Tisana di melissa, il meglio delle bevande rilassanti
Tisana di melissa, una bevanda ottima per rilassarsi
La tisana di melissa è una delle tisane benefiche che mi piace proprio tanto. Esercita tutte le caratteristiche positive delle altre tisane tonificanti e drenanti, ma aggiunge un tocco in più in termini organolettici e nutrizionali. D’altronde la melissa possiede molte proprietà terapeutiche. Che cos’è la tisana? E’ una preparazione con erbe che si mettono in infusione. Ogni erba o pianta ha le sue proprietà specifiche.
Ricetta tisana di melissa fresca:
Preparazione tisana di melissa
Per la preparazione della tisana di melissa iniziate lavando e asciugando le foglie di melissa. Fate bollire l’acqua. Poi spegnete il fuoco, immergete nell’acqua calda le foglie e lasciate in infusione per 10 minuti.
Infine filtrate la tisana e servitela all’interno di una tazza con un cucchiaio di miele.
Ora potete gustarvi la vostra tisana almeno una volta giorno e dopo i pasti, beneficiando dei suoi eccellenti principi nutritivi. E’ buona anche fredda. Mi preparo spesso anche l’ acqua di malva e melissa dolcificata con il mitico Miele di Manuka.
Ingredienti tisana di melissa
- 1 cucchiaio di foglie di melissa
- una tazza di acqua bollente
- un cucchiaino di miele.
A cosa serve la tisana di melissa? Cosa bere per rilassarsi? Può essere un valido aiuto per il nostro organismo che deriva dalle proprietà benefiche e depurative delle erbe che vengono utilizzate. E’ utile per reidratarsi, depurarsi o rilassarsi.
Dal punto di vista botanico la melissa è una pianta perenne erbacea, dunque il suo sviluppo è svincolato dall’elemento stagionale. Inoltre appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, che dà i natali ad altre suggestive piante aromatiche come la cimiciotta, la falsa ortica, la stregonia, l’erba limona e soprattutto la menta.
In effetti le foglie della melissa assomigliano a quelle menta. La melissa (Melissa officinalis) è una pianta perenne, ma ciò non esclude che abbia delle “preferenze” per quanto concerne il clima e il suolo.
Soffre particolarmente il clima caldo e secco, mentre si trova a suo agio con i climi freddi, ma non particolarmente piovosi. I suoli, invece, devono essere molto profondi e freschi, a dispetto delle dimensioni della pianta, che sono assolutamente nella media.
Il miglior periodo per procedere con la semina è la primavera, magari per trapiantarla nell’orto da aprile a maggio, permettendole di crescere rigogliosa. L’annaffiatura non deve essere particolarmente abbondante, ma frequente. Inoltre occorre porre la massima attenzione alle specie infestanti, che possono mettere in serio pericolo la melissa.
Il riferimento è in particolar modo agli afidi. La melissa può essere coltivata anche nei vasi, un po’ come si fa con il basilico e, in misura minore, con la menta. Tuttavia, ogni tre anni è necessario cambiare il vaso, visto che consuma una discreta quantità di terra.
I tanti usi della melissa
Si utilizzano in particolare le foglie e i fiori di melissa. Il miglior periodo per la raccolta è tra luglio e ottobre, in quanto le foglie sono ben sviluppate, ma possono essere essiccate per realizzare preparati complessi o addirittura dei liquori. La melissa essiccata la trovate anche in alcune erboristerie ben fornite.
Ovviamente l’essiccazione va effettuata in locali bui e asciutti. Gli usi della melissa sono gastronomici e cosmetici. Dal punto di vista gastronomico, le foglie di melissa vengono impiegate per realizzare delicate insalate, in sostituzione della menta e del basilico.
In questo caso si apprezza soprattutto il sentore “limonato” della melissa, che può essere utilizzata anche per le minestre, sebbene vada valutata con maggiore attenzione l’interazione con gli altri sapori.
Ovviamente le foglie sono anche ingredienti da tisana, proprio come in questo caso. Si utilizzano alla stregua delle foglie di menta, dunque il processo di infusione non pone in essere problematiche di sorta. Se si utilizzano le foglie fresche, però, l’infusione deve essere abbastanza lunga e durare almeno 8-10 minuti. Oltre alla tisana con melissa possiamo preparare ancho anche l’infuso di melissa.
Le foglie secche, invece, richiedono qualche minuto in meno. L’uso delle infiorescenze è prettamente cosmetico ed erboristico, infatti vengono utilizzate per purificare la cute e decongestionare la pelle, oltre che per igienizzare il cavo orale. Anche in questo caso, si opta per l’infusione.
Non raro è l’impiego della melissa sotto forma di tintura, oltre che per attenuare i dolori articolari e reumatici. Nell’industria la melissa è impiegata per produrre stimolanti e tonificanti per la pelle.
Benefici e controindicazioni melissa
La melissa a cosa serve? Quali sono le proprietà della melissa? La melissa, nella sua applicazione gastronomica (tisane, insalate, minestre) si rivela un alleato fondamentale per l’organismo. In primo luogo è ricca di antiossidanti come i flavonoidi, tra cui spiccano la quercetina e l’apigenina. I benefici della melissa sono molti.
Queste sostanze contribuiscono a ridurre il rischio di cancro, in quanto contrastano i radicali liberi e favoriscono i corretti processi di riproduzione cellulare. Stesso discorso gli acidi, come l’acido caffeico, l’ acido rosmarinico e il clorogenico. Tutti, pur differenziandosi nelle funzioni, esercitano un impatto positivo sul sistema immunitario.
La melissa è ricca anche di oli essenziali, come il citrale e il cariofillene. La melissa, specie quando è preparata sotto forma di tisana, è un ottimo anti-stress, anzi se consumata nelle dosi e nei momenti giusti, aiuta a curare gli stati d’ansia e l’insonnia.
La principale funzione della tisana alla melissa è proprio quella di favorire il rilassamento, conciliare il sonno e sciogliere la tensione. La melissa, però, ha anche discreto proprietà sedative del sistema nervoso, antispasmodico, un buon digestivo e un ottimo emmenagogo.
La melissa questa sconosciuta
Cosa si intende con questa espressione, sconosciuta ai più? Si intende la funzione di alcuni principi attivi che favoriscono l’afflusso di sangue presso specifiche zone del corpo, come la parte pelvica.
Pertanto è particolarmente indicata e giova soprattutto alle donne affette da sindrome premestruale e dolori mestruali. Il mio ginecologo mi aveva prescritto la tintura madre di salvia con 2 gocce di olio essenziale di melissa da assumere con regolarità per placare le vampate di calore dovute alla menopausa.
Occorre fare attenzione al consumo di melissa se si seguono particolari terapie. Infatti, come tutte le piante officinali, può interagire con i farmaci. In particolare reagisce ai barbiturici, e nello specifico può favorire l’azione ipnotica di questi ultimi. Chiedete al vostro ginecologo prima di assumere la tisana di melissa.
Una controindicazione particolare riguarda l’interazione con la passiflora. Infatti, se si impiegano nelle medesime ricette (ad esempio nelle tisane rilassanti), le combinazioni tra passiflora e melissa possono portare a un effetto sedativo maggiorato.
Controindicazioni più serie, invece, riguardano la presenza di patologie ormonali e oculari, come il glaucoma e alcuni tipi di tiroiditi. Io la utilizzo nel caso di mal di testa di origine nervosa o quando vivo momenti di stati d ansia come lo scorso marzo.
Che una tisana naturale fatta in casa sia senza glutine e senza lattosio è lapalissiano. Quello che, forse, non sapete, è che la tisana di melissa aiuta a disintossicare l’organismo agli intolleranti al nichel. Un’ottima notizia direi! Le proprietà delle tisane sono un mondo tutto da scoprire. Possiamo preparare tisane calmanti, drenanti e depurative.
Ricette con melissa ne abbiamo? Certo che si
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