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Finocchi in conserva per un antipasto nichelfree

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

finocchi in conserva

Finocchi in conserva, un antipasto salutare

I finocchi in conserva sono una ricetta solo all’apparenza semplice, infatti, rispetto alle altre, richiede qualche accorgimento in più. Il riferimento è alla fase iniziale del procedimento e a quella finale. In prima battuta, dovreste porre la massima attenzione alla cottura del finocchio, in quanto vi è il rischio che si ammorbidisca eccessivamente. Nello specifico, dovreste lessarli per 7-8 minuti a partire dal bollore. Sul finire, poi, state attenti al livello dell’olio nella conserva. Nell’immediato, infatti, i finocchi tendono ad assorbirne parecchio, dunque dopo una mezza giornata dalla composizione dei barattoli dovreste aggiungere ancora un po’ di olio. Per quanto riguarda le applicazioni dei finocchi in conserva, avete un ampio margine di discrezione. C’è chi li consuma a crudo, così come sono, magari come snack o accompagnati da un buon pane casereccio. Molti li utilizzano per comporre insalate particolarmente saporite.

Tuttavia, a mio avviso, l’applicazione che più li valorizza è la creazione degli antipasti, durante i quali è possibile scatenare la propria fantasia e proporre interessanti abbinamenti. Per quanto riguarda i finocchi, offrono molto dal punto di vista organolettico e nutrizionale. Sono estremamente leggeri in quanto composti per il 93% di acqua. Inoltre, 100 grammi di finocchi apportano solo 9 kcal, praticamente un record nel mondo vegetale e animale. Allo stesso tempo, sono ricchi di vitamine e sali minerali. Per esempio, contengono buone dosi vitamina A e C, come anche di potassio, fosforo, ferro e soprattutto calcio. I finocchi contengono anche molti antiossidanti, che contrastano i radicali liberi e contribuiscono alla prevenzione del cancro. Di questo ortaggio si apprezzano anche le proprietà diuretiche (dovute all’abbondanza di acqua) e carminative.

Le proprietà nutrizionali delle acciughe

Uno dei pregi dei finocchi in conserva è la profondità organolettica. Essa è dovuta alla presenza di tanti ingredienti, molti dei quali raramente associati ai finocchi. Il riferimento è alle acciughe e ai capperi. Le acciughe devono essere sott’olio in quanto possono offrire molto in termine di gusto e di proprietà nutrizionali. D’altronde, stiamo parlando di pesci azzurri, dunque di alimenti incredibilmente ricchi di fosforo e di acidi grassi benefici.

finocchi in conserva

Un esempio è dato dall’abbondanza degli acidi grassi omega tre, che fanno bene al cuore, alla vista e al sistema nervoso centrale. Ovviamente sono abbastanza caloriche, soprattutto se conservate sott’olio. Il segreto, però, sta nell’impiegare solo dosi contenute e, soprattutto, nel porre la massima attenzione quando si scola il prodotto.

Perché abbiamo usato i capperi?

L’altro ingrediente di supporto, ma in grado di valorizzare i finocchi in conserva, è dato dai capperi. Nello specifico, aggiunge una certa sapidità, e un aroma pungente quanto inconfondibile. Anche in questo caso, il consiglio è di andarci piano con la quantità e di scolare bene i capperi. Ad ogni modo, la loro presenza è giustificata anche dalle proprietà nutrizionali, che sono davvero significative.

In primis, i capperi sono ricchi di calcio, magnesio, potassio e sodio. Proprio quest’ultimo elemento dona loro una spiccata sapidità. Per quanto concerne le vitamine, si segnalano buone dosi di vitamina A, K e C. I capperi sono anche ricchi di fibre, sostanze che contribuiscono a risolvere i problemi di stipsi. Trascurabile, invece, è l’apporto di carboidrati, proteine e grassi (che sono quasi assenti). L’apporto calorico dei capperi è molto basso, infatti si parla di 23 kcal per 100 grammi, caratteristica dovuta alla presenza di acqua. Infine, va segnalata una straordinaria abbondanza di antiossidanti, che come abbiamo visto fanno molto bene alla salute.

Ecco la ricetta dei finocchi in conserva:

Ingredienti per 4 barattoli:

  • 4 finocchi
  • 500 ml. di acqua naturale,
  • 500 ml. di aceto di riso bianco,
  • q. b. di olio d’oliva,
  • 2 spicchi di aglio,
  • qualche acciuga sott’olio,
  • qualche cappero sott’olio,
  • q. b. di timo.

Preparazione:

Per la preparazione dei finocchi in conserva iniziate igienizzando i barattoli e i tappi. Rimuovete le foglie più dure dai finocchi, poi lavateli e ammollateli in acqua per 10 minuti. Dopodiché affettate finemente i finocchi, non andando oltre i 2-3 cm di spessore. In una pentola versate l’acqua e l’aceto di riso, accendete il fuoco e versate i finocchi non appena viene raggiunto il bollore. Poi cuocete a fuoco moderato per 7-8 minuti dalla ripresa del bollore. Scolate per bene i finocchi e fateli asciugare su della carta da cucina, infine copriteli per qualche ora.

Ora pelate e affettate l’aglio, poi scolate le acciughe e i capperi. A questo punto, riempite i barattoli. Versateci dentro i finocchi alternandoli con l’aglio, le acciughe sminuzzate, il timo e i capperi. Infine, premete per evitare che si formino le bolle di aria. Concludete versando l’olio fino a raggiungere quasi il bordo, poi applicate il coperchio e lasciate risposare per dodici ore. Trascorso questo lasso di tempo, verificate il livello dell’olio in quanto potrebbe essersi in parte riassorbito, in questo caso integrate con nuovo olio. Mettete la conserva in dispensa e attendete qualche settimana prima di consumarla, sarà ancora più buona.

2.7/5 (11 Recensioni)
Riproduzione riservata
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4 commenti su “Finocchi in conserva per un antipasto nichelfree

  • Mar 2 Ago 2022 | Giuseppina ha detto:

    Si può sostituire olio di oliva con semi?

    • Gio 4 Ago 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Giuseppina tutto è possibile ma io glielo consiglio. Puo’ provare un olio di oliva leggero

  • Mer 10 Lug 2024 | Anna Maria ha detto:

    Si può sostituire l’ aceto di riso con quello di mele

    • Gio 18 Lug 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      L’aceto di riso e l’aceto di mele hanno sapori e caratteristiche diverse. L’aceto di riso è più delicato e leggermente dolce, mentre l’aceto di mele ha un sapore più forte e fruttato. Tuttavia, l’aceto di mele può essere una buona alternativa se usato correttamente.

      Quando sostituisci l’aceto di riso con l’aceto di mele, mantieni le stesse proporzioni della ricetta originale. Se il sapore dell’aceto di mele ti sembra troppo forte, puoi diluirlo con un po’ di acqua. Un rapporto di 1:1 tra aceto di mele e acqua può aiutare a mantenere un equilibrio di sapori più delicato.

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