Pasta al pesto di bruscandoli, un primo dall’aroma unico
La particolarità della pasta al pesto di bruscandoli
Oggi vi presento la pasta al pesto di bruscandoli, un piatto che si inserisce nel solco dei primi all’italiana ma che non manca di innovare. La maggiore innovazione è rappresentata proprio dal pesto, che non viene realizzato con il basilico ma con i bruscandoli. Il suo sapore è significativamente diverso, aromatico certo, ma in modo del tutto opposto a quello del basilico. Per quanto concerne la procedura, tuttavia, non si registrano sorprese.
Il pesto viene realizzato frullando tra di loro gli ingredienti. Il mortaio è qui sconsigliato proprio in virtù delle caratteristiche strutturali dei bruscandoli. Inoltre, si utilizza la pasta corta, che è perfetta per il pesto. In particolare sono consigliati i maccheroncini, i fusilli, le trofie e le mezze maniche. Il condimento avviene a freddo, ovvero integrando in una zuppiera pasta e pesto. Non c’è alcun salto in padella, sebbene sia opportuno riservare gli ultimi due minuti di cottura al risottamento con una quantità minima di acqua bollente.
Ricetta pasta al pesto di bruscandoli
Preparazione pasta al pesto di bruscandoli
Per preparare la pasta al pesto di bruscandoli procedete in questo modo.
- Pulite i bruscandoli rimuovendo le parti più mollicce, i germogli e un pezzo di gambo. Poi lessateli per qualche minuto in acqua bollente non salata e scolateli.
- Trasferite nel bicchiere del mixer i bruscandoli, l’olio, gli anacardi (o le noci di macadamia) e i pinoli: Poi frullate per ottenere una crema il più possibile omogenea. Se la crema risulta troppo dura, integrate un po’ di acqua bollente e frullate per qualche altro secondo.
- Ora lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e passatela in padella con un po’ di acqua di rottura, in modo da rifinirla con il metodo della risottatura.
- Infine, trasferite la pasta in una zuppiera, aggiungete il pesto e mescolate.
Ingredienti pasta al pesto di bruscandoli
- 360 gr. di pasta corta consentita
- 1 mazzo di bruscandoli freschi
- 100 ml. di olio extravergine
- 50 gr. di anacardi pelati o noci di macadamia
- 25 gr. di pinoli
- 60 gr. di Parmigiano Reggiano.
Parliamo del pesto di bruscandoli
Vale la pena parlare dei bruscandoli, che sono l’elemento principale di questa pasta al pesto. A differenza di tante tipologie di pesto, i bruscandoli sostituiscono del tutto il basilico. Il merito va alla loro consistenza coriacea, che rivela un cuore morbido, e al loro sapore intenso. Il sapore è anche particolare, in quanto ricorda un mix di vitalba, pungitopo e dragoncello, generando un perfetto equilibrio tra il sapido e l’amarognolo.
Ma entriamo nello specifico, i bruscandoli sono i germogli del luppolo selvatico. Molti li chiamano asparagi selvatici (o asparagine), in quanto ricordano la forma degli asparagi. Sono ricchi di vitamina C e pro-vitamina A, che fa bene alla vista e alla pelle. Per quanto concerne i sali minerali troviamo il potassio, il calcio e il ferro, che fanno bene alla pressione del sangue e alle ossa. Un altro pregio dei bruscandoli è il basso apporto calorico, che non arriva alle 35 kcal per 100 grammi.
In occasione di questa ricetta i bruscandoli vanno privati della loro parte più morbida e lessati per qualche minuto. Infine, vanno frullati insieme agli altri ingredienti.
I pinoli, una presenza fissa di tutte le ricette a base di pesto
Uno dei punti in comune tra il pesto classico e il pesto di bruscandoli è la presenza abbondante dei pinoli. D’altronde contribuiscono ad aromatizzare la pasta al pesto di bruscandoli, rendendola più complessa dal punto di vista organolettico. Inoltre, garantiscono anche una grana parzialmente irregolare, che non compromette la stabilità del composto e genera delle belle sensazioni al palato.
I pinoli fanno anche bene alla salute. Certo, sono anche molto calorici con le loro 600 kcal per 100 grammi, ma ciò è dovuto all’abbondanza di grassi benefici, che giovano al cuore, alla circolazione e aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo.
I pinoli contengono anche tanta vitamina E e sali minerali come il calcio, il ferro, il magnesio, il fosforo, il potassio, lo zinco e il manganese. Contengono anche sodio in quantità minima, dunque possono essere consumati con relativa tranquillità anche dagli ipertesi.
L’inconfondibile tocco del Parmigiano Reggiano nella pasta al pesto di bruscandoli
Un altro ingrediente importante nella pasta al pesto di bruscandoli è il Parmigiano, che aggiunge sapidità, sapore e note vagamente di latte. Inoltre, favoriscono anche la stabilità del composto, addensandolo al punto giusto.
Il Parmigiano è un vanto del made in Italy in virtù del suo sapore accentuato ma anche per le proprietà nutrizionali. Contiene proteine come quasi nessun altro alimento (è superato solo da carne e pesci trattati). E’ ricco di calcio (che fa bene alle ossa) e di vitamina D, che giova al sistema immunitario come poche altre sostanze.
Gli unici difetti del Parmigiano sono l’apporto calorico e l’apporto di sodio. Il primo, a seconda della stagionatura, può superare le 400 kcal. Il sodio è invece pericoloso per gli ipertesi, quindi è bene non abbondare con le dosi.
L’importanza dell’olio nella pasta al pesto di bruscandoli
L’olio è fondamentale nella ricetta della pasta al pesto di bruscandoli in quanto lega, insaporisce, aromatizza e conferisce alla preparazione la giusta consistenza. Più che un alimento di supporto, però, è un ingrediente vero e proprio. In ragione di ciò è bene scegliere l’olio con attenzione. Tanto per cominciare deve essere olio extravergine di oliva, che è il migliore per condire e per “imporsi” agli altri ingredienti.
Come riconoscere un buon olio extravergine di oliva? Per riconoscere un olio ottimo dovrete analizzare l’aspetto, l’odore e il sapore. L’aspetto deve essere brillante e quasi dorato, a prescindere dal colore. L’odore e il sapore, invece, devono ricordare le olive fresche. Per quanto concerne l’analisi olfattiva non è sufficiente avvicinare il naso alla bottiglia, ma dovete spalmare qualche goccia sul palmo delle mani, strofinare e annusare in modo intenso.
Quanto olio utilizzare? Di base è sufficiente un mezzo bicchiere, tuttavia potreste utilizzarne di più o di meno a seconda della consistenza ottenuta, e di quella desiderata.
La frutta a guscio usata nel pesto di bruscandoli
La ricetta della pasta al pesto di bruscandoli è valorizzata da un pesto davvero unico. Una novità del pesto di bruscandoli rispetto al normale pesto alla genovese è la presenza della frutta a guscio che integra i pinoli. Alcuni utilizzano le mandorle, ma io vi consiglio di puntare sull’esotico con le noci di macadamia.
Le noci di macadamia si fanno apprezzare per il sapore burroso, dolce e delicato allo stesso tempo. Sono ricche di olii e di grassi, che fanno aumentare l’apporto calorico fino a 700 kcal per 100 grammi, ma allo stesso tempo favoriscono una texture omogenea e stabile. Proprio come qualsiasi tipo di frutta a guscio, i grassi contenuti nelle noci di macadamia fanno bene al cuore e alla circolazione.
Per il resto le noci di macadamia contengono vitamina C, vitamina B3 e vitamina E. Contengono anche potassio, magnesio, calcio, ferro, zinco, rame, selenio e fosforo. Possiamo quindi considerare le noci di macadamia come un ingrediente aromatizzante, che giova alla salute, da consumare con accortezza visto l’elevato apporto calorico.
In alternativa alle noci di macadamia potete utilizzare i più reperibili anacardi, che hanno un sapore burroso ma sono più sapidi.
FAQ sulla pasta al pesto di bruscandoli
Quale pasta va meglio con il pesto?
In genere con il pesto è consigliabile utilizzare la pasta corta, e se possibile fresca. Vanno bene i fusilli, i maccheroni, le mezze penne, le trofie e persino gli gnocchi. I classici spaghetti innescherebbero un effetto poco gradevole in termini di texture.
Come scaldare il pesto già pronto?
Potete scaldare il pesto al microonde o anche in padella. In quest’ultimo caso dovreste ungere la padella di olio o integrare un goccio di acqua calda, in modo che il pesto non si addensi troppo o si attacchi al fondo.
Cosa si può mangiare con il pesto?
La pasta è l’accompagnamento ideale per il pesto. Tuttavia, il pesto può essere utilizzato anche come ripieno per le torte salate o ingrediente per antipastini suggestivi e creativi.
Qual è il pesto più buono in assoluto?
Esistono così tante tipologie di pesto che è veramente difficile fornire una risposta. Il pesto più famoso, consumato e apprezzato è quello classico, che si realizza con il basilico.
Ricette di pasta con pesto ne abbiamo? Certo che si!
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