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Tutto sulla salicornia, un interessante asparago del mare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

frittata di salicornia
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Frittata di salicornia, una variante rustica e gustosa

La frittata di salicornia è una variante che spicca per il sapore rustico e sapido allo stesso tempo, tendente sull’aromatico. Le frittate sono preparazioni versatili che concepiscono l’integrazione di un gran numero di ingredienti, quindi basta utilizzare la fantasia e ragionare sugli abbinamento per tirare fuori dal cilindro preparazioni straordinarie. In effetti questa frittata di salicornia stupisce per il mix di sapori, basato sulla semplicità e sulla volontà di fornire contrasti interessanti in termini di sapore. La protagonista della ricetta è la salicornia, una verdura selvatica che appartiene alla cultura popolare. Spicca per i sentori amarognoli, sapidi e aromatici, che contrastano con il gusto della frittata classica.

La salicornia si fa apprezzare anche per il colore, che copre più tonalità di verde e che rimane tale anche dopo la cottura. Sul piano nutrizionale la salicornia spicca per l’apporto calorico molto basso, per l’abbondanza di vitamina C (superiore persino agli agrumi) e per il contenuto di sostanze nutritive davvero interessanti. A ciò si abbinano le uova, che sono più nutrienti e salutari di quanto si possa immaginare. Certo contengono colesterolo, ma un uovo medio non va oltre le 60 kcal. Le uova sono anche ricche di vitamine (vitamina K) e sali minerali rari, come lo zinco e il calcio.

Ricetta frittata di salicornia

Preparazione frittata di salicornia

Per preparare la frittata di salicornia iniziate proprio dalla salicornia, lavatela con cura e fatela bollire per 10 minuti. Terminata la cottura scolate la salicornia e fatela intiepidire in acqua fredda. Poi rimuovete da ogni rametto la componente legnosa e tagliatela a tocchetti.

Versate la salicornia così trattata in una ciotola, aggiungete le uova intere, il sale e il pepe. Sbattete con energia usando una forchetta in modo da non incorporare l’aria. Intanto affettate lo scalogno e soffriggetelo, infine unitelo al composto di uova.

Ora foderate una teglia con carta da forno inumidita con un po’ di olio. Versate il composto e cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per 25 minuti. Infine fate raffreddare leggermente, tagliate la frittata a fette e servitela.

Ingredienti frittata di salicornia

  • 200 gr. di salicornia
  • 4 uova
  • 1 scalogno
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di pepe nero
  • q. b. di olio extravergine di oliva.

Perché abbiamo usato lo scalogno nella frittata di salicornia?

La frittata di salicornia, come molte altre frittate, vanta il contributo di alcuni ingredienti di contorno. Il più importante è lo scalogno, che va affettato, soffritto e aggiunto al composto di uova. Poi il composto verrà cotto fino a quando sarà traslucido e morbido, in questo modo si evita che il calore faccia coagulare l’uovo. Perché abbiamo scelto lo scalogno e non la classica cipolla? La diatriba tra i due bulbi è sempre accesa, a tal punto che esistono fautori dell’una e dell’altra alternativa.

In realtà vanno utilizzati in contesti diversi. Ossia, quando lo scopo è di premiare il sapore di altri ingredienti senza rischiare di coprirli, lo scalogno è la scelta più adatta. E’ proprio per questo che lo scalogno è stato scelto per la preparazione della frittata alla salicornia. Per il resto lo scalogno è salutare quanto la cipolla, anzi il profilo nutrizionale è del tutto identico, come dimostra l’abbondanza di sali minerali come il selenio, il calcio, il fosforo, il potassio e lo zolfo. Queste sostanze fanno bene all’organismo e in particolare al sistema immunitario, alle ossa, al cervello e ai denti.

Una frittata senza Parmigiano?

Spulciando la lista degli ingredienti della frittata di salicornia stupisce l’assenza del Parmigiano Reggiano. In genere viene inserito da grattugiato nel composto di uova. Si tratta di un modo per insaporire la preparazione, ma anche per creare un’amalgama più forte. Le frittate con Parmigiano, poi, sono tendenzialmente più morbide, alte e gonfie.

Ebbene, in questa ricetta il Parmigiano non viene usato. Alcuni potrebbero considerarla una grave mancanza se si considera anche l’apporto in termini nutrizionali, infatti il Parmigiano è ricco di proteine, di calcio (essenziale per le ossa) e di vitamina D (utile per il sistema immunitario). L’assenza del Parmigiano però è supportata da un valido motivo, ovvero premiare il sapore della salicornia (detti anche asparagi di mare), che verrebbe messa in secondo piano dai sentori forti del celebre formaggio emiliano. Inoltre, il Parmigiano non viene aggiunto perché si punta ad avere una frittata sottile, morbida ed alquanto consistente.

Come preparare una frittata perfetta?

La frittata di salicornia non viene fritta, ma viene cotta direttamente al forno. Nello specifico, la temperatura deve essere di 180 gradi e la cottura dovrebbe durare 25 minuti. Il forno, inoltre, deve essere già caldo, un accorgimento essenziale per impedire di fare incamerare aria al composto. Un altro accorgimento consiste nel coprire la teglia con carta da forno inumidita con l’olio. In questo modo la frittata non si attaccherà e sarà facile estrarla senza romperla.

Altri accorgimenti riguardano la fase di preparazione e sono condivisi anche dalle frittate “fritte”. Il riferimento è alla fase di mescolamento delle uova con gli altri ingredienti, che devono essere sbattuti a grande velocità. Solo in questo modo si evita di incamerare aria e si potrà ottenere una frittata bassa e dalla consistenza croccante.

Le principali caratteristiche della salicornia

La salicornia o asparago di mare è una pianta annuale che cresce selvatica lungo la maggior parte delle coste del Mediterraneo. In particolare prospera sul bagnasciuga, nei suoli sabbiosi e fangosi, a ridosso dell’acqua di mare. E’ anche nota come asparago di mare, è una pianta grassa che per la sua forma ricorda quella del celebre ortaggio. Tuttavia, dal punto di vista biologico e anche organolettico ha poco a che vedere con gli ortaggi. Ricorda molto l’ asparago selvatico. Di base, appartiene alla famiglia delle amarantacee, si tratta della stessa famiglia di cui fanno parte l’amaranto e la quinoa. La salicornia si distingue per la presenza di un fusto molto carnoso e ricco di escrescenze, che assomigliano a dei rami veri e propri. Attira molto il suo colore verde brillante.

Per quanto concerne le dimensioni, la pianta può raggiungere e superare anche i 40 centimetri. Le foglie, in genere non commestibili, sono comunque carnose e si caratterizzano per un aspetto lamellare. La salicornia è una pianta dalle alterne “fortune”, almeno per quanto concerne l’alimentazione. Pur essendo diffusa un po’ dappertutto, è considerata un alimento degno di nota solo in specifici contesti. In Italia, per esempio, non è granché consumata, mentre ricorre in molte ricette della tradizione spagnola e, in misura minore, portoghese. In quest’ultimo caso, si parla di salicornia “atlantica”, infatti il Portogallo non ha sbocchi sul Mediterraneo.

Il valore nutritivo di questa preziosa pianta selvatica

La salicornia è un alimento di tutto rispetto, per quanto di nicchia. Infatti, sia dal punto di vista organolettico che da quello nutrizionale regala più di qualche soddisfazione. In primis, nonostante la sua origine “quasi acquatica”, è molto ricca di fibre e sali minerali,

Favorisce il regolare transito intestinale e contribuisce a risolvere gli episodi più lievi di stipsi. Una caratteristica molto importante della salicornia, che la pone a un livello superiore rispetto a tante altre specie selvatiche, è l’eccezionale concentrazione di proteine. Dal punto di vista nutritivo, infatti, 100 grammi di prodotto contengono solo 13 grammi di proteine, una quantità simile a quella degli alimenti animali piuttosto che di quelli vegetali.

salicornia

Non è un caso che la salicornia venga consumata spesso dai vegani e da vegetariani, proprio in sostituzione della carne, dei latticini, delle uova eccetera. Un’altra caratteristica importante della salicornia è la ridotta presenza di grassi. Per giunta, i pochi che ci sono fanno parte della categoria dei “grassi buoni”. Il riferimento è agli acidi grassi omega tre, che generano un impatto positivo sull’apparato cardiocircolatorio, sulla funzione cognitiva e su quella visiva. Tale presenza qualifica la salicornia come uno dei pochi alimenti di origine vegetale a favorire la buona salute del cuore.

Cionondimeno, si caratterizza per una concentrazione molto elevata di vitamine e ricca di sali minerali. La salicornia, infatti, contiene tantissima vitamina C, betacarotene (che favorisce la produzione della vitamina A), potassio, magnesio e iodio. Contiene anche tantissimo sodio, vista anche la zona in cui cresce e prospera. Infine, si segnala un apporto calorico molto basso, pari a 65 kcal per 100 grammi di salicornia. Una cifra che appare irrisoria, soprattutto alla luce dello scarso peso specifico della pianta.

Come arricchire la frittata di salicornia?

La frittata di salicornia piace perché è semplice. La ricetta si basa su una manciata di ingredienti, lasciando ampio spazio alla salicornia, affinché esprima tutto il proprio potenziale a livello di sapore. Tuttavia si potrebbe ragionare su qualche aggiunta. Il Parmigiano andrebbe bene in questo caso? In realtà no, perché come specificato coprirebbe il sapore della salicornia e in ogni caso aggiungerebbe un’ulteriore quantità di sale (la verdura è già salata di suo).

Il consiglio è di premiare alimenti neutri da questo punto di vista, o comunque dal sapore delicato. In questo senso potrebbero andare bene una cipolla rossa, magari leggermente rosolata, piuttosto che un insaccato dolce, come il prosciutto cotto. Anche un formaggio delicato potrebbe fare la sua parte, come la caciotta o la crescenza. Vi consiglio quindi di sperimentare, se ne avvertite la necessità, ma partendo da una marcata consapevolezza sugli ingredienti e sul loro impatto sul piano organolettico.

Come consumare e come cucinare asparagi di mare

Per quanto la salicornia di mare possa sembrare un alimento “alla portata di tutti”, nel suo consumo necessità di qualche accorgimento. Il riferimento è, in particolare, alle grandi quantità di sodio.La salicornia ha un elevato contenuto salino. Per questo motivo, prima di qualsiasi preparazione, è bene lasciare in ammollo questo alimento per più di qualche ora, secondo un procedimento che ricorda la dissalazione dei capperi. Durante questa fase è bene cambiare l’acqua più volte. Vale comunque la pena di consumare la salicornia, alla luce delle proprietà nutrizionali che ho elencato prima: Ha un sapore di fondo più che gradevole.

La salicornia può fungere da ingrediente principale, adatto al consumo a crudo, tuttavia si usa lessare per qualche minuto e condirla con olio e succo di limone. In questo modo, si trasforma in un contorno semplice ma pregiato. Soprattutto in Spagna, la salicornia così trattata viene posta sulle bruschette e trasformata nel classico antipasto “da Tapas”, tuttavia esistono ricette che vedono la salicornia come ingrediente per primi piatti, in particolare di spaghetti. A dire il vero, ricette di questo tipo sono diffuse più nella cucina italiana che in quella spagnola. Ma gli asparagi di mare dove si trovano? Ultimamente li troviamo anche nei banchi del supermercato.

Ricette frittate ne abbiamo? Certo che si!

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