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Panna cotta alla lavanda, un dessert speciale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Panna cotta alla lavanda
Ricette per intolleranti, Cucina provenzale
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 20 min
cottura
Cottura: 00 ore 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.2/5 (5 Recensioni)

Panna cotta alla lavanda, un dessert profumato

La panna cotta alla lavanda è un dessert gustoso, dal gradevole impatto visivo, niente affatto pesante. E’ una ricetta tipica della Francia e nello specifico della Provenza. In quelle zone, infatti, la lavanda viene spesso utilizzata quale ingrediente culinario. La sua presenza rende questo dolce molto elegante, in grado di sprigionare un gradevole profumo e differenziarsi rispetto alle tante panne cotte che vengono prodotte in tutta Europa. Tra l’altro è anche molto semplice da preparare e non pone in essere grandi difficoltà, anche qualora non siate avvezzi alla preparazione di questo genere di dessert.

L’elemento caratteristico di questo dolce è appunto rappresentato dalla lavanda. In Italia non vanta una grande tradizione in cucina, piuttosto i suoi fiori vengono impiegati più come decorazione che come ingrediente. Eppure può dare molto anche in questo senso, l’importante è non esagerare con le dosi, non tanto per le controindicazioni (praticamente inesistenti) quanto piuttosto per il loro peso dal punto di vista gustativo. Se si utilizza troppa lavanda il rischio è che copra tutti gli altri sapori. In questa ricetta le dosi consigliate sono davvero minime, sufficienti ad insaporire in modo equilibrato e senza coprire. Vi consiglio di dare una chance a questo panna cotta alla lavanda, anche perché esercita numerose proprietà benefiche, tra cui quelle antispasmodiche e carminative.

Ricetta panna cotta alla lavanda

Preparazione panna cotta alla lavanda

  • Per la preparazione della panna cotta alla lavanda prendete una grande ciotola e mescolate con cura il latte, la panna e lo yogurt.
  • Aggiungete anche il fruttosio e aspettate che si sciolga.
  • Poi mettete tutto in un pentolino, aggiungete i fiori di lavanda e accendete a fiamma moderata.
  • Scaldate il composto (non fatelo bollire), poi spegnete e fate intiepidire.
  • Nel frattempo immergete la colla di pesce in una ciotola con l’acqua fredda e fatela ammollare per almeno 10 minuti.
  • Terminato questo lasso di tempo, scolate e strizzate la colla di pesce, poi aggiungetela al composto di panna, latte e yogurt.
  • Arricchite con l’essenza di vaniglia, poi mescolate con cura il tutto.
  • Filtrate la crema così ottenuta e versatela in quattro ciotoline.
  • Fatela riposare in frigo fino al momento del servizio (lasciatela almeno qualche ora).
  • Prima di consumarla versate qualche goccia di vaniglia e guarnite con un po’ di lavanda.

Ingredienti panna cotta alla lavanda

  • 200 gr. di panna liquida consentita
  • 50 ml. di latte intero consentito
  • 70 gr. di yogurt intero consentito
  • 30 gr. di fruttosio
  • 7 gr. di colla di pesce
  • 1 cucchiaino e 4 spighette di fiori di lavanda
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Perché abbiamo utilizzato il fruttosio?

Il fruttosio, utilizzato nella panna cotta alla lavanda, è lo “zucchero” che si trova nella frutta. Molti di voi hanno approcciato al fruttosio magari per caso, perché lo hanno visto tra lo zucchero di canna e lo zucchero bianco all’interno dei bar. In effetti lo scopo del fruttosio è esattamente quello di dolcificare cibi e bevande. Ma perché utilizzare il fruttuoso piuttosto che lo zucchero semplice? Ebbene, i motivi sono numerosi. Il più importante è legato all’indice glicemico.

A differenza dello zucchero, infatti, il fruttosio presenta un indice glicemico estremamente basso. Ciò significa che può essere consumato senza timori o  preoccupazioni anche da chi soffre di diabete. Questa caratteristica torna utile anche alle persone sane, in quanto gli alimenti con basso indice glicemico inibiscono il senso della fame.

Panna cotta alla lavanda

Per il resto il fruttosio si comporta esattamente come qualsiasi altro elemento dolcificante. Anche in questo caso il consiglio è quello di non esagerare, in quanto il sentore dolce gioca su delicati equilibri, soprattutto quando si tratta di valorizzare un dessert come la panna cotta alla lavanda.

In questa ricetta il fruttosio va inserito quasi subito, non appena sono stati messi a scaldare la panna e il latte. C’è da dire, poi, che a differenza di altri dolcificanti (come il miele) il fruttosio non aggiunge niente in termini di gusto, dunque può essere considerato uno dei dolcificanti “perfetti “.

Quale latte usare per il nostro dessert?

Quando si parla di panna cotta, nello specifico di panna cotta alla lavanda, è sempre necessario fare un ragionamento sui latticini da utilizzare. In questo caso andrebbero utilizzati panna e latte intero, che in questo genere di preparazioni “performano meglio” rispetto alle varianti scremate.

La presenza della panna e del latte stimola però un interrogativo circa la compatibilità di questa ricetta con i regimi dietetici degli intolleranti al lattosio. In effetti, in linea teorica, la panna cotta alla lavanda non potrebbe essere consumata da chi manifesta questo disturbo. Tuttavia il problema è possibilmente aggirabile, infatti è sufficiente sostituire la panna e il latte con analoghi delattosati, ovvero privi di lattosio.

Prodotti di questo tipo in genere non presentano differenze in termini di gusto e proprietà nutrizionali rispetto alle varianti normali. Il processo di rimozione del lattosio, infatti, è tutto sommato naturale, in quanto prevede l’impiego dell’enzima lattasi (prodotto dal nostro organismo). Il procedimento, tra l’altro, non incide minimamente sul gusto, sicché le due tipologie di prodotto sono praticamente indistinguibili l’una dall’altra.

Panna cotta, un mondo da scoprire

La panna cotta è un dessert molto diffuso, non a caso è il più ricorrente nei menù di ristoranti, trattorie e pizzerie. Proprio per questo non stupisce la presenza di così tante varianti che giocano sul topping, ovvero sulla salsa dolce che funge da condimento. I più interessanti sono quelli a base di caramello, composte di frutta e cioccolato fuso.

Il caramello aggiunge un contrasto tra note dolci e note tostate, ma apporta anche una consistenza vellutata che avvolge la panna cotta senza comprometterne la delicatezza.

Le composte di frutta, dal canto loro, apportano freschezza e acidità. Nondimeno bilanciano la cremosità della preparazione con una leggera nota frizzante, mentre la loro consistenza morbida si abbina a tutto il resto. Il cioccolato fuso, infine, intensifica la dolcezza con un gusto ricco e aromatico. Allo stesso tempo crea un contrasto tra la sua densità e la leggerezza della panna cotta (che dipende dalla durata della cottura).

Il contributo dello yogurt nella panna cotta alla lavanda

La panna cotta alla lavanda che vi presento qui è diversa dalle altre per la presenza della lavanda, ma anche per l’impiego dello yogurt. Quest’ultimo deve essere intero ma non yogurt greco, in modo da preservare la naturale morbidezza della panna cotta e non impattare sul suo sapore con note troppo acide.

Lo yogurt, anche se non di tipo greco, fa bene alla salute. Il motivo di ciò risiede nel contenuto di fermenti lattici vivi, che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, migliorando la digestione e sostenendo il sistema immunitario.

Contiene anche proteine ad alto valore biologico, che favoriscono il mantenimento della massa muscolare e donano un senso di sazietà prolungato. Apporta anche grassi salutari che contribuiscono all’assorbimento delle vitamine liposolubili, come la vitamina D, essenziale per la salute delle ossa. Infine, come buona parte dei derivati del latte, abbonda di calcio e fosforo, che supportano rispettivamente le ossa, i denti e le facoltà cognitive.

FAQ sulla panna cotta alla lavanda

Chi ha inventato la panna cotta?

L’origine della panna cotta è incerta, ma si ritiene che sia nata nelle Langhe, in Piemonte, all’inizio del XX secolo. Alcune fonti suggeriscono che la ricetta derivi da preparazioni simili della tradizione francese o ungherese. Ad ogni modo la pratica di mescolare e cuocere panna e latte potrebbe essere molto antica.

Come condire la panna cotta?

La panna cotta può essere accompagnata da salse alla frutta, come fragole, lamponi o mango, per avere un contrasto fresco. Si abbina bene anche al caramello, al cioccolato fuso o al miele. Chi desidera un tocco croccante può guarnire il tutto con la granella di frutta secca, scaglie di cioccolato o biscotti sbriciolati. Invece chi desidera un sapore intenso può impiegare la liquirizia e il caffè.

Come aromatizzare la panna cotta?

La panna cotta può essere aromatizzata con vaniglia, scorza di agrumi, cannella o caffè. Ma vanno bene anche spezie come cardamomo e anice stellato, tutti ingredienti che aggiungono profondità al piatto. In questo caso ho optato per la lavanda, che aggiunge delicatezza e un tocco floreale.

Che sapore ha la lavanda?

La lavanda ha un sapore floreale e leggermente erbaceo, valorizzato da note dolci e fresche. Il suo gusto ricorda vagamente il rosmarino, con un retrogusto delicatamente amaro. Se viene usata con moderazione aggiunge eleganza a dolci e infusi, mentre utilizzata in eccesso può risultare troppo intensa e simile al sapone.

Ricette di panna cotta ne abbiamo? Certo che si!

4.2/5 (5 Recensioni)
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