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Piante commestibili ed erbe: come riconoscerle e cucinarle

piante commestibili

Erbe e piante commestibili, le caratteristiche comuni

In questa guida parlo delle piante commestibili di carattere spontaneo, ossia di quelle che possono essere certamente coltivate, ma che sono anche capaci di prosperare in natura, senza la cura dell’uomo. Costituiscono un elemento di interesse per chi punta a una cucina genuina, leggera e aromatica; oppure per chi desidera recuperare un contatto stretto con la natura, da declinare anche dal punto di vista gastronomico.

In particolare parlerò prima delle erbe e delle piante commestibili che possono essere mangiate crude. Passeremo poi a quelle che devono essere necessariamente cotte. Infine, affronterò le specie “grasse” che spiccano per una composizione biochimica peculiare. In chiusura di guida citerò qualche ricetta con le piante commestibili.

In questa introduzione presento invece alcune caratteristiche comuni e trasversali a questa categorie. Su tutte spicca la valenza nutrizionale delle erbe e delle piante commestibili di carattere spontaneo. Questo tipo di piante apporta infatti un’ottima varietà di vitamine e sali minerali, a cui non di rado si aggiungono gli antiossidanti. Un’altra caratteristica ricorrente è il ruolo giocato nella medicina  naturale. Alcune specie in particolare vantano un discreto potere curativo, infatti vengono per lo più consumate sotto forma di infusi, decotti e impacchi.

Nella stragrande maggioranza dei casi si apprezza una grande versatilità. Le specie commestibili possono essere utilizzate da crude per le insalate, ma tutte possono partecipare a zuppe, ripieni, torte salate e persino primi piatti. Aromatizzano sempre e comunque, e spesso e volentieri fungono da ingredienti principali.

Erbe commestibili da mangiare crude

Iniziamo questo viaggio nel mondo delle erbe e delle piante commestibili dalle specie che possono essere consumate crude, ma che non disdegnano la cottura. Ecco le più interessanti dal punto di vista culinario.

Tarassaco: Il tarassaco spicca per i fiori giallo brillante e per le foglie dalla forma dentellata. Il sapore delle foglie è tendenzialmente amaro, ma i germogli tendono ad essere più dolci. È spesso usato per le insalate insieme ad altri ingredienti, ma è ottimo anche come contorno “in solitaria”.

Malva: La malva è una pianta perenne con fiori rosa (o viola) e con foglie dai bordi seghettati. Il suo sapore è leggermente dolce ed esprime note che ricordano le noci. Le foglie della malva possono essere utilizzate per le insalate, ma più spesso vengono chiamate in causa per gli infusi.

Borragine: La borragine spicca per i fiori a forma di stella e di colore blu. Le sue foglie si caratterizzano per una sottile peluria e hanno un sapore simile al cetriolo. Anche in questo caso le foglie possono essere utilizzate per le insalate, ma possono partecipare anche a zuppe e ripieni.

Artemisia. Si caratterizza per le foglie sottili, che ricordano delle piume. Il sapore delle foglie è amaro e pungente, ma compatibile con il consumo a crudo. Non di rado l’artemisia viene utilizzata per produrre liquori.

Fiordaliso. Pianta incantevole che spicca per i fiori coloratissimi, che vengono chiamati in causa come elemento di guarnizione dei dolci o per le insalate particolarmente eleganti.

Portulaca. Pianta dalle foglie consistenti compatibile con il consumo a crudo, o previa cottura. Partecipa a una vasta gamma di ricette in virtù del suo sapore acidulo e salato. Può fungere da ingrediente per contorni, insalate, zuppe e persino salse.

Elicriso: L’elicriso (Helichrysum italicum), noto anche come “semprevivo” o “elicriso italico,” è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Questa pianta è apprezzata per le sue foglie argentate e i suoi fiori gialli brillanti, che emettono un caratteristico profumo speziato e leggermente amaro.

erbe commestibili

Erbe e piante commestibili da mangiare cotte

Proseguiamo con le specie di erbe e piante commestibili che devono essere necessariamente cotte . Ecco le più interessanti.

Amaranto. Di questa pianta si utilizzano soprattutto i semi, che vengono trasformati in una sorta di farina. Le foglie possono però avere voce in capitolo nella realizzazione di insalate. Il sapore è comunque delicato e un po’ terroso.

Ortica. Pianta da trattare con attenzione che si rivela una risorsa in cucina. Le sue foglie possono essere considerate come una versione ancora più aromatica degli spinaci. L’ortica è perfetta per le insalate, le zuppe, ripieni per torte salate e molto altro ancora.

Betulla. La corteccia della betulla è bianca, mentre le foglie sono sottili e di forma ovale. Le foglie presentano un sapore aromatico ma molto delicato, vengono spesso impiegate per il tè e gli infusi. Della betulla si utilizza però soprattutto la linfa, che funge da materia prima per sciroppi e liquori.

Equiseto. Questa pianta viene utilizzata nell’ambito della medicina natura, in particolare per la produzione di decotti. E’ apprezzata per il suo straordinario potere diuretico. Si riconosce per le suggestive foglie a forma di frusta.

Assenzio. Una pianta famosa che è entrata ormai nell’immaginario collettivo. Si presenta con foglie di colore verde chiaro e fiori gialli di piccole dimensioni. Viene utilizzata per produrre l’omonimo liquore, che è tra i più alcolici in assoluto. Tuttavia, può giocare un ruolo in cucina come elemento aromatico, in grado di dare un tocco amaro ai piatti e alle bevande.

Un focus sulle erbe grasse

Le erbe e le piante grasse commestibili rappresentano quasi un mondo a parte. In primis perché hanno un profilo biochimico diverso e variegato. In secondo luogo perché vantano usi peculiari, che vanno spesso oltre la preparazione delle ricette. Il tratto distintivo è ovviamente la presenza di grassi che, senza incidere più di tanto sull’apporto calorico, apportano benefici per il cuore e per la circolazione. Ecco una breve ma esaustiva selezione di erbe selvatiche e piante grasse.

Salicornia. E’ una delle erbe spontanee commestibili più famose in assoluto, nonché una delle più utilizzate nella cucina italiana. La salicornia piace per il suo sapore sapido e per la sua consistenza croccante, che nasconde una certa succosità. Viene chiamata in causa spesso per le zuppe, come condimento per i primi piatti o come contorno a sé stante. Contiene una discreta quota di grassi con proprietà benefiche che non impattano sulla linea.

Agave. Altra specie molto famosa che si caratterizza per le grandi foglie succulente. La linfa viene utilizzata per preparare lo sciroppo d’agave, un dolcificante naturale e rimineralizzante. Gli zuccheri, opportunamente estratti e fermentati, danno vita alla tequila.

Fico d’India. Sul fico d’India c’è poco da dire, e d’altronde è uno dei frutti più apprezzati. Pochi sanno, però, che anche le pale sono commestibili se vengono trattate a dovere. Le pale vanno private delle spine, lavate, bollite per almeno mezz’ora e marinate nell’aceto bianco. Quest’ultimo è un passaggio fondamentale perché consente di eliminare lo strato viscido che le protegge. Dopodiché possono essere inserite nelle ricette, magari in qualche insalata gustosa. Si possono anche trasformare in frittelle o cotolette.

Erbe e piante commestibili in cucina: alcune ricette

Presento ora qualche ricetta a base di erbe o piante commestibili di carattere spontaneo. Le trovate per esteso qui sul sito. Per accedere ai procedimenti e alle liste degli ingredienti vi basta cliccare sui link che trovate in questo esaustivo elenco.

Gnudi al tarassaco. Sono un primo piatto che si ispira agli gnudi alla toscana. Possono essere considerate delle polpettine o degli gnocchetti a base di verdura, ricotta e Parmigiano. In questo caso, al posto dei tradizionali spinaci si usa proprio il tarassaco.

Risotto alla borragine. E’ un classico risotto mantecato con una squisita crema di borragine. Questa si ottiene mediante un passaggio al mixer della borragine con caciocavallo, olio e alcuni aromi.

Pasta con pesto di portulaca. E’ una pasta deliziosa arricchita con un pesto realizzato con la portulaca, che per l’occasione fa le veci del basilico. Nella ricetta troviamo anche i pinoli, il Parmigiano grattugiato e l’olio extravergine d’oliva.

Gnocchi di ortica con rabarbaro e bacon. In questa ricetta l’ortica contribuisce alla preparazione degli gnocchi, unendosi alla ricotta e alle uova. Il condimento è invece dato da bacon abbrustolito e da qualche goccia di chutney al rabarbaro. In generale è un piatto interessante, rustico, agrodolce, semplice ed elegante.

Noodles in brodo con salicornia e zenzero. Una rivisitazione in chiave aromatica del celebre piatto asiatico. La salicornia funge da condimento dopo essere stata cotta al vapore.

FAQ sulle piante commestibili

Quante sono le piante commestibili?

Le piante commestibili sono davvero tante, quindi è impossibile elencarle tutte. Se ne contano circa 30mila, ma solo qualche centinaio viene coltivato in maniera massiva.

Quali sono le erbe spontanee velenose?

E’ fondamentale saper riconoscere le erbe spontanee velenose, in modo da evitarle e non correre rischi inutili. Quelle più diffuse, che dovrete imparare a riconoscere, sono la belladonna, la cicuta, la ricina e l’aconito.

Quali sono le più importanti piante spontanee commestibili?

Alcune piante selvatiche commestibili sono più famose di altre e ricorrono in molte ricette della tradizione italiana. Tra queste spiccano il tarassaco, la borragine, la salicornia e l’ortica.

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