
Colombacci con uvetta e pinoli, uno secondo di selvaggina

Colombacci con uvetta e pinoli, la selvaggina al suo meglio
Oggi cuciniamo i colombacci con uvetta e pinoli, un secondo di carne facile da preparare che regala delle belle soddisfazioni. Questo secondo piatto trasmette sentori intensi, ma anche alcune note agrodolci, dovute all’aceto balsamico e all’uvetta. La protagonista è comunque la carne di selvaggina, proprio come nella ricetta dei colombacci alla cacciatora. Con il termine colombaccio si indica un volatile simile al piccione ma di dimensioni più accentuate, che viene cacciato proprio per le sue carni. Il suo sapore ricorda quello del pollo, ma è decisamente più forte e quasi aspro. Anche in ragione di ciò viene marinato e condito in abbondanza.
La carne di colombaccio offre molto anche sul piano nutrizionale. Apporta tante proteine, ma eccelle soprattutto in sali minerali. Inoltre si segnala una dose di ferro molto elevata, simile alle più sostanziose carne rosse. A tal proposito va evidenziata la funzione del ferro, che è quella di garantire una buona ossigenazione del sangue. Il colombaccio è anche una carne relativamente magra, come capita spesso con la selvaggina. Dunque l’apporto calorico non è affatto alto, giusto 142 calorie per 100 grammi.
Ricetta colombacci con uvetta e pinoli
Preparazione colombacci con uvetta e pinoli
- Per preparare i colombacci con uvetta e pinoli iniziate proprio dai colombacci. Trasferiteli in una ciotola e versate l’aceto balsamico fino a coprirli completamente, poi lasciateli marinare per almeno 4 ore.
- Trascorso questo lasso di tempo scolateli e conservate l’aceto.
- Ora scaldate un po’ di olio in una padella e versateci la cipolla pelata e ridotta a fette sottili.
- Poi versate anche i pinoli e cuocete fino a quando la cipolla non risulterà trasparente e morbida.
- Infine unite l’aglio, l’uvetta, il rosmarino ridotto a trito e proseguite la cottura per 2 minuti.
- Dopo aggiungete l’aceto della marinatura, il vino e proseguite la cottura per altri 10 minuti.
- Cuocete i colombacci alla griglia per 5-10 minuti da un lato e dall’altro, in modo che la pelle risulti dorata e la carne ben cotta.
- Poi impiattate i colombacci e condite con il sugo di cottura, riscaldato fin quasi al bollore.
- Infine condite con la salsa alla cipolla e agli aromi. Servite e buon appetito!
Ingredienti colombacci con uvetta e pinoli
- 4 colombacci
- 200 ml. di aceto balsamico
- 2 cucchiai di olio di oliva
- 1 grossa cipolla
- 50 gr. di pinoli
- 2 spicchi d’aglio tritati
- 30 gr. di uvetta
- 2 rametti di rosmarino
- 100 ml. di vino rosso
Una marinatura semplice e dal notevole impatto
Nella ricetta dei colombacci con uvetta e pinoli la carne di colombaccio va marinata, un trattamento che viene riservato a quasi tutta la selvaggina, proprio per attenuarne i sentori più aspri e valorizzare il naturale gusto della carne. In questo caso specifico non si utilizzano spezie o succhi particolari, bensì il solo aceto balsamico. Questa scelta è finalizzata ad aggiungere un sentore in più, senza coprire quelli tipici e gustosi della carne di colombaccio.
La presenza dell’aceto balsamico impatta anche sullo spessore nutrizionale di questa ricetta a base di colombacci, uvetta e pinoli. Infatti l’aceto balsamico è tra i tipi di aceto più completi in assoluto. Il riferimento è soprattutto alla straordinaria varietà e abbondanza di sali minerali. Contiene tanto potassio, coinvolto in tanti processi dell’organismo ma in particolare sulla regolazione della pressione sanguigna. L’aceto balsamico contiene anche il calcio, che fa bene ai denti e alle ossa. Inoltre troviamo anche il magnesio, che aumenta i livelli generali di energia, oltre al fosforo, allo zinco e al manganese. L’apporto calorico è importante, ma non elevato in quanto viaggia sulle 90 kcal per 100 grammi.
Un condimento aromatico per i colombacci con uvetta e pinoli
I colombacci con uvetta e pinoli sono un secondo equilibrato e molto saporito. Il merito va anche al condimento, che propone note agrodolci che non coprono il sapore intenso della selvaggina. Di base si tratta di una salsa di cipolle, uvetta e pinoli che vengono soffritti in un po’ di olio e “allungati” con lo stesso aceto balsamico utilizzato per la marinatura. A seguito di una cottura breve ma intensa, la salsa assume una consistenza densa e quasi da glassatura. Questo tipo di salsa ha quindi tutte le carte in regola per il colombaccio, a cui va aggiunta a fine di preparazione in fase di impiattamento. Il condimento aggiunge spessore nutrizionale alla ricetta. A fare molto è la cipolla, che trasmette sali minerali tutto sommato rari come lo zinco e il selenio, coinvolti nel potenziamento del sistema immunitario.
A fare la parte del leone tuttavia sono i pinoli che risultano aromatici e in grado di emergere sugli altri ingredienti. Inoltre garantiscono tanta vitamina E, un formidabile antiossidante in grado di limitare l’insorgenza del cancro. I pinoli, poi, sono ricchi di grassi benefici omega 3, che fanno bene al cuore e alla circolazione. I pinoli, però, sono anche molto calorici, un prezzo equo da pagare visto il loro enorme potere nutrizionale. Per quanto concerne l’uvetta, il suo ruolo è soprattutto organolettico in quanto aggiunge una nota dolce al piatto, aumentandone lo spessore in termini di gusto e conferendogli anche un carattere gourmet.
Come cuocere i colombacci?
E’ difficile cuocere i colombacci con uvetta e pinoli? Di certo il colombaccio è una carne più impegnativa rispetto alle carni di allevamento, incluse le carni bianche a cui può essere accostato. La prima fase consiste proprio nella marinatura, che deve durare ben quattro ore. Una fase necessaria per ammorbidire la carne e liberarla dai sentori più aggressivi. Poi si passa alla cottura vera e propria, che andrebbe realizzata alla griglia per circa 5-10 minuti per lato.
A questo punto i colombacci sono pronti, dunque non rimane che tagliare e impiattare. La fase di impiattamento è decisiva, in quanto prevede l’integrazione dei condimenti. Si inizia col sugo di cottura, che per l’occasione va riportato a bollore. Poi si prosegue con la salsa appena preparata, che va ben mescolata. Il piatto assume così le sembianze di una carne glassata con un gradevole odore ed un notevole impatto visivo.
Ricette di secondi di selvaggina ne abbiamo? Certo che si!
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