Filetto alla Stroganoff, un secondo di carne corposo
Filetto alla Stroganoff: un classico della cucina russa
Il Filetto alla Stroganoff è un piatto tradizionale russo con una storia ricca. Originario del XIX secolo, si dice che il nome derivi da una famiglia nobile russa, gli Stroganov. Questo piatto è diventato famoso in tutto il mondo, simbolo della cucina russa e amato per il suo sapore ricco e la sua cremosità.
Il protagonista del Filetto alla Stroganoff è il filetto di manzo, tagliato a strisce sottili. Gli altri ingredienti chiave includono funghi, cipolle, panna acida e senape, che insieme creano una salsa densa e saporita. In alcune varianti, si aggiungono anche cetriolini sott’aceto per un tocco di acidità.
La preparazione del Filetto alla Stroganoff inizia con la rosolatura delle strisce di manzo, che poi vengono messe da parte. In seguito, si soffriggono i funghi e le cipolle, aggiungendo poi la carne. La panna acida e la senape vengono incorporate verso la fine della cottura, creando una salsa cremosa che avvolge il manzo. Il piatto è tradizionalmente servito con riso bianco o tagliatelle.
Per un Filetto alla Stroganoff autentico, è essenziale utilizzare carne di alta qualità. La cottura della carne dovrebbe essere rapida per mantenere la sua tenerezza. La panna acida è un ingrediente fondamentale, e la sua qualità influisce molto sul sapore finale del piatto.
Mentre la versione classica prevede l’utilizzo del filetto di manzo, esistono varianti che utilizzano altre tipologie di carne, come pollo o maiale. Per una versione più leggera, si può sostituire la panna acida con yogurt greco.
Il Filetto alla Stroganoff è un piatto che racchiude la ricchezza e la profondità della cucina russa. La combinazione di carne tenera, funghi saporiti e una cremosa salsa rende questo piatto un classico senza tempo, adatto per una cena speciale o per un confortevole pasto casalingo.
Ricetta filetto alla stroganoff
Preparazione filetto alla stroganoff
Per la preparazione del filetto alla Stroganoff iniziate lavando i funghi e affettandoli finemente. Poi pelate le cipolle e fatele a julienne. Versate metà del burro e l’alloro in una padella, scaldateli e rosolateci le cipolle e i funghi. Infine, regolate con un po’ di sale, un po’ di pepe e fate cuocere per circa 10 minuti.
Ora tagliate la carne a tocchetti e fatela rosolare leggermente con il burro che avete ancora disposizione, poi versate i funghi, le cipolle e aggiungete la panna acida e la senape. Infine regolate nuovamente di sale e di pepe, e cuocete per altri 10 minuti. Concludete impiattando e guarnendo con il trito di prezzemolo.
Ingredienti filetto alla stroganoff
- 600 gr. di filetto di manzo
- 400 gr. di funghi champignon
- 200 gr. di cipolle bianche
- 1 foglia di alloro
- 100 gr. di panna acida
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 20 gr. di senape
- 50 gr. di burro chiarificato
- un pizzico di sale e pepe.
Origini e storia del filetto Stroganoff
Il filetto alla Stroganoff è uno dei piatti più conosciuti della cucina russa. In realtà, non si tratta di un piatto antico o con secoli di storia alle spalle, infatti è stato preparato per la prima volta in pieno Ottocento. La leggenda, a tal proposito, narra che il piatto sia nato dall’intuizione di un cuoco francese al servizio del conte Stroganoff, che ha avuto l’idea di arricchire il classico filetto di manzo con la panna acida (un ingrediente tipicamente francese, per quanto ricorrente nella cucina russa). Ovviamente la presenza della panna acida rende il piatto molto più calorico, ma è un “prezzo” che si paga volentieri, se si considera la portata organolettica di questo secondo di carne.
La lista degli ingredienti è abbastanza ricca, oltre alla carne di manzo e alla panna acida troviamo i funghi, le cipolle, l’alloro e un certo numero di spezie e condimenti. Il risultato è un secondo corposo, ma capace comunque di esprimere una certa eleganza. Un consiglio, non utilizzate il burro normale, bensì quello chiarificato. Solo questa variante, infatti, è in grado di sopportare le alte temperature, e dunque di sostituire l’olio nelle fasi di frittura. La ricetta che vi propongo oggi, a dire il vero, è una variante di quella originale. Ne incarna comunque lo spirito, e rimane fedele – a suo modo – alla tradizione. L’ho pensata insieme a Danilo Angè, un cuoco che non si limita a preparare dei piatti eccellenti, ma che esplora le cucine etniche e ama le sperimentazioni.
Come fare la panna acida
Tra i protagonisti del filetto alla Stroganoff spicca la panna acida. Essa valorizza la carne e caratterizza il piatto rispetto ai secondi della medesima categoria. Il nome originale è “creme fraiche”, e ovviamente cela un’origine francese. Si tratta di una salsa dal sapore intenso realizzata con lo yogurt greco, la panna liquida e il limone. Il sapore è tutto sommato neutro, dunque può essere associato sia alle preparazioni dolci che a quelle salate. Nella pratica, però, la panna acida viene impiegata soprattutto per valorizzare i piatti salati. Si sposa in particolare con la carne, in aggiunta alla quale crea dei meravigliosi contrasti tra salato e sentori aciduli.
La ricetta è davvero semplice, si tratta di mescolare la panna e lo yogurt, farli riposare lungamente in frigo e aggiungere il succo di limone filtrato. Ovviamente, se soffrite di disturbi dell’assorbimento del lattosio, sceglie ingredienti privi di questa sostanza. Non dovreste avere difficoltà a reperire della panna e dello yogurt greco “lactose-free”. Esistono molte varianti di creme fraiche, buona parte delle quali ha una chiara origine regionale. Il discrimine, però, sta nel rapporto tra panna e yogurt. Di norma dovrebbero essere rappresentati in maniera identica, ma alcune varianti puntano maggiormente sullo yogurt, un modo per valorizzare l’elemento acido.
La senape, un condimento perfetto
Uno dei punti di forza del filetto di manzo alla Stroganoff è la presenza di numerosi condimenti, che valorizzano sia la carne che le verdure. Uno dei condimenti che viene maggiormente rappresentato è la senape. Essa interviene quasi a fine cottura, appena 10 minuti prima di impiattare. La sua aggiunta avviene in contemporanea con quella della panna acida, con la quale forma una deliziosa combinazione, infatti l’acidità della panna si sposa alla perfezione con il retrogusto amarognolo della senape. Tra le altre cose, la senape contribuisce a conferire un colore più intenso al piatto, valorizzando anche l’elemento visivo.
Inoltre, non va trascurato il valore nutrizionale della senape, che è più elevato di quanto si possa pensare. Esso, infatti, contiene molti sali minerali, nonché le vitamine C, E, K. Sono molte le proprietà associate alla senape: migliora l’ossigenazione del sangue, favorisce la digestione e svolge una funzione moderatamente lassativa. Inoltre, si caratterizza per l’attività antinfiammatoria, particolarmente utile in caso di dolori cronici. La senape contiene anche alcuni grassi, ma si tratta di grassi buoni in grado di proteggere lo stato di salute dell’apparato cardiocircolatorio. In particolare un moderato consumo di senape riduce i livelli di colesterolo cattivo. L’apporto calorico, infine, non è affatto elevato se si considerano le dosi che in genere vengono applicate ai piatti.
Ricette con funghi ne abbiamo? Certo che si!
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