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Cocktail mimosa, una bevanda per festeggiare la donna

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Cocktail mimosa
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Festa della Donna
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 05 min
cottura
Cottura: 00 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (9 Recensioni)

Cocktail mimosa, un perfetto aperitivo

Il cocktail mimosa è una bevanda di semplice preparazione, ideale per gli aperitivi. Io la consiglio in particolare per la Festa della Donna, accanto a piatti e dolci tipici come l’immancabile torta mimosa. Questo cocktail è pensato per questo evento vista la sua tonalità tendente al giallo, un colore associato tipicamente all’8 marzo. La ricetta è semplice, anche rispetto ai cocktail da aperitivo. Si tratta, infatti, di unire lo spumante al succo di arancia, e guarnire il tutto con una fetta del medesimo frutto. Il gusto è ottimo, rinfrescante e apprezzabile da tutti i palati.

Il cocktail non è nemmeno troppo alcolico, dal momento che l’unica componente con un minimo di gradazione è proprio lo spumante, che concorre solo per metà alla preparazione. Dunque, se gli spumanti in media vantano una gradazione pari al 15%, il cocktail nel suo complesso equivale al 7-8%. Insomma, il cocktail mimosa è alcolico più o meno come una semplice birra rossa.

Ricetta cocktail mimosa

Preparazione cocktail mimosa

Per la preparazione del cocktail mimosa iniziate trasferendo il succo di arancia nel bicchiere (dovrebbe essere un flut, dalla caratteristica forma stretta e allungata).

Poi unite lo spumante brut, abbastanza fresco, e decorate con una fetta di arancia. Il vostro cocktail è pronto per essere servito.

Ingredienti cocktail mimosa

  • 200 ml. di spumante brut
  • 200 ml. di succo d’arancia
  • 1 arancia.

Le particolarità dello spumante brut

Il protagonista di questo cocktail mimosa è lo spumante brut. Sullo spumante non c’è moltissimo da dire, anche perché è una delle bevande alcoliche più consumate in assoluto, soprattutto nelle occasioni di festa. E’ utile, però, un chiarimento sul termine brut, che di tanto in tanto campeggia sulle etichette. Cosa si intende precisamente per brut? Ebbene, il termine indica la presenza di una precisa quantità di zucchero. Esatto, lo spumante può essere arricchito dallo zucchero. A tal proposito, molti potrebbero storcere il naso, anche perché questa aggiunta suggerisce un’edulcorazione, ossia una manipolazione. In realtà, la presenza dello zucchero non ha niente a che vedere con la qualità. Uno spumante può contenere anche una discreta quantità di zucchero, ed essere comunque di pregio.

A volte, poi, l’aggiunta dello zucchero risulta necessaria in quanto la materia prima è più secca del previsto, evenienza che può emergere a particolari condizioni, anch’esse slegate da questioni di qualità o di efficienza del processo di produzione. L’industria classifica gli spumanti in base alla presenza di zucchero, che viene aggiunto allo stato liquido. La categoria brut è quella più equilibrata, in quanto si caratterizza per una moderata presenza di zucchero, compresa tra 6 e 15 grammi per litro. Tra l’altro, la presenza dello zucchero rende lo spumante più bevibile e più adatto al momento dell’aperitivo. I brut si sposano bene con i succhi di frutta, proprio in virtù della loro dolcezza moderata. Altri spumanti, come quelli demi-sec e dolci, prevedono una quantità di zucchero vicina al mezzo etto per litro, proprio per questo sono non vengono accompagnati da antipasti e dolci.

Le arance e il loro apporto di vitamina C

L’altro protagonista di questo cocktail mimosa è il succo di arancia. Il consiglio è di utilizzare succhi di arancia naturali e non industriali, quindi è bene prepararli direttamente in casa. E’ sufficiente qualche arancia e un buon spremiagrumi, piuttosto che una centrifuga, per ottenere in pochi secondi un succo genuino e con tutte le proprietà nutrizionali del frutto. Per quanto riguarda l’arancia, stiamo parlando del frutto per antonomasia ricco di vitamina C, una sostanza fondamentale in virtù della sua funzione antiossidante e per la capacità di rafforzare il sistema immunitario.

La vitamina C, però, non è l’unico vanto delle arance. Esse, infatti, contengono quantità importanti di potassio, una sostanza energizzante e utile a tenere sotto controllo la pressione. Contengono anche il calcio, il fosforo e alcune vitamine “minori”, come quelle del gruppo B. Alcune parti delle arance, spesso snobbate a dire il vero, contengono la pectina, una sostanza molto utile per l’apparato digerente e in grado di fungere da antiacido, da equilibratore del colesterolo e da probiotico. La parte dell’arancia in cui è presente la maggiore quantità di pectina è l’albedo, ovvero lo strato bianco tra la buccia e la polpa.

Ricette cocktail ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (9 Recensioni)
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