Sformatini di topinambur e funghi, ottimi antipasti gourmet
Sformatini di topinambur e funghi, una cucina gourmet alla portata di tutti
Oggi cuciniamo gli sformatini di topinambur e funghi, degli antipastini dall’aspetto gourmet in grado di esprimere sapori articolati e un certo potere saziante. Meritano di essere preparati nelle migliori occasioni, ma sono perfetti anche per la vita di tutti giorni. Sono facili da realizzare e richiedono alimenti tutto sommato reperibili, benché non proprio ordinari.
Basta cuocere in padella i funghi, le cipolle e il topinambur, poi va frullato il tutto con il latte e le uova. Infine, si versa il composto così ricavato negli stampini monoporzione e si procede con la cottura al vapore, che è l’unica in grado di garantire un risultato perfetto in termini di morbidezza e leggerezza.
Interessante è anche la fase di guarnizione che vede come protagonista la scorzonera, una radice gradevolmente aromatica.
Ricetta sformatini di topinambur
Preparazione sformatini di topinambur
Per preparare gli sformatini di topinambur e funghi seguite questi semplici passaggi.
- Sbucciate la scorzonera e riducetecela a listarelle sottili con il pelapatate. Poi condite queste listarelle con un po’ di olio, un po’ di sale e mescolate per bene. Infine, disponeteli in una placca rivestita di carta forno e cuoceteli a 120 gradi per un’ora circa.
- Immergete 8 grammi di porcini secchi in una ciotola piena di acqua per reidratarli, poi scolateli e tritateli.
- Ora pelate il topinambur e la cipolla, poi tagliatele a tocchetti.
- Rosolate i porcini in una padella con olio e aglio, poi aggiungete la cipolla e il topinambur. Ora bagnate abbondantemente con il brodo vegetale e proseguite la cottura per 15 minuti con il coperchio ben messo.
- Poi eliminate l’aglio e mettete da parte il topinambur.
- Frullate il resto insieme al latte e alle uova sbattute.
- Ora ungete di olio sei stampi monoporzione e versare il composto. Infine, cuocete a vapore per 20 minuti. Trascorso questo lasso di tempo, se gli sformatini non sono sodi allora prolungate la cottura di altri 5 minuti.
- Tritate i rimanenti 8 grammi di funghi porcini, poi frullateli insieme al pepe nero.
- Rovesciate gli sformatini nei piatti, decorare con il trito di funghi al pepe, i topinambur messi da parte e la scorzonera.
Ingredienti sformatini di topinambur
- 450 gr. di topinambur
- 3 radici di scorzonera
- 1 cipolla bianca
- 3 uova
- 16 gr. di porcini secchi
- 2 spicchi di aglio
- 3 dl. di brodo vegetale
- 3 dl. di latte consentito
- 3 o 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e di pepe nero in grani.
Un focus sul topinambur
Il topinambur è tra i protagonisti di questa ricetta di sformatini gourmet. Questo ingrediente interviene in due fasi distinte: all’inizio della preparazione (quando viene tagliato a tocchetti e cotto insieme alla cipolla e ai funghi) e alla fine, quando viene adagiato sugli sformatini pronti per essere serviti.
Il topinambur è un alimento che ricorre in molte cucine del nord Europa, dove è considerato una materia prima popolare e povera. Dalle nostre parti si è diffuso come cibo pregiato e salutare, soprattutto in un’ottica di sostituzione della patata. In effetti la sua consistenza ricorda quella del celebre tubero, mentre il sapore è più vicino a quello del carciofo.
La fama di alimento salutare è comunque giustificata. Il topinambur, infatti, è ricco di vitamina C, potassio e altri sali minerali. Inoltre contiene molti antiossidanti, sostanze che neutralizzano i radicali liberi e riducono la probabilità di contrarre il cancro.
I porcini, i funghi più adatti per gli sformatini di topinambur
La lista degli ingredienti degli sformatini di topinambur comprende anche i funghi porcini. Nello specifico andrebbero utilizzati solo i porcini in forma secca, che sono anche più facili da trattare. Anche i funghi intervengono in due fasi distinte: all’inizio, quando vengono reidratati e rosolati insieme alla cipolla, e in fase di decorazione, quando vengono tritati insieme al pepe e posti sugli sformatini appena cotti.
I porcini sono tra i funghi più consumati in assoluto, ciò è dovuto alla loro straordinaria reperibilità ma anche e soprattutto alle loro qualità organolettiche. Sono aromatici e delicati, proprio per questo vengono impiegati in tantissime ricette, e in particolare nei risotti. La loro consistenza è morbida e gradevole al palato, anche a seguito delle cotture più lunghe.
Per quanto concerne le proprietà nutrizionali, i porcini si pongono più o meno sullo stesso livello degli altri funghi. Sono poveri di proteine, carboidrati e grassi ma eccellono in sali minerali e vitamine abbastanza rare.
Cos’è la scorzonera?
L’ingrediente più particolare della ricetta degli sformatini di topinambur e funghi è senz’altro la scorzonera. Un tempo popolare soprattutto tra le genti contadine, è caduta in disuso per qualche decennio per poi essere recuperata e valorizzata nell’agroalimentare. Ad ogni modo si tratta di una radice molto sottile, che in quanto a forma potrebbe ricordare un incrocio tra la carota e la rapa.
Spicca per il sapore complesso, che alterna le note della nocciola con altre più amarognole. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi la scorzonera viene percepita al palato come delicata.
In occasione di questa ricetta la scorzonera viene pelata e condita con olio extravergine e sale, infine viene cotta a lungo al forno. Così trattata va a formare con i topinambur e i porcini tritati la guarnizione degli sformatini.
Quando servire gli sformatini di topinambur
Gli sformatini di topinambur rappresentano una vera delizia per il palato, una di quelle ricette che incantano i sensi, unendo semplicità e raffinatezza. Ideali per sorprendere i vostri ospiti con qualcosa di inusuale, gli sformatini traggono la loro essenza dal topinambur, un tubero dal gusto delicato che ricorda vagamente quello del carciofo.
Immaginatevi la scena: i vostri invitati sono appena arrivati, l’aroma invita alla convivialità e la tavola è imbandita con cura. È questo il momento perfetto per servire i vostri sformatini di topinambur. Caldi, appena usciti dal forno, con una doratura perfetta che invoglia al primo assaggio. Li adagiate su un piatto da portata con grazia, magari sopra un letto di salsa al tartufo o accanto a un’insalata fresca, offrendo un contrasto di colori e sapori che anticipano la primavera.
Il segreto sta nel timing: se vengono serviti troppo freddi, perdono la loro magia, quel calore che scioglie in bocca esaltando ogni sfumatura del topinambur. E non dimenticatevi del vino – un bianco leggero, forse un Chardonnay o un Sauvignon, che si sposa alla perfezione con la dolcezza terrosa dei vostri sformatini, elevando l’esperienza culinaria a un vero e proprio momento di celebrazione del gusto e della compagnia.
Quindi, quando la conversazione inizia a fiorire e l’atmosfera si scalda, portate in tavola i vostri sformatini di topinambur, lasciando che il loro sapore parli della cura e dell’attenzione che avete messo nel prepararli. E sarà proprio questo piccolo, ma significativo, dettaglio a rendere la serata indimenticabile.
FAQ sugli sformatini di topinambur
A cosa fa bene il topinambur?
Il topinambur cotto fa bene soprattutto al sistema immunitario in quanto è ricco di vitamina C ed E. È comunque ricco di flavonoidi quindi aiuta a prevenire il cancro e a rallentare l’invecchiamento.
Che sapore ha il topinambur?
Il sapore del topinambur ricorda quello del carciofo, soprattutto una volta che è stato cotto. Tuttavia la sua consistenza richiama alla patata.
Come riconoscere se un porcino è buono?
I segnali che caratterizzano un buon porcino sono il candore del gambo (che deve essere privo di macchie e ammaccature) e la brillantezza del cappello, che deve esprimere una gradevole tonalità di marrone.
Ricette di sformatini ne abbiamo? Certo che si!
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