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La petrafennula, un dolce siciliano per il Natale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

petrafennula
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina Regionale, Ricette di Natale
Ricette vegetariane
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Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Petrafennula, un dolce senza farina per Natale

La petrafennula è un tipico dolce siciliano consumato in tutta l’Isola, da Trapani a Messina, da Palermo a Caltanissetta. Si prepara per le festività natalizie, infatti assomiglia al classico torrone. E’ però ancora più duro, oltre che delizioso e molto aromatico. La “durezza” della petrafennula è proverbiale tra i siciliani. A testimoniarlo vi è il detto “si fici comu a petrafennula”, che indica le persone troppo rigide di fronte a una proposta o intenzionate a rimanere in un determinato posto.

La petrafennula è un dolce popolare, quindi il procedimento non è affatto complicato. Certo potrebbe risultare poco intuitivo visto che è realizzato senza farina. Questo particolare, oltre alla presenza del miele e delle mandorle, tradiscono l’origine araba del piatto.

A proposito delle mandorle, queste vengono tritate e inserite nel composto insieme ai confetti. Le mandorle conferiscono una marcata dolcezza e uno spiccato aroma. La presenza delle mandorle rende la petrafennula anche nutriente, visto che è ricca di sostanze benefiche. Il riferimento è ai grassi benefici (utili per la circolazione), alla vitamina E (che funge da antiossidante) e al magnesio, che rende più tonico l’organismo.

E’ prevista una fase di cottura finalizzata ad addensare il miele aromatizzato con le scorze degli agrumi. Per il resto basta lasciare riposare il composto a temperatura ambiente in modo che si indurisca.

Ricetta petrafennula

Preparazione petrafennula

Per preparare la petrafennula versate il miele in un tegame e fatelo sciogliere a fiamma bassa. Poi unite le scorze degli agrumi fatti a pezzi minuscoli e cuocete senza smettere di mescolare.

Quando il composto si è addensato e indurito, spegnete il fuoco, unite la cannella, i confetti e le mandorle fatte a briciole. Mescolate per bene il tutto per qualche minuto.

Ora versate il composto su un piano rigido e liscio unto di olio. In alternativa potete adagiarlo sulla carta forno. Stendete velocemente il composto fino ad ottenere uno spessore di 2 cm circa.

Poi dividete l’impasto in rettangoli (o in rombi) e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. La petrafennula è pronta per essere gustata!

Ingredienti petrafennula

  • 400 gr. di miele
  • 200 gr. di scorza d’arancia
  • 50 gr. di scorza di cedro
  • 150 gr. di confetti e mandorle
  • 1 cucchiaino di cannella.

Quale miele utilizzare per la petrafennula?

Il miele è l’ingrediente più importante della petrafennula, infatti funge da base su cui vengono “innestati” ingredienti e aromi. Il miele va bollito, addensato e fatto aromatizzare. A tal proposito verrebbe da chiedersi quale miele utilizzare, visto che a disposizione vi sono molte tipologie. Potreste usare il millefiori, che è il miele più corposo e saporito in assoluto. Se invece intendete lasciare spazio alle scorze di agrumi, alle mandorle e ai confetti potreste utilizzare il miele di acacia, famoso per la sua delicatezza e indicato per gli impasti.

Infine se desiderate una petrafennula dal sapore più aromatico, e magari anche esotico, utilizzate il miele di Ulmo, originario del Cile ma reperibile anche dalle nostre parti. A prescindere dalla varietà, il miele è un ingrediente salutare in quanto addolcisce senza aumentare l’indice glicemico (è minore a quello dello zucchero). Ciò significa che può essere consumato con relativa sicurezza dai diabetici e da chi sostiene diete dimagranti. Ad alti valori glicemici, infatti, corrisponde un precoce senso della fame.

Il miele è inoltre ricco di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Inoltre è utile a sconfiggere tosse e mal di gola. Infine non è molto calorico, siamo sulle 200 kcal per 100 grammi.

Il contributo della scorza di agrumi

Anche la scorza degli agrumi gioca un ruolo fondamentale per la petrafennula, a tal punto che intervengono in una fase molto precoce della ricetta, ovvero durante la fase di addensamento del miele. La scorza degli agrumi, e in particolare di arancia e di cedro, aggiungono un tocco aromatico e amarognolo al composto, bilanciando la dolcezza intensa del miele. Ovviamente è bene non esagerare con le dosi in quanto gli agrumi potrebbero coprire il resto.

La scorza di agrumi aumenta lo spessore nutrizionale della petrafennula in quanto contiene tutti i principi della polpa, ma in quantità ancora superiori. Il riferimento è alla vitamina C, che funge da antiossidante, potenzia il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro.

petrafennula

Stesso discorso per il potassio, che regolarizza la pressione del sangue, e per il betacarotene, che favorisce l’assorbimento della vitamina A (essenziale per la vista).

Alcune varianti della petrafennula più moderne vedono come protagonisti i canditi. In questo caso il sapore è decisamente più dolce, ma anche più complesso. Si opta in genere per l’arancia candita, ma c’è spazio anche per altri frutti.

Come aromatizzare la petrafennula?

La petrafennula è un tipico dolce siciliano molto gustoso in quanto riesce a coniugare sentori molto diversi tra l’aromatico, il dolce e l’amarognolo. Il merito va anche all’uso parco delle spezie, che vede come protagonista la sola cannella.

La cannella è probabilmente la spezia più utilizzata in cucina. Il motivo è semplice, ossia non si limita ad aromatizzare ma dolcifica allo stesso tempo. La cannella è inoltre leggermente intensa ma interagisce al meglio con una vasta gamma di ingredienti. Infine colora leggermente il composto di un arancione tenue, che fa presto a diventare dorato.

La cannella, a modo suo, fa bene all’organismo. L’apporto calorico è elevato, ma solo se si considera l’etto come unità di misura, infatti in realtà ne basta un “pizzico” per impreziosire le ricette. Al di là di ciò la cannella reca con sé il classico bagaglio di vitamine e sali minerali. In aggiunta è ricca di antiossidanti, sostanze che rallentano l’invecchiamento, inibiscono i radicali liberi e aiutano il corpo a rigenerare le cellule, rendendo meno probabile l’insorgenza dei tumori.

La cannella esercita anche alcune proprietà tipiche di spezie più affini alla medicina naturale (benché sia utilizzata raramente con questo intento). E’ infatti battericida, antisettica e antinfiammatoria. Infine esercita un’azione protettiva nei confronti del sistema cardiovascolare.

Ricette di dolci per Natale ne abbiamo? Certo che si!

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