Uova in trippa, meglio di una semplice frittata al pomodoro
Uova in trippa, dalle Marche uno splendido esempio di cucina popolare
Le uova in trippa sono un celebre piatto della cucina marchigiana, una cucina popolare, che valorizza ingredienti semplici per produrre ricette sostanziose, gustose e anche impattanti sul piano visivo. Nello specifico, le uova in trippa possono essere considerate una frittata arricchita dalla salsa di pomodoro, debitamente condita e aromatizzata. Il procedimento è molto semplice, per quanto richieda degli accorgimenti. Per esempio, la frittata va preparata con il latte, affinché risulti più morbida e adatta ad accogliere il sugo. La stessa frittata, poi, va mescolata con delicatezza, in quanto potrebbe sfaldarsi.
Le uova in trippa possono essere consumate come secondo piatto, d’altronde apportano un certo numero di proteine fornite dalle uova. Tuttavia, se porzionate in modo opportuno, possono fungere anche da corposo antipasto. Alcuni le associano ai crostini di pane o al pane raffermo, di modo che fungano anche da primo leggero.
Ricetta uova in trippa
Preparazione uova in trippa
Per preparare le uova in trippa procedete in questo modo. Pelate le cipolle e riducetele a fette sottili, poi imbionditela in una padella con un 2 cucchiai di olio, infine aggiungete la polpa di pomodoro, un po’ di sale e di pepe. Cuocete il tutto per 20 minuti, o almeno fino a quando la salsa non avrà acquisito la consistenza desiderata. Ora versate le uova intere in una ciotola, aggiungete il Parmigiano, il latte, un po’ di sale e il pepe macinato sul momento.
Sbattete la soluzione con una forchetta e versatela in una padella dove avrete fatto scaldare due cucchiai di olio a fiamma media. Una volta rappresa, staccate i bordi della frittata con una spatola di legno. Poi mettete il coperchio e proseguite la cottura per pochi minuti.
Girate la frittata con il coperchio o con un grosso piatto piano, poi fatela scivolare nella padella e lasciatela dorare anche dall’altro lato. Potete anche preparare tante frittatine anzichè una sola. Tagliate la frittata a listarelle molto sottili, aggiungetela al sugo e condite con delle foglioline di mentuccia. Saltate il tutto per un paio di minuti, mescolando con delicatezza per non sgualcire la frittata.
Distribuite nei piatti arricchendo con del Pecorino grattugiato, un altro po’ di pepe macinato fresco e altra mentuccia. Servite le uova in trippa quando sono ancora molto calde.
Ingredienti uova in trippa
- 8 uova
- 300 gr. di polpa di pomodoro
- 1 o 2 cipolle bianche
- 3 cucchiai di latte intero consentito
- 40 gr. di Parmigiano Reggiano
- 40 gr. di Pecorino romano stagionato
- qualche foglia di mentuccia
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e di pepe.
Una ricetta contro le intolleranze alimentari?
A questo punto una domanda sorge spontanea: le uova in trippa sono adatte a chi soffre di intolleranze alimentari? Per quanto concerne i celiaci il semaforo è verde. La ricetta, almeno nella sua versione originale (senza crostini o pane) non prevede l’impiego di cereali. Discorso un po’ più complesso per gli intolleranti al lattosio. Se da un lato il pecorino, essendo stagionato, contiene una quantità irrisoria di lattosio, dall’altro lato troviamo il latte. Potreste rinunciare al latte, ma rischiereste di preparare una frittata troppo rigida, che si sfalda al contatto con il sugo di pomodoro.
Il consiglio, dunque, è di utilizzare un latte delattosato intero, in modo che possa emergere anche sul sapore. Semaforo rosso, invece, per gli intolleranti al nichel in quanto il pomodoro contiene una dose importante di questa sostanza. Tuttavia, se riuscite a reperirli, proteste utilizzare i pomodori nichel-free, che vengono coltivati con il metodo idroponico. In ogni caso dovreste rinunciare alla mentuccia, che incide non poco sul gusto finale.
Quali cipolle utilizzare nelle uova in trippa?
Le uova in trippa fanno parte della “cucina povera” e sono formate da due componenti: sugo di pomodoro e frittata tagliata a striscioline. Il sugo ovviamente va realizzato con la polpa, che viene preparata su un leggero soffritto di cipolle. A tal proposito, quali cipolle utilizzare? In genere si utilizzano le cipolle dorate, che regalano un buon compromesso tra delicatezza e aroma. Per l’occasione, tuttavia, vi consiglio di utilizzare le cipolle bianche, che sono le più aromatiche in assoluto ed anche le più pungenti. Le uova con trippa sono infatti concepite come piatto ricco di sapore. Da escludere invece le cipolle rosse, che sono molto saporite ma anche più delicate, pertanto adatte soprattutto alle insalate.
Che siano bianche o dorate, le cipolle vantano lo stesso spessore nutrizionale. Sono portatrici di sostanze nutritive essenziali per l’organismo. Accanto ai soliti potassio e calcio, troviamo anche lo zolfo e il selenio,che fanno bene al cuore e fungono da antiossidanti (dunque aiutano a prevenire il cancro) e supportano il sistema immunitario. Come molti alimenti di origine vegetale, le cipolle sono ricche di vitamina C e di vitamina A. Le cipolle, inoltre, fanno bene all’organismo in quanto ipotensive e diuretiche. Per quanto concerne l’apporto calorico non vi è nessuna sorpresa, tutte le cipolle sono dietetiche in quanto viaggiano sulle 40 kcal per 100 grammi.
Quali aromi usare per le uova in trippa?
Le uova in trippa sono un piatto semplice tipico della tradizione popolare. Questi valori sono declinati anche nella scelta degli aromi, dunque non stupisce che l’impiego delle spezie sia pungente ma allo stesso tempo moderato. Nello specifico si utilizza il pepe macinato fresco e la mentuccia. Nonostante il nome, la mentuccia spicca per il sapore più intenso e quasi pungente rispetto alla menta. Le proprietà nutrizionali sono però simili: è ricca di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti, tra cui il mentolo, che dona una certa freschezza.
A giocare un ruolo importante dal punto di vista dell’aroma vi è anche il Pecorino, che deve essere grattugiato in fase di impiattamento. E’ meglio utilizzare un pecorino molto stagionato, che possa integrarsi al meglio con gli altri ingredienti. Al limite potreste utilizzare anche il Pecorino meno stagionato, ma il piatto potrebbe peccare di sapidità e perdere un po’ del suo carattere rustico.
Ricette di frittate ne abbiamo? Certo che si!
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