Manioca al forno, l’ingrediente del benessere
La manioca al forno e le importanti proprietà del frutto
Manioca al forno, dal Brasile l’ingrediente carioca che regala benessere e gusto. Uno schiocco di dita ed il piatto è pronto: chi non ha il desiderio di portare in tavola sapori prelibati e genuini con il minimo sforzo? “Impossibile” potrebbe dire qualcuno.
Ed invece no, non lo è. Se lo si è pensato evidentemente si fa parte della schiera di coloro che non conoscono e, pertanto, non hanno mai cucinato la manioca.
Conosciuta anche con i nomi di Yuca, Yucca, Aipim e Cassava, la manioca altro non è che una pianta dalle straordinarie proprietà benefiche. Le sue origini sono quelle sudamericane e, direttamente dal colorato e vivacissimo Brasile, arriva una ricetta perfetta, per cucinare la yucca o manioca, per coloro che vogliono mangiare con gusto senza mai rinunciare al benessere: la manioca al forno! Se proprio potete fare anche la manioca fritta.
Ma partiamo dall’inizio: la manioca è una radice che appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae che, oltre che in Sudamerica, è molto diffusa nelle zone dell’Africa subsahariana.
Ricetta manioca al forno
Preparazione manioca al forno
- Accendete il forno a 180° e lasciate che si riscaldi per bene. Intanto, pulite la manioca avendo cura di tagliare in due le radici per lungo.
- Eliminate eventuali porzioni scure e dure della polpa, generalmente presenti nel centro della radice.
- Dividete il tubero in pezzi di circa 5 cm.
- A questo punto aggiungete l’olio e mescolate per bene affinché tutte le parti si condiscano.
- Disponete i pezzi della radice di manioca su una teglia rivestita di carta forno e aggiungete una manciata di sale.
- Infornate la teglia ad un’altezza media, in modo che sia nella parte centrale del forno e lasciate cuocere per 30 minuti.
- Servite come più vi piace.
Ingredienti manioca al forno
- 1 manioca
- 8 cucchiai di olio di semi consentito
- q. b. di sale.
La radice di yucca, in qualsiasi zona tropicale, viene impiegata in tantissime ricette ed è protagonista assoluta dei regimi alimentari tipici di queste aree. Pianta dai valori nutrizionali importanti, questa radice brasiliana si classifica al terzo posto – a livello planetario – come fonte assoluta di carboidrati, dei quali appunto ne è ricchissima.
Dal lungo processo di lavorazione della manioca che si divide in diverse fasi – a partire da quello del lavaggio in appositi sacchi di stoffa fino ad arrivare a quello del setaccio – si ottiene una farina granulosa e vischiosa molto pregiata.
Si tratta della “tapioca”, composta per circa l’87% da amido ed utilizzata in cucina come un vero e proprio jolly per la preparazione di piatti saporiti.
Le caratteristiche della radice della manioca al forno
Ma come è fatta la manioca? È una radice che si sviluppa in lunghezza fino a raggiungere gli 80 cm e, man mano che va verso l’alto, tende ad assottigliarsi alla sua estremità. Il suo diametro può arrivare a circa 5 cm e se la sua buccia è tipicamente marrone, una volta eliminata, lascia spazio ad una polpa soda e dura, di colore giallastro oppure bianco.
Questa pianta ha origini antichissime ed, in un certo senso, costituisce parte dell’identità del Brasile, dove viene coltivata da millenni e millenni.
Non è un caso che essa rappresenti una delle maggiori fonti nutritive per l’alimentazione dei sudamericani e di coloro che vivono parte centrale del continente. Si tratta di una pianta considerata indispensabile da sempre, tanto è vero che – conferma di ciò – ne è la sua ormai capillare diffusione anche nel resto del mondo.
Ma la manioca può essere di due tipologie differenti che risultano opposte per caratteristiche e sapore: infatti, questo tubero brasiliano può essere dolce ed, in questo caso, è facilmente riconoscibile dalla sua scorza sottile e rugosa e dalle foglie verdi, oppure dal sapore amaro, tipico di quando la radice si presenta con una buccia liscia e le foglie di colore rosso.
In merito al sapore, possiamo dire che ricorda quello dei tuberi a noi molto conosciuti, ovvero le patate con le quali condivide anche la presenza dell’amido e di carboidrati.
Un’altra cosa che si deve sapere e che, quando si pulisce la manioca per cucinarla, qualora la polpa dovesse presentare parti più scure, è opportuno procedere all’ eliminazione delle stesse in quanto il loro colore rivela una radice eccessivamente matura e, pertanto, certamente non fresca.
I valori nutrizionali e le proprietà della manioca
Energizzante naturale, la manioca è un tubero che si distingue per l’elevato contenuto di carboidrati.
Lipidi e proteine sono presenti in quantità certamente non considerevoli ed è bene sottolineare che la radice di manioca è comunque ricca di fibre ma completamente priva di colesterolo.
Le sue caratteristiche la rendono certamente alimento ideale quasi per tutti, ma non per coloro che – dovendo perdere peso – sono costretti a seguire un preciso regime alimentare ipocalorico, per chi soffre di diabete mellito di tipo 2 e per coloro ai quali siano stati diagnosticati i trigliceridi alti.
Libero spazio alla manioca in tavola sia per i celiaci sia per gli intolleranti al lattosio, così come per tutti coloro che seguono un’alimentazione vegetariana e vegana.
Per ogni 100 grammi di prodotto, l’organismo assimila circa 200 calorie e questa dose conta più di 36 grammi di carboidrati.
La manioca è apprezzata in particolar modo da chi soffre di disturbi intestinali e di frequenti mal di stomaco: infatti, il consumo regolare della radice, garantisce il benessere dell’apparato digerente e contrasta anche la stipsi e la pigrizia intestinale.
Uno tra i vantaggi della manioca è, senza dubbio, la possibilità di gustare questa radice in tantissimi modi diversi. Generalmente utilizzata come primo piatto, data l’elevata presenza di carboidrati, la manioca viene prevalentemente servita fritta oppure al forno.
Dopo aver scoperto tutti i segreti di questo eccezionale tubero, ora è arrivato il momento di svelare il procedimento per preparare la manioca in modo davvero rapido ma pur sempre gustoso e con pochissimi ingredienti.
La manioca come si cucina? La manioca bollita è la preparazione più semplice ma oggi prepariamo la manioca al forno. Una ricetta davvero semplice e rapida per portare in tavola il sapore e gli odori del Brasile. Allora, non costa nulla tuffarsi nel magico mondo carioca: con la manioca si fa un vero e proprio viaggio nel gusto. Buon appetito!
A cosa fa bene la manioca?
Ho già accennato alle proprietà nutrizionali della manioca. Qui approfondisco l’argomento, presentando i benefici diretti e indiretti per la salute. D’altronde, alcune varietà di manioca giocano addirittura un ruolo importante nella medicina naturale, come le “manioche amare” che secondo alcune tradizioni locali guarirebbe dalla dissenteria. Le foglie della pianta, poi, sarebbero un ottimo rimedio contro il dolore. Invece, per quanto concerne la radice si segnala una funzione di tipo diuretico e antinfiammatorio.
Della manioca si apprezza l’abbondanza di vitamina A, che giova alla vista e alla pelle. Da segnalare anche una certa quantità e varietà di vitamine del gruppo B, che agiscono prevalentemente sul metabolismo energetico. A incidere è però anche l’apporto di oligoelementi come il ferro e il calcio, che giovano ai processi di ossigenazione del sangue e contribuiscono alla prevenzione di patologie ossee.
Inoltre, la manioca non contiene glutine e quindi può essere consumata anche da chi soffre di celiachia o manifesta sensibilità a questa sostanza. Infine, la manioca apporta poche calorie, almeno rispetto ad altri ingredienti ricchi di carboidrati.
Tante ricette per un ingrediente prezioso
Oltre alla ricetta della manioca al forno, vale la pena presentare anche altri metodi di cottura e di consumo, tali da valorizzare l’alimento e determinare una buona esperienza gastronomica.
Per esempio, la manioca può essere fritta. In questo modo si trasforma facilmente in una sorta di antipasto corposo, benché a trazione squisitamente etnica. Il consiglio è di procedere con una frittura ad immersione, utilizzando molto olio. Inoltre, l’olio dovrebbe essere “leggero” e adatto alla cottura, quindi non è adatto l’olio d’oliva, bensì l’olio di mais o di semi di girasole. La manioca fritta, proponendo un sapore tutto sommato neutro, si accompagna a qualsiasi salsa, dalle più piccanti alle più delicate.
La manioca, poi, può essere anche bollita. Si tratta del metodo di cottura più semplice, che risulta in genere propedeutico alla preparazione di ricette più complesse. In questo caso il consiglio è di pelarla al fondo, in modo che rimanga solo la parte bianca. Il tempo di cottura dovrebbe aggirarsi sui 30 minuti, ma vi consiglio è di verificare in prima persona. In particolare, il segnale dell’avvenuta cottura è la forchetta che affonda nella polpa.
Infine, la manioca può essere tostata. In questo caso forma un antipasto tipicamente brasiliano. Il sapore rimane comunque neutro, benché sostenuto da una texture più croccante. La manioca tostata viene di norma intinta nel burro e nel grasso, e infine accompagnata con delle verdure. Non di rado funge da accompagnamento per la carne. Gli approcci più coraggiosi vedono invece una singolare associazione manioca-frutta.
Dove acquistare la manioca?
La manioca è un alimento prezioso, è perfetta al forno, ma anche fritta o nella veste di ingrediente base per la realizzazione di preparazioni più complesse. A questo punto una domanda sorge spontanea: dove acquistare la manioca? Di base non figura tra gli ingredienti più reperibili, infatti alcuni grandi supermercati ne sono sprovvisti. Una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi ai negozi etnici, e in particolare a quelli pensati per la vendita di prodotti esotici, tropicali, di origine latinoamericana.
Ovviamente la manioca, magari trattata in modo da garantire una lunga conservazione, viene venduta anche online. In questo caso il consiglio è rivolgersi agli e-commerce specializzati in prodotti etnici o in prodotti biologici.
Ricette brasiliane ne abbiamo? Certo che si!
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