
Soupe au pistou, zuppa di fagioli e pesto alla provenzale

Soupe au pistou, una zuppa ricca di sapore
La soupe au pistou è un famoso primo piatto della cucina provenzale, per quanto sia diffusa in tutta la Francia meridionale e apprezzata nel resto del Paese. E’ una zuppa “particolare” in quanto vanta una certa vicinanza con la cucina ligure, come dimostra la presenza del pesto (per quanto realizzato in modo leggermente diverso). E’ anche una zuppa molto corposa, che si fregia del contributo di moltissimi ingredienti, che incidono in maniera positiva sia sul sapore sia sui valori nutrizionali. La ricetta ha un procedimento tutt’altro che complicato, che può essere messo in pratica anche da chi ha poca esperienza in cucina.
Gli ingredienti principali della soupe au pistou sono i fagioli. Che tipo di fagioli? Ebbene, questa zuppa viene realizzata con ben due varietà di fagioli: i rossi e i bianchi. Essi hanno in comune buona parte delle proprietà nutrizionali, il riferimento è all’estrema abbondanza di sali minerali, in primis fosforo, potassio e ferro, ma anche all’elevata concentrazione di vitamine del gruppo B. Per quanto riguarda l’apporto calorico, i fagioli non possono essere definiti propriamente dietetici, per quanto la maggior parte delle calorie non sia dovuta alla presenza di grassi, ma bensì alla contemporanea azione di proteine e carboidrati.
Per quanto riguarda invece la differenza tra le due varietà, i fagioli rossi si distinguono per una maggiore concentrazione di antocianine, potenti antiossidanti presenti in genere nelle verdure e negli ortaggi di colore rosso-viola. Una raccomandazione, prima di procedere alla realizzazione di questa zuppa ammollate i fagioli per parecchie ore, possibilmente per una notte intera. Un’alternativa potrebbe consistere nell’impiego di fagioli in scatola, che, tuttavia, compromettono leggermente il risultato finale in termini di gusto e proprietà nutrizionali.
Ricetta soupe au pistou
Preparazione soupe au pistou
- Per la preparazione della soupe au pistou iniziate realizzando un trito con la cipolla e il porro, poi fateli imbiondire in una pentola con dell’olio caldo.
- A questo punto aggiungete anche i fagioli bianchi e rossi (che avrete già ammollato per una notte), poi versate l’acqua in quantità sufficiente a ricoprire il tutto.
- Cuocete per 40 minuti, infine unite le altre verdure e i pomodori tagliati a dadini, un po’ di sale, un po’ di pepe e continuate la cottura per altri 30 minuti.
- Nel frattempo preparate il pesto sminuzzando assieme il basilico e l’aglio, aggiungete un pizzico di sale, il pepe e un po’ di olio extravergine d’oliva.
- A zuppa già ultimata, dopo aver spento il fuoco, aggiungete il pesto che avete preparato ed il formaggio grattugiato. Buon appetito!
Ingredienti soupe au pistou
- 100 gr. di fagioli bianchi
- 100 gr. di fagioli rossi
- 200 gr. di patate
- 100 gr. di sedano
- 200 gr. di fagiolini
- 200 gr. di carote
- 100 gr. di porri
- 80 gr. di cipolla
- 100 gr. di pomodori
- 1 mazzetto di basilico
- 1 spicchio di aglio
- 60 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di sale
- q. b. di pepe
Un pesto diverso dal solito
Il nome di questa zuppa, soupe au pistou, suggerisce la presenza del pesto. Essa dimostra, tra le altre cose, le origini almeno in parte “liguri” di questa pietanza. Non c’è niente di cui stupirsi, la Provenza e la Liguria sono molto vicine e, nel corso della storia, si sono influenzate a vicenda in termini di cultura culinaria. Va detto, però, che il pesto in questione è abbastanza diverso da quello cui siamo abituati. Sia chiaro, si tratta pur sempre di un pesto di basilico, ma all’appello manca un passaggio del procedimento e qualche ingrediente.
Queste mancanze sono giustificate dall’uso particolarissimo che si fa del pesto in questa ricetta. Il suo scopo, infatti, è quello di insaporire una zuppa che, di base, si reggerebbe anche da sola, piuttosto che rappresentare il condimento principale. Anche in questo caso il pesto è composto da basilico e aglio, tuttavia non viene sottoposto all’azione del frullatore, ma semplicemente si pestano gli ingredienti fino ad amalgamarli completamente per poi versarli nella zuppa già pronta. La zuppa, inoltre, offre tutti i liquidi necessari per rendere il pesto più uniforme e morbido.
Un pizzico di italianità
Il pesto, per quanto realizzato in modo diverso, non è l’unico elemento “italiano” a caratterizzare questo interessante soupe au pistou. Infatti, sul finire della preparazione, è necessario arricchire la zuppa con del buon formaggio grattugiato. Le alternative da questo punto di vista sono due: propendere per una normale forma di groviera, come se ne trovano tante anche in Francia, o puntare dritti verso la qualità e scegliere il Parmigiano Reggiano.
Ecco che questa ricetta, pur esprimendo in maniera palese i valori della cucina provenzale, viene arricchita dalla presenza di un prodotto spiccatamente italiano, come è appunto il Parmigiano Reggiano. La sua applicazione non è diversa rispetto a quanto accade per le zuppe “all’italiana”. Molto banalmente va grattugiato sulla zuppa, poco prima di incorporare il pesto di basilico.
L’importanza dell’olio per la soupe au pistou
L’olio gioca un ruolo fondamentale per la soupe au pistou, proprio come ci aspetterebbe da una ricetta mediterranea. Nello specifico viene impiegato per preparare il fondo, ma anche come guarnizione da applicare poco prima del servizio. L’olio deve essere extravergine di oliva e di assoluta qualità. Come riconoscerlo?
Prima di tutto va verificata l’origine geografica dell’olio, prediligendo prodotti con una filiera corta e tracciabile, da sempre sinonimo non solo di qualità ma anche di sicurezza. Un buon olio extravergine si presenta limpido, con tonalità che variano dal giallo dorato al verde brillante, a seconda delle cultivar utilizzate. Al palato deve risultare equilibrato, leggermente piccante e amarognolo in fase di retrogusto, segno inequivocabile di un elevato contenuto di polifenoli e antiossidanti naturali.
Al naso rivela sentori freschi e vegetali, con note erbacee o fruttate che ricordano l’oliva appena colta. Ma badate bene, non basta avvicinarsi alla bottiglia per valutare correttamente l’odore, è necessario spalmare qualche goccia di olio sui palmi delle mani, strofinare e solo allora odorare. Le evidenze che trarrete saranno certamente più realistiche e utili.
Cosa bere con la soupe au pistou?
La soupe au pistou merita di essere abbinata a dovere. L’abbinamento ideale prevede vini bianchi secchi e freschi, possibilmente provenzali come un Cassis o un Cote de Provence.
Entrambi vantano profumi floreali e agrumati che accompagnano con delicatezza gli aromi vegetali della soupe au pistou, mantenendo equilibrio e piacevolezza. Suggerisco anche un rosé provenzale, leggero e minerale. La freschezza e la leggera sapidità di questa tipologia di vini contrasta delicatamente con la componente aromatica del piatto, che come abbiamo visto si rivela molto intensa.
Ma si può pensare anche a un vino rosso. In questo caso vi consiglio di puntare sulle etichette giovani e poco tanniche. Un esempio? Il Beaujolais Nouveau, che è capace di “tenere testa” alla zuppa sul piano aromatico senza risultare invadente.
FAQ sul soupe au pistou
Cos’è la soupe au pistou?
La soupe au pistou è una tipica zuppa provenzale a base di verdure fresche come zucchine, patate, pomodori e fagioli, che viene arricchita con il “pistou”, una salsa al basilico simile al pesto ligure ma senza pinoli.
Chi ha inventato la soupe au pistou?
La soupe au pistou ha origine contadina e popolare nella regione della Provenza, nel sud della Francia. Non ha un singolo inventore, ma nasce dalla tradizione rurale, influenzata probabilmente dalla vicinanza con la Liguria e dal suo pesto italiano.
Che sapore ha la soupe au pistou?
La soupe au pistou ha un sapore fresco e aromatico, caratterizzato dalle note erbacee del basilico, unite al gusto delicato delle verdure estive. Il pistou, simile al pesto ma senza pinoli, dona un’intensità aromatica leggera e profumata. Il risultato finale è un piatto equilibrato, fragrante e rinfrescante, perfetto per essere gustato in estate.
Quali fagioli utilizzare?
I fagioli ideali per la soupe au pistou sono quelli bianchi come i cannellini o i coco de Paimpol, perché mantengono una consistenza morbida e cremosa dopo la cottura. Spesso si utilizzano anche i fagiolini verdi freschi, aggiunti interi. In generale, per questo piatto si preferiscono varietà delicate che si armonizzano bene con le altre verdure.
Ricette di zuppe ne abbiamo? Certo che si!
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