
Carotine sotto aceto, una conserva per antipasti sfiziosi

Carote sotto aceto, una conserva semplice ma geniale
Le carote sotto aceto sono un’idea sfiziosa per un antipasto leggero e all’insegna del buon gusto, o per impreziosire ricette salate. Il procedimento è molto semplice, come per qualsiasi altro sott’aceto del resto, l’unica vera difficoltà risiede nel reperimento degli ingredienti giusti. Nella fattispecie, è necessario optare per le carotine novelle, che non sono altro che le carote raccolte quando sono ancora tenere.
La loro particolarità risiede in un gusto delicato, che si accompagna a una spiccata croccantezza. Le carotine novelle, va detto, non sono affatto fibrose, anzi sono assai meno coriacee delle carote crude. Per il resto i valori nutrizionali sono pressoché identici. Anche in questo caso, dunque, stiamo parlando di un ortaggio prezioso.
Per la nostra conserva delle carotine sotto aceto è meglio utilizzare le carotine novelle che, come le carote in generale, sono ricche di vitamina A e di vitamina C. Contengono anche straordinarie dosi di potassio e buone concentrazioni di ferro, zinco e selenio. Quest’ultima sostanza esercita una funzione antiossidante e contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario. Le carote sono apprezzate anche per il contenuto di betacarotene, un elemento che stimola la produzione di vitamina A da parte del corpo, oltre ad impattare positivamente sulla salute di molti organi.
La carota, inoltre, è ricca di luteina, sostanza che previene l’invecchiamento cutaneo. Per quanto concerne l’apporto calorico, siamo su livelli molto bassi, infatti l’ortaggio è sempre presente nelle diete dimagranti. Nello specifico 100 grammi di carote contengono solo 41 kcal.
Ricetta per 6-8 barattoli di carote sotto aceto
Preparazione carote sotto aceto
- Per la preparazione delle carotine sotto aceto iniziate igienizzando alla perfezione i vasetti e i tappi.
- Poi sbucciate per bene le carote, lavatele e asciugatele.
- Tagliatele a rondelle e cuocetele per un minuto in acqua e in aceto (presenti in parti uguali); badate bene, le carote devono diventare croccanti.
- Prelevate le carote con la schiumarola, adagiatele su dei teli e frizionate con le mani per farle asciugare prima.
- Ora trasferite le carote nei vasetti, inserendo gli aromi in modo alternato.
- Poi applicate una leggera pressione per compattare e posizionare la griglietta ferma-verdura.
- Bollite l’aceto di mele per due minuti circa, poi versatelo nei vasetti quando è ancora caldo e fermatevi solo quando le carote sono ben coperte.
- Infine lasciate raffreddare, applicate i tappi e conservate i vasetti al buio in un posto asciutto.
Ingredienti carote sotto aceto
- 1 kg. di carotine novelle
- 750 ml. di aceto di vino bianco
- 750 ml. di acqua naturale
- 2 bicchieri di aceto di mele
- 2 spicchi d’aglio
- un cucchiaio di pepe rosa in grani
Come scegliere l’aceto?
Uno dei tratti caratteristici delle nostre carote riguarda proprio l’aceto. Il riferimento è alla necessità di utilizzare ben due tipologie di aceto, e di inserirle in due fasi distinte. Il primo aceto è il classico aceto di vino bianco, che viene utilizzato per cuocere le carotine o, per meglio dire, renderle il più possibile morbide. Per quanto concerne la composizione dei barattoli, invece, va utilizzato l’aceto di mele. La presenza di quest’ultimo è fondamentale, in quanto propone un sapore più leggero, meno acidulo e perfetto per un ortaggio delicato come le carotine.
Tra l’altro, l’aceto di mele vanta proprietà nutrizionali di tutto rispetto. E’ meno calorico dell’aceto di vino e apporta solo 20 kcal per 100 millilitri. E’ ricco di vitamine e sali minerali, e in particolare di potassio, ferro, magnesio e calcio. Si caratterizza, poi, per la capacità di regolare la pressione sanguigna, tendendo a ridurla. L’aceto di mele è anche un buon antiossidante, dunque contrasta l’azione dei radicali liberi e aiuta a prevenire i tumori. In genere, si utilizza l’aceto di mele quando quello di vino bianco viene giudicato troppo acido e forte.
Il tocco aromatico del pepe rosa nelle carote sotto aceto
Il pepe rosa, utilizzato nelle carote sotto aceto, non è quello che sembra. Tanto per iniziare non è un pepe, viene chiamato così per rendere onore alla sua capacità speziante, che può essere paragonata a quella del pepe. Di base, si tratta di una bacca coltivata originariamente nel sud America. Assume un colore a metà strada tra il rosa scuro e il rosso chiaro. Inoltre vanta un aroma spiccato, sia delicato che forte, che si addice soprattutto alle preparazioni dolci o tendenzialmente dolciastre. E’ comunque in grado di valorizzare frutta e verdura, specie quella poco sapida.
Il pepe rosa vanta numerose proprietà pseudo-terapeutiche, come da tradizione per le migliori spezie. Per esempio, è uno stomachico, dunque stimola la digestione. Allo stesso modo è un buon antisettico, infatti viene impiegato dalla cucina popolare per trattare ferite e infezioni. In virtù della straordinaria quantità di acqua, si caratterizza per le proprietà diuretiche e detossinanti. Per fortuna, e a differenza delle spezie propriamente dette, è davvero ipocalorico: 3 bacche apportano appena 1 kcal. La ragion d’essere del pepe rosa, in questo caso, risiede nella capacità di aromatizzare l’ortaggio e persino l’aceto di mele senza risultare eccessivo.
Carote sott’aceto al posto delle carotine: come cambia la ricetta?
La ricetta richiede il coinvolgimento delle carote novelle, che sono piccole e quindi adatte per definizione a una conserva in barattolo. E se volessimo utilizzare le carote vere e proprie? In quel caso basterebbe tagliarle in due o in tre, a seconda delle dimensioni. Potreste anche divertirvi ad alternare diverse varietà di carote, per esempio le carote bianche, le gialle e le viola. Ciascuna di esse si caratterizza per un sapore leggermente diverso.
Le carote bianche si fanno apprezzare per il loro sapore delicato, leggermente dolce e quasi neutro. Sono meno zuccherine rispetto alle carote arancioni e si prestano perfettamente alla conservazione sott’aceto, in quanto assorbono bene il liquido senza subire compromissioni nel gusto. Inoltre sono tendenzialmente più morbide.
Sono perfette per chi cerca un gusto meno deciso e una consistenza più tenera dopo la cottura. Nelle conserve miste contribuiscono a variare la texture e a rendere la composizione visivamente più significativa. Dal punto di vista nutrizionale, le carote bianche sono ricche di fibre e potassio, proprio come le carote arancioni. Tuttavia hanno una quantità inferiore di beta-carotene.
Le proprietà della carote gialle e delle carote viola
Le carote gialle si collocano a metà strada tra le bianche e le arancioni, sia per intensità cromatica che per sapore. Hanno un gusto dolce, ma più complesso e aromatico. Quando vengono sottoposte alla conservazione rilasciano un leggero sentore agrumato, che si sposa bene con l’aceto di mele.
Sul piano nutrizionale le carote gialle spiccano per il contenuto di luteina, un antiossidante importante per la salute degli occhi, sono quindi un’ottima scelta non solo dal punto di vista culinario ma anche nutrizionale.
Le carote viola si distinguono per un sapore più rustico e marcato, con un retrogusto quasi pepato. Sono ricchissime di antociani, dei potenti antiossidanti che donano il colore scuro e contribuiscono a contrastare l’invecchiamento cellulare. In barattolo tendono a rilasciare parte della loro pigmentazione, tingendo leggermente anche le altre varietà.
Carote sott’aceto, il contributo dell’aglio
La lista degli ingredienti delle carote sotto aceto comprende anche l’aglio. Il suo contributo in termini organolettici è importante. Nello specifico l’aglio aggiunge una nota pungente e aromatica che bilancia la dolcezza naturale delle carote. Durante la fase di riposo in aceto l’aglio rilascia i suoi oli essenziali, arricchendo la conserva come pochi altri alimenti riuscirebbero a fare.
L’aglio, a dispetto di quanto suggerisce il senso comune, fa anche bene alla salute, infatti contiene composti solforati, come l’allicina, che hanno proprietà antibatteriche, antifungine e antinfiammatorie. Inoltre contribuisce alla riduzione della pressione sanguigna e al miglioramento della salute cardiovascolare.
FAQ sulle carote sotto aceto
Che differenza c’è tra carote e carotine novelle?
Le carote sono radici mature, più grandi e dal sapore dolce e deciso. Le carotine novelle, invece, sono raccolte precocemente: sono più piccole, tenere e con un gusto delicato. Spesso vengono consumate crude o leggermente scottate, in questo modo diventano ideali per aperitivi o contorni leggeri.
Qual è il miglior aceto per le conserve sotto aceto?
L’aceto di vino bianco è il più utilizzato per le conserve sotto aceto, grazie al suo gusto neutro e alla sua capacità di conservare il colore e la croccantezza degli ortaggi. Ma anche l’aceto di mele è una buona scelta, poiché è delicato e aromatico. In questa ricetta li utilizzo entrambi.
Quanto durano le conserve sotto aceto?
Le conserve sotto aceto, se preparate correttamente e conservate in contenitori sterilizzati, possono durare fino a 12 mesi in un luogo fresco e buio. Una volta aperte vanno riposte in frigorifero e consumate entro 1-2 settimane.
Che sapore hanno le carote viola?
Le carote viola hanno un sapore simile a quello delle carote arancioni, ma leggermente più terroso e ricco. Alcune varietà possono presentare una nota pepata o dolce più marcata. Il colore intenso deriva dagli antociani, degli antiossidanti naturali che non alterano il gusto ma ne arricchiscono il profilo nutrizionale.
Che sapore hanno le carote bianche?
Le carote bianche hanno un gusto più delicato rispetto a quelle arancioni, quasi neutro e meno dolce. Sono ideali per piatti in cui non si vuole influenzare troppo il sapore generale. La loro consistenza resta croccante, mentre per il profilo gustativo si avvicinano al pastinaco in forma più leggera.
Ricette conserve sotto aceto ne abbiamo? Certo che si!
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