Friarielli sott’olio, un condimento davvero speciale
Friarielli in conserva, un ottimo condimento pronto per l’uso
I friarielli sott’olio sono un’idea semplice ma utile per valorizzare uno degli alimenti simbolo della tradizione napoletana e laziale. Il procedimento è alla portata di tutti. I friarielli vanno dapprima scottati in acqua, sale e aceto – soluzione che cuoce e disinfetta allo stesso tempo – e successivamente posti nei barattoli ben sterilizzati, arricchiti con aglio e peperoncino. Infine si copre tutto con l’olio d’oliva. Non essendo sottoposti a pastorizzazione, i friarielli sott’olio durano meno rispetto a molte altre conserve, ma comunque per un periodo di tempo abbastanza lungo.
I friarielli in conserva, così come quelli freschi, possono essere impiegati in una miriade di ricette. Possono valorizzare la carne, la pasta e la pizza, inoltre i friarielli sott’olio possono fungere da contorno, oppure possono essere consumati così come sono. D’altronde, il loro gusto è gradevole e valorizzato da un leggero tocco di amaro che non guasta.
I friarielli assomigliano alle cime di rapa dal punto di vista organolettico, anche perché in fondo sono quasi la stessa cosa. Per la precisione, i friarielli sono le infiorescenze delle cime di rapa non completamente sviluppate. I friarielli sono strettamente legati alla tradizione pizzaiola napoletana, il riferimento è ovviamente alla pizza con salsiccia e friarielli, che propone un abbinamento corposo e allo stesso tempo azzeccato. L’etimologia, inoltre, è palesemente napoletana, non a caso altrove sono chiamati in modo differente: broccoletti nel Lazio, rapini in Toscana, broccoli di rapa in Calabria.
Ricetta friarielli sott'olio
Preparazione friarielli sott'olio
- Per la preparazione dei friarielli sotto olio iniziate a pulirli per bene.
- Poi mondate, lavate ed eliminate le foglie più dure.
- Sbucciate gli spicchi d’aglio.
- Lavate il peperoncino e tagliatelo a pezzettini piccoli.
- Poi prendete una pentola e scaldate una soluzione di acqua fredda, sale e aceto.
- Scottate i friarielli per pochissimo tempo non appena la soluzione inizia a bollire.
- Scolate i friarielli e fateli asciugare per bene.
- Ora mettete i friarielli in un’insalatiera e arricchiteli con l’aglio, un po’ di olio d’oliva e il peperoncino fresco tagliato a fette sottili (se necessario regolate di sale).
- Infine sterilizzate i barattoli, i tappi e versate i friarielli ricoprendoli per bene di olio.
- Chiudete ermeticamente, etichettate e conservate il tutto in un luogo fresco e asciutto. Si conservano per qualche mese e, una volta aperto il barattolo, vanno consumati nel giro di due o tre giorni.
Ingredienti friarielli sott'olio
- 1 kg. di friarielli
- 1 lt. di acqua naturale
- 500 ml. di aceto di vino bianco
- 3 spicchi d’aglio
- 1 peperoncino fresco
- q. b. di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale
Quale peperoncino usare?
La ricetta dei friarielli in conserva (o friarielli sott’olio) comprende anche tanti altri ingredienti. Essi fungono da supporto e per tanto esercitano una funzione fondamentale per la buona riuscita della conserva. Il riferimento è in particolarmente al peperoncino, ne basta uno per ogni chilo di friarielli. Vi consiglio di non andare oltre questa dose in quanto vi è il rischio che l’eccessiva piccantezza sbilanci la conserva.
Per quanto riguarda la tipologia di peperoncini piccanti avete ampio margine di discrezione, tuttavia vi consiglio di optare per una varietà media o leggera. D’altronde lo scopo è di aggiungere sapore e un minimo di piccantezza, infatti stiamo parlando di un alimento di contorno. Ad ogni modo, non rinunciate al peperoncino, infatti è anche molto salutare: contiene la capsaicina, una sostanza responsabile della piccantezza e in grado di impattare favorevolmente sulla salute dell’apparato cardiovascolare.
L’utilizzo del peperoncino è molto diffuso in tutto il mondo. Piatti tradizionali e non, infatti, vengono insaporiti con questa spezia piccante. Dalla Thailandia all’Italia, dal Messico all’India, infatti, moltissime ricette prevedono l’uso del peperoncino. Enchilada messicana, nduja calabrese o peperonata piccante, sono solo alcune delle pietanze più conosciuta
Ovviamente, il peperoncino può essere utilizzato in tantissimi altri piatti, compresi i dolci, creando contrasti e combinazioni interessanti. Per poter utilizzare al meglio questa spezia, sarà necessario fare molta attenzione alle dosi ma anche alla tipologia di peperoncino utilizzato. Non tutti, infatti, amano i piatti troppo piccanti!
L’importanza della sterilizzazione
I friarielli sott’olio, come ho già accennato, non prevedono la pastorizzazione. Dunque, si regge tutto sulle proprietà conservanti dell’olio. In virtù di ciò, dovrete prestare ancora più attenzione alla pulitura e alla sterilizzazione dei barattoli, che devono essere completamente scevri da batteri e microbi. Come si sterilizzano i barattoli? Il procedimento è abbastanza semplice. Ponete uno straccio pulito in una pentola abbastanza alta, adagiateci i barattoli e i tappi. Dopodiché sistemate un altro straccio pulito in modo che funga da barriera tra un barattolo e l’altro (insomma non devono toccarsi).
A questo punto non rimane che riempire la pentola con l’acqua e accendere il fuoco. Dovrebbero bastare tre quarti d’ora dal raggiungimento del bollore. Trascorso questo lasso di tempo, ponete i barattoli a testa in giù affinché si asciughino. Esistono metodi alternativi per la sterilizzazione, come quello al microonde. In questo caso lavate i barattoli con il detersivo per i piatti, successivamente riempiteli per metà di acqua e “riscaldateli” al microonde per un minuto alla potenza massima. Infine, estraete dal forno i barattoli usando delle presine, svuotateli e fateli raffreddare.
Il contributo dell’aglio nei friarielli sott’olio
L’aglio gioca un ruolo importante non solo per la conserva dei friarielli, ma per i sott’oli in generale. Questo ingrediente conferisce alle preparazioni una nota pungente, che si fa più intensa man mano che trascorrono i giorni e le settimane. L’aglio, ammorbidito dall’olio e dalla lunga conservazione, assume una gradevolezza tale da superare gli scetticismi e i pregiudizi che gravitano attorno a questo alimento.
Tra i pregiudizi più conosciuti troviamo che l’aglio farebbe male alla salute. Si tratta di una falsità, infatti se l’aglio viene consumato nelle giuste dosi giova alla salute del cuore e aiuta a prevenire l’arteriosclerosi. Ciò è dovuto alla presenza dell’allicina, una sostanza che aiuta i vasi sanguigni a conservare la loro elasticità. Al di là di ciò, l’aglio è prezioso in quanto abbonda di vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Quale tipo di olio scegliere per una conserva perfetta?
Come in tutte le conserve, anche nei friarielli l’olio gioca un ruolo da protagonista. Alcuni utilizzano l’olio di semi, che in effetti è più leggero, tuttavia vi consiglio di utilizzare l’olio extravergine di oliva, che è più sano e buono. E’ sano perché contiene grassi insaturi, che giovano al cuore e alla circolazione. E’ più buono in quanto è frutto di una tradizione antica, che trae il meglio dalle colture di olivo.
Ovviamente dovrete optare per un buon olio extravergine di oliva. Per riconoscerlo dovreste guardare all’aspetto, al sapore e al profumo. L’aspetto dell’olio deve essere brillante e mai torbido (a prescindere dal tipo di olio). Il sapore e il profumo, invece, devono ricordare le olive fresche. Valutare il sapore è semplice, mentre per il profumo occorre qualche accortezza in più. Piuttosto che avvicinare il naso alla bottiglia, vi consiglio di spalmare qualche goccia sui palmi delle mani, strofinarli l’uno con l’altro e solo allora odorare.
Friarielli sott’olio, come utilizzarli in cucina
Una domanda a questo punto sorge spontanea: come utilizzare i friarielli sott’olio? Tanto per cominciare potete consumarli come snack in solitaria, infatti sono deliziosi così come sono. Ovviamente dovete scolarli per bene, in modo da ridurre l’apporto calorico di una vostra merenda sui generis.
Un’idea più elaborata consiste nella preparazione delle bruschette. I friarielli sott’olio sono perfetti per il condimento di una deliziosa bruschetta, ma per l’occasione potete aggiungere un po’ di aglio o qualche pomodorino.
I friarielli sott’olio possono essere inseriti anche sulla pizza, dando vita a una variante forse meno autentica ma ugualmente buona della celebre pizza napoletana. Infine possono essere utilizzati per condire la pasta e le insalate abbastanza ricche.
FAQ sui friarielli sott’olio
Cosa sono i friarielli?
I friarielli sono una verdura appartenente alla famiglia delle crucifere. Dal punto di vista botanico possono essere considerate le infiorescenze non ancora mature della pianta di rapa. Il loro sapore è leggermente amaro e sono spesso saltati in padella con olio, aglio e peperoncino, per poi essere serviti come contorno o accompagnamento.
Che differenza c’è tra friarielli e cime di rapa?
La differenza tra friarielli e cime di rapa risiede nella varietà e nella provenienza. I friarielli sono tipici della Campania, mentre le cime di rapa sono più comuni in Puglia. I friarielli hanno un sapore più deciso e amarognolo, mentre le cime di rapa risultano leggermente più delicate e meno amare.
Come sterilizzare i vasetti?
Per sterilizzare i vasetti è necessario prima lavarli accuratamente e poi immergerli in una pentola d’acqua bollente per almeno 10 minuti. A tal proposito è consigliabile anche sterilizzare i coperchi. Poi si fanno asciugare per bene i vasetti su un canovaccio pulito, senza toccare l’interno per evitare contaminazioni.
Con cosa si abbinano i friarielli?
I friarielli si abbinano bene con preparati a base di carne di maiale, come salsicce, ma sono perfetti anche con formaggi freschi o stagionati. Si sposano anche con la pizza, non a caso sono una presenza ricorrente nelle pizzerie napoletane. Sono spesso utilizzati anche per condire la pasta, o come contorno a piatti a base di carne.
Ricette con i friarielli o cime di rapa ne abbiamo? Certo che si!
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