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Risotto con fegatini di pollo, un piatto nutriente

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto con fegatini di pollo
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Natale
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 15 min
cottura
Cottura: 00 ore 25 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
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4.8/5 (6 Recensioni)

Risotto con i fegatini di pollo, ingredienti davvero azzeccati

Il risotto con fegatini di pollo è un primo piatto realizzato con ingredienti dal sapore spiccato e capace di valorizzare e caratterizzare i piatti. Il riferimento è in particolar modo ai fegatini di pollo, di cui parlerò approfonditamente più avanti. Di certo, questo piatto segna un deciso cambio di passo rispetto ai risotti standard, che nella maggior parte dei casi propongono un approccio più delicato. Certo, i tratti in comune ci sono, e sono quelli che fanno di questa pietanza un risotto a tutti gli effetti, come la mantecatura finale, la sfumatura con il vino e l’aggiunta progressiva del brodo, oltre all’immancabile riso Carnaroli.

Ricetta risotto con fegatini di pollo

Preparazione risotto con fegatini di pollo

Per la preparazione del risotto con fegatini di pollo iniziate sbucciando e lavando le verdure per il soffritto. Realizzate un trito con carote, sedano e cipolle, poi soffriggere il tutto con poco olio. Versate nel soffritto i fegatini, precedentemente puliti e tritati (anche in modo grossolano) e rosolate per pochi minuti.

Ora aggiungete il riso a secco, per la tostatura, e mescolate per un minuto circa. Sfumate con il vino rosso e cuocete per circa 18 minuti aggiungendo il brodo poco per volta. Quando il riso è cotto, mantecate con il burro e il Parmigiano. Servite il risotto dopo averlo fatto riposare per un paio di minuti.

Ingredienti risotto con fegatini di pollo

  • 480 gr. di riso Carnaroli
  • 2 lt. di brodo di carne
  • mix per soffritto (carota; sedano; cipolla)
  • 300 gr. di fegatini di pollo
  • 70 gr. di burro chiarificato
  • 60 gr.di Parmigiano Reggiano 36 mesi grattugiato
  • 1 bicchiere di vino rosso corposo
  • 6 cucchiai olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e pepe.

E’ proprio questa la varietà più adatta a questo genere di preparazione. Infatti, sopporta bene le alte temperature e le lunghe cotture, senza scuocere e assorbendo i liquidi nel miglior modo possibile. Qualche parola va spesa anche in merito alla mantecatura, che è una fase alquanto delicata. Se condotta in maniera errata, c’è il rischio di vanificare tutto il lavoro. Molti utilizzano il burro standard, ebbene si rischia di commettere un grave errore. Questo burro, infatti, è “troppo saporito” ed è in grado di coprire i sapori. Tutti i risotti mantecati con il burro standard rischiano di assomigliare ad un risotto al burro!

Il consiglio è di utilizzare la variante chiarificata, che non si limita a resistere alle elevate temperatura, ma propone anche un sapore più neutro. Ovviamente il burro chiarificato è più calorico di quello standard, ma è sufficiente seguire le dosi per non abusare in modo eccessivo. Anche per merito del burro chiarificato, otterrete un risultato ottimale dal punto di vista organolettico. Io sono solita servire questo riso sui piatti Brandani, che con le loro fantasie si sposano alla perfezione con un risotto ai fegatini di pollo come questo.

Le proprietà nutrizionali del risotto con fegatini di pollo

E’ ovvio che il vero protagonista di questo risotto siano i fegatini di pollo. Essi caratterizzano fortemente il piatto, consentendogli di assumere un sapore davvero spiccato e ben riconoscibile. I fegatini di pollo sono squisiti, ma anche molto nutrienti in quanto offrono proteine ad elevato valore biologico e molto digeribili. I fegatini di pollo sono anche grassi, ma i loro grassi sono comunque “buoni” e in grado di recare beneficio all’organismo.

Risotto con fegatini di pollo

Inoltre, sono straordinariamente ricchi di vitamine e sali minerali, tra cui spiccano le vitamine del gruppo B, il magnesio, lo zinco, il calcio, il ferro e soprattutto il fosforo. I fegatini di pollo contengono anche tantissimi aminoacidi essenziali e una sostanza preziosissima, la leucina. L’apporto calorico è irrisorio, parliamo, infatti, di appena 110 kcal per 100 grammi. Tra l’altro, la cottura dei fegatini, a differenza di molte altre frattaglie, è davvero agevole; sono sufficienti pochi minuti in modalità rosolatura per rendere questo alimento pienamente edibile.

Il vino giusto per sfumare

Quando si parla di risotto, e nello specifico di risotto coi fegatini di pollo, il pensiero va anche alla fase di sfumatura con il vino che è essenziale a pari merito con la tostatura, per liberare l’amido del riso e predisporlo alla cottura. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: con quale vino sfumare? Alcuni non ci pensano troppo e utilizzano un vino qualsiasi. Altri, giustamente, dedicano alla questione qualche attenzione in più.

Di norma, per sfumare il riso occorrerebbe utilizzare il vino bianco. Tuttavia, in questo caso, è bene optare per il rosso. Il motivo è semplice, infatti tra gli ingredienti figurano i fegatini di pollo, che hanno un sapore abbastanza deciso. Dunque è necessario un vino forte. Ovviamente, abbiate cura di scegliere un vino di buona qualità, magari con un buon rapporto qualità-prezzo. Ricordatevi che il vino, anche se viene impiegato per la sola sfumatura, incide abbastanza sul sapore.

La mia mamma mi diceva sempre che era considerato un piatto per le feste! Adorava il risotto con rigaglie di pollo chiamato anche risotto coi rovinazzi. Era preparato oltre che con i fegatini anche con ventrigli, creste, cuori, bargigli.  Al mio papà invece piaceva di più il risotto fegatini e durelli. Anche mio marito ogni tanto se lo prepara. Io non riesco proprio a mangiarlo!

Ricette risotti ne abbiamo? Certo che si!

4.8/5 (6 Recensioni)
Riproduzione riservata
Contenuto in collaborazione con Brandani Gift Group

6 commenti su “Risotto con fegatini di pollo, un piatto nutriente

  • Ven 24 Feb 2023 | Achille ha detto:

    Io i fegatini li bollisco un po’ così restano più morbidi inoltre uso un vino bianco corposo tipo arneis

      • Ven 19 Gen 2024 | Andrea ha detto:

        I durelli devono cuocere almeno 2 ore…

        • Lun 22 Gen 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

          La cottura dei durelli può variare a seconda del tipo e della dimensione.

          I durelli di pollo ono i più comuni. Generalmente, richiedono i tempi di cottura brevi. Sono versatili e si adattano a diverse tecniche di cottura.

          Sono leggermente più grandi e possono richiedere tempi di cottura leggermente più lunghi, specialmente se interi. Assicurati di verificare che siano cotti completamente.

          Hanno un sapore più ricco e possono avere più grasso. Potrebbero necessitare di una cottura leggermente più lunga per renderli croccanti e ben cotti.

          La dimensione e il taglio dei durelli influenzano il tempo di cottura. Pezzi più piccoli cuociono più rapidamente, mentre pezzi più grandi o interi richiedono più tempo.

  • Lun 3 Lug 2023 | piera ha detto:

    Mia nonna lombarda, mi ha insegnato a far cuocere i fegatini con burro, aggiunngendo un po’ di brodo per poi frullarli e creare una crema da cospargere insieme al parmigiano sul risotto già impiattato.

    • Mer 5 Lug 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Sante nonne! La mia usava farli cosi ma apprezzo il suo consiglio

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