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Agretti alla asiatica, un contorno aromatico

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Agretti alla moda asiatica
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina Asiatica
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 15 min
cottura
Cottura: 00 ore 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Agretti alla asiatica, facili da preparare e squisiti

Gli agretti alla moda asiatica sono un contorno molto gradevole e allo stesso tempo leggero e saporito. I condimenti proposti dalla ricetta potrebbero apparire strani al palato mediterraneo, ma riescono a valorizzare gli agretti senza snaturarne il sapore. La resa organolettica di questi agretti, infatti, rimane leggermente acre, gradevole e molto aromatica. Gli agretti sono tra le verdure più reperibili in assoluto, sebbene non siano consumate abitualmente, non come in passato perlomeno. Possono regalare molte soddisfazioni in cucina, soprattutto dal punto di vista nutrizionale.

Sono verdure vitaminiche, come dimostra l’abbondanza di vitamina A, C e B3. Per inciso, la vitamina A giova alla vista (e non solo), mentre la vitamina C esercita una funzione benefica per il sistema immunitario. Gli agretti sono anche ricchi di sali minerali e in particolare di potassio, calcio, magnesio e ferro. Si caratterizzano anche per le proprietà depurative, rese possibili da una spiccata abbondanza di acqua. L’apporto calorico degli agretti è davvero basso, paragonabile a quello delle verdure più dietetiche: un etto di agretti apporta solo 17 kcal. In occasione di questa ricetta gli agretti vanno lavati con attenzione, saltati in padella e conditi con una salsina a base di salsa di soia.

Ricetta agretti alla asiatica

Preparazione agretti alla asiatica

Per la preparazione degli agretti alla moda asiatica iniziate tostando i semi di sesamo. Per farlo, disponeteli su una teglia (senza sovrapporli l’uno all’altro) coperta con carta da forno. Preriscaldate il forno a una temperatura di 250 gradi e tostate per una decina di minuti. Poi prelevate i semi dal forno e disponeteli su una piastra per farli raffreddare, dopodiché trasferiteli in un contenitore a chiusura ermetica fino al loro utilizzo. I semi di sesamo così trattati, durano sei mesi nella dispensa e un anno nel congelatore. Ora occupatevi degli agretti. Con un coltellino tagliate via le radici e le estremità più spesse. Poi immergeteli in acqua fresca e cambiatela più volte, in modo da pulirli completamente; infine scolateli e asciugeteli leggermente.

Unite in una ciotola la salsa di soia, il succo di limone, il succo di zenzero, l’olio di sesamo e l’amido di mais. Intanto sbucciate lo spicchio d’aglio e schiacciatelo leggermente, poi scaldatelo in un wok con un po’ di olio d’oliva. Dopo appena mezzo minuto prelevate l’aglio e mettetelo da parte. Ora cuocete brevemente gli agretti in padella per 4 minuti a fuoco medio-alto, poi unite la salsa preparata precedentemente e mescolate il tutto. Impiattate gli agretti arrotolandoli per bene come se fossero degli spaghetti. Infine, guarnite con la salsina rimasta nella padella e con i semi di sesamo bianco che avete tostato. Servite e buon appetito.

Ingredienti agretti alla asiatica

  • 1 mazzo di agretti
  • 1 spicchio di aglio
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 10 ml. di succo di zenzero
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 1 cucchiaio di semi di sesamo bianco tostati
  • mezzo cucchiaino di zucchero semolato
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 2 cucchiai di olio di sesamo.

Tutti i benefici della salsa di soia

Proprio la salsa di soia rappresenta l’ingrediente più caratteristico del condimento di questi agretti alla moda asiatica. La salsa di soia è un must nella cucina giapponese e cinese, ma si è diffusa anche dalle nostre parti. Il suo sapore corposo, lievemente aromatico e non coprente, piace un po’ a tutti. Il vero pregio della salsa di soia risiede nelle sue proprietà nutrizionali, che sono davvero eccellenti. Il riferimento è all’apporto di proteine, che è straordinario e del tutto paragonabile a quelli degli alimenti di origine animale. Stesso discorso per i sali minerali, come il calcio, e per gli acidi grassi omega tre. Questi ultimi, pur facendo aumentare l’apporto calorico, si apprezzano per l’impatto protettivo nei confronti del sistema cardio circolatorio.

La salsa di soia esercita una debole proprietà lassativa, dovuta all’abbondanza di fibre. Inoltre, pur proponendo un retrogusto dolciastro, non incide minimamente sulle glicemia, dunque può essere consumata anche dai diabetici. Infine, abbassa il colesterolo cattivo e innalza quello buono. L’unico difetto della salsa di soia è la concentrazione di sodio, che è abbastanza rilevante. Proprio per questo gli ipertesi dovrebbero essere molto moderati nel consumo di questo alimento.

Agretti alla moda asiatica

Il ruolo dello zenzero negli agretti alla asiatica

Il condimento degli agretti alla moda asiatica è a base di salsa di soia, ma questo non è l’unico ingrediente. Alcuni ingredienti spiccano molto chiaramente, e impattano dal punto di vista organolettico, nutrizionale e della texture. Il riferimento è in particolar modo allo zenzero, che in questa ricetta viene impiegato sotto forma di succo. Lo zenzero è una delle “radici aromatiche” più apprezzate, in quanto aromatizza in modo intenso e caratteristico, esercitando funzioni che possono essere considerate al limite del terapeutico.

In particolare, lo zenzero è un eccellente antinfiammatorio, di potenza paragonabile a quello dei farmaci FANS. Di conseguenza, proprio come questi medicinali, lo zenzero dovrebbe essere consumato con prudenza dai soggetti ipertesi. Lo zenzero è ricco di antiossidanti, che contengono l’azione dei radicali liberi, contribuiscono ai processi di riproduzione cellulare e abbattono lo stress ossidativo. Lo zenzero è anche un buon antiemetico ed è considerato anche un discreto gastroprotettore. Infine interviene nel metabolismo del glucosio, dunque può essere utile ai soggetti diabetici.

Le proprietà del sesamo bianco

Un altro ingrediente importante di questi agretti alla moda asiatica sono i semi di sesamo bianco tostati. I semi vengono tostati al forno a una temperatura elevata e vengono impiegati come guarnizione al momento dell’impiattamento. Tuttavia, in virtù dell’impatto organolettico, pesano come gli altri ingredienti. Del sesamo bianco si apprezzano anche le proprietà nutrizionali, che sono migliori di quanto si possa immaginare.

Il riferimento è ai già citati acidi grassi omega tre, nonché alle vitamine del gruppo B e alla vitamina A. Anche nella forma tostata, i semi di sesamo contengono molte fibre, e in virtù di ciò aiutano a risolvere gli episodi più lievi di stitichezza. Infine si segnalano elevate concentrazioni di selenio e di zinco, che agiscono a protezione del sistema immunitario.

E se non volessimo usare il sesamo?

Come abbiamo visto il sesamo è uno degli ingredienti principali di questi agretti alla asiatica, d’altronde rappresenta un chiaro richiamo alla cucina giapponese e cinese. Il suo sapore è caratteristico e a volte molto marcato, dunque potrebbe non incontrare il favore di tutti. Cosa fare in questo caso? E’ possibile sostituire il sesamo? Ovviamente sì, a patto di comprendere che la sua sostituzione comprometterebbe il carattere “asiatico” della ricetta.

Ad ogni modo una soluzione a portata di mano consiste nell’impiego delle mandorle. Queste devono essere tostate, spezzettate e versate sugli agretti, proprio come si farebbe con il sesamo.

Le mandorle replicano in maniera abbastanza realistica la consistenza e il sapore del sesamo, ma apportano anche note specifiche. Sono infatti tendenzialmente più dolci, in questo modo si smorza quanto basta il sapore leggermente acre e amarognolo degli agretti.

Le mandorle sono ottime anche dal punto di vista nutrizionale. Sono abbastanza grasse, ma i grassi che contengono appartengono alla categoria degli acidi grassi omega tre, quindi fanno bene all’organismo. Sono anche ricche di fosforo e magnesio, che incidono sulle facoltà mentali e sull’organismo.

L’aglio appesantisce gli agretti alla asiatica?

La lista degli ingredienti degli agretti alla asiatica contiene anche l’aglio. Molti potrebbero storcere il naso vista la pessima nomea di questo l’alimento per l’apparato digerente e per l’alito. Ma non preoccupatevi in quanto se ne utilizza solo un piccolo spicchio, inoltre va prelevato una volta che ha insaporito l’olio di oliva necessario per la cottura degli agretti.

Potete però lasciare anche l’aglio lì dov’è se amate il suo sapore e l’impatto che esercita sulle altre pietanze. Inoltre, è bene cuocere l’aglio a fiamma bassa per non rischiare di bruciarlo.

Non bisogna dimenticare, poi, che l’aglio vanta un profilo nutrizionale di tutto rispetto. Il riferimento è alla presenza di vitamine e sali minerali abbastanza rari, come il selenio e lo zinco. Inoltre l’aglio contiene l’allicina, una sostanza che garantisce l’elasticità delle arterie e aiuta a prevenire l’arteriosclerosi. L’aglio è anche un vasodilatatore, quindi favorisce il mantenimento di una buona pressione del sangue ed è un toccasana per il cuore.

FAQ sugli agretti alla asiatica

Che  gusto hanno gli agretti?

Gli agretti propongono note amarognole e allo stesso tempo acri, proprio come suggerisce il nome. Tuttavia, sono gradevoli al palato e capaci di esprimere una spiccata delicatezza.

A cosa fanno bene gli agretti?

Gli agretti possono essere considerati come la classica verdura salutare. Sono ricchi di vitamina A, vitamina C e sali minerali. In generale fanno bene al sistema immunitario, al metabolismo ed al sistema cardiocircolatorio.

Chi non deve mangiare gli agretti?

Gli agretti non presentano grandi controindicazioni, tuttavia, come tutte le verdure ad alto contenuto di fibre, andrebbero consumati con prudenza da chi soffre di diarrea, dissenteria o presenta una marcata irregolarità intestinale.

Quale è il periodo degli agretti?

Gli agretti vengono seminati a dicembre e raccolti in primavera, in genere da marzo a fine maggio. Tuttavia, crescono liberamente lungo le coste in modo del tutto spontaneo.

Ricette con agretti ne abbiamo? Certo che si!

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