Salsa di peperoni verdi, variante nichel free
Salsa di peperoni verdi, una salsa gustosa e versatile
Oggi vi presento la salsa di peperoni verdi nella sua versione nichel free. Il merito va ai peperoni, che di base non contengono questa sostanza, e al tipo di basilico suggerito nella lista di ingredienti. Un basilico privo di nichel e quindi adatto a chi soffre di intolleranze alimentari o allergia. La ricetta è semplice e non pone in essere difficoltà di sorta. Si tratta, infatti, di cuocere i peperoni, spellarli, privarli dei filamenti e dei semi, tagliarli a pezzetti e frullarli insieme all’aglio e all’olio. La cottura può avvenire al forno per una mezz’oretta, durante la quale i peperoni vanno girati più volte.
In alternativa, la cottura può avvenire alla griglia per circa dieci minuti. Se si utilizza questo metodo, terminata la cottura i peperoni vanno chiusi all’interno di un sacchetto, in modo che il calore renda più facile il distacco della pellicina esterna.
Come utilizzare la crema di peperoni verdi? Il sapore di questa salsa è leggermente dolce, ma allo stesso tempo pungente visto che è presente l’aglio. Il consiglio, quindi, è di utilizzarla su dei crostini di pane, ma nessuno vi vieta di condire raffinati antipasti o primi piatti. La salsa di peperoni verdi può essere impiegata anche per insaporire la carne e il pesce, conferendo alle preparazioni un tocco agrodolce.
Ricetta salsa di peperoni verdi:
Preparazione salsa di peperoni verdi
- Per preparare la salsa dovete iniziare dai peperoni verdi.
- Lavateli con cura sotto l’acqua corrente, poi adagiateli su una leccarda coperta con carta da forno e applicate ampie pennellate di olio extravergine di oliva.
- Ora cuocete i peperoni al forno per 25 minuti a 140 gradi in modalità statica.
- Ogni 5 minuti rigirateli in modo da garantire una cottura omogenea ed evitare che si carbonizzino.
- Quando i peperoni sono pronti fateli raffreddare.
- Poi togliete il picciolo, rimuovete la pelle e privateli dei semi e dei filamenti bianchi interni.
- Ora riducete i peperoni a pezzi piccoli e metteteli nel mixer insieme agli spicchi d’aglio (privati del germoglio interno) e al basilico.
- Aggiungete alcuni cucchiai di olio d’oliva e frullate il tutto fino ad ottenere un composto uniforme e cremoso.
- Infine condite la salsa ottenuta con un po’ di sale e pepe.
- In alternativa al forno potete utilizzare la griglia.
- In questo caso il tempo di cottura si attesta sui 10 minuti.
- Tuttavia, terminata la cottura, riponete i peperoni in un sacchetto e lasciateli raffreddare, in questo modo il calore agevolerà il distacco della pellicina esterna.
Ingredienti salsa di peperoni verdi
- 4 peperoni verdi
- 2 spicchi di aglio
- 1 ciuffo di basilico nichel free
- q. b. di olio extravergine di oliva
- 1 pizzico di sale e pepe di Timut
Cosa sapere sull’aglio
La salsa di peperoni verdi richiede l’uso dell’aglio. Il suo sapore pungente fornisce equilibrio e vivacità alle note leggermente amare del peperone.
Molti potrebbero storcere il naso a causa della presenza dell’aglio per via di alcuni pregiudizi nei suoi confronti. Secondo alcuni l’aglio sarebbe difficile da digerire e peggiorerebbe l’alito. Sull’alito nulla da dire, mentre sulla digestione è bene specificare che gli effetti negativi scaturiscono solo da un cattivo trattamento dell’aglio. In questo caso viene utilizzato così come si trova, per giunta in quantità modeste.
Inoltre, non bisogna dimenticare che l’aglio fa anche bene alla salute. Il riferimento è alle vitamine del gruppo B, alla vitamina A e alla C, ma anche a sali minerali come il calcio, il ferro e il fosforo, che sono abbastanza rari negli alimenti vegetali. L’aglio è anche ricco di allicina, una sostanza che preserva l’elasticità delle arterie e aiuta a prevenire molte patologie cardiache, alcune delle quali molto gravi.
L’importanza dell’olio nella ricetta della salsa di peperoni verdi
In questa salsa di peperoni verdi l’olio non funge da semplice ingrediente di supporto, ma da ingrediente vero e proprio. A suo modo è un protagonista, infatti insaporisce e contribuisce a rendere morbida la salsa. Dunque occorre usare un olio extravergine di oliva di assoluta qualità. Come si fa a riconoscere un buon extravergine di oliva? Semplice, basta guardare all’aspetto, al sapore e al profumo.
L’aspetto deve essere brillante, a prescindere dal grado di maturazione dell’olio. Un colore opaco, che fornisce una sensazione di torbidezza, è sempre un cattivo segno. Il sapore e l’odore, invece, devono ricordare le olive fresche. Valutare il sapore è semplice, basta spalmare l’olio su un pezzo di pane e assaporarlo. Valutare l’odore è più difficile, infatti avvicinare il naso alla bottiglia non basta. Il consiglio è di spalmare qualche goccia di olio sul palmo delle mani, strofinare e odorare a fondo.
Un focus sui peperoni verdi
I protagonisti della ricetta di questa salsa sono i peperoni verdi. Perchè differiscono questi peperoni dai più utilizzati peperoni rossi e gialli? In primo luogo vengono raccolti più precocemente e acquisiscono un sentore più pungente, ma anche un po’ più dolce rispetto alle altre varietà. In secondo luogo contengono dosi più bilanciate delle sostanze che producono il colore rosso e giallo, ossia il licopene e il betacarotene. Queste sostanze sono degli ottimi antiossidanti, sebbene il betacarotene favorisca l’assorbimento di alcune vitamine.
Per il resto, i peperoni verdi presentano le medesime proprietà degli altri peperoni. Sono poco calorici (non vanno oltre le 25 kcal per 100 grammi), inoltre sono digeribili se ben spellati e sono ricchi di vitamine e sali minerali. Il riferimento è alla vitamina C, che fa bene al sistema immunitario e al potassio, che favorisce molti processi e in particolare regolarizza la circolazione del sangue.
Le proprietà nutrizionali del basilico
Un altro ingrediente fondamentale della crema peperoni verdi è il basilico. E’ probabilmente la pianta aromatica più importante della cucina italiana, protagonista di molte ricette e coltivata spesso anche a livello domestico. E’ anche una pianta dalle mille proprietà benefiche, almeno a giudicare dalla sua composizione. Il basilico, infatti, è ricco di vitamina C e di vitamina K. Quest’ultima regola la densità del sangue e aiuta a prevenire alcune patologie acute come la trombosi. Inoltre, contiene sostanze antiossidanti che rallentano il normale processo di decadimento dei tessuti.
Il basilico contiene anche molti sali minerali, in particolare potassio e calcio. Il calcio contribuisce alla buona salute delle ossa e previene le patologie ad esse correlate. Inoltre, il basilico contiene gli acidi grassi omega tre, che non impattano troppo sull’apporto calorico, ma fanno molto bene al cuore. E’ molto raro trovare questo tipo di grassi nelle piante a foglia verde, in quanto sono tipici di pesci grassi, come il salmone.
Il ruolo del pepe di Timut nella salsa di peperoni verdi
Il pepe di Timut , usato nella salsa di peperoni verdi, è una spezia dal carattere fortemente esotico che si sta gradualmente diffondendo anche nel nostro paese. Sia chiaro, è anche visto come un ingrediente di nicchia, ma sta conquistando un numero sempre maggiore di persone. Anche perché possiede tutte le caratteristiche per piacere alla massa, come in effetti accade nelle zone da cui ha origine.
Prima di parlare del pepe di Timut da un punto di vista gastronomico, è bene sgomberare il campo da un malinteso, non si tratta di un vero pepe. In realtà, è la buccia di una bacca che viene essiccata e tritata. Viene chiamata pepe in quanto nella sua forma finale ricorda il “nostro pepe” e, per analogia, viene utilizzata come spezia. Va da sé che appartiene ad una specie vegetale diversa, e nello specifico allo “Schinus molle”.
Anche in quanto a proprietà organolettiche il pepe di Timut non ha nulla a che spartire con il pepe normale, sia esso nero, verde o bianco, infatti è tendenzialmente dolciastro. Sono presenti delle forti note agrumate, che richiamano ora al limone, ora al pompelmo ora al frutto della passione. Per questo motivo viene impiegato per produrre dei sentori agrodolci nelle preparazioni che altrimenti sarebbero semplicemente salate. Lo Schinus molle, specie vegetale da cui viene ricavato il pepe di Timut, è originario del Nepal. E’ un albero a fusto medio caratterizzato da rami spinosi e da foglie di piccole dimensioni. Il pepe viene prodotto lasciando essiccare le bacche al sole, che poi vengono pestate per ricavarne la buccia.
Le proprietà terapeutiche del pepe di Timut
Dal punto di vista terapeutico il pepe di Timut si comporta come una spezia vera e propria. Si caratterizza infatti per alcune peculiarità nutrizionali, che quasi sfociano nell’ambito terapeutico. Un esempio è dato dalla sua azione verso l’apparato digerente. Sia chiaro, ancora non sono emersi studi scientifici a riguardo, ma pare che il pepe di Timut sia in grado di alleviare i problemi allo stomaco, all’intestino e alla milza.
Allo stesso modo, combatte la stipsi e le difficoltà digestive. Soprattutto questo tipo di pepe sarebbe un perfetto antidolorifico, in grado persino di ridurre il dolore da mal di denti (che è uno dei più intensi in assoluto). O almeno ciò è quanto credono le popolazioni del Nepal, che utilizzano il pepe di Timut anche a questi scopi, per così dire terapeutici.
Sono maggiormente attestati da studi scientifici altre proprietà del pepe di Timut. Per esempio, è abbastanza nota la sua funzione diuretica, battericida e fungicida. I frutti possono essere ridotti a infuso e consumati in questo modo per alleviare anche i sintomi della febbre.
Come utilizzare questo tipo di pepe in cucina
Gli utilizzi del pepe di Timut sono numerosi. Per comprenderli al cento per cento è necessario partire dalla sua caratteristica principale, ovvero dal sapore. E’ “agrumato”, ovvero richiama a una vasta gamma di agrumi, che vengono rappresentati con maggiore o minore intensità a seconda del grado di maturazione.
Il pepe di Timut, proprio in virtù del richiamo agli agrumi, viene spesso impiegato per le preparazioni dolciarie, in particolar modo per i dessert e i sorbetti. Questo tipo di pepe si abbina anche al cioccolato, con il quale genera un piacevole contrasto. Ne è prova una ricetta che ho pubblicato qui su Nonnapaperina.it: il semifreddo con salsa al cioccolato speziato. Gli esempi e le possibilità di utilizzo di questo pepe, però, sono innumerevoli. Vi invito, quindi, a consultare il nostro sito e testare di persona le numerose ricette che trovate sull’argomento.
Alcune nozioni sugli alimenti nichel free
La salsa di peperoni verdi è priva di nichel. Ma come fa il basilico a non contenere nichel? Negli ultimi tempi la tecnologia ha compiuto passi da gigante in questo senso. Il segreto sta nell’estrema cura posta nella gestione del suolo. Il nichel, d’altronde, proviene da lì. In particolare, le coltivazioni idroponiche riescono a garantire ortaggi e frutta del tutto privi di nichel. Proprio per questo, si trovano anche pomodori nichel free.
Ovviamente, queste tecniche di coltivazione non impattano sulle proprietà nutrizionali e sul sapore. Anzi, è probabile che siano più buoni delle controparti con nichel, in quanto – come già specificato – vi è una marcata attenzione per la composizione del suolo. Dunque, fate riferimento ai produttori “idroponici” e acquistate del basilico nichel free, se siete intolleranti a questa sostanza.
Un focus sulle problematiche del nichel
La salsa di peperoni verdi è una delizia senza nichel, dunque può essere consumata anche dagli allergici e dai sensibili a questa sostanza. Il nichel è un po’ ovunque, dunque non sono molte le preparazioni che si possono fregiare della qualifica “nichel free”. Vale comunque la pena fornire qualche informazione su questa forma di intolleranza o allergia.
L’allergia e la sensibilità al nichel sono reazioni del sistema immunitario a questo metallo, che come ho appena detto è presente in molti cibi: cioccolato, noci, fagioli, spinaci, cereali integrali ecc. L’esposizione prolungata al nichel attraverso la dieta può sensibilizzare l’organismo, provocando una risposta infiammatoria. Le cause profonde, però, sono ancora parzialmente sconosciute.
I sintomi dell’allergia al nichel alimentare comprendono dermatite da contatto orale con prurito, arrossamento e gonfiore delle labbra e della bocca. Possono comparire anche sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Altri sintomi sistemici sono dati dal mal di testa, stanchezza cronica e, in casi rari, difficoltà respiratorie.
FAQ sulla salsa di peperoni verde
A cosa fanno bene i peperoni?
I peperoni sono ricchi di vitamine A, C, antiossidanti e fibre, che aiutano a rafforzare il sistema immunitario e migliorano la salute della pelle e degli occhi. Inoltre contengono composti anti-infiammatori che possono contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche.
Che differenza c’è tra peperoni verdi, rossi e gialli?
I peperoni verdi sono immaturi, dal sapore più amaro e meno dolce. Quelli gialli sono maturi e dolci con un gusto più delicato. I peperoni rossi sono i più maturi e hanno un sapore dolce e una maggiore concentrazione di vitamine A e C rispetto ai peperoni verdi e gialli.
Come si spellano i peperoni crudi?
Per spellare i peperoni crudi bisogna tagliarli a metà e rimuovere semi e membrane. Usando un pelapatate affilato si incide poi la pelle e la si rimuove con cura, seguendo la curvatura del peperone. In alternativa è possibile grigliarli e metterli in un sacchetto di plastica per farli evaporare, infine sarà possibile rimuovere facilmente la pellicina esterna.
Quanto ci mettono i peperoni a maturare?
I peperoni impiegano generalmente da 60 a 90 giorni per maturare, a seconda della varietà e delle condizioni di crescita. I peperoni verdi maturano più velocemente, mentre quelli rossi e gialli richiedono più tempo per raggiungere la piena maturità e sviluppare il loro sapore dolce e caratteristico.
Quante calorie ha la salsa di peperoni verdi?
L’apporto calorico della salsa di peperoni verdi varia in base alla quantità di olio necessaria, che a sua volta dipende dal grado di umidità dei peperoni. Per un vasetto medio potremmo avere circa 400 kcal.
Ricette con peperoni ne abbiamo? Certo che si!
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