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Risotto alle pere e zafferano, un piatto raffinato

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

risotto alle pere e zafferano
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.6/5 (5 Recensioni)

Con il risotto alle pere e zafferano stupirete tutti

C’è un primo piatto saporito e versatile che, con qualsiasi ingrediente lo cuciniate, non ci deluderà mai. Sapete cosa è?  È il risotto! Provate la mia versione del risotto alle pere e zafferano! Scommetto che vi piacerà tantissimo!

Il segreto di questa ricetta è la semplicità: pochi e semplici ingredienti che, combinati insieme, creano una vera e propria armonia di sapori!

La dolcezza delle pere è esaltata dal soffritto di scalogno, mentre lo zafferano dona a questo piatto, oltre che un colore brillante, anche un sentore particolare. L’ho sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco e, come nota fresca e leggera, ho aggiunto un po’ di succo di limone!

Vi ho incuriosito, vero? È un piatto unico con un equilibrio perfetto di sapori. Delicato e saporito al palato, potete servirlo per una cena elegante, per deliziare i vostri ospiti con semplicità.

Ricetta risotto alle pere e zafferano

Preparazione risotto alle pere e zafferano

Preparare il risotto alle pere e zafferano è un procedimento lungo, ma molto facile da eseguire.

  • Iniziate facendo appassire lo scalogno finemente tritato, quindi, unitevi le carote tagliate a dadini e continuate la cottura.
  • Dopo circa 5 minuti, aggiungete il riso e fatelo tostare. Non dimenticare di mescolare continuamente durante questa fase.
  • A questo punto, versate il vino bianco e fatelo sfumate. Portate il riso a cottura versando poco brodo vegetale per volta.
  • Quando sarete a circa metà cottura, aggiungete le pere mondate e tagliate a dadini e lo zafferano.
  • Servite in tavola spolverizzando il vostro risotto alle pere e zafferano con il pepe nero macinato al momento e guarnitelo con qualche fettina sottile di pera, con la buccia spruzzata con succo di limone.

Ingredienti risotto alle pere e zafferano

  • 320 gr. di riso Carnaroli
  • 3 carote
  • 3 pere biologiche
  • 1 scalogno
  • 1 bustina di zafferano
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 1 lt. di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • q. b. di succo di limone
  • un pizzico di pepe nero.

Alla scoperta dello zafferano, una spezia ricca di proprietà nutritive

Per dare colore e sapore al nostro risotto alle pere e zafferano, ho usato una spezia molto particolare. Non sappiamo molto sull’origine dello zafferano, quel che sappiamo è che fin dall’antichità era considerato una vera panacea. Pensate che il nome stesso in antico persiano significa “chioma d’angeli”, anche a ricordare il suo colore giallo intenso.

Era utilizzato dalle antiche civiltà mediterranee sia per tingere le stoffe, che per curare diversi malanni. Sicuramente lo zafferano non cura tutti i mali, però, è ricco di antiossidanti (necessari per combattere l’azione dei radicali liberi, responsabili del precoce invecchiamento delle cellule) e sali minerali come ferro, calcio, potassio, fosforo, magnesio, sodio, zinco, rame, manganese e selenio.

Come se non bastasse, lo zafferano ha anche apprezzabili quantità di vitamine B e P. Insomma, il nostro risotto alle pere e zafferano non solo è buono, è anche nutritivo!

risotto alle pere e zafferano

Per fare il pieno di energie, ci sono le pere

Di pere ne esistono tanti tipi, a seconda del loro colore, della provenienza e del sapore della polpa. Quel che le accomuna tutte, sono le proprietà nutrizionali. Vediamo insieme quali sono. Le pere sono un concentrato di vitalità per il nostro organismo: svolgono, infatti, un’azione diuretica, rinfrescante ed antiossidante.

Ma nello specifico, quali sono le caratteristiche nutrizionali di questo frutto? La pera è il frutto del Pyrus communis, un albero conosciuto fin dai tempi antichi, che cresce sia allo stato selvatico sia in coltivazione. Le pere, frutti a seme come le mele, ne differiscono per la forma, generalmente conica, e per la qualità della polpa, di solito granulosa, di sapore particolare zuccherino, meno acidulo di quello delle mele. Le varietà e sottovarietà di pere coltivate hanno raggiunto un numero ragguardevole.

I principali tipi che si coltivano in Italia e si trovano sui nostri mercati sono: pera butirra, gialla o giallo-rossa, a polpa fine succosissima, zuccherina, molto profumata; pera coscia, giallognola, dalla polpa succosa, dolce e profumata; pera spadona, verde o rossa, con polpa zuccherina, acidula, profumata; pera William, a buccia giallo-rosata, con polpa butirrosa; pera imperatore o Kaiser, allungata, buccia gialloscura coperta di ruggine, polpa bianca molto succosa, profumata, zuccherina. Le pere vengono messe in commercio fresche o inscatolate; si utilizzano inoltre per la preparazione di succhi.

Cosa fare con le pere immature?

Le pere rappresentano un enigma culinario affascinante, e ci sono molte opzioni creative da considerare quando ci si trova di fronte a questi frutti ancora acerbi. Le pere maturano in un periodo estremamente breve dell’anno, il che spesso significa che vengono raccolte prima che raggiungano la loro dolcezza ottimale. Tuttavia, non disperate, perché esistono metodi per farle maturare in modo da poterle gustare pienamente. È importante trattarle con estrema cautela, poiché sono fragili e suscettibili di ammaccature.

Iniziamo con il fatto che le pere possono essere disponibili tutto l’anno, il che rende ancora più intrigante l’idea di sfruttare al massimo questi frutti in ogni stagione.Se vi trovate con pere immature, il primo passo è farle maturare gradualmente a temperatura ambiente. Questo processo richiederà un po’ di pazienza, ma quando saranno pronte, potrete percepire come cedono alla pressione delle dita. Assicuratevi di evitare qualsiasi pera scolorita, ammaccata o ammuffita.

Per il consumo immediato, è consigliabile conservarle in frigorifero fino al momento giusto. Tuttavia, se preferite una consistenza più morbida e saporita, lasciatele maturare a temperatura ambiente prima di gustarle.Oltre alla dolcezza che si sviluppano durante la maturazione, le pere offrono numerosi benefici per la salute. Sono ricche di zuccheri semplici come il fruttosio, il cui rapido assorbimento può contribuire a darvi una sensazione di sazietà.

Le pere sono anche una fonte preziosa di sali minerali essenziali, tra cui il calcio, che è importante per la salute delle ossa e dello smalto dentale, e il boro, che può sostenere la memoria e la funzione cerebrale.Ma le sorprese non finiscono qui. Le pere contengono un alto contenuto di fibre e pectina. Quest’ultima è nota per le sue proprietà “anticolesterolemiche”, poiché può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Infine, le pere sono una ricca fonte di vitamina A, B, C ed E, che non solo possono migliorare la salute della pelle, ma anche svolgere una serie di altre funzioni benefiche nel corpo.

In conclusione, non esitate a sfruttare al massimo le pere immature, magari sperimentando ricette come il mio risotto alle pere e allo zafferano. La loro versatilità e i loro benefici per la salute rendono un’aggiunta preziosa alla vostra cucina durante tutto l’anno.

Quali pere utilizzare?

Come abbiamo visto, le pere sono alimenti salutari e ricchi di nutrienti. Sono però anche una risorsa in cucina, soprattutto se si scelgono le varietà giuste. Quali impiegare per questo risotto alle pere e zafferano? Dovreste optare per delle pere sode e non molto succose, in grado di resistere alle lunghe cotture ma anche mangerecce, visto che una parte di esse viene posta cruda a mo’ di guarnizione.

Per queste proprietà vi consiglio le pere Kaiser, che possono essere consumate così come si trovano ma sono perfette anche da cotte. Spiccano per la polpa saporita, non troppo dolce e soprattutto consistente.

Potrebbero andare bene anche le pere Conference, sebbene resistono a cotture un po’ meno prolungate rispetto alle Kaiser. Tuttavia, dovrebbero “reggere” quei cinque minuti che trascorrono dalla loro integrazione nel risotto alla fine della cottura. Stesso discorso per le pere Abate, che vanno utilizzate solo se desiderate un risotto più dolce che salato (sono molto zuccherine).

Perché manca la mantecatura?

Come avrete notato, il risotto alle pere e zafferano non richiede la mantecatura. Eppure essa rappresenta un passaggio obbligato per i risotti. In genere viene realizzata per mezzo del burro e del Parmigiano grattugiato, che garantiscono morbidezza, cremosità e un pizzico di sapore in più.

Ebbene, per quanto possa apparire strano, questi due ingredienti rischierebbero di rovinare la ricetta. In primis dal punto di vista organolettico in quanto si tratta di combinazioni complesse ma delicate, che propongono note salate e dolci. Inoltre, burro e Parmigiano eserciterebbero una funzione coprente e quindi vanno evitati.

Va detto, poi, che  la fase di guarnizione è comunque garantita dalle pere tagliate a fettine e inserite a crudo così come si trovano. Si tratta di un’aggiunta più che sufficiente, che va nella direzione di una maggiore raffinatezza. Tutt’al più è possibile integrare un po’ di pepe e dell’olio extravergine di oliva, che rende il piatto più morbido e ne esalta i sapori.

L’importanza del brodo vegetale nel risotto alle pere e zafferano

Nonostante l’assenza della mantecatura, il risotto alle pere e zafferano strizza l’occhio alla tradizione italiana dei risotti. Lo si evince dal processo di cottura, che fa affidamento al classico brodo vegetale. Il brodo va aggiunto poco alla volta, una volta che il riso è stato testato ed è quindi pronto per cuocere.

Lo so, il primo impulso è quello di utilizzare il dado vegetale in quanto è pratico e veloce. Tuttavia, è anche molto salato e poco saporito, inoltre è meno genuino rispetto al brodo fatto in casa. Dunque perché non prepararlo in casa? Preparare il brodo non è affatto difficile e non richiede nemmeno tanto tempo.

Qui ho pubblicato la ricetta per un brodo leggero e genuino, vi consiglio di darci un’occhiata. Il segreto, come vedrete, sta nel porzionare adeguatamente gli ingredienti, soprattutto in relazione all’acqua.

La questione degli ingredienti è altresì importante, soprattutto per chi soffre di allergia o sensibilità al nichel. In genere si utilizzano cipolla, carote, sedano e patate, tutti vegetali che contengono l’allergene. Ecco che è necessario sostituirli, o diminuirne comunque le quantità (alcuni “sensibili” possono tollerare dosi contenute di nichel). Purtroppo, sono rare le versioni nichel-free di questi ingredienti. La coltivazione idroponica senza nichel è ancora poco diffusa.

FAQ sul risotto alle pere e zafferano

Quanti grammi di riso ci vogliono a persona?

Dipende dal “peso” dei condimenti. Maggiore è il peso specifico dei condimenti e meno riso è necessario utilizzare. In questo caso sono sufficienti 80 grammi di riso a persona.

Qual è il miglior riso per fare il risotto?

Il miglior riso per fare il risotto è il Carnaroli in quanto non scuoce e mantiene la sua consistenza anche a seguito di lunghe cotture. Inoltre, assorbe liquidi e aromi.

Quando si aggiunge lo zafferano nel risotto?

Lo zafferano va aggiunto durante le fasi avanzate della ricetta, ovvero quando la cottura è quasi giunta al termine, o almeno a metà. Se possibile, va diluito in un po’ di acqua.

Ricette di risotto ne abbiamo? Certo che si!

3.6/5 (5 Recensioni)
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1 commento su “Risotto alle pere e zafferano, un piatto raffinato

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