Malva pudding, un dolce cremosissimo dal Sud Africa
Malva pudding, un dessert dall’anima cremosa
Oggi vi presento il malva pudding, uno dei dolci più famosi della cucina sudafricana. Rappresenta al meglio una cultura gastronomica molto diversa dalla nostra, anche perché frutto dell’incontro tra popoli diversi, ognuno dei quali ha apportato il suo contributo. Del malva pudding stupisce sia il gusto che l’aspetto, infatti appare come una sorta di creme caramel dall’anima cremosa, arricchito da una guarnizione altrettanto morbida. Il sapore è dolce e speziato allo stesso tempo.
L’impasto fa riferimento a canoni che hanno poco a che vedere con le tradizioni europee. E’ infatti realizzato in tre fasi. Prima si crea una montata di uova e miele, poi si incorpora una soluzione di marmellata e burro; infine si integrano la farina e il bicarbonato. La cottura avviene al forno, quasi come un dolce classico, nonostante assuma l’aspetto di un “budino”. Infine, si guarnisce con una speciale salsina, che si fa colare dall’alto verso il basso.
Ricetta malva pudding
Preparazione malva pudding
Per preparare il malva pudding iniziate dall’impasto. Versate in una ciotola capiente le uova intere e il miele, poi montate con una frusta elettrica. Sciogliete a parte il burro, la marmellata e unite questa soluzione alla montata di uova. Infine incorporate il latte, l’aceto, la farina e il bicarbonato. Amalgamate il tutto con le fruste elettrice, infine cuocete questo composto al forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti.
Intanto l’impasto cuoce, preparate la guarnizione. Versate tutti gli ingredienti in un pentolino a fiamma bassa, in modo da creare una salsa abbastanza densa e molto liscia. Versate questa salsa sul dolce ancora caldo, in modo che possa essere in parte assorbita dall’impasto. Servite il dolce molto caldo e accompagnate con una pallina di gelato alla vaniglia per creare un bel contrasto.
Ingredienti malva pudding
- 2 uova
- 4 cucchiai di miele d’acacia
- 20 gr. di burro chiarificato
- 1 cucchiaio di marmellata di albicocche
- 20 ml. di latte intero consentito
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- punta di 1 cucchiaino di bicarbonato
- 120 gr. di farina integrale
- 200 ml. di panna fresca
- 150 gr. di zucchero di canna (o 3-4 cucchiai di miele)
- 100 gr. di burro chiarificato
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
- 90 ml. di acqua.
Un dessert per chi soffre di intolleranze alimentari?
Di base il malva pudding è un dessert sconsigliato a chi soffre di intolleranze alimentari, infatti viene realizzato con la classica farina e con i derivati del latte. Ciò non toglie però che possano essere introdotte modifiche ad hoc. Per esempio, la farina integrale può essere sostituita con una altrettanto carica di fibre ma gluten-free. A tal proposito potete usare la farina di grano saraceno, piuttosto a quella di fonio, che assolvono perfettamente allo scopo e sono anche molto più nutrienti delle farine tradizionali.
Per quanto concerne la panna impiegata per la guarnizione, basta acquistare una versione delattosata, facilmente reperibile al supermercato. Se il prodotto è di qualità, non dovreste avvertire nessuna differenza tra la panna classica e quella lactose-free. Anche perché il processo di rimozione del lattosio consiste nella semplice integrazione dell’enzima lattasi, presente nell’intestino di chi non è intollerante a questa sostanza.
Quale dolcificante utilizzare?
La ricetta del malva pudding concede un certo margine di discrezione su alcuni ingredienti, come sulla farina (che dovrebbe essere integrale) e sul dolcificante da integrare nell’impasto. Le possibilità sono numerose. Chi non vuole avere problemi può optare per lo zucchero bianco, una scelta che non impone errori. Tuttavia, è possibile utilizzare anche lo zucchero bruno di canna, che contiene residui di melassa e quindi propone sentori di caramello, azzeccati per questo tipo di ricetta.
La scelta più salutare, ma anche più gustosa, è però il miele, che non si limita a dolcificare, ma insaporisce. Il miele inoltre si sposa con gli impasti integrali, proprio come in questo caso. E’ inoltre nutriente, in quanto ricco di antiossidanti che rallentano l’invecchiamento, e apporta una buona dose di sali minerali. In commercio esistono molte varietà di miele. Per un sapore più deciso vi consiglio il millefiori, mentre se desiderate un tocco più delicato, potrebbe andare bene il miele di acacia.
Perché è meglio usare il burro chiarificato?
La lista degli ingredienti del malva pudding comprende anche il burro, che appare sia nella fase di preparazione dell’impasto sia nella fase di preparazione della guarnizione. In ogni caso, è bene utilizzare il burro chiarificato che, rispetto a quello standard, spicca per la totale assenza di caseine. La mancanza di caseine determina alcune importanti proprietà. In primo luogo resiste meglio alle elevate temperature, a tal punto da essere impiegato come grasso di cottura. Questo aspetto è molto utile in quanto il dolce viene sottoposto a un ampio passaggio in forno e a una sorta di bollitura.
Il burro chiarificato, poi, propone un sentore più delicato, che lo rende adatto a qualsiasi tipo di abbinamento, senza rischiare che il dolce sappia troppo di burro. Inoltre è completamente privo di lattosio, e quindi adatto anche agli intolleranti.
Come preparare la guarnizione?
Tra i punti di forza del malva pudding spicca la guarnizione, anzi è un elemento che balza subito all’occhio, in quanto dona al dolce un aspetto da budino o creme caramel. La salsa è particolare, in quanto frutto di una suggestiva combinazione di ingredienti. Questi comprendono il burro chiarificato, la panna fresca, l’essenza di vaniglia, un po’ di acqua e un dolcificante come il miele. Grazie a questi ingredienti si segnalano alcuni tratti in comune con le classiche glasse, al netto delle differenze in termini di texture.
Per quanto concerne il dolcificante suggerisco il miele al posto dello zucchero, visto che il miele aggiunge una certa viscosità che torna utile al momento della guarnizione. Mi raccomando, scegliete la varietà di miele in base al risultato che volete raggiungere. Se volete che il miele si senta, optate per il millefiori. Se invece desiderate che il miele rimanga un ingrediente di supporto, optate per varietà più delicate, come quello di acacia.
Ricette di dolci ne abbiamo? Certo che si!
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