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Shirley temple con pomodorini gialli, un ottimo cocktail

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Shirley Temple con pomodorini gialli
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (6 Recensioni)

Shirley temple con pomodorini gialli, ancora più buono dell’originale

Oggi parliamo dello Shirley temple con pomodorini gialli, una variante del leggendario Shirley temple, un cocktail semplice da realizzare e in grado di esprimere una vivacità ancora più spiccata. La ricetta è quasi identica all’originale, ma in questo caso si aggiunge una guarnizione interessante, realizzata con degli spiedini di pomodorini gialli. Un’innovazione che incide sull’aspetto e sull’esperienza di consumo, ma che presenta qualche risvolto anche a livello gustativo.

Lo Shirley temple è probabilmente il più famoso cocktail analcolico. E’ anche uno dei più antichi in quanto si narra che sia stato inventato quasi un secolo fa nell’hotel Royal Hawaien di Wakiki per omaggiare l’omonima attrice. Lo Shirley temple si è presto diffuso in tutto il mondo in quanto è buono e facile da realizzare. Di base richiede solo tre ingredienti: il ginger ale, il ghiaccio e la granatina.

Ricetta shirley temple con pomodorini gialli

Preparazione shirley temple con pomodorini gialli

Per preparare lo Shirley temple con pomodorini gialli procedete in questo modo.

  • Versate in un bicchiere alto il ghiaccio (fin quasi all’orlo).
  • Poi aggiungete il ginger ale, la granatina e mescolate con il classico cucchiaio da barman (bar spoon).
  • Infine, infilzate i pomodorini gialli lavati e tagliati in due negli spiedini da cocktail.
  • Decorate il drink con gli spiedini e servite.

Ingredienti shirley temple con pomodorini gialli

  • 150 ml. di ginger ale
  • 40 ml. di granatina
  • q. b. di ghiaccio
  • 6 pomodorini gialli.

Cos’è la granatina?

Vale la pena parlare della granatina, che è uno degli ingredienti base dello Shirley temple con pomodorini gialli. Di base è uno sciroppo molto dolce a base di frutta fatto di melagrana, agrumi e frutti rossi. Si caratterizza per il colore rubino e per le tonalità intense, oltre che per il sapore stuzzicante. La granatina può essere servita come bevanda rinfrescante se viene allungata con acqua ghiacciata. In alternativa, può fungere da base o da ingrediente principale di cocktail alcolici e analcolici.

Non di rado viene utilizzata anche per preparare le granite, vista la sua ottima interazione con il ghiaccio. Le granite con granatina sono in genere molto morbide e davvero gustose.

La granatina è di per sé molto dolce e aromatica, quindi si sposa alla perfezione con il ginger ale, che risulta aromatico (d’altronde è realizzato con lo zenzero) ma anche un po’ amarognolo.

Tutta la bontà dei pomodorini gialli

La vera innovazione di questo drink sono i pomodorini gialli, un’idea semplice che rispetta l’identità dello Shirley Temple, migliorandone la resa sotto il profilo visivo e gustativo. I pomodorini vengono lavati, tagliati in due e infilzati in uno spedino, che verrà poi poggiato sul bicchiere a mo’ di guarnizione.

I pomodorini gialli non vanno sbucciati, d’altronde la loro buccia è sottile, saporita e nutriente. Questa peculiare variante di pomodori viene apprezzata anche per il sapore dolce in grado di adattarsi a molte preparazioni: primi, secondi, contorni, dolci e bevande.

Sul piano nutrizionale si difendono molto bene in quanto associano alle proprietà dei pomodori la presenza di betacarotene, una sostanza responsabile del colore e di un’ottima funzione antiossidante che aiuta a prevenire il cancro. Il betacarotene, inoltre, stimola l’assorbimento della vitamina A, essenziale per la vista e per la salute della pelle. Infine si segnala un apporto calorico molto basso, pari a 30 kcal per 100 grammi.

Come accompagnare lo Shirley temple con pomodorini gialli

Lo Shirley temple, nonostante il suo aroma e le sue specificità “gustative”, si rivela una bevanda apprezzata e molto versatile. Può essere consumata in abbinamento a una vasta gamma di portate, ma il suo maggiore utilizzo è con dei classici stuzzichini da aperitivo: patate, olive, tartine etc. Il consiglio, tuttavia, è di optare per sapori non troppo intensi in quanto stiamo parlando comunque di un mocktail dolce e a tratti delicati.

Shirley Temple con pomodorini gialli

Lo Shirley temple è così leggero da poter essere servito come aperitivo da antipasto, ovvero per preparare i commensali ai pasti successivi. In questo caso il consiglio è di mettere un po’ di creatività e fantasia nella preparazione del buffet, prediligendo colori vivaci in linea con quelli della bevanda.

La tante varianti dello Shirley temple

Lo Shirley temple vanta una lunga storia, dunque non stupisce come nel corso del tempo siano emerse alcune interessanti varianti. Un esempio è dato dallo Shirley Temple Roy Rogers, che sostituisce il ginger ale con la coca cola. Il colore di questa variante è più scuro e il sapore più “liscio”, privo delle note amarognole dello zenzero. La granatina, invece, è comunque presente ma ne va utilizzata un po’ di meno in modo da non eccedere in dolcezza.

Un’altra variante suggestiva è il Bend over Shirley. Si tratta di una versione alcolica in cui il ginger ale viene sostituito con la vodka. In questo caso la granatina va “sostenuta” con qualche goccio di sprite. Inoltre, la vodka può essere accompagnata da un altro liquore dal sapore neutro, come il gin.

Ricette di cocktail ne abbiamo? Certo che si!

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