Pita Gyros, il meglio dello street food greco
Il Gyros e il Sufllaqe: Un ponte culinario tra Grecia e Albania
Se siete amanti della cucina mediterranea, non potete non conoscere il gyros, un piatto che incarna alla perfezione la filosofia di questa cucina: sapori decisi, ingredienti freschi e una preparazione che spazia dalla strada al ristorante. In Albania, una variante di questo piatto è nota come sufllaqe, un ulteriore esempio di come le tradizioni culinarie possano attraversare confini e culture.
Una delle prime cose che potrebbe venire in mente quando si parla di gyros è la sua somiglianza con il kebab. In effetti, entrambi sono piatti che includono carne arrostita servita in un involucro di pane. Tuttavia, ci sono distinzioni importanti, soprattutto quando si tratta degli ingredienti utilizzati. Mentre il kebab potrebbe includere una varietà di carni e condimenti, il gyros è tradizionalmente fatto con carne di maiale e viene arricchito con salsa tzatziki, pomodoro, cipolla, lattuga e, in alcune varianti, patatine fritte.
Uno degli aspetti più invitanti di questa ricetta è la sua semplicità. Mentre i ristoranti possono utilizzare girarrosti specializzati per cuocere la carne, a casa basta una semplice padella. La carne di maiale viene solitamente marinata in una miscela di olio d’oliva, aglio, origano e altre erbe, prima di essere cotta alla perfezione. Una volta pronta, la carne viene inserita in una pita calda e soffice, e viene arricchita con gli ingredienti aggiuntivi.
Pita Gyros ricetta originale:
Preparazione pita gyros
Per preparare la ricetta pita gyros dovrete partire dal companatico. Fate la lonza di maiale a strisce sottili o fette sottili, poi stendetela in una teglia e lasciate marinare il tutto con una soluzione di olio extravergine di oliva, cumino, paprika, e un pizzico di pepe e di sale. La marinatura dovrebbe durare circa 30 minuti. Quando la lonza è ben marinata, cuocetela in una padella già riscaldata fino a farle assumere una texture croccante. Intanto preparate il tzatziki secondo la ricetta classica. Poi occupatevi delle patatine fritte. Riscaldate in una padella abbondante olio, poi immergeteci le patate ben pelate e tagliate a fiammifero.
Se lo avete a disposizione, tagliatele con l’apposito attrezzo per risparmiare tempo. Quando le patate sono pronte, fatele riposare sulla carta da cucina e tenete da parte. Ora sbucciate la cipolla e affettatela, infine sbucciate i pomodori, lavateli e riduceteli a fette. Lavate la lattuga, asciugatela ed estraete le foglie. Ora non vi rimane che comporre i gyros. Tagliate la pita in due per lungo e spalmate su una prima fetta la salsa tzatziki. Adagiate le fettine di lonza, il pomodoro, la lattuga, la cipolla e le patatine fritte. Fate lo stesso con le altre pite e servite ben caldi.
Ingredienti pita gyros
- 8 pita greca senza glutine (due a testa)
- 300 gr. di salsa tzatziki
- 1 cespo di lattuga
- 200 gr. di pomodori
- 200 gr. di patatine fritte
- 400 gr. di lonza di maiale
- 1 cipolla bianca
- q. b. di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino di paprika dolce e di cumino
- 1 pizzico di sale e di pepe
- Per le patatine fritte
- 3 patate medie
- q. b. di olio di semi girasole
- q. b. di sale e di pepe.
Un legame culinario inter-culturale
Ciò che rende ancora più affascinante i pita gyros è il modo in cui collega diverse culture. In Albania, il sufllaqe è una variante locale che condivide molti elementi con il gyros, ma può includere anche le sue unicità, come l’utilizzo di salse e condimenti specifici. Questo mostra come la cucina possa essere un potente strumento di unione, che permette di apprezzare le somiglianze e le differenze tra diverse tradizioni.
Che lo chiamiate gyros o sufllaqe, una cosa è certa: questo piatto greco è un emblema di tutto ciò che c’è da amare nella cucina mediterranea. È un piatto che potrete facilmente replicare nella vostra cucina, trasformando un semplice pasto in un’esperienza gastronomica memorabile. Così, la prossima volta che avrete voglia di fare un viaggio culinario, vi invito a provare questa ricetta: è un biglietto diretto per le calde spiagge della Grecia e le affascinanti terre dell’Albania, tutto in un solo morso.
Pita Gyros: Un viaggio culinario nella tradizione greca
La Grecia è nota per la sua storia antica, i paesaggi mozzafiato e, naturalmente, la sua cucina deliziosa. Tra moussaka, insalata greca e calamari, un piatto spicca per la sua popolarità e versatilità: il pita gyros. Inizialmente concepito come cibo da strada, questo scrigno di sapori ha fatto il salto dalla strada al piatto, conquistando palati in ogni angolo del globo.
Sebbene il pita gyros sia nato come street food, la sua versatilità lo rende un’opzione eccellente anche per una cena a casa o un pranzo nutriente. Con la sua combinazione di carne arrostita, fresche verdure croccanti e salse cremose, il pita gyros è un piatto che soddisfa tutti i sensi. Non è certamente un’opzione dietetica, ma come si suol dire, ogni tanto è lecito abbandonare la rigida disciplina alimentare per concedersi un momento di puro piacere culinario.
Ho scoperto i pita gyros per la prima volta durante un viaggio ad Atene e, da quel momento, è diventato un piatto che preparo regolarmente. Viaggiare apre nuovi orizzonti anche in cucina, e il pita gyros è la prova che, a volte, i migliori souvenir sono quelli che si possono gustare. Quindi, la prossima volta che volete fare un viaggio culinario, perché non iniziare dalla Grecia e dal suo incredibile pita gyros?
Quale carne usare per un pita gyro salutare?
Di base il gyro pita viene preparato con vari tagli di carne di maiale, tagliati a fette, marinati e cotti nel girarrosto. Come ho già anticipato, questa versione del gyros può essere preparata in padella senza l’apposito macchinario. Per questo motivo vi consiglio un taglio che si cuoce abbastanza in fretta e in modo uniforme: la lonza di maiale. Ovviamente la carne va prima marinata con la paprika, il pepe e il cumino. Si tratta di spezie abbastanza reperibili e in grado di insaporire al meglio qualsiasi tipo di carne.
Se desiderate un gyros più leggero, potete optare per la carne di pollo o di tacchino. Il procedimento rimane lo stesso, tuttavia cambierà il sapore, che risulterà più delicato. Anche la carne di maiale, al pari di quella di pollo e di tacchino, è bianca. Tuttavia, contiene più grassi e un quantitativo superiore di ferro.
I condimenti da utilizzare per i pita gyros
Quali condimenti usare per questo gyros greco? In linea di massima potete spaziare, infatti tutti i condimenti validi per il kebab possono andare bene per il gyros. Vi consiglio comunque di andare sul sicuro e di fermarvi al pomodoro, alla cipolla e alla lattuga. Se si va troppo oltre, infatti, si rischia di coprire il sapore della carne, già messa a dura prova dalla presenza delle patatine fritte e della salsa tzatziki. Il pomodoro, la lattuga e la cipolla, inoltre, garantiscono un maggior equilibrio alla preparazione. Se si intende il gyros come un pasto completo, benché da street food, allora vale la pena integrare alimenti vegetali, ricchi di vitamine e sali minerali. Ovviamente, pomodoro, lattuga e cipolle appartengono a classi diverse, ma hanno in comune l’abbondanza di alcuni oligoelementi.
A fare la parte del leone è comunque la salsa tzatziki. Chi non si intende di cucina greca, o non è mai andato da quelle parti, potrebbe non conoscerla. Ebbene, è una salsa allo yogurt molto saporita e in grado di esaltare al meglio la carne senza coprirla. Questo tipo di salsa viene preparata con lo yogurt greco, i cetrioli e le cipolle. I cetrioli vanno trattati con cura per favorire una buona interazione con gli altri ingredienti. In buona sostanza vanno “spurgati” dalla loro acqua di vegetazione, tritati e inseriti nella miscela a base di yogurt. La ricetta tzatziki è comunque abbastanza semplice. Mi raccomando alle proporzioni tra gli ingredienti, in quanto vi è il concreto rischio di ritrovarsi con una salsa troppo acida o troppo scialba. Sul mercato si trova anche la salsa gyros già pronte per condire la carne.
Come friggere al meglio le patate?
Non tutti i gyros contengono le patate fritte, d’altronde questa aggiunta è “moderna” e non appartiene alle versioni più antiche della ricetta. Reputo che comunque siano indicate, visto che sono spesso associate alle preparazioni da street food. Ad ogni modo, occorre friggere bene le patate. Il primo consiglio è di abbondare con l’olio, che deve essere possibilmente leggero. Solo prendendo questo accorgimento la frittura potrà avvenire ad immersione, senza caricare le patate di troppo olio.
Se necessario, ovvero se avete tagliato le patate troppo spesse, immergetele a più riprese in quanto è bene che le patate non si tocchino durante la cottura. Infine, riservate il tempo sufficiente all’assorbimento dell’olio. Le patate devono essere interamente coperte di carta da cucina, in modo da asciugarsi al meglio. Quali sono le migliori patate da frittura? Di norma, andrebbero utilizzate patate mediamente mature (di certo non novelle) e a pasta gialla. Infatti, solo le patate a pasta gialla sono dotate della consistenza adatta a resistere a temperature elevate, e per lungo tempo.
Ricette greche ne abbiamo? Certo che si!
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