Polenta con ragù di cinghiale, un piatto rustico natalizio
Polenta con ragù di cinghiale, rusticità e gusto a Natale
Oggi cuciniamo la polenta con il ragù di cinghiale, una ricetta che vi stupirà per il suo carattere corposo, per il suo sapore rustico e per la capacità di dare vita a un’esperienza gastronomica che parla della tradizione più verace. Proprio quello che ci vuole a Natale, quando si avverte la necessità di coniugare abbondanza, gusto e tradizione. Non temete, la ricetta, pur essendo lunga come il ragù, è molto facile da preparare.
Basta cuocere i pezzetti di cinghiale su un soffritto classico, poi vanno sfumati e si aggiungono i pomodori pelati e il concentrato di pomodoro. Infine, si cuoce il tutto a fiamma bassa per un paio d’ore. Per quanto concerne la polenta stiamo parlando di una polenta classica, che rende questo secondo piatto ancora più squisito.
Ricetta polenta con ragù di cinghiale
Preparazione polenta con ragù di cinghiale
- Per preparare la polenta con ragù di cinghiale iniziate proprio dal ragù. In una grande pentola scaldate l’olio extravergine di oliva e rosolate il cinghiale a cubetti fino a quando non si saranno dorati. Prelevate la carne e mettetela da parte.
- Nella stessa pentola unite le carote, le cipolle, il sedano e l’aglio. Soffriggete tutto fino al completo ammorbidimento.
- Trasferite nuovamente la carne nella pentola, aggiungete il vino rosso, alzate la fiamma e fate sfumare.
- Unite i pomodori pelati, il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il pepe.
- Una volta giunto tutto ad ebollizione, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per due ore. Mi raccomando, la carne deve diventare tenera. Se durante il processo il sugo si restringe troppo, incorporate un po’ di acqua calda. Infine, salate e pepate a piacimento.
- Ora passate alla polenta. In una pentola ampia fate bollire l’acqua salata. Versate gradualmente e a pioggia la farina di mais, mescolando in continuazione con una frusta per evitare la formazione di grumi.
- Abbassate la fiamma e cuocete per 40-50 minuti, mescolando più volte. La polenta è pronta quando non si stacca facilmente dalle pareti della pentola.
- Nel caso in cui fosse troppo densa aggiungete un po’ di acqua. Se è troppo liquida, proseguite con la cottura.
- Passate all’impiattamento: distribuite la polenta nei piatti di portata e versate al centro dosi abbondanti di ragù. Servite e buon appetito!
Per la polenta:
- 250 gr. di farina di mais per polenta,
- 1 lt. di acqua,
- q. b. di sale
Per il ragù:
- 500 gr. di carne di cinghiale tagliata a cubetti,
- 50 ml. di olio extravergine di oliva,
- 1 carota grande tritata finemente,
- 1 cipolla media tritata finemente,
- 1 gambo di sedano tritato finemente,
- 2 spicchi d’aglio tritati,
- 200 ml. di vino rosso (assicuratevi che sia senza glutine),
- 400 gr. di pomodori pelati in scatola e tritati,
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
- 1 rametto di rosmarino,
- 1 foglia di alloro,
- q. b. di sale e di pepe nero
Il cinghiale, una carne dal gusto particolare
Parliamo ora della carne di cinghiale, che è la protagonista di questa polenta con ragù. E’ una carne particolare non molto consumata, ma che merita di essere inserita nei propri menù. Anche perché offre sentori che ricordano la carne di maiale (grazie al suo gusto grasso e vagamente dolce) e la carne di selvaggina, con le sue note intense e aromatiche.
La carne di cinghiale eccelle anche dal punto di vista nutrizionale. E’ meno calorica di quella di maiale, infatti apporta solo 122 kcal per 100 grammi. Ciò è dovuto a una minore quantità di grassi, che non raggiungono i 4 grammi per etto. Non mancano poi le proteine, che rappresentano il 21% della sua composizione. Per il resto troviamo tutti gli elementi delle carni rosse: tante vitamine del gruppo B, tanto ferro e vari tipi di sali minerali.
La carne di cinghiale è teoricamente facile da trattare. Per garantirne la morbidezza, e quindi una piena amalgama con il sugo, è sufficiente rosolarla e rimetterla in pentola una volta preparato il soffritto. Mi raccomando, la cottura del ragù deve avvenire a fiamma molto bassa per un paio d’ore. Non temete di restringere troppo il sugo, se ciò avviene basta aggiungere un po’ di acqua calda.
Gli errori da non fare per avere una polenta con ragù di cinghiale davvero perfetta
La polenta è una delle preparazioni base della cucina dell’Italia settentrionale. E’ una eccellente fonte di carboidrati, a tal punto da poter sostituire il pane e la pasta. E’ anche il punto di partenza per tutta una serie di ricette tradizionali, come la polenta concia o la polenta fritta, oltre alla polenta con ragù di cinghiale.
In questo caso specifico la polenta funge da letto per il ragù di polpa di cinghiale. Al primo assaggio noterete come il sapore corposo e fermo della polenta si unisce in un abbraccio gustoso con le note intense del ragù, dando vita ad un’esperienza gastronomica di valore.
Preparare la polenta è semplice, ma preparare la polenta perfetta è un altro paio di maniche. Per farlo è necessario evitare alcuni errori comuni. Il primo riguarda il dosaggio degli ingredienti: alcuni inseriscono troppo acqua, altri troppa farina per polenta. La proporzione esatta è 4 a 1 a favore dell’acqua.
Un altro errore è mescolare poco o male. Il miglior modo per mescolare la polenta consiste nel compiere movimenti circolari lenti dal basso verso l’alto. Il mescolamento, poi, deve essere continuo nella prima fase (quando si aggiunge gradualmente la farina) e frequente durante la cottura. Fate attenzione poi alla densità, regolatevi ad occhio e assaggiando la polenta in via di cottura. Se è troppo densa aggiungete acqua, se è troppo liquida proseguite la cottura per un po’.
Cosa bere con la polenta al ragù di cinghiale
Polenta al ragù di cinghiale è un piatto corposo, rustico e sostanzioso, dunque merita un vino all’altezza. Nello specifico è indicato un vino rosso ben strutturato, secco ed equilibrato. Le soluzioni in questo senso sono tante, anche solo limitandosi ai prodotti nostrani.
Ecco qualche nome che può tornare utile: Montepulciano, Amarone della Valpolicella, Aglianico Campi Taurasini, Rosso del Sergio, Nebbiolo, Pinero Sebino Rosso, Valtellina superiore.
I vini bianchi non sono consigliati in quanto spezzerebbero l’intensità del piatto. Semaforo giallo per i vini rosati, che sono indicati per la polenta, ma potrebbero risultare troppo leggeri per il ragù.
FAQ sulla polenta con ragù di cinghiale
Cosa si può accompagnare con la polenta?
Con la polenta si accompagna una vasta gamma di preparazioni. In genere si opta per i piatti di carne, come la salsiccia in padella, lo spezzatino etc. In questo caso ho optato per un delizioso ragù di cinghiale.
Come si mescola la polenta?
Per mescolare la polenta è necessario utilizzare un cucchiaio di legno, effettuando movimenti lenti e circolari, dal basso verso l’alto. Mentre si mescola mantenetevi vicini alle pareti della pentola.
Quanta polenta cotta a persona?
Ovviamente dipende dai gusti e dalle abitudini personali (ma anche dalla fame). Di base dovrebbe bastare un’abbondante mestolata, che corrisponde a circa 70 grammi.
Cosa fare se la polenta è troppo liquida?
Se la polenta è troppo liquida è sufficiente cuocerla ancora un po’. Se invece è troppo densa basta aggiungere un po’ di acqua.
Ricette di polenta ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Crostini di foie gras, l’antipasto elegante per Capodanno
Perché è meglio usare la baguette? Quale pane utilizzare per i crostini di foie gras? Stiamo parlando di una specialità francese, dunque la baguette è d’obbligo, tra l’altro la baguette si...
Punch natalizio al cocco, la bevanda per le...
Cosa sapere sul latte di cocco Buona parte del sapore di questo punch alcolico natalizio è dato proprio dal latte di cocco. Le sue note morbide e dolci emergono in modo preponderante, ma sono...
Nocchiata, il dolce natalizio della cucina romana
Quale frutta secca usare per la nocchiata? La ricetta della nocchiata, benché molto antica, è declinata in diverse varianti. L’elemento di differenziazione più importante è proprio la frutta...