Sapori d’oriente con gli involtini primavera al forno
Oggi parliamo degli involtini primavera al forno che troviamo di frequente nella cucina d’Oriente. Uno degli antipasti più sfiziosi e tradizionali che possiamo gustare nei ristoranti orientali sono senza dubbio gli involtini primavera vegetariani al forno. Con il loro croccante rivestimento e la loro farcitura di verdure saporite, sono una delizia che ci trasporta al primo assaggio direttamente alla Cina, con i suoi usi e le sue tradizioni. Un piatto così diffuso e tipico da sembrarci oramai quasi familiare, anche se da italiani apparteniamo a tradizioni culinarie differenti.
Ricetta involtini primavera al forno
Preparazione involtini primavera al forno
Come fare gli involtini primavera cinesi? Lavate e grattate le carote. Lavate poi con cura anche il cavolo cinese ed il sedano. Asciugate le verdure e tagliatele tutte finemente a julienne, magari con l’ausilio di una mandolina. Affettate finemente il porro e grattate una piccola punta di zenzero (o prendetene un pizzico di quello in polvere). Mettete un fondo di olio extravergine di oliva in un wok (tradizionale pentola cinese) e ponete in cottura cavolo, carote, sedano, porro e zenzero con l’aggiunta di due cucchiai di aceto di riso. Scottate le verdure, mescolando ripetutamente per evitare che si attacchino, sfumando con del vino bianco ed aggiungendo dell’acqua a necessità. Aggiungete in cottura sale e pepe e lasciate cuocere per circa 10-15 minuti. Mantenete il fuoco vivo ed aggiungete, quando il resto sarà già cotto, i germogli di soia (così che restino croccanti). Lasciate evaporare bene tutto il liquido delle verdure, poi spegnete e lasciate che si intiepidisca il tutto. Coprite a tale scopo la padella con della carta forno protettiva.
Procedete dunque con la preparazione della sfoglia di copertura. Prendete della carta di riso ed immergetene un foglio in un recipiente con dell’acqua piuttosto fredda. Lasciate ammorbidire il foglio poi scolatelo ed appoggiatelo sul palmo della mano. Adagiate circa una cucchiaiata delle verdure precedentemente preparate e ripiegate le due estremità, risvoltandole verso l’interno. La pasta, al giusto livello di umidità, dovrebbe aderire e compattarsi facilmente. Se così non fosse, bagnate le estremità con l’acqua e riprovate a chiudere il tutto. Ricoprite una placca con della carta forno ed adagiatevi ordinatamente gli involtini con una distanza di almeno 2 cm l’uno dall’altro. Mentre li preparate, ponete il forno a preriscaldare a 180°. Cuocete il tutto per 15 minuti. Per una croccantezza omogenea ed una cottura dorata, rigirate gli involtini a metà cottura.
Per preparare gli involtini primavera di carne. Fate scongelare la pasta per involtini a temperatura ambiente, coprendola con un panno umido; intanto preparate la farcia. Tagliate a striscioline la carne di maiale, raccoglietela in una terrina, unite la salsa di soia, il vino e 2 cucchiaini di farina, lasciatela marinare per 10 minuti.
Mettete a bagno i funghi in acqua calda per 20 minuti, strizzateli, eliminate i gambi duri e affettate il resto insieme con i germogli di bambù e i porri. Fate scaldare 3 cucchiai di olio nel wok, unite il maiale e friggetelo fino a quando sarà dorato.
Toglietelo dal recipiente con una schiumarola e al suo posto mettete i funghi, i germogli di bambù e i porri. Mescolate, salate, rimettete la carne di maiale, cuocete amalgamando per 2 minuti; togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Suddividete la farcia, preparata sulla pasta da involtini scongelata e chiudeteli come mostrano le illustrazioni qui sotto.
Fate sciogliere un cucchiaino di farina in due cucchiaini di acqua e con questo composto spennellate gli involtini. Friggeteli per 3-4 minuti in abbondante olio bollente. Metteteli a perdere l’unto di cottura su carta assorbente da cucina e serviteli caldi accompagnati dall’aceto mescolato alla radice di zenzero.
Gli involtini primavera con carne sono adatti per un buffet o per un cocktail party. Si conservano in frigo per un giorno e tre mesi nel congelatore.
ingredienti involtini primavera vegetariani
60 gr. di carta di riso alimentare,
150 gr. di pak choi (cavolo cinese),
150 gr. di carote,
100 gr. di sedano,
100 gr. di germogli di soia,
1 porro,
3 cucchiai di olio extravergine di oliva,
2 cucchiai d’ aceto di riso,
½ bicchiere di vino bianco,
1 pizzico di zenzero,
q. b. di sale e pepe,
q. b. di salsa di soia consentita
Ingredienti Involtini primavera con carne
Ingredienti per 20 involtini
- una confezione di Carta di riso per involtini primavera Arche Naturkuchei
- 225 gr. di filetto di maiale
- un cucchiaio di Salsa di soia Tamari a fermentazione naturale senza glutine
- un cucchiaio di M’an is Bevanda Alcolica al Malto di Riso, senza Glutine
- 6 cucchiaini di farina di riso
- 5 funghi cinesi secchi
- 100 gr. di germogli di bambù
- 225 gr. di porri
- q.b. olio di semi di girasole
- q.b. sale
- un cucchiaio di aceto
- 2 fette di radice di zenzero tritata
Dal ristorante cinese direttamente a casa
L’involtino primavera è una golosità che ci mostra, assaggio dopo assaggio, sfaccettature di sapore differenti, dalle note agrodolci. Spesso intinto nella salsa di soia o proprio nella tipica salsa agrodolce, questo involtino vede esaltato il suo sapore grazie a questo riuscitissimo abbinamento. Se dopo gli “all you can eat” o semplicemente una cena orientale al ristorante avreste proprio voglia d’assaporare degli involtini primavera direttamente a casa, siete finalmente approdati sulla ricetta giusta! Con la nostra versione degli involtini primavera potrete stupire i vostri commensali con un’ondata di sapori orientali, in carta di riso resa croccante al forno (e non fritta come di consueto)!
La tradizione orientale degli involtini primavera
In origine gli involtini primavera erano un piatto tipico cinese, preparato in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno. Il nome deriva proprio dal fatto che il capodanno cinese coincide con la primavera. Nonostante la versione con ripieno di verdure sia la più nota nel mondo occidentale, esistono diversi tipi di ripieno per gli involtini, anche in versione con gamberetti o carne di maiale.
Per il rivestimento viene adoperata la pasta fillo oppure la carta di riso. Cogliamo l’occasione per scoprire assieme un ingrediente, indispensabile per questa ricetta, ma poco conosciuto nella cucina italiana. Il Pak Choi un cavolo cinese del quali si apprezzano foglie particolarmente croccanti e dal delicato gusto amarognolo. Questo cavolo è particolarmente ricco di proteine, fibre, sali minerali, vitamine A e C, il tutto con pochissimi grassi. Il Pak Choi può essere consumato crudo, grigliato, cotto al vapore o lessato, tuttavia nelle cotture brevi conserva meglio il suo delicato sapore.
Una versione più salutare con cottura al forno
Il tradizionale involtino primavera deve il suo sapore peculiare anche alla frittura. Nella versione che preferiamo proporvi, abbiamo sostituito la frittura con la cottura al forno per rendere il prodotto finale maggiormente leggero e salutare.
Pur rinunciando alla frittura, anche questa versione degli involtini di primavera al forno non rinuncia alla croccantezza ed al sapore. Provare per credere!
Una ricetta molto gusto che amo cucinare.
Oggi vi parlo degli Involtini primavera con carne che ho mangiato in vacanza. Se qualcuno mi chiede un parere sul mio ultimo viaggio alle Maldive rispondo: “Tutto ciò che si dice del paradiso Maldive è vero”. Gli amici prima di partire avevano avanzato dubbi sul fatto che alle Maldive il rischio di annoiarsi era alto poichè dopo la spiaggia e il mare non c’è molto da fare.
Secondo me e Gabriele, mio marito, le Maldive sono il luogo perfetto per una vacanza in simbiosi con il mare e con la natura, che qui è stata particolarmente generosa. Ci sono i bungalow sulla spiaggia, percui giornate da trascorrere al sole o nell’acqua, con maschere e pinne per esplorare i fondali.
Ma non solo, quest’anno abbiamo trovato anche il buffet internazionale davvero eccellente e superlativo. Lo chef Simon era esperto di cucina cinese e grazie a lui abbiamo scoperto piatti davvero di gusto straordinario e che niente hanno a che fare con quello che mangiamo in italia nei ristoranti cinesi.
Quando viaggio amo scoprire piatti nuovi
La cucina cinese classica possiede la rara dote di piacere a tutti; non a caso, assieme alla francese e all’italiana di tipo mediterraneo, è la più esportata nel mondo. Ma approdiamo stavolta tra i fornelli di Canton, la più grande metropoli della Cina meridionale, città che deve la sua importanza alla facilità delle comunicazioni fluviali e alla fiorente attività del suo porto. Il clima caldo, la fertilità del suolo e l’abbondanza di acque favoriscono notevolmente la produzione del riso, degli ortaggi, della frutta, senza dimenticare il tè e la canna da zucchero delle campagne circostanti.
Duttili e ingegnosi, i cantonesi, molti dei quali fino a qualche decennio fa vivevano a bordo dei sampan, piccole barche ancorate alla riva del fiume, hanno saputo dar risalto a questa cucina del Sud, allegra e generosa, fatta di cibi piuttosto speziati, ma sempre cotti al punto giusto e facilmente digeribili.
È chiaro che per ottenere simili risultati occorrono tecniche culinarie sapienti: prima di tutto, bisogna saper attuare la cottura al “vapore” molto diffusa in Cina, ma particolarmente a Canton. Qui si usano i pittoreschi cestelli di bambù, che si mettono a piramide sopra una pentola d’acqua in lenta ebollizione e che permettono di ottenere la cottura indiretta contemporanea di diverse portate. Un sistema ingegnoso con il quale si ottengono risultati superiori a quelli raggiunti col “bagnomaria”.
Ricette cucina cinese ne abbiamo? Certo che si!
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