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Soffri di sensibilità alla caffeina? Un test per capirlo

Sensibilita alla cafferina

Il risveglio mattutino di molte persone inizia con il profumo avvolgente e il sapore deciso di una tazza di caffè. Questo rituale quotidiano, però, non è adatto a tutti. Ci sono individui che, pur amando l’aroma del caffè, devono evitarlo a causa di reazioni avverse. Questa intolleranza al caffè, spesso misconosciuta o confusa con altre problematiche, può manifestarsi in vari modi e può avere diverse origini.

Quante persone, pur desiderando gustare un caffè, sono costrette a cercare alternative o a limitarne il consumo. Offriamo una panoramica completa sull’intolleranza al caffè, sulle sue cause, sui sintomi e sulle possibili soluzioni. Se ti sei mai chiesto perché il caffè provoca in te determinate reazioni o sei semplicemente curioso di saperne di più, sei nel posto giusto. Imbarcati con noi in questo viaggio alla scoperta dell’intolleranza al caffè e scopri tutto ciò che c’è da sapere per affrontarla al meglio.

Come capire se sono sensibile alla caffeina? La sensibilità alla caffeina varia da persona a persona e può manifestarsi attraverso sintomi specifici. Se, dopo aver consumato caffè o altri prodotti che contengono caffeina, avverti insonnia, palpitazioni, malessere, mal di testa, nervosismo o tremori, potresti essere sensibile alla caffeina. Inoltre, una digestione lenta, mal di stomaco o una sensazione di ansia possono essere segnali di una sensibilità eccessiva. L’unico modo per confermare tale sensibilità è ridurre o eliminare del tutto l’assunzione di caffeina e monitorare eventuali cambiamenti nei sintomi.

Chi è sensibile alla caffeina? La sensibilità alla caffeina è strettamente individuale. Alcune persone possono bere diverse tazze di caffè al giorno senza avvertire alcun effetto collaterale, mentre altre possono risentire dei sintomi anche con piccole quantità. Fattori genetici, abitudini alimentari, l’assunzione di determinati farmaci e le condizioni di salute generale possono influenzare la sensibilità di un individuo alla caffeina.

Cosa provoca l’intolleranza al caffè? L’intolleranza al caffè può essere causata da diversi fattori. Uno dei principali è la sensibilità alla caffeina, un composto stimolante presente nel caffè. Tuttavia, non è solo la caffeina ad essere responsabile. Altre sostanze presenti nel caffè, come gli acidi clorogenici, possono irritare lo stomaco e causare indigestione in alcune persone. Inoltre, il caffè stimola la produzione di acido gastrico, che può causare problemi a chi soffre di acidità o reflusso. Infine, in rari casi, alcune persone possono essere allergiche a componenti specifici del caffè, provocando una reazione allergica.

Cos’è la sensibilità alla caffeina

La sensibilità alla caffeina spesso non viene riconosciuta. Chi sperimenta effetti indesiderati dopo il consumo del caffè, in genere, tende a evitarlo o semplicemente sceglie la variante decaffeinata.

Tuttavia, per chi è amante del caffè e odia il sapore di quello senza caffeina, la condizione di sensibilità può recare parecchio fastidio, fino a compromettere la fruizione di quello che, per molti, è un piacere quotidiano.

Tuttavia, è lecito porsi la domanda: cosa è nello specifico la sensibilità alla caffeina? Il quesito è più che legittimo. Infatti quella alla caffeina è una sensibilità “strana”. Si caratterizza  per una eziologia genetica spiccata, e per sintomi che si discostano da quelli in genere attribuiti alle altre sensibilità alimentari.

Ad ogni modo, la causa della sensibilità alla caffeina va rintracciata nelle dinamiche del gene CYP1A2. Di norma, ognuno possiede due copie del gene: una proviene dal padre e l’altra proviene dalla madre.

Può capitare, però, che una delle due copie manchi o che sia inattiva. In questo caso, la metabolizzazione della caffeina avviene molto più lentamente, e si manifesta quella che viene chiamata – appunto – sensibilità alla caffeina.

I sintomi dell’intolleranza al caffè

Come già accennato, i sintomi della sensibilità alla caffeina sono strani, almeno rispetto a quelli che si manifestano in caso di intolleranza al glutine, al lattosio, al nichel etc. Infatti, non sono gastrointestinali. Piuttosto, si caratterizzano per una natura sistemica.

Si parla infatti di mal di testa, ansia, difficoltà di concentrazione, palpitazioni, nervosismo, fatica, dolore muscolare generalizzato. Nei casi più gravi vengono segnalati problemi alla vista, orticaria, gonfiore alle ghiandole e in particolare alla gola.

Questi sintomi, per quanto potenzialmente gravi, sono aspecifici: possono essere collegati a molte patologie. Ciò rende difficile anche solo intuire la presenza di una sensibilità alla caffeina.

Un errore comune è scambiare i sintomi legati alle patologie gastriche per i sintomi della sensibilità alla caffeina. Il riferimento è alla classica acidità di stomaco.

Molti “bevitori di caffè” lamentano dolore alla bocca della stomaco, che magari si irradia fino alle spalle e alla schiena, e lo attribuiscono a una ipotetica sensibilità alla caffeina. Ovviamente, si tratta di un abbaglio.

Piuttosto, questi disturbi vanno correlati alla gastrite, al reflusso gastroesofageo e, nei casi più gravi, all’ulcera.

Come si diagnostica la sensibilità alla caffeina

Diagnosticare clinicamente la sensibilità alla caffeina, quindi senza l’utilizzo di strumentazioni o il ricorso a test specifici, è complicato, se non impossibile.

Come abbiamo visto, i sintomi sono correlati a tante altre patologie. Tuttavia, se soffrite di questi disturbi da molto tempo, indagate in questo senso e verificate la presenza di tale sensibilità.

Come fare? Semplice: rivolgetevi a un centro specializzato. Non a uno qualunque, però, bensì a un centro competente e che non imponga spese eccessive.

Per fortuna ne conosco uno molto particolare: Lifebrain. Questo centro propone una variante comoda ed efficace del test per la sensibilità alla caffeina. Avviene tutto a domicilio: si riceve un kit con tampone buccale, lo si usa come da istruzioni e lo si consegna al corriere.

Dopo una settimana, i risultati vengono pubblicati nell’area riservata della persona analizzata, nel sito di Lifebrain. Semplice, vero?

Allergia ed intolleranza al caffè.

Ricaricarsi senza caffè: l’allergia che non t’aspetti. Un’allergia piuttosto rara, va detto, ma possibile e presente, soprattutto in coloro che maneggiano caffè in chicchi verdi o la loro polvere. L’allergia al caffè ed alla caffeina può talvolta palesarsi come intolleranza oppure sfociare in reazioni più intense. Imparare a riconoscere questo disturbo può essere importante per isolare i sintomi ed evitare il loro protrarsi nel tempo. L’allergia al caffè può manifestarsi con disturbi ai danni dell’apparato intestinale, come per esempio nausee, vomito, diarrea o crampi addominali.

In altri casi, la caffeina, agisce invece sull’apparato circolatorio e cardiaco manifestandosi con picchi di pressione sanguigna, pulsazioni alterate o deboli e perdita di coscienza. Ma non finisce qui, questa allergia può essere talvolta causa di respiro difficoltoso, sibilante o rush cutanei, pallori o perfino shock anafilattico. I soggetti che sono solamente intolleranti al caffè patiscono in maniera ben più lieve questi disturbi ed essi cessano immediatamente con la sospensione dell’assunzione. In questi casi i soggetti, bevendo caffè, vedono l’acutizzarsi di problemi gastrointestinali solo preesistenti, con l’accentuarsi di episodi di reflusso o acidità.

sana e buona colazione

Per chi la giornata non comincia senza un buon caffè

Siete dipendenti dal caffè e non vorreste mai immaginare una vita senza? Avete notato qualche sintomo simile a quelli poc’anzi descritti in concomitanza con l’assunzione di caffè, in maniera ripetuta e frequente? Il primo passo da fare, nel caso di dubbi sull’eventuale presenza di allergia o intolleranza al caffè, è quella di rivolgersi ad un medico specializzato in allergologia che possa diagnosticarla con certezza.

Qualora venga riscontrato un effettivo problema legato all’assunzione di caffè non disperate! Fortunatamente, esistono diverse alternative al caffè che possono offrire un gusto delizioso senza gli effetti indesiderati della caffeina. Ecco alcune opzioni da considerare:

  • Orzo solubile o caffè d’orzo: Questa bevanda a base di cereali, molto popolare in Italia e in altre parti d’Europa, ha un sapore che ricorda quello del caffè, ma è completamente priva di caffeina. Può essere preparato come un normale caffè espresso o lungo e si trova sia in forma solubile che in chicchi.
  • Tè decaffeinato: Se ti piace il sapore del tè ma vuoi evitare la caffeina, il tè decaffeinato potrebbe essere una buona scelta. Anche se contiene ancora tracce di caffeina, le quantità sono significativamente inferiori rispetto al tè normale.
  • Tisane e infusi: Ci sono innumerevoli varietà di tisane, dalle camomille alle miscele speziate come rooibos o infusi di frutta. Non contengono caffeina e possono essere un modo delizioso per iniziare la giornata o fare una pausa.
  • Caffè di cicoria: La cicoria è una radice che, una volta tostata e macinata, può essere utilizzata come sostituto del caffè. Ha un sapore terroso e ricco, simile al caffè, ma è priva di caffeina.
  • Golden Milk o Latte alla Curcuma: Una bevanda calda e speziata a base di latte (o latte vegetale), curcuma, pepe nero e altri ingredienti come cannella o zenzero. Oltre a essere deliziosa, offre benefici anti-infiammatori.
  • Caffè verde: Si tratta dei chicchi di caffè non tostati. Contiene meno caffeina rispetto al caffè tradizionale e ha un sapore diverso, più erbaceo.
  • Caffè decaffeinato: Se il problema è solo la caffeina e non altri composti presenti nel caffè, il caffè decaffeinato può essere una buona opzione. Tuttavia, contiene ancora piccole quantità di caffeina, quindi se sei estremamente sensibile, potrebbe non essere l’ideale.
  • Latte Maca: La maca è una radice peruviana che viene spesso macinata in polvere e utilizzata come integratore. Mescolata con latte caldo, offre una bevanda nutriente e tonificante.

Quando si cerca un sostituto del caffè, è importante sperimentare diverse opzioni e trovare quella che soddisfa il proprio palato e le proprie esigenze. Con così tante alternative disponibili, non devi sentirti privato della gioia di una bevanda calda e ristoratrice.

Riproduzione riservata
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2 commenti su “Soffri di sensibilità alla caffeina? Un test per capirlo

  • Mer 2 Mar 2022 | Mirko Subri ha detto:

    il tè matcha ha dentro un sacco di Caffeina, quindi di che stiamo parlando?

    • Mer 2 Mar 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      il caffè espresso contiene circa 96 mg di caffeina per ogni tazza. Il tè matcha ha quantità di molto inferiori e in alcune varietà è assente.

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