Acciughe fritte, un piatto più leggero di quanto sembra
Le acciughe fritte, una ricetta che valorizza il pesce
Le acciughe fritte alla ligure sono un secondo piatto di pesce facile da preparare, molto semplice e che rende parecchio in termini di gusto e croccantezza. Non sono nemmeno tanto pesanti, sebbene il metodo di cottura sia quello della frittura. La ricetta valorizza un pesce dal sapore di per sé molto intenso, che funge da protagonista di tante ricette, in particolare del sud Italia. Attorno alle acciughe ruotano alcuni pregiudizi, che le legano ad un impatto negativo sull’organismo. Il riferimento è soprattutto all’apporto calorico e all’abbondanza di grassi. Ebbene, le acciughe sono parecchio caloriche solo quando vengono conservate sott’olio, per il resto si pongono allo stesso livello degli altri pesci azzurri. Per quanto concerne i grassi, sono ovviamente presenti, ma fanno parte degli acidi grassi omega 3, dei grassi benefici che giovano alla salute del cuore.
Ricetta acciughe fritte
Preparazione acciughe fritte
Per preparare le acciughe fritte iniziate preparando la maionese. Mescolate tra di loro i tuorli e l’olio di arachide, poi montate la soluzione. Regolate con un po’ di sale e aggiungete il miele di acacia e un po’ di aceto di riso. Infine, date un’ultima mescolata. Ora occupatevi della panatura. Mescolate il pangrattato o farina di mais e le scorze di arancia grattugiata, aggiungendo anche la paprika, un pizzico di sale e un trito di timo.
Scaldate abbondante olio e poi occupatevi delle acciughe. Per prima cosa privatele delle spine, poi passatele nell’uovo sbattuto e nella miscela di pane grattugiato infine friggetele quando l’olio è ben caldo. Quando la panatura avrà acquisito una tonalità dorata, prelevate le acciughe e fatele rasciugare su un foglio di carta assorbente da cucina. Sono pronte da portare in tavola e servitele con la maionese e se volete delle fette di limone.
Per le acciughe
- 600 gr. di acciughe,
- 4 uova,
- 300 gr. di pane grattugiato senza glutine o farina di mais,
- 2 arance,
- q. b. di paprika,
- 1 mazzetto di timo,
- q. b. di olio per friggere,
- un pizzico di sale.
Per la maionese:
- 4 tuorli d’uovo,
- 4 dl. di olio di semi di arachidi,
- 20 gr. di miele di acacia,
- q. b. di aceto di riso,
- un pizzico di sale.
Ma sono altri i motivi per integrare le acciughe nella propria dieta, infatti le acciughe contengono molte proteine, in un quantitativo simile a quello delle carni rosse. Inoltre, sono ricche di fosforo, che sostiene le attività mentali, come la concentrazione e la memoria. Stesso discorso per altri oligoelementi come il magnesio e il selenio, quest’ultimo fondamentale per il buon funzionamento della tiroide. Infine, le acciughe contengono tracce consistenti di vitamina D, essenziale per il sistema immunitario. In occasione di questa ricetta, le acciughe vanno pulite, ovvero spinate e private del budello e della testa. Poi vanno leggermente battute, in modo da facilitare la panatura.
Una panatura classica per le nostre acciughe
A proposito di panatura, la ricetta delle acciughe fritte alla ligure suggerisce una miscela in grado di fornire sentori diversi dalle altre preparazioni fritte. Non manca il pangrattato, ovviamente, ma questo è condito con le scorzette di arancia, che devono essere tagliate in modo estremamente fine. In tal modo possono trasmettere tutto il loro profumo e dare un gradevole tocco amarognolo, oltre ad apportare interessanti proprietà nutrizionali. La miscela della panatura vede come protagonisti anche il timo e la paprika. Il primo conferisce un sentore simile a quello del limone, ma in una variante un po’ più fresca e meno impegnativa. La paprika, invece, aggiunge un minimo di piccantezza e un sapore che ricorda la curcuma.
In generale si tratta di una panatura equilibrata, che garantisce molto in termini di gusto ma non copre il naturale sapore del pesce. Ovviamente potete creare una panatura gluten-free, sostituendo il pane con farine alternative. A tal proposito, rendono molto bene le farine rustiche, come la farina di sorgo e di fonio.
Una maionese davvero speciale
Le acciughe fritte sono buone anche grazie ad una maionese diversa dalle altre, realizzata secondo un procedimento più semplice e con l’ausilio di ingredienti insoliti. Non mancano i tuorli, che sono supportati dall’olio di arachide, dall’aceto di riso e soprattutto dal miele di acacia. L’olio di arachide conferisce un tocco aromatico e si fa apprezzare soprattutto per la consistenza leggera. Inoltre, i suoi grassi sono benefici quasi quanto quelli dell’olio di oliva.
L’aceto di riso, invece, garantisce un’ulteriore leggerezza e apporta una quantità maggiore di sali minerali rispetto all’aceto di vino. Infine il miele di acacia dona un tocco di dolcezza non spiccata come il millefiori, ma in grado di cambiare il volto di questa maionese. Questi ingredienti favoriscono la montatura delle uova, ottenendo così un’emulsione uniforme ed abbastanza compatta.
Come realizzare una frittura perfetta?
Le acciughe fritte anno modo di approfondire un argomento che sta a cuore a molti, ossia la frittura. La frittura è uno dei metodi più grassi in assoluto e se utilizzato spesso può far male all’organismo. Per fortuna, è possibile rendere le fritture meno problematiche, tanto per la linea quanto per la salute. A tal proposito, basta prendere alcuni accorgimenti. In primo luogo è necessario verificare la temperatura dell’olio. Infatti, l’alimento va immerso solo quando l’olio è ben caldo e ha raggiunto il punto di fumo, che in genere si attesta sui 180 gradi. Un trucchetto per capire quale sia il momento giusto è l’immersione di uno stecchino, se tutto intorno l’olio sfrigola, allora potete procedere.
Il secondo accorgimento è di abbondare con l’olio. Per quanto possa sembrare strano, la frittura ad immersione consente all’alimento di assorbire meno olio, proprio perché non rischia di toccare la padella. Infine, scolate per bene la frittura su della carta assorbente. In questo modo, l’alimento si libererà di buona parte dell’olio presente in superficie. Anche al netto di questi trucchetti, la frittura è un metodo da prendere con le pinze. Il consiglio è di considerarla come un’eccezione, piuttosto che come una regola.
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