Cappuccino di carote per una colazione particolare
Cappuccino di carote, un’idea simpatica e originale
Il cappuccino di carote è un’idea molto particolare, frutto di una certa spinta creativa. Il principio di base consiste nel riprodurre una colazione sostituendo quasi completamente gli ingredienti. Il cappuccino, in questo caso, viene realizzato con ingredienti di norma utilizzati per preparazioni diverse e molto lontane dalla prima colazione. Nonostante queste molteplici sostituzioni, il cappuccino di carote rimane una bevanda per la colazione, anche perché presenta nutrienti che infondono forza e vitalità fungendo da stimolo per affrontare al meglio la giornata.
Ad ogni modo, il caffè è sostituito da un mix che, tra le altre cose, prevede l’impiego del latte di cocco e delle carote. Il cacao che in genere nel cappuccino viene posto alla fine, è sostituito dalla scorza di lime grattugiata. Il latte schiumato (o insufflato se preferite) rimane invece così com’è, infatti viene posto sul succo di carote e latte di cocco nella sua forma originale, proprio come nel cappuccino normale. L’aspetto, comunque, è quello di un vero cappuccino, per quanto leggermente colorato. E’ un modo diverso di fare colazione, magari sostituendo la classica centrifuga di carote con la quale molti amano iniziare la giornata.
Ricetta cappuccino di carote
Preparazione cappuccino di carote
Per la preparazione del cappuccino di carote iniziate pelando lo scalogno e realizzando un trito, poi rosolatelo insieme al burro e al curry. Infine lavate il sedano, il porro e riduceteli a fettine. Poi sbucciate le carote, fatele a rondelle e rosolate per un paio di minuti. Ora aggiungete il brodo vegetale, fate sfumare ed aggiungete il porro e il sedano.
Spegnete la fiamma, versate il latte di cocco mettete un po’ di sale e pepe e trasferite tutto nel mixer per una bella frullata (in alternativa potete utilizzare il frullatore ad immersione).
Adesso è ora di realizzare la schiuma, basta semplicemente scaldare il latte con uno schiumino per cappuccino. Versate la vellutata di carote in una tazza e aggiungete un cucchiaio di schiuma. Infine, per imitare l’effetto del cacao, grattugiate sopra un po’ di lime
Ingredienti cappuccino di carote
- 400 gr. di carote
- 1 dl. di latte consentito
- 1 porro
- ½ bicchiere di brodo vegetale
- 1 gambo di sedano
- 1 scalogno
- 5 dl. di latte di cocco
- scorza di un 1 lime
- 1 cucchiaino di curry
- 15 gr. di burro chiarificato
- q. b. di sale e pepe.
Carote, una fonte preziosa di vitamine
Vi domanderete sicuramente perchè abbiamo utilizzato questo ortaggio nel nostro cappuccino di carote. Le carote sono tra gli ortaggi più consumati in assoluto, alimenti spesso presenti nelle dispense degli italiani. Sono conosciute fin dall’antichità, e in Italia da almeno un paio di millenni. Va detto che la carota tipica, ovvero quella arancione, è una “invenzione” più o meno recente. E’ frutto infatti di un processo di selezione indotto, iniziato nei Paesi Bassi intorno al XVI secolo, che l’ha portata non solo ad acquisire il caratteristico colore arancione, ma anche a maturare alcune caratteristiche nutrizionali importanti. In questo paragrafo parlerò delle carote considerate “normali”, ovvero quelle arancioni, mentre nel prossimo tratterò le altre varianti, che sono meno diffuse ma comunque degne di menzione.
Le carote arancioni sono ortaggi preziosi. A prescindere dal gusto, che può piacere o non piacere (ma in genere piace) presentano caratteristiche nutrizionali notevoli. Il riferimento è in particolare all’apporto di vitamine, che è straordinario. Le carote contengono grandi quantità di vitamina C (che rafforza il sistema immunitario), B, E e soprattutto vitamina A. Proprio la presenza abbondantissima della vitamina A ha alimentato la diceria, vera in parte, secondo cui le carote fanno bene alla vista. Questo ortaggio è anche ricchissimo di sali minerali, e in particolare di potassio, fosforo, calcio, magnesio, selenio, ferro, zinco e rame.
Un’altra caratteristica fondamentale delle carote è la presenza del beta-carotene, una sostanza davvero interessante. Il beta-carotene è un precursore della vitamina A a carattere antiossidante, capace di stimolare la crescita cellulare. Insieme alla luteina e alla zeaxantina esercita una funzione di equilibrio dei meccanismi intestinali, produce un’azione depurativa, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo, protegge la vista e si rivela utile per prevenire le malattie acute dell’apparato digerente (ad esempio le coliti).
Le varietà di carote e le loro caratteristiche
Come ho già specificato, di carote non c’è una sola. Certo, nella maggior parte dei casi essa viene identificata con la variante arancione, che in effetti è la più diffusa, ma esistono carote di diverso colore. Anzi, quella arancione è frutto dell’intervento umano, risoltosi in un processo di selezione indotta. In origine, o per meglio dire allo stato brado, le carote erano soprattutto scure, violacee. Più rare, ma presenti allora come oggi, sono le carote gialle. Ve ne parlo in questo paragrafo.
La carota gialla ha una tonalità accesa, sebbene in alcuni casi possa variare sul verdognolo. Si caratterizza per una presenza di gran lunga inferiore di zuccheri, almeno rispetto all’analoga arancione. Questa caratteristica incide in maniera decisiva sul sapore, che in questo caso è molto più amarognolo. Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali, se si esclude la minore quantità di betacarotene, le carote gialle sono simili a quelle arancioni. Questo tipo di carota viene consumata soprattutto al vapore.
Le carote viola sono, per così dire, quelle originali. Se ne trovano anche di sottotipi più scuri, chiamate “carote nere”. Ad ogni modo, le carote viola si caratterizzano per la presenza delle antocianine, sostanze che si ritrovano anche nelle melanzane, e che sono responsabili del colore. Sono dei potenti antiossidanti, che stimolano la rigenerazione cellulare e contrastano l’azione dei radicali liberi. Le carote viola sono apprezzate anche per la capacità di abbassare il colesterolo cattivo. Vengono raramente consumate crude, quanto piuttosto lesse (magari insieme alle patate).
Come valorizzare questo ortaggio prezioso in cucina
Le carote sono tra gli ortaggi più versatili in assoluto, a tal punto che possono essere utilizzate sia per le preparazioni dolciarie che per quelle salate. Circa le varianti gialle e viola abbiamo accennato ad alcuni trattamenti, ma ciò che interessa maggiormente sono gli usi incredibilmente numerosi che si possono fare della carota arancione. Ovviamente è buona anche cruda, da sgranocchiare come merenda ultra dietetica o per placare i morsi della fame, o nelle insalate. In generale è buona anche in qualità di ingrediente. Inoltre, come molti sanno, la carota è uno degli ingredienti del classico soffritto, insieme alla cipolla e al sedano.
Le carote possono essere anche le protagoniste di preparazioni originali, che le vedono ora in preparazioni dolciarie ora in preparazioni salate. La carota, infine, è un ingrediente da succo o da centrifuga. Anzi viene integrata sotto questa forma nelle diete degli sportivi o di chi tiene particolarmente alla salute, viste le eccezionali proprietà nutritive di questo prezioso alimento. Tra l’altro, la carota è uno dei tre ingredienti del succo “ACE”.
La spinta aromatica del curry nella nostra ricetta
Il curry è una delle spezie più famose, simbolo della cucina indiana, per quanto sia apprezzato e molto utilizzato anche in quella anglosassone. Ovviamente è diffuso anche in Italia. La particolarità del curry consiste nell’essere la sommatoria di più spezie che riescono a conferire un aroma ed un sapore intenso e davvero unico. La formula varia da brand a brand, ma in genere sono sempre presenti il cumino, la curcuma, la cannella, il coriandolo, il fieno greco, lo zafferano, il pepe nero e il peperoncino. Tra questi, a emergere in maniera più spiccata è la curcuma, una spezia che fa bene all’organismo e contribuisce ad insaporire i piatti in maniera inconfondibile.
Il curry viene in genere utilizzato per insaporire la carne, molto spesso di pollo, ma ovviamente sono ammessi anche abbinamenti particolari, purché ben ponderati (come nel caso di questo cappuccino di carote). Nello specifico, il curry viene impiegato durante la rosolatura dello scalogno e delle carote, ossia durante la preparazione di quel mix che, come ho già specificato, sostituisce il caffè. Una menzione particolare meritano anche alcuni studi scientifici sul curry, come quello della Thomas Jefferson University, secondo cui il curry aiuterebbe a rallentare e a combattere la diffusione delle cellule tumorali della prostata. Un altro valido motivo per non far mancare sulle nostre tavole questa formidabile spezia.
Ricette cappuccino particolari ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Barrette energetiche fatte in casa: un ottimo snack...
Non solo carboidrati nelle barrette energetiche fatte in casa Le barrette energetiche fatte in casa con biscotti digestive e frutta secca contengono un ottimo apporto di carboidrati. Questi ultimi...
Pancakes senza burro, la colazione per chi ha...
Di cosa sa la farina di grano saraceno La vera protagonista della ricetta dei pancakes senza burro è la farina di grano saraceno. Fa parte dei cosiddetti “grani antichi”, ovvero quei cereali...
Loco moco, una corposa colazione hawaiana
Quale riso utilizzare per il loco moco? Benché non richieda chissà quale impegno, la cottura del riso è importante, d’altronde funge da base per l’intera ricetta. Occorre fare attenzione...