stagionare. Durante la stagionatura, che varia da alcuni mesi a un anno, il sapore si intensifica parecchio.
Il sapore del pecorino sardo, a prescindere dalla stagionatura, è diverso da quello romano e siciliano. E’ molto più delicato e tendente al dolce, rispetto alle sue versioni più stagionate. In questo caso vi consiglio un pecorino a bassa stagionatura, che risulta ideale per realizzare le fondute.
Il ruolo delle noci nei malloreddus al pecorino
Le noci giocano un ruolo fondamentale nei malloreddus al pecorino, infatti è su di esse che si regge l’intera fase di guarnizione. Le noci aggiungono un sapore corposo, tipico della frutta secca, e vagamente grasso. Inoltre conferiscono una texture croccante, che crea un bel contrasto con la morbidezza del condimento.
Le noci migliorano anche il valore nutrizionale della ricetta, non a caso sono un alimento altamente nutriente e offrono numerosi vantaggi per la salute. Sono ricche di grassi benefici, principalmente acidi grassi omega tre e omega sei, che aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute cardiovascolare.
Le noci contengono anche proteine vegetali di alta qualità, fibre alimentari (che favoriscono la digestione) e minerali, come magnesio, fosforo, rame e zinco. Sono anche una buona fonte di vitamine, in particolare vitamina E e vitamine del gruppo B, utili per il benessere del sistema nervoso e in funzione anti tumorali. Infine le noci contengono antiossidanti, che contribuiscono a combattere lo stress ossidativo e a rallentare l’invecchiamento cellulare.
I malloreddus al pecorino e noci sono a prova di intolleranze alimentari?
Nella loro forma base i malloreddus sardi con crema di pecorino non possono essere consumati dai celiaci e dagli intolleranti al lattosio. I celiaci sono preclusi a causa dei malloreddus stessi, che sono realizzati con la farina di semola di grano duro, che è molto ricca di glutine. Gli intolleranti al lattosio possono avere problemi con il pecorino dolce (poco stagionato e quindi ricco di lattosio), con il latte e con la panna, che vengono impiegati in fase di preparazione della fonduta. Esiste una soluzione? Certo, ed è anche a portata di mano.
I celiaci possono acquistare dei malloreddus preparati con farine gluten-free (con farina di riso, di mais o di grano saraceno). Il sapore sarà leggermente diverso, ma è un buon compromesso per gustare questo delizioso piatto sardo.
Gli intolleranti al lattosio, invece, possono acquistare il pecorino, il latte e la panna rigorosamente delattosati. Il processo di delattosamento è tutto sommato naturale, in quanto prevede la sola aggiunta dell’enzima lattasi, che scompone il lattosio in zuccheri facilmente digeribili. In questo caso potreste avvertire una nota dolce in più, ma in questa ricetta è un punto a favore più che un difetto.
I condimenti classici dei malloreddus
La crema di pecorino e noci è un condimento non canonico, ma come abbiamo visto è molto azzeccato per i malloreddus. Vale la pena, però, fornire una panoramica dei sughi contemplati dalla tradizione sarda, come il sugo alla campidanese. Si tratta di uno dei condimenti più classici, preparato con un ragù di salsiccia sarda, pomodoro, cipolla e zafferano, che dona al piatto una tonalità dorata e un sapore unico.
Ottimo è anche il sugo di agnello, che viene arricchito con salsa di pomodoro e spezie della tradizione sarda, come il prezioso mirto. Nella maggior parte dei casi, però, i malloreddus vengono semplicemente conditi con sugo di pomodoro fresco e abbondante pecorino sardo grattugiato; in questo caso è preferibile un pecorino a lunga stagionatura.
FAQ sui malloreddus al pecorino e noci
Che forma hanno i malloreddus?
I malloreddus hanno una forma simile a piccoli gnocchetti rigati, allungati e cavi al centro. Questa particolare forma consente loro di trattenere bene i condimenti e le salse, dunque sono perfetti per piatti con sughi densi e saporiti.
Con quale farina vengono fatti i malloreddus?
I malloreddus sono tradizionalmente realizzati con farina di semola di grano duro. Questa farina dona loro la giusta consistenza e tenuta durante la cottura. Alcune versioni gluten-free sono realizzate con farina di riso, di mais e di grano saraceno.
Come vengono conditi i malloreddus?
I malloreddus sono spesso conditi con sughi ricchi a base di pomodoro e salsiccia. Altri condimenti tipici chiamano in causa sughi a base di altre carni o spezie. In questo caso ho optato per una specie di fonduta al pecorino sardo.
Che differenza c’è tra pecorino sardo e pecorino romano?
Il pecorino sardo è più dolce e delicato rispetto al pecorino romano, che ha un sapore più forte e salato. Il pecorino sardo, inoltre, è disponibile in versioni sia fresche che stagionate, mentre il pecorino romano ha una stagionatura più lunga.
A cosa fanno bene le noci?
Le noci sono ricche di grassi sani, come gli acidi grassi omega tre, che fanno bene al cuore. Inoltre contengono antiossidanti, fibre, vitamine e minerali, che contribuiscono a migliorare la salute del cervello, a ridurre l’infiammazione e a regolare i livelli di colesterolo nel sangue.
Ricette di malloreddus ne abbiamo? Certo che si!
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