Frittata di scarola e pecorino, un secondo perfetto
Frittata di scarola e pecorino, una ricetta semplice semplice
La frittata di scarola e pecorino, vista da fuori (o in foto) sembra proprio la classica frittata, magari arricchita semplicemente dalla presenza della verdura. In realtà è una ricetta speciale, che presenta svariati elementi di differenziazione rispetto alle normali frittate. In primis per la scelta degli ingredienti. Tra questi, infatti, è presente il pane raffermo, il quale non viene semplicemente grattugiato e mescolato alle uova, ma gettato “intero” nella padella, ovviamente dopo un adeguato trattamento.
Inoltre, è proprio il metodo di cottura a discostarsi dalle normali frittate. La frittata di scarola e pecorino, infatti, non è fritta. In realtà è cotta al forno, non prima, però, di un (rapido) passaggio in padella. La cottura al forno, è quasi inutile specificarlo, conferisce una grande leggerezza alla preparazione, oltre a evitare un apporto calorico eccessivo. Una nota di apprezzamento va anche alla scelta di integrare la scarola in questa ricetta, una verdura spesso poco valutata, ma che può fornire molto in termini di gusto (che è particolare) e di proprietà nutrizionali.
Ricetta frittata di scarola e pecorino
Preparazione frittata di scarola e pecorino
Per la preparazione della frittata di scarola e pecorino mettete in un pentolino dell’acqua e fatela scaldare, poi versateci dentro il pane raffermo. Quando il pane è diventato gonfio, estraetelo, rimuovete la crosta, strizzatelo e asciugatelo, infine frullatelo nel mixer. Lavate per bene la scarola e ricavatene un trito grossolano. Scaldate l’olio in una padella e passateci dentro l’aglio sbucciato, poi toglietelo non appena si è colorato.
Versate la scarola nella padella per farla appassire e aggiungete un po’ di sale. Dopo 20 minuti di cottura, spegnete il fuoco e versate il pane nella padella, il formaggio grattugiato e le uova sbattute (non tanto) . Mescolate in fretta e bene, versate il liquido in una teglia ricoperta di carta forno e cuocete al forno a 180 gradi per mezz’ora.
Ingredienti frittata di scarola e pecorino
- 700 gr. di scarola
- 150 gr. di pane raffermo di tipo casereccio consentito
- 60 gr. di pecorino stagionato grattugiato
- 6-8 uova
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 spicchio d’aglio
- un pizzico di sale.
La scarola, una verdura poco valutata
Uno dei protagonisti di questa frittata con scarola e pecorino, come peraltro suggerisce il nome, è proprio la scarola. E’ considerata una verdura popolare, quasi proletaria e poco pregiata, adatta al massimo per le insalate. Questa convinzione è probabilmente generata dal suo sapore, che è piuttosto amaro, e anche dal fatto che è molto reperibile. Il gusto, però, proprio perché è particolare, si presta a utilizzi anche eccentrici. Va detto, però, che la scarola è in alcune zone d’Italia un ingrediente di molti piatti tipici, come nel caso della pizza di scarola (che si consuma alla vigilia di Natale in Campania).
La scarola, oltre a offrire molto sotto il profilo gustativo, è anche piuttosto salutare. In primis è del tutto priva di grassi ed ha un apporto calorico quasi nullo. Si parla infatti di appena 17 calorie per 100 grammi. Inoltre è ricca di sali minerali, fibre e vitamine. Si segnalano in particolare la vitamina A, C e K. Proprio in virtù di questi elementi, esercita una funzione benefica per l’intestino, agevolando la digestione. Inoltre contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo e, grazie al suo sapore leggermente amaro, riduce la voglia di dolce. La scarola è anche un formidabile antiossidante, e in quanto tale aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi e contribuisce alla prevenzione di molte forme tumorali.
Quale pecorino scegliere per la frittata di scarola e pecorino?
La lista degli ingredienti della frittata di scarola comprende il formaggio pecorino grattugiato. Sì, ma quale tipo di pecorino? La tradizione casearia italiana offre molti prodotti d’eccellenza. In particolare, i più apprezzati sono i pecorini romani, sardi e siciliani. Scegliere significa comprendere bene le differenze. A tal proposito, si può affermare che il pecorino romano sia mediamente più stagionato e quindi molto più sapido. Il pecorino sardo ha invece un sapore più lineare e delicato, in quanto il siero viene filtrato e la stagionatura è più breve. Il siciliano, infine, può essere considerato una buona via di mezzo. Per la ricetta della frittata di scarola e pecorino consiglio il pecorino romano, poiché è il più adatto ad essere grattugiato, vista la stagionatura più lunga.
Ovviamente, alla luce della quantità di sodio che incorpora, dovrete porre parecchia attenzione al momento di aggiungere ulteriore sale. In alternativa potete optare per il pecorino sicilano, purché sia ben stagionato. Tuttavia, vi sconsiglio il pecorino sardo perché è troppo morbido. Al netto di ciò va evidenziato il profilo nutrizionale del pecorino, non di molto inferiore a quello del Parmigiano. In effetti presenta gli stessi principi nutrizionali, ma con un dosaggio inferiore. Troviamo quindi un ottimo apporto di proteine e vitamine, in particolare quelle del gruppo B. Non manca inoltre la vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario. Il pecorino è anche ricco di calcio e altri sali minerali come fosforo e potassio. Per quanto concerne l’apporto calorico, può variare tra le 350 e le 400 kcal per 100 grammi.
Come preparare una frittata perfetta
Come ho già anticipato a inizio articolo, la frittata di scarola e pecorino è una frittata sui generis. Lo è per la scelta degli ingredienti, che prevede addirittura il pane raffermo. Questo viene prima ammorbidito in acqua calda e poi letteralmente sciolto insieme agli ingredienti. Ma a colpire, di questa frittata, è il metodo di cottura. In estrema sintesi non c’è alcuna frittura, ma solo un breve passaggio in padella per appassire gli ingredienti. Questo conferisce alla ricetta una spiccata salubrità e un apporto calorico di gran lunga inferiore. L’aggiunta di grassi, infatti, è ridotta al minimo.
Quella di scarola e pecorino, per quanto possa suonare strana, è una frittata al forno. Questo metodo di cottura rende anche dal punto di vista del gusto? Certo, purché si rispettino alcuni accorgimenti. Sia chiaro, il risultato è diverso, non tanto alla vista quanto al palato. I sentori generati dalla frittura, infatti, qui sono del tutto assenti. Questo non è un difetto, bensì un pregio: viene lasciato spazio agli altri ingredienti, quindi alle uova, al pane, alla scarola etc. In un certo senso, è addirittura più saporita. Se temete di ritrovarvi con una frittata asciutta, sappiate che è un timore infondato: il tempo di cottura è troppo breve per produrre questo effetto. Anzi le frittate canoniche, in realtà, sono molto più asciutte di questa.
Ricette frittate ne abbiamo? Certo che si!
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