Barfi di anacardi, una variante del celebre dolce indiano
Barfi, un dolce indiano per iniziare bene la giornata
Oggi vi porto in Asia, alla scoperta di uno dei più famosi dolci della cucina indiana: il barfi. Si tratta di un dolce a base di latte e zucchero, che vengono cotti insieme, fatti raffreddare e tagliati a cubetti. I barfi sono apprezzati non solo dai locali ma anche dai tanti turisti che affollano le città indiane. Sono buoni, delicati e presentano una consistenza gradevole, elastica e friabile allo stesso tempo.
Ormai mi conoscete, non mi fermo certo alle ricette originali! Amo sperimentare e aggiungere altri ingredienti. Ebbene, l’ho fatto anche stavolta. Il barfi che vi presento qui è speciale, infatti viene arricchito con gli anacardi, il burro e il cardamomo.
Gli anacardi aggiungono un surplus di sapore, il burro conferisce morbidezza, infine il cardamomo garantisce un tocco esotico e delicato.
Ricetta barfi di anacardi
Preparazione barfi di anacardi
- Per preparare il barfi di anacardi iniziate tostando gli anacardi in una padella antiaderente a fiamma media, fino a quando non saranno leggermente dorati. Mi raccomando, mescolateli per evitare che si brucino.
- Poi lasciate raffreddare gli anacardi tostati e tritateli al frullatore o nel tritatutto. Il trito dovrebbe avere una consistenza molto fine, simile a quella della farina.
- In una pentola antiaderente versate il latte, lo zucchero e il burro chiarificato. Riscaldate a fiamma medio-bassa mescolando in continuazione fino al completo scioglimento dello zucchero.
- Poi incorporate il trito di anacardi e mescolate con cura, proseguendo la cottura per 15-20 minuti e mescolando spesso. Infine, aggiungete il latte in polvere e il cardamomo, proseguendo la cottura fino a raggiungere un’amalgama completa.
- Trasferite il composto così ottenuto su una superficie leggermente oliata, stendetelo con le mani fino a fargli acquisire uno spessore di 1,25 cm. Poi lasciate raffreddare e tagliateli in cubetti.
- Il vostro barfi di anacardi è pronto, gustatelo subito o conservatelo in un contenitore a chiusura ermetica.
Ingredienti barfi di anacardi
- 125 gr. di anacardi crudi
- 200 gr. di zucchero
- 60 gr. di latte in polvere
- 60 gr. di latte
- un quarto di cucchiaino di cardamomo in polvere
- 30 gr. di burro chiarificato
Barfi di anacardi, una delizia da gustare
I barfi di anacardi sono più buoni dei barfi classici, in quanto sono più ricchi di sapore. Gli anacardi sono infatti tra la frutta a guscio più squisita. Emanano sentori simili alle noccioline e agli arachidi, ma sono anche più dolci e aromatici. La loro consistenza è inoltre più morbida, dunque sono perfetti per la realizzazione dei composti. In questo caso vanno prima tostati e poi tritati, fino a diventare una specie di farina. Ed è proprio in questa veste che vengono aggiunti al composto di latte e zucchero già riscaldato.
Gli anacardi vantano anche un eccellente profilo nutrizionale. Certo sono calorici, infatti sfiorano le 600 kcal per 100 grammi, tuttavia ciò è dovuto all’abbondanza di grassi benefici, che impattano positivamente sulla salute del cuore e della circolazione. Gli anacardi, a differenza di molti frutti a guscio, sono anche ricchi di proteine (15 grammi ogni 100). Non difettano nemmeno in vitamine e in sali minerali, infatti contengono ottime dosi di vitamina K, magnesio, potassio e fosforo.
Come preparare un barfi per intolleranti alimentari
Il barfi di anacardi può essere consumato da chi soffre di intolleranze alimentari e disturbi alimentari? Ovviamente occorre valutare caso per caso. Per i celiaci, per esempio, non si segnala alcun problema. La ricetta originale non prevede l’uso di farine, mentre nella ricetta di oggi è presente una speciale farina di anacardi priva di glutine.
Discorso diverso per gli intolleranti al lattosio. Di base la presenza del latte renderebbe la ricetta off limits. E’ però possibile impiegare il latte delattosato senza temere ripercussioni sul gusto e sulla consistenza. Il latte delattosato è più dolce dell’originale, ma si tratta di un effetto collaterale positivo in una ricetta da dolce.
Inoltre, ci tengo a precisare che il processo di delattosamento è del tutto naturale e non coinvolge chissà quali sostanze chimiche. Basta aggiungere un po’ di enzima lattasi (che manca o scarseggia negli intolleranti al lattosio) per trasformare il lattosio in due zuccheri semplici e digeribili da tutti.
Il cardamomo, una spezia preziosa per il barfi di anacardi
Nella variante di barfi di anacardi indiano che ho pensato per voi, un ruolo da protagonista è giocato dal cardamomo. Si tratta di una spezia preziosa, infatti è la più cara dopo lo zafferano e la vaniglia. Il cardamomo si ottiene dalla tostatura e della macinazione dei semi di alcune piante di elettarie.
Anche se la pianta da cui deriva cresce nei climi molto caldi, il cardamomo è noto fin dai tempi dei greci e dei romani, che lo utilizzavano come materiale da profumo. Attualmente viene impiegato per insaporire bevande e dolci. Il suo sapore è speciale: caldo, avvolgente, vagamente balsamico e ricorda una vasta gamma di alimenti: il miele, il lime, il sandalo ecc.
Ma il cardamomo stupisce anche per le sue proprietà. E’ infatti considerato come un protagonista della medicina naturale grazie alla sua capacità di alleviare il bruciore di stomaco, la stitichezza e i problemi alle vie urinarie.
Le altre varietà di barfi
Quella del barfi di anacardi è una ricetta popolare, che getta le sue radici nella tradizione indiana più antica. Non stupisce dunque che abbia prodotto numerose varianti che differiscono per gli ingredienti, per il sapore e per l’aspetto. Buona parte dei barfi prevede l’aggiunta di una farina di legumi o frutta secca (come in questo caso). Il loro sapore rustico ben si addice alla dolcezza del latte condensato e dello zucchero.
La frutta secca viene aggiunta anche a pezzettoni, in modo da creare un bel contrasto a livello visivo, gustativo e lato texture. Infine, non mancano i barfi aromatizzati, o per meglio dire speziati. Il cardamomo rappresenta la prima scelta, ma sono apprezzate anche la cannella, il cumino, i chiodi di garofano, la curcuma e lo zenzero.
In linea di massima avete ampio margine di discrezione. Il barfi può essere considerato un punto di partenza, o una ricetta base per mixare ingredienti e tentare abbinamenti sfiziosi.
FAQ sul barfi di anacardi
Cos’è il barfi?
Il barfi è un dolce indiano che nasce da un’idea semplice: scaldare il latte condensato insieme allo zucchero fino a creare un composto che, una volta raffreddato, diventa solido. Viene spesso aromatizzato e valorizzato con altri ingredienti, in questo caso ho usato gli anacardi, il burro e il cardamomo.
Come si mangia il barfi?
Il barfi viene mangiato come se fosse un dolcetto, o un quadratino di cioccolato. Può essere consumato a colazione, come dolce di fine pasto o come spuntino del pomeriggio.
Come si conserva il barfi?
Il barfi è pensato per essere consumato sul momento, tuttavia può essere conservato per una decina di giorni in un contenitore a chiusura ermetica a temperatura ambiente. Se viene conservato in frigo, dove rischia di perdere la sua flagranza, può durare fino a tre settimane.
Ricette di dolci al latte ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Arancia candita al cioccolato, una splendida idea regalo
Perché usare solo arance biologiche Il procedimento è molto semplice ma la ricetta dell’arancia candita richiede un po’ di attenzione nella scelta delle arance, che devono essere biologiche....
Alberelli di sfoglia con Nutella, il dolce ottimo...
Come scegliere la sfoglia adatta In genere incoraggio a preparare in casa le varie componenti delle preparazioni. Negli alberelli di sfoglia con Nutella, però, vi consiglio di acquistare la pasta...
Salame al cioccolato con biscotti e pistacchi, una...
Perché abbiamo i biscotti digestive? Vale la pena parlare dei biscotti digestive, la cui presenza segna un elemento di diversità rispetto alla ricetta originale del salame al cioccolato. I...