bg header

Ricette famose dei film: un viaggio tra cinema a cucina

Ricette famose dei film

Ricette famose dei film: il cinema come fonte di ispirazione culinaria

Oggi vi accompagno in un viaggio particolare, che tocca due luoghi dell’anima, due ambiti che da sempre muovono passioni e accendono le creatività: la cucina e il cinema.

Oggi vi parlo delle ricette famose dei film.

Perché sì, la cucina e il cinema hanno molto in comune, o per meglio dire si intrecciano spesso, a testimoniare il posto speciale che occupano nel cuore di ognuno di noi. Da un lato troviamo il connubio magico tra alimentazione e piacere, dall’altro l’amore per le storie che da sempre caratterizza l’umanità.

Basta fare mente locale per rendersi conto di come la cucina compare spesso nei film. A volte la cucina funge da protagonista, da chiave di volta per meglio comprendere una scena o per approfondire un personaggio. La cucina è anche uno strumento per comprendere e gustare al meglio il film, da qui deriva il concetto che alcuni tra i piatti più famosi hanno fatto non solo la storia della cucina, ma anche la storia del cinema.

Qui descrivo un po’ di ricette, focalizzandomi su quelli che occupano un posto speciale nei miei ricordi. Li ho divisi per categorie: ricette italiane, ricette tradizionali, ricette gourmet e ricette estere.

Ricette famose dei film italiani: la pasta nostrana nei film storici

Partiamo dalle ricette famose italiane che, in un modo o nell’altro, hanno segnato scene importanti di altrettanto importanti pellicole cinematografiche. Non vi stupirà sapere che buona parte di queste appartengono al nostro cinema con qualche interessante sorpresa.

Pasta e ceci de “I soliti ignoti”

Film storico che usa il genere comico per rappresentare la vita dei ceti più poveri. “I soliti ignoti” narra le vicende di una banda di ladri pasticcioni che cercano di scavare un tunnel verso il tesoro del Monte di Pietà. Si ritrovano però nella cucina di un appartamento e proprio lì, mentre discutono sul da farsi, iniziano a cucinare la pasta con i ceci.

E’ un tipo di piatto umile, che ha caratterizzato i pranzi di milioni di famiglie. Un piatto genuino, nutriente e davvero gustoso, che piace anche a chi non è solito mangiare i ceci.

I maccheroni di “Un americano a Roma”.

Come dimenticare la celebre frase “Maccherone, m’hai provocato? Mo’ me te magno”. Il film narra le vicende di un personaggio che, nel tentativo di assumere lo stile di vita americano, si comporta in modo strano e poco consono al contesto in cui vive, dando vita così a tante divertenti gag.

Peccato che il protagonista (Alberto Sordi) inciampi proprio sul punto forte di ogni italiano che si rispetti: la cucina. Proprio non ce la fa ad ingurgitare le “pietanze” americane, sicché ritorna senza rimpianti e con sollievo agli amati maccheroni.

Amatriciana

L’amatriciana de “Il divo”

L’amatriciana è citata nel film “Il divo” come una delle più grandi passioni del protagonista, Giulio Andreotti. Il famoso politico romano, nonostante l’aspetto tenebroso che avvolge la sua figura, esprime di tanto in tanto una forte connotazione popolare, che si declina nelle sue abitudini private.

In particolare l’amatriciana è uno dei piatti più comuni e apprezzati dalla cucina laziale. La ricetta valorizza il guanciale, creando un connubio tra le sue note sapide-grasse e il sugo di pomodoro.

Il ragù de “Il padrino”

Il padrino” è probabilmente il più famoso film incentrato sulla cultura italoamericana. Come tutti i film di questo tipo la cucina ricopre un ruolo essenziale, diventando un simbolo per gli italiani impiantati negli Stati Uniti. A tal proposito è palese l’intento di solleticare l’immaginario collettivo mediante i più comuni stereotipi, a uso e consumo del pubblico americano.

Il ragù compare in una scena peculiare del film, ossia quando il giovane Al Pacino osserva il capo regime Clemenza mentre prepara il ragù, cercando di memorizzare al meglio i dettagli della preparazione in un inglese alquanto pittoresco. Peccato che la ricetta sia leggermente sbagliata, infatti viene usato l’aglio e le polpette.

Gli spaghetti al sugo di “Miseria e nobilità”

Gli spaghetti compaiono anche in una delle scene più iconiche del cinema italiano. In “Miseria e nobiltà” Totò e Peppino si abbandonano a una sfrenata abbuffata, agguantando gli spaghetti con le mani e mettendone alcuni in tasca.

In generale è uno spaccato comico, che rispecchia in modo pittoresco il clima di povertà presente in quegli anni. Una piccola curiosità: secondo una leggenda ormai ben attestata la scena sarebbe frutto dell’improvvisazione di Totò, in quanto non era prevista dal copione.

Tra tradizione e cucina gourmet

Passiamo ora alle ricette famose dei film che richiamano alle tradizioni locali, spiccando sia per il carattere rustico che per quello gourmet.

La pizza napoletana in Mangia Prega Ama

La pizza fa capolino in molti film italiani ed esteri. Questo film, però, la “utilizza” nel simbolo della liberazione dai sensi di colpa legati al cibo. Non a caso la scena si svolge nell’Antica Pizzeria da Michele, simbolo della genuinità della pizza napoletana e di un approccio privo di orpelli e sovrastrutture.

Il timballo di “Big Night”

Il timballo, e più precisamente il timballo di maccheroni, può essere considerato come un secondo protagonista del film di Stanley Tucci e Campbell Scott. La storia ruota attorno a due fratelli abruzzesi che hanno aperto un ristorante di cucina italiana negli Stati Uniti. I due divergono sulla direzione da intraprendere, alternandosi tra la volontà di rendere onore alla cucina italiana e la necessità di attirare un pubblico poco avvezzo ai sapori nostrani.

Allo scopo di risollevare le sorti del ristorante organizzano una serata speciale con una star come ospite. Una serata che vede proprio il timballo come portata principale, spiegando la sua preparazione nei minimi dettagli con tagli cinematografici d’autore.

La cucina estera nel mondo del cinema

Chiudo con qualche ricetta famosa dei film legati alla cucina estera, che spesso e volentieri sono comparse in film stranieri.

La creme brulèe de “Il mondo di Amelie”

Nel film “Il mondo di Amelie” la creme brulèe viene impiegata in una breve scena per descrivere la protagonista che ne ama rompere la crosta. Un gesto semplice che dice molto sulla sua personalità.

Il regista, in questo caso, mette al centro la pietanza e la trasforma in uno strumento di espressione. Amelie esprime quindi se stessa attraverso le sue manie, in questo senso rompere la crosta della creme brulèe diventa più una necessità che un gesto spontaneo.

Lo strudel di “Bastardi senza gloria”.

Lo strudel è al centro di una scena memorabile del film “Bastardi senza Gloria”. Il temibile colonnello Hans Landa interroga davanti ad uno strudel con panna la protagonista della storia, Shosanna, implicata nella progettazione di un attentato contro i gerarchi nazisti. Lo strudel viene utilizzato dal regista Tarantino come simbolo di convivialità, che il colonnello Landa agita per abbassare le difese dell’interlocutrice.

In questo senso lo strudel, e quindi il cibo in senso lato, è anche un messaggio rivolto al telespettatore, ossia un modo per evidenziare il contrasto tra i modi innocui e gentili di Landa e le sue reali intenzioni.

Riproduzione riservata
CONDIVIDI SU

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

logo_print