
Sciroppo di lavanda, una ricetta profumata da pasticceria

I tanti usi dello sciroppo di lavanda
Lo sciroppo di lavanda è una preparazione versatile, che può dare vita a bevande deliziose, da offrire e gustare durante il periodo estivo. Da questo punto di vista, lo sciroppo di lavanda “funziona” come qualsiasi altro sciroppo.
Tuttavia può partecipare anche alla preparazione di dolci, soprattutto quando l’impasto necessità di un tocco ulteriore di sapore. Perché no, può essere utilizzato anche per arricchire tisane, tè e decotti. In questo caso funge sia da “condimento” che da dolcificante (in sostituzione del classico zucchero). Lo sciroppo di lavanda conferisce alle preparazioni in cui è integrato il suo aroma, che rilassa e inebria.
E pensare che la ricetta è così facile! Si tratta di far bollire una soluzione di acqua e zucchero, immergere i fiori di lavanda e farli cuocere per un quarto d’ora. L’importante è che i fiori di lavanda siano freschi e che non utilizziate altre parti della pianta.
Il passo successivo è il filtraggio. Se lo avete in casa, potete impiegare il classico colino a maglie strette, altrimenti utilizzate la classica garza. Una precisazione, lo sciroppo va conservato in bottiglie di vetro o barattoli sterilizzati. Per sterilizzarli procedete con la bollitura dei contenitori e dei loro tappi (che devono essere trattati separatamente).
Tra un contenitore e un altro dovrete stendere dei canovacci per evitare che entrino in contatto durante la bollitura. Il processo dura più di mezz’ora, ma è fondamentale per impedire la proliferazione batterica. In alternativa potete “cuocere” barattoli, bottiglie e tappi al forno a 100 gradi per qualche minuto.
Ricetta sciroppo di lavanda
Preparazione sciroppo di lavanda
- Per la preparazione dello sciroppo di lavanda iniziate lavando la lavanda e asciugandola con estrema delicatezza. Mi raccomando, utilizzate solo i fiori freschi di lavanda.
- Ora versate l’acqua e lo zucchero in una pentola, mescolate per far sciogliere lo zucchero e accendete la fiamma.
- Portate ad ebollizione, poi aggiungete i fiori di lavanda e cuocete per 15 minuti dalla ripresa del bollore.
- Spegnete il fuoco, coprite con il coperchio e lasciate raffreddare.
- Quando il liquido si è raffreddato, filtratelo in un colino a maglie strette. In alternativa usate la classica garza o un telo di lino all’interno del colino.
- Versate lo sciroppo così ricavato in bottiglie di vetro o nei barattoli sterilizzati.
- Se avete utilizzato la garza, strizzatela in modo da recuperare ulteriore sciroppo. Lo sciroppo si conserva tranquillamente in dispensa a temperatura ambiente. Tuttavia, per allungarne la durata, riponetelo in frigorifero.
Ingredienti sciroppo di lavanda
- 30 gr. di fiori di lavanda freschi
- 600 gr. di zucchero di canna
- 500 ml. di acqua natura
Le mille proprietà della lavanda
La protagonista di questo sciroppo è proprio la lavanda. A tal proposito vale la pena approfondire l’argomento e parlare di questa splendida pianta. La lavanda è amata per la capacità ornamentale. Con le sue tonalità di indaco, lilla, viola e blu chiaro è in grado di abbellire locali, spazi all’aperto, dimore private e arredi urbani.
Nondimeno, è considerata una specie curativa, a tal punto da essere presa in considerazione delle discipline erboristiche. In questa veste la lavanda viene destinata sia all’uso interno che esterno. Nel primo caso è consumata come infuso e meno sotto forma di decotto, che rischia di compromettere l’integrità dei petali. Nel secondo caso, da esse si ricavano degli oli essenziali in grado di impattare in maniera preponderante sulla salute. Infatti, la lavanda spicca per le proprietà detergenti e per la capacità di lenire i dolori (non causati da infezioni virali o batteriche).
La lavanda, sempre in riferimento all’uso esterno, è un discreto cicatrizzante. Le proprietà curative della lavanda, però, sono essenzialmente sedative e rilassanti. Ovvio, non stiamo parlando di un sonnifero, ma comunque di una sostanza che può placare l’insonnia. Da questo punto di vista non differisce molto da un’altra pianta floreale ampiamente apprezzata per le stesse proprietà: la camomilla.
Ma i suoi usi non finiscono qui. La lavanda è anche una risorsa per la gastronomia, tanto che alcune tradizioni culinarie le conferiscono una grande importanza. Basti pensare alla cucina provenzale, che suggerisce un uso davvero vario della lavanda. In occasione di questa ricetta, i fiori di lavanda vanno impiegati freschi, ma è possibile comunque essiccarli. Per farlo poneteli in un ambiente buio, appesi a testa in giù o ben stesi su un ripiano.
Quale zucchero utilizzare per questo sciroppo?
Non esiste sciroppo senza zucchero, e lo sciroppo di lavanda non fa eccezione. Quando va utilizzato lo zucchero in una ricetta che non sia di dolci, sorge sempre un dubbio. Quale tipo di zucchero utilizzare? In commercio ce ne sono tanti, ma la scelta è in genere tra lo zucchero bianco e lo zucchero bruno di canna, tra quello semolato e quello fine. Per l’occasione consiglio di utilizzare quello di canna per dare più sapore. Lo sciroppo di lavanda risulta molto delicato. E’ necessario dunque un ingrediente che, senza alterare la ricetta, aggiunga del sapore. Lo zucchero di canna è l’ideale in quanto conserva qualche residuo di melassa che dona un gusto leggermente caramellato.
Non si ravvisano differenza in merito alle proprietà nutrizionale. Al netto della melassa, lo zucchero bianco e lo zucchero di canna sono esattamente la stessa cosa. Le proprietà speciali e dietetiche che il senso comune attribuisce allo zucchero di canna non corrispondono quindi alla realtà dei fatti. Fate attenzione alle dosi. In occasione di questa ricetta vanno utilizzati 600 grammi di zucchero di canna in mezzo litro di acqua. Può sembrare molto, ma in corso d’opera avvertirete la necessità di abbondare. Tuttavia non fatelo, ne andrebbe di mezzo il risultato finale.
Sciroppo di lavanda, come utilizzarlo in cucina
Lo sciroppo di lavanda si rivela una risorsa inestimabile in cucina, in particolare nelle preparazioni di pasticceria. Per esempio può essere utilizzato per aromatizzare torte, biscotti e muffin. In questo caso conferisce un delicato sapore floreale e una spiccata delicatezza, nondimeno è spendibile per la preparazione di glasse e frosting. Nella fattispecie aggiunge una nota originale a eventuali cupcake e dolci al cucchiaio.
Lo sciroppo di lavanda può essere utilizzato per inumidire il pan di Spagna, garantendo così una fragranza peculiare a dessert complessi. Inoltre è perfetto per preparare gelati e sorbetti, a cui conferisce un tocco raffinato.
Lo sciroppo di lavanda, infine, può essere utilizzato nei macarons, i celebri dolci della cucina francese. Per l’occasione viene incorporato nelle creme al burro o alle mandorle che fungono da farcitura.
Sciroppo di lavanda, gli usi nel beverage
Lo sciroppo di lavanda può tornare utile anche nella preparazione di bevande, ossia di cocktail alcolici e cocktail analcolici.
Per l’occasione può essere utilizzato come dolcificante aromatico. Si sposa bene con gin, vodka e champagne, dunque può essere speso per creare varianti di famosi drink come il Lavender Martini o il French 75. E’ altresì perfetto per aggiungere una nota floreale a cocktail a base di agrumi, come il Lemonade, o per conferire equilibrio a bevande più complesse, come il Negroni. Lo sciroppo di lavanda può essere protagonista anche di cocktail analcolici, in questo caso basta aggiungere a un mix di soda e succo di frutta.
Parlando di liquori fatti in casa lo sciroppo di lavanda può essere aggiunto durante la fase finale della preparazione per dolcificare e aromatizzare. Si combina bene con infusioni di erbe, fiori e agrumi, magari per dare vita a liquori dal profilo aromatico spiccato e intenso. Nondimeno può essere impiegato per personalizzare limoncelli e creme alcoliche, ai quali dona un tocco originale e delicato. Badate bene, la lavanda è molto caratterizzante dunque le dosi vanno ben pensate.
FAQ sullo sciroppo di lavanda
Che rapporto c’è tra acqua e zucchero nello sciroppo?
Il rapporto classico per preparare lo sciroppo è di 1 a 1, ovvero una parte di acqua e una parte di zucchero. Tuttavia, per ottenere uno sciroppo più denso e dolce, si può aumentare la quantità di zucchero, arrivando a un rapporto di 2 a 1.
Quanto sciroppo occorre per fare i liquori?
La quantità di sciroppo dipende dal tipo di liquore e dal grado di dolcezza desiderato. Di solito per ogni litro di alcool aromatizzato si aggiungono circa 500-700 ml di sciroppo.
Che sapore ha la lavanda?
La lavanda ha un sapore floreale, delicato e leggermente erbaceo, con un tocco dolce e una nota che ricorda il rosmarino. Va usata con parsimonia per evitare che il gusto diventi troppo intenso e dominante nei piatti o nelle bevande.
A cosa fa bene la lavanda?
La lavanda ha proprietà rilassanti e calmanti: aiuta a ridurre stress, ansia e insonnia. Può alleviare mal di testa e tensioni muscolari, oltre a favorire la digestione. È anche utilizzata per il benessere della pelle grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antisettiche.
Dove si può trovare la lavanda?
La lavanda si trova nelle aree con clima temperato. È coltivata in Francia, Italia e Spagna per uso cosmetico, alimentare e terapeutico. Può essere acquistata fresca, essiccata o come olio essenziale nei negozi di erboristeria o negli alimentari specializzati.
Ricette con lavanda ne abbiamo? Certo che si!
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