Lumache alla calabrese, una ricetta gustosa e tradizionale
Lumache alla calabrese, un secondo dal sapore piccante quanto basta
Oggi cuciniamo un piatto fuori dal comune, che valorizza un ingrediente gourmet poco utilizzato nella cucina di tutti i giorni: le lumache. Prepariamo le lumache alla calabrese, un piatto semplice, che richiede l’impiego di una manciata di ingrediente, spiccando per il sapore rustico apprezzabile da tutti i palati. Il piatto ha anche una certa carica piccante, come da tradizione per la cucina calabrese.
Preparare le lumache alla calabrese è molto semplice. Si realizza un soffritto di cipolle, poi si rosolano le lumache, si aggiungono acqua calda e concentrato di pomodoro, un po’ di sale e un pizzico di peperoncino. Infine si cuoce il tutto per tre quarti d’ora, e ualà, le vostre lumache alla calabrese sono pronte! Conditele con un po’ di olio a crudo e servitele con una bella fetta di pane tostato o raffermo, che raccoglierà il sugo e renderà ancora più gustoso il momento del pasto.
Ricetta lumache alla calabrese
Preparazione lumache alla calabrese
- Per preparare le lumache alla calabrese seguite questi passaggi. Tritate le cipolle e soffriggetele in olio extravergine di oliva,
- Aggiungete le lumache e rosolate tutto per un minuto.
- Condite con peperoncino (a piacere), aggiungete un po’ di acqua bollente in modo da coprire lumache e proseguite la cottura per 45 minuti.
- Salate e aggiungete il concentrato di pomodoro, cuocendo per altri due minuti.
- Infine, condite con un po’ di olio a crudo e servite le lumache con del buon pane tostato.
Ingredienti lumache alla calabrese
- 600 gr. di lumache pulite
- 2 cipolle
- 100 gr. di concentrato di pomodoro
- q. b. di peperoncino
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di origano
- q. b. di sale
Un focus sulle lumache
La ricetta delle lumache alla calabrese ci da modo di parlare della lumaca, un ingrediente che non ricorre spesso nelle ricette della cucina tradizionale ma che può regalare molte soddisfazioni. Le lumache, se preparate a dovere, regalano sentori complessi che ricordano la carne e il pesce allo stesso tempo. Alcuni sentori rivelano note che richiamano persino ai gamberetti e ai crostacei.
Ovviamente le lumache devono essere cotte a lungo. Di norma contengono parassiti e agenti patogeni pericolosi per l’organismo, in una misura di gran lunga superiore alla carne.
Il primo passo consiste nel pulire le lumache. Per farlo dovrete rimuovere il guscio e l’intestino che si trova appena sotto di esso. Riconoscere l’intestino è facile, infatti si presenta come un filo attorcigliato su se stesso. Il passo successivo consiste nella rimozione del dente che si trova nella testa, in questo caso basta schiacciare tra due dita per far uscire fuori il dente medesimo. E’ fondamentale, infine, pulire la lumaca dalle impurità e dai residui di grassi che risultano da queste operazioni.
Per quanto concerne le proprietà nutrizionali le lumache si difendono benissimo. Sono poco grasse e poco caloriche, infatti apportano solo 80 kcal per 100 grammi. Rappresentano una discreta fonte di proteine (circa il 13%) e soprattutto sono ricche di sali minerali, come calcio, magnesio, ferro e rame.
L’importanza delle cipolle nelle lumache alla calabrese
La lista degli ingredienti delle lumache alla calabrese comprende anche le cipolle, che formano il soffritto. Quali cipolle utilizzare? E’ una domanda più che legittima se si pensa alle tante varianti in circolazione. La scelta è comunque tra le cipolle bianche, le cipolle dorate e le cipolle rosse. La verità è che vanno bene tutte, ma ciascuna incide in modo diverso sul soffritto e quindi sulla resa organolettica del piatto.
Le cipolle bianche presentano un sapore pungente, simile per certi versi a quello dell’aglio. Le cipolle rosse sono invece molto delicate e presentano spesso una nota dolce. Il riferimento è in particolare alla cipolla rossa di Tropea IGP, ma questa caratteristica si nota in tutta la categoria. Le cipolle dorate, infine, rappresentano una via di mezzo, infatti sono le più utilizzate in cucina.
A prescindere dalla varietà, le cipolle presentano un buon profilo nutrizionale. Sono ricche di vitamina C, A, potassio, calcio, magnesio, zinco e zolfo. Fa eccezione la cipolla rossa, che oltre a questi macronutriente apporta le antocianine, sostanze che “danno colore” e che fungono da antiossidanti e da ottimi antitumorali.
Il ruolo essenziale del peperoncino nelle lumache alla calabrese
Visto che stiamo parlando di lumache alla calabrese, non stupisce affatto la presenza del peperoncino in questa ricetta. L’aggiunta del peperoncino non è solo un vezzo, o un modo per richiamare alla tradizione del territorio, ma piuttosto è una soluzione per valorizzare le lumache ed esaltarne il sapore. Ovviamente l’impiego del peperoncino deve essere prudente e deve prendere in considerazione le esigenze e i bisogni dei commensali, infatti alcuni non tollerano il piccante.
Da ciò scaturisce la necessità di scegliere con cura il tipo e la quantità di peperoncino. Alcuni tipi di peperoncino, come il jalapeno, presentano una piccantezza moderata. Altri tipi, come l’habanero, sono parecchio piccanti. Una buona via di mezzo è rappresentata proprio dai peperoncini calabresi che, a prescindere da quanto suggerisce l’immaginario collettivo, non sono poi così piccanti.
FAQ sulle lumache alla calabrese
A cosa fa bene mangiare le lumache?
Le lumache fanno bene all’organismo a trecentosessanta gradi in virtù dell’abbondanza e della varietà di sali minerali, infatti contengono calcio, magnesio e ferro in misura superiore a tanti altri alimenti di origine animale. Inoltre, rappresentano una buona fonte di proteine, sono poco grasse e poco caloriche.
Come si mangiano le lumache?
Le lumache, una volta pulite e preparate alla cottura, possono essere cucinate nei modi più svariati. Nella maggior parte dei casi, vista la loro consistenza gommosa, vengono preparate in umido con della salsa di pomodoro. E’ proprio ciò che accade con le lumache alla calabrese, che per l’occasione condite anche con il peperoncino.
Come si puliscono le lumache prima di cucinarle?
Per pulire le lumache dovrete rimuovere l’intestino, che si presenta come un filo attorcigliato appena sotto al guscio. Infine va rimosso anche il dente, che si trova nella “testa”. E’ importante anche rimuovere i prezzi di grasso che possono comparire a seguito della rimozione dell’intestino.
Quanto tempo ci vuole per cuocere le lumache?
Per cuocere le lumache sono necessari almeno 45 minuti. Lo scopo è quello di garantire all’ingrediente una consistenza morbida ma non gommosa, oltre che preparare un piatto sicuro. Le lumache ospitano di norma parecchi parassiti e agenti patogeni pericolosi per l’organismo, quindi è bene cucinarle a lungo. Non di rado, vengono prima rosolate e poi cotte in un liquido, che può essere il brodo o semplice acqua calda.
Ricette con le lumache ne abbiamo? Certo che si!
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