Panna cotta al pandan, un dessert per le feste
Oggi vi presento la panna cotta al pandan, un dessert con cui fare bella figura durante le festività natalizie. Il dessert, infatti, porge il fianco alla creatività, in quanto va inserito negli stampi per ricreare forme peculiari. Io inserisco la panna cotta nello stampo a forma di albero di Natale, in modo da creare un dessert a tema e conferire la giusta “magia” al momento del pasto natalizio. Badate bene, l’ingrediente principale è il pandan, che restituisce sempre una vivace tonalità di verde. Anche in merito alla guarnizione avete la più ampia possibilità di scelta. Potete scatenare la vostra fantasia con canditi, zuccherini e smarties. Un buon esempio del risultato che potete ottenere è la foto che vedete in questo articolo. Come potete notare, ho optato anche per dei ribes, che rievocano le decorazioni di Natale.
Ricetta panna cotta al pandan
Preparazione panna cotta al pandan
Come fare la panna cotta al pandan? Per preparare la panna cotta al pandan procedete come segue. Trasferite tutti gli ingredienti in un pentolino. Accendete la fiamma, mantenendola bassa, e iniziate a riscaldare il composto. Durante la cottura mescolate in modo uniforme con una frusta, fino a portare il tutto a bollore. Poi abbassate la fiamma al minimo e continuate ad amalgamare per 3 o 4 minuti.
Infine spegnete la fiamma, versate il composto negli stampini e lasciate riposare in frigo per almeno 3 ore. Al momento del servizio, capovolgete gli stampini nei piatti di portata e guarnite a piacere con decorazioni. In questo caso è una panna cotta natalizia ma potete sbizzarirvi. Via libera alla fantasia.
Ingredienti panna cotta al pandan
- 500 gr. di panna fresca consentita
- 180 gr. di zucchero semolato
- 6 gr. di agar agar
- 1 cucchiaio di estratto di pandan
- 120 ml. di latte intero consentito.
Panna cotta al pandan, un dolce per stupire gli ospiti
Per il resto, la ricetta della panna cotta è davvero semplice, addirittura più semplice della panna cotta tradizionale. Si tratta come al solito di riscaldare gli ingredienti e mescolare spesso. Per quanto concerne la componente casearia troviamo la panna e il latte, ma non esitate a utilizzare varianti senza lattosio se soffrite di intolleranze alimentari connesse a questa sostanza. Infatti, il latte e la panna lactose-free sono buone esattamente come le “versioni originali”. Il processo di delattosamento non prevede artifici chimici, ma viene semplicemente arricchita la materia prima con l’enzima lattasi, che scinde il lattosio in sostanze digeribili anche dagli intolleranti.
Cos’è l’agar agar?
La lista degli ingredienti della panna cotta al pandan contiene anche l’agar agar. A molti questo nome non dice nulla, o magari richiama atmosfere esotiche e chissà quale frutto tropicale e bizzarro. In realtà l’agar agar non è propriamente tropicale, e soprattutto non è un frutto. E’ una sostanza ricavata dalle alghe rosse, che spiccano per la loro versatilità. Questo tipo di alghe si possono consumare in cucina e fungere da estratto gelificante, utile per le operazioni di addensamento nelle preparazioni dolciarie e non. E’ proprio questo lo scopo dell’agar agar. Possiamo dunque pensare all’agar agar come a un sostituto dai classici fogli di gelatina, o colla di pesce . Per alcuni è un’alternativa addirittura preferibile, infatti è meno calorica, più leggera e più nutriente.
A differenza della colla di pesce (o della gelatina), l’agar agar contiene molte vitamine, sali minerali ed è meno calorica. L’uso è simile alla colla di pesce, sebbene l’agar agar non viene venduta sotto forma di fogli, bensì di composto morbido. L’agar agar, o per meglio dire le alghe rosse da cui ha origine, spiccano per l’abbondanza di sostanze nutritive che conferiscono un colore davvero particolare e aiutano a prevenire il cancro. Insomma, siamo di fronte a una sostanza preziosa, non solo in ambito gastronomico ma anche curativo. L’agar agar, al pari della gelatina, permette alla panna cotta di addensarsi, diventando morbida e stabile. Una funzione importante quando si parla di dessert non sottoposti alla cottura.
Un focus sul pandan
Il protagonista della panna cotta è il pandan. L’elemento che balza subito all’occhio in questo dolce al cucchiaio è il colore un verde brillante, proprio ciò che ci vuole per vivacizzare le preparazioni e conferire loro un tocco di creatività. L’aspetto cromatico è molto utile in questo caso, la panna cotta al pandan è infatti ideale per formare degli alberelli verdi di Natale, da decorare come meglio credete. Ma cos’è il pandan nello specifico? Si tratta di una pianta aromatica originaria del sudest asiatico, da cui si ricava un estratto molto saporito. Ad alcuni ricorda addirittura la mandorla, o una sua versione un po’ più pungente. Il pandan presenta dei buoni valori nutrizionali. E’ ricco di vitamina C, che sostiene il sistema immunitario come poche altre sostanze.
Il pandan è ricco anche di potassio, che regola molti processi dell’organismo che coinvolgono la circolazione del sangue. Inoltre viene considerata anche una pianta curativa, in quanto in grado di alleviare i dolori cronici. Ovviamente il pandan è senza glutine, come qualsiasi altro elemento di questa ricetta, dunque semaforo verde per i celiaci. Se invece soffrite di altre forme di intolleranza alimentare, come quella al lattosio, dovreste porre un po’ di attenzione. La panna e il latte contengono il lattosio, quindi scegliete esclusivamente varianti delattosate. Ciò non inciderà sul risultato finale, infatti rimuovere il lattosio non significa in alcun modo alterare il sapore.
Meglio lo zucchero semolato o quello fine?
Non esiste panna cotta senza zucchero e la variante al pandan non fa eccezione. Tuttavia, potreste avere dei dubbi sul tipo di zucchero da utilizzare. La scelta è in genere tra lo zucchero bianco e lo zucchero bruno di canna, tra quello semolato e quello fine. Per quanto concerne la discriminante del colore, di base andrebbe impiegato lo zucchero bianco. E’ infatti più neutro in termini di sapore, poiché privo dei residui di melassa presenti invece nello zucchero bruno. Se invece gradite qualche sentore in più, come un delicato sentore di caramello, utilizzate pure lo zucchero bruno di canna.
Per quanto concerne la la texture, andrebbe impiegato solo lo zucchero semolato. Per quanto possa apparire strano, il semolato si scioglie e si amalgama meglio dello zucchero fine. Fate attenzione, però, alle dosi, occorrono 180 grammi di zucchero per sei porzioni. Se abbondante con lo zucchero il dessert risulterà dolciastro e quasi immangiabile.
Ricette di panne cotte ne abbiamo? Certo che si!
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