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I gianduiotti, un classico cioccolatino piemontese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

gianduiotti
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Festa del papà
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.4/5 (5 Recensioni)

I gianduiotti piemontesi, un dolcetto ideale per la Festa del Papà

Oggi vi presento la ricetta dei gianduiotti piemontesi, un classico della tradizione cioccolatiera piemontese diventato ormai da tanto tempo un simbolo del made in Italy. Come sicuramente saprete, i gianduiotti sono dei cioccolatini realizzati con le nocciole. Un legame quello tra cioccolato e nocciole, che rivela molto delle origini dei gianduiotti. Come buona parte delle “intuizioni” gastronomiche, anche quella di combinare cacao e nocciola deriva da una necessità. Dobbiamo però andare indietro nel tempo, all’epoca di Napoleone , quando l’embargo nei confronti degli inglesi aveva generato una grande carenza di cacao. Fu allora che alcuni sconosciuti pasticceri torinesi, per non rinunciare alla cioccolata, la integrarono con le nocciole. Dobbiamo però attendere fino al 1865 per assistere alla comparsa dei gianduiotti propriamente detti.

Ricetta gianduiotti

Preparazione gianduiotti

Per preparare gli gianduiotti iniziate dal caramello. Versate l’acqua e lo zucchero in un pentolino, accendete il fuoco e fate caramellare, evitando che la temperatura superi i 170 gradi. Intanto rivestite una teglia con della carta da forno, distribuiteci le nocciole e fatele tostare leggermente a una temperatura di 150 gradi. Quando il caramello è pronto incorporate le nocciole e cuocete per un altro minuto. Trasferite il composto di caramello e nocciole su della carta forno e attendete che si intiepidisca.

Riducete il tutto a pezzetti piccoli e raffinate all’interno di un cutter in modo da ottenere una miscela liquida. Trasferite il nuovo composto in un contenitore a chiusura ermetica e fatelo riposare in frigo. Fate fondere il cioccolato gianduia, poi temperatelo a 28-29 gradi. Incorporate il composto che avete fatto raffreddare in frigorifero quando la temperatura è intorno ai 19 gradi e versate la nuova miscela negli appositi stampi. Infine, fate riposare in frigo in modo che si solidifichi e servite a temperatura ambiente. I gianduiotti sono pronti per festeggiare il vostro caro Papà!

Ingredienti gianduiotti

  • 50 ml. di acqua naturale
  • 150 gr. di Nocciola Tonda Gentile
  • 2 gr. di sale fino
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • Per la finitura
  • 500 gr. di cioccolato gianduia.

Il fascino dei gianduiotti piemontesi non risiede solo nel loro sapore avvolgente e nel loro cuore cioccolatoso, ma anche nella storia che li avvolge. Come ogni prelibatezza che si rispetti, anche loro sono circondati da un alone di mistero e tradizione.

La leggenda narra che fossero stati introdotti al mondo per la prima volta dalla rinomata società dolciaria Caffarel, in occasione del Carnevale di Borgo San Donato. Il protagonista di quella festa era Gianduja, una maschera tipica piemontese che divenne il simbolo di questi cioccolatini. Questa tradizione è così radicata che oggi solo la Caffarel ha il privilegio di mostrare la maschera di Gianduja sulla confezione dei suoi gianduiotti.

Mentre assaporare un gianduiotto o giandojòt (in diletto piemontese) è un piacere semplice, realizzarli richiede maestria. La tradizione cioccolatiera possiede infatti tecniche e strumenti specifici, come l’estrusione, necessari per dare al cioccolatino la sua forma caratteristica. Tuttavia, per chi non dispone di questi strumenti ma desidera cimentarsi nella preparazione, esiste una versione semplificata. Pur essendo meno elaborata, questa variante non rinuncia al sapore genuino e autentico del gianduiotto tradizionale. Ed è proprio questa ricetta che desidero condividere con voi.

I gianduiotti sono un piccolo gesto d’amore, perfetti per le occasioni speciali. Immaginate di presentarli come dolce sorpresa per la Festa del Papà, celebrata il 19 marzo. Un dettaglio così sa coniugare tradizione, sapore e affetto, rendendo qualsiasi momento condiviso ancor più prezioso e dolce.

Tutta la bontà della Nocciola Tonda Gentile

La ricetta dei gianduiotti “casalinghi” è realizzata in collaborazione con lo chef Angelo Principe ed è in parte diversa da quella dei gianduiotti propriamente detti. Ma su un aspetto non dovrete transigere, ossia sulla qualità delle nocciole. Nello specifico, va utilizzata solo la Nocciola Tonda Gentile, una varietà che si sviluppa soprattutto nelle Langhe piemontesi ma esportata in tutta Italia e quindi abbastanza reperibile. Questa varietà ha acquisito da tempo il marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, a certificare il suo legame con il territorio. La Tonda Gentile appare come una nocciola di media grandezza, dalla forma ovale molto singolare. La buccia è sottile, per cui la resa del prodotto è ottima. La presenza dei grassi è ridotta al minimo, ma di grande qualità per cui si conserva molto bene senza diventare rancida. Il sapore è molto aromatico, più di qualsiasi altra nocciola.

gianduiotti

Per questo motivo, è la varietà d’elezione per molti preparati e resiste bene con gli altri ingredienti. Sul piano nutrizionale non si differenzia molto dalle altre nocciole. E’ ricca di vitamina E, che assume una funzione antiossidante. Ottimo è anche l’apporto di sali minerali, come il magnesio e il fosforo, che fanno bene alle attività cognitive, ai denti e alle ossa. Non mancano all’appello, però, nemmeno il potassio e il calcio. L’apporto calorico è ovviamente elevato, come tutta la frutta a guscio del resto. Siamo, infatti, sulle 620 kcal per 100 grammi. Quante nocciole utilizzare per i gianduiotti? La risposta a questa domanda ha dato adito ad alcune diatribe. Da un lato la tradizione suggerisce una dose massiccia di nocciola, dall’altro c’è chi propone un approccio più a favore del cacao. La ricetta che vi presento oggi suggerisce una via di mezzo, ossia 150 grammi per 40 gianduiotti.

Una finitura davvero delicata

La ricetta dei gianduiotti piemontesi non è affatto complicata, tuttavia impone alcuni passaggi. Per prima cosa, è necessario preparare un caramello, dunque mettere a cuocere tanto zucchero in poca acqua. Dopodiché si inseriscono le nocciole lievemente tostate e si cuoce per un altro po’. Tra la preparazione del caramello e la tostatura, nessuno degli alimenti deve raggiunge una temperatura superiore ai 170 gradi, in quanto causerebbe la comparsa di sentori poco gradevoli. La seconda fase consiste nella creazione di una miscela liquida. Dunque dovreste prima spezzettare il composto e poi inserirlo in un cutter per renderlo liquido. Il processo è meno complicato di quanto sembra in quanto le nocciole, anche a seguito della tostatura, contengono molto olio. Il composto va poi fatto riposare in frigorifero e infine si aggiunge l’ingrediente di finitura.

Nella ricetta originale era il cacao, in questo caso, invece, si utilizza il cioccolato gianduia appena fuso. Alcune ricette prevedono l’impiego del cioccolato fondente al posto del gianduia. E’ una scelta più o meno canonica, ma che modifica in maniera radicale la resa del prodotto, che saprà meno di nocciola e più di cacao. A finitura completa, non rimane che versare il tutto negli stampi per gianduiotti e far rassodare in frigorifero. Ovviamente, i cioccolatini vanno consumati a temperatura ambiente. Con le dosi che trovate qui sotto potrete preparare quaranta gianduiotti. Vi consiglio di non intervenire sulle proporzioni tra gli ingredienti, in quanto è facile creare dei cioccolatini poco bilanciati.

Ricette golose ne abbiamo? Certo che si!

4.4/5 (5 Recensioni)
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