Vodka senza glutine. La vodka contiene glutine? Alcune persone si stupiscono del fatto che distillati come whisky, vodka e gin possano essere bevuti sebbene derivati da cereali contenenti glutine. Ebbene, dagli studi fatti dall’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA), è emerso che queste bevande, attraverso il processo di distillazione, eliminano ogni eventuale traccia di glutine e relative possibili contaminazioni.
Marmellata di limoni e vodka per la tua colazione
Marmellata di limoni e vodka: un tocco in più. Le marmellate sono delle alternative fantastiche per enfatizzare il sapore di formaggi e non solo. La marmellata di limoni e vodka – assieme a quella di arance – costituisce una soluzione perfetta per chi vuole portare in tavola dei sapori a dir poco sublimi. Come si prepara? Con gli ingredienti giusti e un po’ di amore per la cucina! Prepariamo ora la marmellata
Cosa ci vuole per preparare la marmellata di limoni e vodka? Circa 1 kg di limoni (ottimi quelli di Sorrento, ma anche i verdelli, limoni siciliani molto acidi e altrettanto profumati), 800 grammi di zucchero semolato e 50 ml di vodka. Si inizia lavando i limoni sotto l’acqua corrente e facendo attenzione a eliminare dalla buccia eventuali impurità.
Dopo questo passaggio si procede a tagliarli a fette, avendo cura di eliminare i semi. I limoni devono poi essere inseriti in una casseruola e cotti per circa 20 minuti a fuoco lento, aggiungendo man mano la vodka.
Cosa bisogna fare dopo? Togliere i limoni dalla casseruola con un colino e metterli nel passaverdure. Il risultato di questo passaggio dovrà poi essere unito allo zucchero, a un po’ d’acqua e cotto per circa 10 minuti.
Ricetta marmellata di limoni e vodka
Preparazione marmellata di limoni e vodka
Sterilizzare vasetti, guarnizioni e tappi avvolgendoli in canovacci e facendoli bollire mezz’oretta in una pentola di acqua calda. Lasciateli asciugare su di uno strofinaccio
Lavare accuratamente i limoni con abbondante acqua salata e strofinarli per rimuovere le impurità. Togliere la scorza, pelare a vivo gli spicchi ed eliminare semi e pellicine. A questo punto pesare la polpa dei limoni e calcolare 20 grammi di acqua ogni 100 grammi di polpa di limone; per lo zucchero, invece, il rapporto è 1:1 quindi lo stesso peso della polpa di limone. Infine pesare la vodka secondo le proporzioni indicate
In un tegame versare l’acqua, lo zucchero e la vodka e scaldare sul fuoco. Appena bolle, spegnere e versare sulla polpa dei limoni. Lasciar macerare il tutto coperto per 12 ore.
Trascorso il tempo della macerazione, mettere il composto in una pentola e accendere il fuoco a fiamma moderata.Curare la cottura della marmellata, mescolando frequentemente e prelevando la schiuma mentre si forma. Far bollire per 20 – 25 minuti. Lasciar raffreddare un paio di minuti e poi invasare la marmellata ben calda nei barattoli di vetro. Chiudere ermeticamente i barattoli con un tappo, capovolgerli e farli raffreddare.
Ingredienti marmellata di limoni e vodka
- Per 4 vasetti
- 1 kg limoni non trattati (circa 800 gr di polpa)
- 800 gr zucchero
- 160 gr acqua naturale circa
- 50 gr vodka liscia
Marmellata di limoni e vodka per la colazione
La marmellata di limoni e vodka si prepara in poco tempo e non necessita di particolari abilità culinarie.Durante quest’ultima fase della cottura è bene fare molta attenzione al fatto che la marmellata non si attacchi al fondo, mescolandola continuamente con un cucchiaio di legno.
Le ultime fasi di preparazione della marmellata di limoni e vodka consistono solo nell’inserimento nei vasetti, che devono essere stati preventivamente sterilizzati e in ogni caso avere tappi con chiusura ermetica.
Dopo aver versa to la conserva calda bisogna lasciarli capovolti per circa 15 minuti – in questo modo si favorisce la formazione del sottovuoto, fondamentale per la conservazione – per poi trasferirli in un luogo fresco, asciutto e pulito per circa un anno. Facile, vero?
Questa marmellata è ottima soprattutto se si amano i formaggi e se si ha intenzione di portarli in tavola e di stupire i propri ospiti con abbinamenti speciali. Qualche consiglio per un’associazione gustosa? Il brie, il caciocavallo, il formaggio di fossa, la provola, il pecorino fresco.
Non resta che provare e gustare il meraviglioso mix di sapori che è la marmellata limoni e vodka!
Produzione e consumo della vodka
La vodka non ha certo bisogno di presentazioni, è uno dei liquori più consumati in assoluto, mentre in alcune parti d’Europa è praticamente un must. Probabilmente è la bevanda più bevuta in assoluto, superiore per apprezzamento alla birra e al vino. Il riferimento è ai paesi dell’est Europa e in primis alla Russia. La vodka piace non solo perché estremamente alcolica, ma anche perché nel corso dei secoli ha dato vita a tantissime varietà e qualità. A prescindere da queste, il processo di produzione è quasi sempre lo stesso, a cambiare è, però, il numero delle distillazioni, che incidono in maniera profonda sul prodotto finale.
Ad ogni modo, si inizia macinando dei cereali (che possono essere orzo e grano), aggiungendo acqua, e a seguire lieviti particolari che favoriscono il processo di fermentazione. A seguito della fermentazione, questa specie di vodka “cruda” raggiunge gli 8 gradi alcolici. E’ in questa fase che si parte con la distillazione, ossia la bevanda viene sottoposta ad alte temperature, che favoriscono la produzione di vapore. La seconda distillazione si caratterizza per uno scopo ben preciso, l’eliminazione di scorie e di sostanze pesanti come aldeni e anidride solforosa. Da qui in poi il distillatore può riservarsi una certa discrezione e decidere quante distillazioni eseguire.
Come definire la qualità di una vodka
In genere, le qualità mediocri di vodka prevedono due distillazioni (oltre alle prime due che risultano essenziali), mentre le qualità più pregiate ne possono prevedere anche una trentina. E’ il caso della Vodka Purity svedese, che è frutto di ben trentaquattro distillazioni. Un effetto collaterale della distillazione è la riduzione del volume della bevanda. Le distillazioni sono parecchio dispendiose anche per questo motivo.
Per quanto concerne la gradazione alcolica, essa è piuttosto varia. Le vodke commerciali, in genere, non superano i 38 gradi. Esistono, comunque, vodka parecchio più alcoliche, come la Spiritus che, caso più unico che raro, supera i 90 gradi.
Cosa hanno in comune questo liquore e il glutine?
Per chi manifesta disturbi dell’assorbimento del glutine, che sia sensibile, intollerante o celiaco, il pericolo può arrivare da più parti. Non solo dagli alimenti che per definizione contengono glutine, ma anche da quelli che all’apparenza non hanno niente a che fare con questa sostanza. Il riferimento non è solo alle contaminazioni, che possono avvenire durante i processi di produzione, ma anche a qualche ingrediente nascosto che può limitare la compatibilità con i regimi dietetici degli intolleranti al glutine e dei celiaci.
Cosa si può dire a proposito della vodka? Questo liquore può contenere glutine? La domanda è giustificata dal fatto che, come accennato all’inizio dell’articolo, la materia prima di partenza è rappresentata proprio dai cereali. In linea di massima tale presenza non dovrebbe rappresentare un problema, infatti il processo di distillazione, anche quello più approssimativo, elimina totalmente il glutine.
Tuttavia, il consiglio è di porre la massima attenzione ai vari tipi di vodka aromatizzata, in quanto l’aggiunta di alimenti estranei può determinare un’eventuale contaminazione. Ci sono casi, però, in cui anche la vodka liscia può rappresentare un pericolo. E’ il caso di coloro che sono estremamente sensibili al glutine e quindi possono avere problemi anche con alimenti o bevande che formalmente non contengono tale sostanza. Ciò accade quando chi produce la vodka produce anche alimenti a base di glutine, in questo caso il rischio di contaminazione è sempre presente.
Un po’ di storia sulla vodka
A chi non conosce il russo, il nome vodka non dice nulla. In realtà il significato è ben preciso e, in qualche modo, rivela il modo con cui i russofoni guardano a questa apprezzatissima bevanda. Vodka, infatti, deriva da “Voda”, che in russo significa acqua. Il suffisso “ka” è di base un diminutivo. Dunque, volendo improvvisare una traduzione letterale, vodka potrebbe corrispondere ad “acquetta”.
Per quanto riguarda il presente della vodka, c’è veramente poco da dire circa il suo consumo e i processi che ruotano attorno ad essa. La vodka non è certamente un liquore da meditazione, come potrebbe essere lo scotch o il whisky. Anzi, è un alcolico che si presta molto bene alla creazione di cocktail, anche “freschi”. Dettaglio non da poco se si considera l’elevato grado alcolico. In particolare, si sposa benissimo con le bevande fruttate, ma anche con determinate spezie ed erbe aromatiche.
Ricette con marmellate ne abbiamo? Certo che si!
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