Soan papdi con mandorle, un dolce indiano buono e aromatico
Soan papdi con mandorle e pistacchi per un dessert diverso dal solito
Il soan papdi è uno dei più famosi dolci indiani. Si caratterizza per la tipica forma a cubetto, per la consistenza soffice e friabile allo stesso tempo. E’ un dolce che si scioglie in bocca, rilasciando tutto il suo sapore e il retrogusto aromatico, dovuto all’immancabile presenza delle spezie. Di base viene preparato nelle occasioni speciali, soprattutto per la Festa delle Luci, che in India celebra la “luce” sia in senso fisico che spirituale. Proprio per questo il soan papdi propone tonalità molto chiare, tra il bianco e il giallo, e quasi luminose.
La ricetta che vi presento qui è un po’ diversa dall’originale, infatti si caratterizza per la presenza delle mandorle e dei pistacchi, che sono ingredienti decisamente più mediterranei. Anche in ragione di ciò può essere considerata una variante fusion; in ogni caso rispetta i principi e i fondamentali della pasticceria indiana.
Un altro pregio del soan papdi è la compatibilità con la celiachia, infatti il dolce è realizzato con farina di ceci che viene supportata dalla farina di riso. La farina di ceci spicca per il sapore corposo, mentre la farina di riso è alquanto delicata. Sono inoltre ricche di vitamine e sali minerali, e sono più leggere delle farine di frumento.
Ricetta soan papdi
Preparazione soan papdi
- Per preparare il soan papdi con mandorle e pistacchi iniziate mescolando le farine in una grande padella.
- Poi unite il burro chiarificato sciolto e cuocete a fiamma medio-bassa mescolando in continuazione. Il composto deve diventare dorato e fragrante.
- In una pentola mescolate l’acqua e lo zucchero, poi fate bollire e riducete la fiamma.
- Proseguite la cottura fino ad ottenere uno sciroppo abbastanza lento, poi spegnete il fuoco e aggiungete il cardamomo.
- Versate lo sciroppo sulla farina tostata, infine mescolate con cura fino a quando la miscela non si stacca dalla padella.
- Incorporate metà di mandorle di pistacchi e mescolate ancora.
- Trasferite il composto così ottenuto su un piano di lavoro e fatelo intiepidire.
- Poi stendetelo con le mani unte di burro chiarificato fino ad ottenere uno spessore omogeneo.
- Infine cospargete con le mandorle e i pistacchi rimanenti.
- Ora lasciate raffreddare il soan papdi completamente e tagliatelo a quadrotti.
Ingredienti soan papdi
- 200 gr. di farina di ceci
- 200 gr. di farina di riso
- 250 gr. di burro chiarificato
- 400 gr. di zucchero
- 150 ml. di acqua
- 1 cucchiaino di cardamomo in polvere
- 50 gr. di pistacchi tritati
- 50 gr. di mandorle tritate
- succo di mezzo limone
Il contributo delle mandorle e dei pistacchi nel soan papdi
Come avrete capito le mandorle e pistacchi giocano un ruolo di primo piano in questa versione del soan papdi. Questi ingredienti aromatizzano, rendono più variegata la texture e introducono l’elemento croccante, oltre ad aggiungere un gradevole tocco di colore. Nello specifico le mandorle e i pistacchi vengono aggiunti all’impasto in via di formazione. Una quota non irrilevante, però, viene aggiunta alla fine poco prima del taglio a cubetti, fungendo così da guarnizione.
Le mandorle e i pistacchi incidono anche sul piano nutrizionale, infatti sono ingredienti molto salutari. Sono ricchi di grassi benefici che da un lato aumentano l’apporto calorico (circa 600 kcal per 100 grammi), ma dall’altro impattano positivamente sulla salute del cuore e sulla circolazione.
Nondimeno sono ricchi di vitamine, in particolare la vitamina E, e di sali minerali, in particolare il magnesio. Alla luce di ciò non dovrebbero mai mancare in una dieta equilibrata, sebbene debbano essere consumati in quantità moderate.
Uno sciroppo diverso dal solito
Ad arricchire il soan papdi c’è lo sciroppo, che rende l’impasto più morbido e adatto alle preparazioni dolciarie. Si tratta di uno sciroppo particolare, che oltre all’acqua e allo zucchero vede la partecipazione del cardamomo.
Il cardamomo è una spezia dal sapore intenso e aromatico, caratterizzata da note dolci e piccanti con sfumature di agrumi e menta. Deriva dai semi di piante appartenenti alla famiglia delle Zingiberaceae ed è disponibile in due principali varietà: il cardamomo verde e quello nero. Il cardamomo verde è il più comune e viene utilizzato in cucina e in preparazioni dolci e salate, mentre il cardamomo nero, dal sapore più robusto e affumicato, è impiegato principalmente in piatti salati e bevande. In questo caso va utilizzato il cardamomo “verde”.
Il cardamomo eccelle anche sul piano nutrizionale, infatti è noto per le sue funzioni digestive, che aiutano a ridurre gonfiore e flatulenza. Il cardamomo vanta anche proprietà antiossidanti, grazie alla presenza di composti come il cineolo e il limonene, che contribuiscono a combattere i radicali liberi e a prevenire il cancro. Inoltre il cardamomo possiede proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, dunque si rivela utile nel trattamento di infezioni del cavo orale e dell’apparato respiratorio.
Ma il cardamomo è soprattutto una spezia da cucina. Nei paesi orientali, tra cui proprio l’India, è un ingrediente fondamentale per il curry, il biryani e per le miscele di spezie come il garam masala. In pasticceria è spesso aggiunto a dolci, biscotti e bevande calde come il chai indiano. In questo caso funge da agente insaporente dello sciroppo e dell’impasto.
I dolci indiani, un mondo da scoprire
Il soan papdi è solo uno dei tanti dolci indiani. In effetti, dal punto di vista della pasticceria, la cucina indiana non lascia a desiderare. Molto diffuso in questo senso è il gulab jamun, che viene servito nelle occasioni speciali ed è composto da piccoli bocconcini preparati con il khoa, un tipo di latte condensato che viene modellato in palline e fritto fino a doratura. Questi bocconcini vengono poi immersi in uno sciroppo di zucchero aromatizzato con cardamomo, acqua di rose e zafferano.
Un altro dolce famoso è il rasgulla, che viene realizzato con il chhena, un tipo di formaggio fresco impastato e modellato a forma di palline. Queste palline vengono poi cotte in uno sciroppo di zucchero leggero fino a diventare spugnose, diventando così dolci e leggermente elastici.
Infine menziono lo jalebi, un dolce croccante molto apprezzato come finger food. Si prepara con una pastella a base di farina e yogurt, che viene lasciata fermentare. La pastella viene poi versata in olio caldo sotto forma di spirali e fritta fino a doratura. Una volta fritte, le spirali vengono immerse in uno sciroppo di zucchero aromatizzato con cardamomo e zafferano, diventando croccanti all’esterno e succulente all’interno.
FAQ sul soan papdi
Cos’è il soan papdi?
Il soan papdi è un dolce tradizionale indiano, noto per la sua consistenza friabile e soffice. È preparato principalmente con farina di ceci, zucchero, burro chiarificato e cardamomo.
Quante calorie ha il soan papdi?
Il soan papdi contiene circa 450-500 calorie per 100 grammi. Questo valore può variare leggermente a seconda degli ingredienti utilizzati nella preparazione. È un dolce abbastanza calorico, ricco di zuccheri e grassi, principalmente a causa del burro chiarificato e dello zucchero.
I celiaci possono mangiare il soan papdi?
I celiaci possono dormire sonni tranquilli con il soan papdi poiché contiene farina di ceci, che è priva di glutine. Tuttavia è possibile che venga arricchito con farine di altro tipo per garantirne la stabilità. Nella versione che vi presento qui la farina di ceci è supportata dalla farina di riso, anch’essa priva di glutine.
Quando si mangia il soan papdi in India?
Il soan papdi viene tradizionalmente consumato in India durante diverse festività e celebrazioni, come la Festa delle Luci. È spesso offerto come dolce ai visitatori, o regalato come segno di buon auspicio e affetto.
Ricette di dolci indiani ne abbiamo? Certo che si!
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